Mafia e Appalti – DI PIETRO: ”Morto Borsellino non ho parlato piu’ con nessuno, sono andato avanti per la mia strada.”

 





Processo c.d. Borsellino Ter – 21 aprile 1999

 

Si procede all’esame del teste DI PIETRO Antonio, nato il 02.10.1950 a Montenero di Bisaccia [CB], domiciliato presso l’avvocato Massimo Di Noia del Foro di Milano. 

  • TESTE DI PIETRO: – (Assolta formula di rito). 
  • PRESIDENTE§: – Il Pubblico Ministero puo’ procedere all’esame. 
  • P.M. dott.ssa PALMA§:Buongiorno, senatore. Io vorrei chiederle dove lei prestava servizio nell’anno 1992 e da quanto tempo.
  • TESTE DI PIETRO§: – Ero Procuratore… ero Sostituto Procuratore della Repubblica a Milano dal 1985.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: Vorrei chiederle se lei, a causa proprio e in occasione delle sue funzioni di Sostituto Procuratore della Repubblica, ha avuto modo di conoscere il dottore Falcone prima e poi il dottore Borsellino.
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Ci vuole riferire… ecco, siccome.. Io vorrei che lei fosse piu’ preciso cronologicamente. Cioe’, quando ha conosciuto il dottore Falcone, se lei ricorda se si e’ trattato di un unico incontro o di piu’ incontri e qual e’ stato l’oggetto della vostra conversazione, il motivo, l’occasione.
  • TESTE DI PIETRO§: – Io ebbi modo di incontrarmi con il Giudice Falcone e con il Giudice Borsellino diverse volte. Alcune volte non per ragioni strettamente giudiziarie e investigative, qualche volta e le ultime volte anche per ragioni riguardanti discussioni in merito alla… alla prospettazione dei rapporti fra appalti, Pubblica Amministrazione ed eventuale interazione in Sicilia.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Cominciamo… Chi dei due magistrati lei ha conosciuto per prima? Affrontiamo le conoscenze separatamente.
  • TESTE DI PIETRO§: – Io… Dunque, so che riguarda precedentemente a “Mani Pulite” o anche all’inizio, a cavallo di “Mani Pulite”, riguarda… riguardava problemi di informatizzazione, i problemi erano i primi albori dell’informatizzazione nella Giustizia, quindi erano fatti che non avevano nulla a che riguardare, diciamo cosi’, con… con l’attivita’ investigativa. Riguardava piu’ che altro problemi di informatizzazione, anzi c’erano alcuni problemi che riguardavano proprio la… le modalita’ tecniche di costruzione dei bunker. Ho avuto modo poi di occuparmi della inchiesta meglio nota come “Mani Pulite” e nell’ambito di questa inchiesta ho avuto alcuni contatti con il Giudice Falcone, che allora era alla Direzione Affari Civili…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Penali.
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh, Affari Penali, ed era con riferimento alle modalita’ tecniche di realizzazione di alcune rogatorie. Sia prima che dopo la morte di Giovanni Falcone ho avuto modo di parlare qualche volta con Borsellino, al quale… con il quale feci delle analisi in merito alla situazione di “Mani Pulite”, cosi’ come si veniva ingenerando, cosi’ come si veniva sviluppando a Milano e cosi’ come non si riusciva all’epoca a trovare una uguale apertura collaborativa in Sicilia.
    Signor Presidente, qui pero’ dobbiamo fare una premessa. Cioe’, qual e’ la parte di “Mani Pulite” che possa riguardare questo processo. Lo dico, faccio una premessa e rubo veramente un secondo.  
    Io, con riferimento alla posizione, a cio’ che e’ successo al Giudice Falcone e al Giudice Borsellino, posso dire solo cio’ che ci siamo detti con riferimento alle inchieste; posso dire solo cio’ che e’ avvenuto con riferimento ad alcune minacce che anch’io ho ricevuto all’epoca.
    Tutte le intersezioni, tutte le questioni che sono uscite fuori poi, leggendo i giornali, io devo raccontarle, mi devo limitare a cio’ che avevo allora in mano.
    Invece poi devo sapere, se e’ in questa Corte che puo’ interessare lo devo riversare, altre questioni riguardanti non dialoghi che potevo allora avere con Falcone o Borsellino, ma riguardanti gli spiragli che stava aprendo e che si sono chiusi in “Mani Pulite” riguardanti anche fenomeni di appalti in Sicilia.
    Dico questo perche’ tante cose sono avvenute in quei mesi che noi non potevamo leggere allora, ma con la lettura degli anni successiva, nella scoperta di fatti di anni successivi ci e’ stato possibile leggere. Voglio dire, faccio un esempio per intenderci, ecco: io sono nel ’93, quando interrogando e investigando sulla tangente “Eminond” sono venuto a conoscenza di alcuni B.O. T. che sono finiti nelle tasche di Lima pochi giorni prima che Lima venisse assassinato.  
    Solo a fine ’92, dopo la morte di Borsellino, ritentati autonomamente, attraverso un contatto con i R.O.S., una pista che… di cui si fece cenno con Borsellino, ma che poi fu abbandonata, nel senso che non ebbi l’interlocutore con cui approfondire il discorso, che era la pista Li Pera. Ecco, io non so quindi che possa interessare ai fini vostri
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Si’, allora…
  • TESTE DI PIETRO§: – Ecco, Presidente.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – … io vorrei intanto… 
  • TESTE DI PIETRO§: – Capite?
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Si’. Allora, e io direi…
  • TESTE DI PIETRO§: – Per me e’ una deposizione che puo’ durare un minuto o quindici giorni, non lo so.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Lei intanto dovrebbe riferirci il contenuto dei colloqui che lei ebbe con il dottore Falcone e con il dottore Borsellino con riferimento a indagini che in qualche modo potevano creare un collegamento tra Milano e Palermo. Tenga presente, senatore, che noi vorremmo anche introdurre in questo processo il collegamento mafia – appalti. Quindi limiti il campo a questo settore.
  • TESTE DI PIETRO§: – Grazie. Be’, diciamo subito che io, ripeto, limitandomi all’ultimo periodo e non alla questione dell’informatizzazione, io ebbi modo di dialogare con il Giudice Falcone fino, credo, al giorno prima, adesso non ricordo se al giorno prima o il giorno stesso o qualche giorno prima.
    C’e’ una lettera addirittura del Giudice Falcone che mi scrisse a Milano per darmi delle indicazioni precise sulla tecnicalita’ degli appal… delle rogatorie. Mi perdoni, io mi trovo… se devo guardare… Ecco.
  • PRESIDENTE§: – [Fuori microfono].
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh, appunto, pero’… La questione era la seguente: era… eravamo, per intenderci, nella tarda primavera e fine mar… tra aprile e maggio ’92 e io avevo delle grosse difficolta’ ad aprire dei dialoghi con la Magistratura… con alcune Magistrature straniere, con particolare riferimento a quella svizzera.
    Avevo delle difficolta’ non perche’ la Magistratura svizzera non volesse collaborare, ma perche’ a quell’epoca non c’era ancora la possibilita’ di, diciamo cosi’, di una conoscenza profonda della tecnicalita’ sulle rogatorie per superare i mille ostacoli che si creavano all’interno della procedura assistenziale svizzera. E cominciavo allora ad avere alcuni contatti con la dottoressa Del Ponte e con altri magistrati della Procura di Lugano.
    Poi, successivamente, si allargo’ con quella di Ginevra e di Berna.
    Allora si trattava di trovare il sistema… un sistema per comunque avere il piu’ presto possibile delle informazioni. Una delle ipotesi che si fece era quella di stringere il campo delle domande da porre, cioe’ per evitare le cosiddette fixing expedition, mi ricordo proprio questo termine che se ne parlava all’epoca; queste rogatorie esplorative sui conti correnti di transito.
    Ecco, con Falcone fino all’ultimo giorno io dialogai, anche per telefono, e ripeto, credo sia datato il giorno prima della sua morte, non vorrei sbagliare, il giorno prima o tre – quattro giorni prima, una sua lettera esplicativa al riguardo.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – In questi dialogo…
  • TESTE DI PIETRO§: – In questo ambito di discorsi naturalmente io cominciai a spiegare, cominciai cosi’ a parlare di quel che in quel momento cominciavo a capire, e cioe’ che… ripeto, bisogna portarsi ad allora, adesso e’ facile a tutti comprendere. Il sistema dei rapporti tra imprese e politica era un sistema di rappor… si stava scoprendo allora che era legato da un quid pluris che era il sistema della tangente. Cioe’, ogni, diciamo cosi’, appalto o gruppo di appalti o addirittura capitoli di spesa su bilanci di pubbliche Istituzioni venivano spartite fra una serie di imprese – poi vediamo in concreto perche’ riguarda anche la Sicilia – una serie di imprese che in cambio si occupavano e preoccupavano di garantire il mantenimento della politica con una percentuale, a volte basata sul singolo appalto, altre volte sul fatturato dell’impresa stessa annuale nei confronti della Pubblica Amministrazione specifica o altre volte addirittura nei confronti della Pubblica Amministrazione generale.
    Nell’ambito di questo io cominciai, ma proprio cominciai a parlare con Falcone di una circostanza che veniva… si stava emergendo nella primavera del ’92, proprio in quel periodo, aprile – maggio. E cioe’, che le imprese, diciamo cosi’, che… si poteva fare una distinzione tra cosiddette imprese nazionali e imprese regionali, cioe’ imprese locali. Cioe’, le imprese nazionali comunque dovevano partecipare a cosiddette associazioni di imprese, cioe’ a quei gruppi imprenditoriali che, diciamo cosi’, si accordavano fra di loro per partecipare insieme e nell’insieme a ciascun appalto.
    La questione qual era: stava emergendo in quel periodo che le imprese nazionali di maggior rilievo coinvolto nel sistema di “Tangentopoli”, chiamiamo, nel sistema del malaffare, nel sistema dei rapporti illeciti, chiamiamoli un po’… un po’ piu’ tecnico, tra Pubblica Amministrazione e sistema dell’impresa erano quelli di tipo nazionale la cui sede sociale la maggior parte era presente a Milano o comunque aveva una sede operativa a Milano.
    Per intenderci, mi riferisco, ad esempio, tanto per cominciare ad entrare nel merito, mi riferisco ad esempio alla “Cogefar”, mi riferisco per esempio alla “Torno”, alla Lodigiani, Cambogi, Ferruzzi. Io non vorrei far torto a qualcuno dimenticandolo, ma erano veramente tante, Di… “Decker”, ma non vorrei che si pensasse che io stia escludendo qualcuna o stia volutamente prendendomela con queste. Se vuole io mi posso mettere a fare… 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – No.
  • TESTE DI PIETRO§: – Noi abbiamo fatto… Peraltro, peraltro, posso dire, Signor Presidente, che sulla questione ci fu un interrogatorio a proposito delle tangenti sul… nell’ambito di un’inchiesta contro Prandini; Prandini si occupava, era ministro, credo, non so, dei lavori pubblici, trasporti, qualcosa del genere all’epoca, e ci furono degli interrogatori in cui furono fatte le divisioni proprio; ci sono gli interrogatori, quindi se serve si possono prendere quegli atti dove c’e’ un elenco di tutte le imprese nazionali in quota a quale partito, ecco.
  • AVV. LA BLASCA§: – Presidente, mi scusi; mi scusi, dottore Di Pietro.
  • PRESIDENTE§: – Prego, avvocato.
  • AVV. LA BLASCA§: – Volevo fare rilevare che innanzitutto inizialmente, quando e’ stata fatta la costituzione delle parti, era collegato il collaboratore di Giustizia Malvagna. Vorrei, se possibile, chiedere alla Presidenza che accertasse se attualmente e’ collegato il sito remoto e…
  • PRESIDENTE§: – E’ stata data disposizione perche’ il collegamento audio venisse interrotto. La Cancelleria mi da’ conferma? Ne ho conferma.
  • AVV. LA BLASCA§: – E’ stato interrotto adesso oppure precedentemente?
  • PRESIDENTE§: – No, no, no, e’ stato interrotto gia’ sicuramente da vari minuti. Le do atto che in effetti all’inizio, appena il collegamento e’ stato ripristinato non c’era questa interruzione audio, ma e’ durato pochissimi minuti.
  • AVV. LA BLASCA§: – La ringrazio, mi scusi, Presidente.
  • PRESIDENTE§: – Prego, avvocato.
  • TESTE DI PIETRO§: – Vede, io… quindi, che cosa stava venendo fuori in quel periodo? Ripeto, stiamo maggio, aprile – maggio ’92. Stava venendo fuori che quella che era l’essenza dell’inchiesta, cioe’ la scoperta che le imprese nazionali dovunque andavano si associavano con imprese locali, creavano associazioni di imprese, si realizzavano questi appalti e gli appalti producevano delle dazioni di denaro e al sistema dei partiti e ai pubblici ufficiali.

Ecco, il quesito era e che comincio’… ed io ne parlai o lui mi chiese, adesso non… o una volta ne parlai e a volte lui mi chiese, dapprima con Falcone e poi anche con Borsellino, ma attenzione, anche quando Falcone era ancora vivo.

  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Con il dottore Borsellino ne parlo’ anche quando il dottore Falcone era vivo.
  • TESTE DI PIETRO§: – Anche quando Falcone era ancora vivo. Anzi, io personalmente con Falcone ho parlato pochissimo, credo tre – quattro volte o di piu’.
    Avevo piu’, non dico confidenza, ma piu’ familiarita’, piu’ rapporto umano, ecco, ma non perche’ non avessi rapporto umano, non lo conoscevo bene a Falcone, mentre di piu’ con Borsellino che con Falcone.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – E il dottore Borsellino, quando lei gli comincio’ a parlare di questa situazione che ormai cominciava ad emergere, era gia’ alla Procura di Palermo? Lei ricorda se gia’ era diventato Procuratore Aggiunto?
  • TESTE DI PIETRO§: – Non me lo ricordo.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Intanto se colloca il periodo, poi lo (ricaviamo) noi.
  • TESTE DI PIETRO§: – Non me lo ricordo, ma il problema noi non ce lo ponevamo, almeno io non me lo ponevo perche’, le dico davvero, non me lo ricordo. Io le dico subito quand’e’ il periodo, poi lo vedrete voi il periodo.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Si’.
  • TESTE DI PIETRO§: – Io ricordo che cominciai io a comprendere il fenomeno nella primavera del ’92, ma non subito, lo cominciai a comprendere quando, dopo aver arrestato Lodigiani, dopo aver arrestato Simon Tacchi, dopo avere arrestato Tronci, dopo avere arrestato Papi, dopo avere arrestato… c’erano altre persone, ma non vorrei adesso andare a ricordarmeli tutti, ma queste erano le persone, alcune delle persone principali e tante altre ancora, mi resi conto che bisognava guardare su tutti gli appalti. E allora, cominciando a parlare, perche’ ci si trovava per caso all’inizio; con Falcone mi trovai per la questione che riguardava l’informatizzazione… scusi, le rogatorie, mentre siccome gia’ mi conoscevo con entrambi per la questione riguardante l’informatizzazione, cominciammo a pensare, e fui io credo che ne parlai per prima, perche’ non si vede… se tanto mi da’ tanto, se tutte queste imprese che stanno a Milano pagano dovunque vanno, possibile che pagano fino a rubicone? Ecco.
    Allora cercammo di immaginare un meccanismo investigativo che potesse far capire quali erano le… diciamo cosi’, cosa succedeva per gli appalti che questi avevano anche in Sicilia.
    Devo dire la verita’, non solo il Sicilia, ma in Calabria e anche in Campania. Cioe’, comincio’ allora, proprio nel maggio ’92, comincio’ per la prima volta dapprima in me e poi io ne parlai personalmente sicuramente con Borsellino e lo accennai soltanto a Falcone, lo accennai soltanto.
    Lo accennai proprio perche’ in funzione di questa… di questa questione riguardante le rogatorie.
    Mentre con Borsellino era proprio una persona con cui quelle poche volte, quelle volte che ci siamo visti, poi, sa, non e’ che ci potevamo vedere tante volte, pero’ quelle volte che ci siamo visti c’era un po’ piu’ una confidenza fra P.M.; ecco, quella pre… diciamo cosi’, la pre… una preattivita’ congiunta, quella che si fa prima, cioe’: “Che cosa possiamo fare?” Ecco, ci cominciavamo a preparare come impostare il discorso. Il concetto era questo: la scoperta, cioe’ la presa d’atto, nell’aprile – maggio ’92, la presa d’atto che il sistema delle tangenti aveva coinvolto le maggiori imprese italiane e le maggiori imprese italiane laddove andavano a costruire degli appalti spesse volte pagavano delle tangenti, che quindi non si poteva piu’ fare una inchiesta sull’appalto in se’, ma bisognava fare una inchiesta esplorativa su tutti gli appalti che alcune imprese avevano fatto.
    Nell’ambito di questo avevo ipotizzato una possibilita’ di fare da… mi si perdoni la… da capofila a Milano per cio’ che riguardava l’attivita’ investigativa sulle imprese e la diramazione in varie regioni italiane per cio’ che riguardava i segmenti di indagine laddove c’erano gli appalti. Aprii, per esempio, su Foggia, aprii su Napoli, aprii su Reggio Calabria e queste… queste aperture avvennero, ripeto, tutte successivamente, ma questa fu l’impostazione a maggio, aprile – maggio ’92. E ne cominciai a parlare con Borsellino e con Falcone perche’ avevo questa necessita’ all’epoca, avevo la necessita’ di avere riscontro alle dichiarazioni delle imprese che stavano confessando, pero’ stranamente, se lei… se tutti andate a vedere le dichiarazioni di Lodigiani, di Simon Tacchi, di… scusate, io non vorrei, perche’ senno’ sembrerebbe che voglio lasciare da parte qualcuno, insomma, ecco.
  • AVV. LA BLASCA§: – Presidente, si…
  • PRESIDENTE§: – Cosa sta consultando? Perche’ dobbiamo darne atto.
  • TESTE DI PIETRO§: – Come?
  • PRESIDENTE§: – Cosa stava consultando?
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, sto consultando un appunto che mi sono fatto a mano io degli interrogatori che a suo tempo feci, nel ’92 – ’93, al… ecco, l’elenco degli interrogatori. E’ un appunto mio che mi sono fatto, diciamo cosi’, nei giorni scorsi, degli interrogatori che a suo tempo feci nei confronti degli imprenditori che all’epoca parlarono di appalti per le quali furono pagati tangenti in Sicilia. Si da’ atto che sta adesso consultando questi appunti.
  • TESTE DI PIETRO§: – Ripeto, sto consultando semplicemente per darVi meglio i nomi, non e’…
  • PRESIDENTE§: – Va bene, eventualmente se lo richiede in maniera piu’ specifica.
  • TESTE DI PIETRO§: – Se Vi sembra idoneo lo consulto, senno’ ne faccio a meno. 
  • PRESIDENTE§: – Va bene, va bene. Quindi, diceva, i vari imprenditori stavano confessando…
  • TESTE DI PIETRO§: – Stavano confessando, ma stavano confessando in una situazione di estrema, diciamo cosi’, apertura; avevano cominciato ormai ad aprirsi.
    L’apertura avvenne principalmente quando Lodigiani, Simon Tacchi e Papi, quindi i tre gruppi fondamentali del sistema della imprenditoria, Grassetto con Li Gresti – ecco, vedete come mi vengono in mente piano piano? – aprirono e cominciarono a parlare. Pero’ nessuno parlava per cio’ che riguardava la Sicilia, il che ci sembrava… mi sembrava poco comprensibile perche’ al nord si pagasse la tangente e al sud no, ecco.
    Ah, ecco, stavo dicendo con Falcone, scusate, perche’ e’ difficile…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – No, la interrompo un attimo perche’ ha detto una cosa che mi pare molto rilevante. Lei proprio di questo fatto che nessuno parlasse della Sicilia parlo’ espressamente con il dottore Borsellino?
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, io poi raggiungero’, se lei… se Voi volete dopo…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Ecco, va be’, prego, prego.
  • TESTE DI PIETRO§: – … dopo io le diro’… No, attenzione, non e’ che nessuno parlasse della Sicilia. All’epoca stavamo cominciando a scoprire e ci meravigliava… io mi meravigliai del fatto, io ricordo, io ricordo, non vorrei sbagliare, ma fu proprio nell’omicidio Falcone che mi… che scambiai due parole con Borsellino su questo punto, proprio: “Ci dobbiamo vedere nei prossimi giorni perche’ dobbiamo…” Mi ricordo queste parole. Adesso non ricordo se eravamo nel momento in cui c’era la bara li’, al Palazzo di Giustizia, o se subito prima o subito dopo, ma ricordo queste sue parole che disse: “Dobbiamo approfondire quel discorso, perche’ dobbiamo andare di corsa”. Queste, queste parole sue, si’.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Disse proprio questa frase.
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, queste parole sue.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Si’.
  • TESTE DI PIETRO§: – E ci demmo appuntamento telefonico e anche per parlarne. Poi quei giorni si correva come matti, quindi non e’ che potevamo fare granche’ tutti quanti. Io ricordo… be’, se la parola esatta… io non ricordo se eravamo vicino… mi ricordo che mi si appoggio’, ci… ci appoggiammo mentre scambiammo due parole li’: “Perche’ bisogna capire che cosa sta succedendo”. Ecco, una cosa del genere, una parola… adesso, sa, non e’ facile ricostruire con il senno del poi.
    Un po’ lo ricordo, perche’ quello che e’ successo un paio di mesi dopo ci ha portato… mi ha portato a riflettere su questo.
    Ma tenga presente, Presidente, che io ho cominciato a capire io nel ’93; credo di aver capito qualcosa in piu’ nel ’95, quindi i fatti di allora neanche io l’ho vissuto… ecco perche’ La prego di… di riprendermi tra cio’ che ho potuto essere… il fatto di allora e cio’ che ho capito essere avvenuto dopo, ma riguardante i fatti precedenti, sia chiaro, eh, ecco.
    Perche’ qui stiamo parlando di fatti prima della loro morte, e poi mi perdoni se io li associo, ma purtroppo in una mia ottica che mi sono fatto successivamente io non ho difficolta’ a dire che ritengo che… non so i fatti, eh, io non conosco le Vostre carte. Per cio’ che mi riguarda dopo mi sono fatto un’idea di una unicita’, ecco.
    Allora il problema per cio’ che riguarda… mi e’ stato chiesto per cio’ che riguarda la posizione del perche’ avevo necessita’ di interloquire con il Giudice Falcone. Che cosa succedeva? Succedeva che gli imprenditori stavano confessando, confessavano e ci davano anche la documentazione estera di riscontro.
    Devo fare una parentesi. Nella maggior parte dei casi la formazione della provvista e la distribuzione della provvista avveniva estero su estero attraverso societa’ e paesi off-shore. Io ho fatto circa cinque – seicento rogatorie, credo, centinaia di rogatorie, allora cosa succedeva: che gli imprenditori inizialmente ci davano loro il documento bancario di riscontro estero; noi… io ugualmente avevo necessita’ di fare la rogatoria e allora quando chiedevo la rogatoria, l’imprenditore, che pure aveva ammesso le proprie responsabilita’, che pure ci aveva dato la documentazione, faceva di regola opposizione in Svizzera.
    Allora ecco, cominciavano a maturare i dubbi: ma perche’ non ci vuol far vedere la documentazione all’estero posto che lui stesso ce lo porta? Poi scoprii il perche’.
    Perche’ nel conto estero partivano tante… tante linee di cre… diciamo cosi’, di versamento verso plurimi soggetti, e siccome ne avevano riferito solo una parte si voleva fare… si voleva evitare le cosiddette rogatorie esplorative per evitare di scoprire altro. A quel punto io cominciai proprio allora, nell’aprile del ’92, chiesi come… ne parlai con Falcone come potevo fare per avere l’apertura, e fu Falcone che invece disse: “No, e’ inutile che perdi tempo, il conto protezione te lo ricordi com’e'”.
    Il conto protezione e’ noto, mi sembra che… era stata una grossa questione. “Non perdere tempo a questo, individua l’appalto, individua l’appalto”. E credo che ci sia addirittura, ripeto, una lettera scritta di Falcone che indicava: “Su questa rogatoria ci manca questo; su questa rogatoria ci manca questo”. Proprio, ma di due – tre giorni prima che… che mori’. “Individua l’appalto in modo che chiedi soltanto su quella rogatoria…” Cioe’, qual era la questione che… la particolarita’: invece di fare con riferimento all’imprenditore X, tu, Autorita’ svizzera, dimmi tutto cio’ che c’e’ su questo conto corrente, era: con riferimento all’imprenditore X che ha fatto l’appalto Y, poiche’ riteniamo che su questo appalto e’ stato fatto un versamento in questo periodo, dimmi se in questo periodo, dal mese tot al mese tot, c’e’ un versamento che parte da questo o da queste altre persone che erano gli interlocutori in relazione all’appalto. Cioe’, era di… come si puo’ dire, di personalizzarla, ecco.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Questa lettera lei la fece inserire poi nei fascicoli che riguardavano le singole inchieste? Era una lettera che riguar…?
  • TESTE DI PIETRO§: – E’ una lettera che sicuramente e’ agli atti.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Di procedimenti che lei aveva in corso in quel momento?
  • TESTE DI PIETRO§: – E’ sicuramente agli atti, l’inchiesta 80, 65… l’inchiesta “Mani Pulite”.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Si’.
  • TESTE DI PIETRO§: – E’ sicuramente agli atti. Questa… Quindi, con Falcone fu una cosa estremamente poca, diciamo cosi’, ci fu poca roba, se non que… questa e’ la questione, ecco.
    Intanto io gia’ avevo parlato qualche altra volta con Borsellino, di cui credo di averlo visto anche a Roma, al Ministero di Grazia e Giustizia; credo di averlo visto anche in alcuni incontri, diciamo  
    cosi’, di tipo didattico, ecco.
    Si era incomincia… quella era l’epoca in cui cominciavamo a ca… io cominciavo a capire come funzionava e c’era la necessita’ di interloquire, ecco.
    Ora qui mi devo fermare, perche’ io di piu’ all’epoca non sapevo. Dopo che mori’ Borsellino non avevo piu’ alcun contatto con gli ambienti investigativi, con gli ambienti investigativi siciliani.
    Devo dire che ebbi uno sporadico contatto con Messina, con Giorgiani, pero’ mi resi conto che… mi spiace parlarne in questo modo, pero’ mi resi conto che c’era un metodo di indagine completamente diversa.
    Noi lavoravamo su un fatto specifico e bypassavamo, io avevo deciso di bypassare totalmente l’impostazione associativa, per esempio, ma di lavorare per fatti specifici. Ebbi dei contatti con Messina; con Messina non… diversi Procuratori, pero’ c’era un metodo di indagine diverso da quello che utilizzavo io, li’ c’era il metodo di indagine della… diciamo cosi’, del… non vorrei dire il teorema, del… come si puo’ dire…? Questa e’ una banda ex 416 e quindi hanno fatto… ecco. Noi avevamo un metodo e quindi non mi trovavo nel metodo di indagine e allora… adesso non mi fate dire piu’; insomma, non mi trovavo nel metodo di indagine. Quindi, io mi… dopo la morte di Borsellino mi fermai, nel senso che andai avanti per la mia strada e non mi consigliai con nessuno fino ad alcuni fatti nuovi che avvennero successivamente, ma non so se… ecco, io ripeto, adesso che devo fa’?
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Vorrei fermarla un attimo perche’ proprio per andare…
  • TESTE DI PIETRO§: – Perche’ c’e’ tutto un fatto successivo, pero’ non so se interessa.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Io vorrei fermarla e vorrei chiederle che lei ora approfondisca: dopo la morte del dottore Falcone, prima della morte del dottore Borsellino, quanti altri contatti ha avuto e se c’e’ stata da parte vostra una decisione di un’iniziativa congiunta diretta ad un collegamento e ad indagini collegate in genere.
  • TESTE DI PIETRO§: – No, noi facemmo in questo modo: torno a ripetere, era l’epoca in cui si stava cominciando a scoprire; addirittura era l’epoca in cui… adesso si parla di collegamenti di indagini, si parla di Uffici che vanno e vengono.
    A quell’epoca questi cosiddetti collegamenti di indagini con riferimento alle inchieste su “Tangentopoli” c’erano soltanto dal punto di vista personale.
    Io li ho vissuti soltanto dal punto di vista personale con alcuni colleghi con cui avevo un dialogo diretto.
    Riguardante la Sicilia, ripeto, Borsellino; riguardante altri posti, per esempio Napoli, era Miller, a Torino c’era Maddalena.
    Ecco, avevamo dei quasi rapporti personali e allora cosa faceva: si portavano avanti le impostazioni, diciamo cosi’, portavano avanti; in quel periodo c’era poco da portare avanti, in quel periodo stavamo scoprendo, ma posso dirle come l’ho vissuto io. Era nel momento in cui quagliava, come si dice in italiano, qualcosa e che avremmo messo per iscritto, ecco. Perche’ chi si fidava a scrivere se prima non avevamo la…? E a quel tempo io personalmente, ma l’idea era di lavorare soltanto a carta canta, era lavorare soltanto quando bisognava discutere di attenuanti generiche poi, ecco.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – E io…
  • TESTE DI PIETRO§: – E’ l’evoluzione successiva di “Mani Pulite” che ha creato qualche…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Vorrei chiederle: lei ci ha spiegato cosa riferiva al dottore Borsellino. A sua volta il dottore Borsellino le manifesto’ qualche intuizione, qualche cosa che le fece capire che la sua idea in qualche modo poteva essere giusta o sbagliata?
  • TESTE DI PIETRO§: – No, devo dire che, ripeto, si tratto’ di due… due – tre volte…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Si’.
  • TESTE DI PIETRO§: – … che se ne parlo’ di questa questione, si’, perche’ era veramente agli albori, perche’ io stesso all’epoca, cioe’ la conoscenza di allora e quella che e’ adesso e’ totalmente diversa. All’epoca si capi’ soltanto che vi erano delle imprese nazionali che lavoravano sicuramente in Sicilia e che della Sicilia non parlavano. E fu Borsellino, quando io gli riferivo queste cose, fu Borsellino che mi disse: “Dobbiamo trovare il sistema”.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Ecco…
  • TESTE DI PIETRO§: – Ecco perche’ io volevo aprire attraverso le rogatorie estere il sistema di avere il documento in Italia. Ripeto, noi non sapevamo dove stavamo andando a mettere le mani e che… ripeto, poi, successivamente, io potro’ vederlo, perche’ le mani ce le mettemmo poi, successivamente.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Si’. Io ho un’altra cosa…
  • TESTE DI PIETRO§: – Ma all’epoca, voglio dire questo e chiudo, all’epoca chi vedeva arrestato il Lodigiani, Simon Tacchi che stavano parlando, loro sapevano bene dove potevamo arrivare, ecco.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Io…
  • TESTE DI PIETRO§: – E’ chiaro il concetto? Completamente diversa la questione.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – … vorrei chiederle…
  • TESTE DI PIETRO§: – Tra la nostra conoscenza e la conoscenza degli altri.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Una cosa che mi interessa capire e’ se il dottore Borsellino in qualche modo le diede qualche input con riferimento ad un eventuale, ammesso che ci fosse – non posso fare domande suggestive, ovviamente – collegamento tra mafia, politica, appalti, questi tre elementi.
  • TESTE DI PIETRO§: – No, ripeto, soltanto questa questione, di cui peraltro poi io, riprendendo proprio questa sua osservazione, feci una domanda nel novembre – ottobre ’92 a Li Pera, ed esiste agli atti un interrogatorio mio a Li Pera, adesso stiamo mischiando le… che ripresi proprio una… diciamo cosi’, una considerazione che piu’ volte mi fece Borsellino e sempre in maniera piu’… piu’ volte nel senso due – tre volte, ma piu’… come si puo’ dire…? Piu’… adesso non voglio usare aggettivi... la questione era questa, ma lo ritroviamo, ripeto, la domanda… o meglio, la risposta che presuppone una domanda che io gli feci la ritroviamo negli interrogatori che ho fatto a Li Pera, ed era la seguente, che ci domandavamo: “Al nord, al nord, era corruzione o concussione? Cioe’, vi avevano costretti o non vi avevano costretti?”
    All’isola, alla mia domanda, poi rispondera’ Li Pera, la mia domanda era dovuta al fatto di questa informazione di questo discorso che io ebbi con Borsellino, c’era il terzo aggiunto e allora il… ci si chiedeva se il sistema dell’impresa… era il sistema dell’impresa ad essere concusso dalla mafia o era il sistema della politica ad essere concusso dalla mafia?
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Quindi si parlo’ di mafia.
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, be’, di quello parlavamo, di che parlavamo? E certo.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – No, siccome era la mia domanda. 
  • TESTE DI PIETRO§: – No, no, la domanda era semplicemente questo: se…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Quindi c’era questa…
  • TESTE DI PIETRO§: – Come facevano… La questione era semplicemente questa, adesso la parola mafia… non so neanche se lui ha mai usato la parola mafia. Lui usava la Sicilia, usava… adesso la parola tecnica come l’ha usata non lo so, ma si intende…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – “Cosa Nostra”?
  • TESTE DI PIETRO§: – Ecco, credo che lui parlava di “Cosa Nostra”, ecco, esatto, scusi. Li’ la questione era questa: da che parte, se tutto era regolato… secondo la mia visione era regolato da un sistema di paritario, tanto e’ vero che io cominciai a parlare di dazione ambientale tra il sistema dell’impresa e il sistema della politica, come poteva regolarsi il sistema dell’impresa e il sistema della politica in Sicilia laddove ne’ l’una ne’ l’altra poteva fare alcunche’ se non vi fosse stato il… E qui si fermava, qui all’epoca… adesso, adesso ho capito qualcosa in piu’, ma all’epoca non aveva… era tutta una nebulosa, ecco.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Noi, prima di andare a questa parte successiva, io vorrei chiederle…
  • TESTE DI PIETRO§: – Perche’ non vorrei essere frainteso…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – No, no, no.
  • TESTE DI PIETRO§: – … perche’ a volte corro il rischio, glielo ripeto, Signor Presidente, mi fermo… corro il rischio di trasportare, ecco; sto cercando di non trasportare l’idea di allora, perche’ allora era una nebulosa, ecco.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Ecco, e…
  • TESTE DI PIETRO§: – Per noi, ma non per coloro che sapevano dove noi avevamo messo le mani.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – E limitandoci sempre a questo momento, quindi prima della morte del dottore Borsellino, il dottore Borsellino le fece mai presente di progetti suoi, di organizzazione di lavoro attraverso vari tipi di Polizia Giudiziaria e quali eventualmente? Se aveva avuto contatti con qualche Organismo di Polizia Giudiziaria.
  • TESTE DI PIETRO§: – Dunque, io con Borsellino non parlai mai di organizzazione di lavoro, se di organizzare… di organizzare, diciamo cosi’, un lavoro di Polizia comune, perche’ all’epoca anch’io non mi rivolgevo all’una o all’altra Polizia.
    Una delle… una delle caratteristiche, perche’ ritengo che “Mani Pulite” all’epoca ebbe un successo immediato, e’ quello di accentrare le indagini e delegare soltanto fatti specifici, dove chi non aveva la conoscenza globale non riusciva a collegarle, ecco.
    Poi seppi di una vicenda che riguardava il R.O.S., ma ne devo parlare dei mesi successivi. 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – E allora vada lei, allora, a questo punto: quando mori’ il dottore Borsellino… cioe’, questi sono i contatti che lei ebbe prima della morte del dottore Borsellino. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Ecco, ancora pero’ prima della morte di Borsellino la questione era que… la questione che si era posto era questo: “Come possiamo fare e che cosa possiamo fare per stanare gli imprenditori del nord – questo era le mie parole che io dicevo a lui – per stanare l’imprenditore del nord a riferire fatti del sud, posto che non e’ credibile”.
    Io ricordo che raccontai… adesso non vorrei raccontare una storia per annoiare, ma c’era una storia classica per capire cosa… perche’ io sostenevo… adesso, ma non so se ne parlai con lui, quindi e’ inutile che lo racconto, perche’ non so se ne parlai con lui. Era la questione perche’ io sostenevo che l’imprenditore non pagava… non poteva considerarsi concusso.
    Uno degli imprenditori, socio di… di Garampelli peraltro, socio di Garampelli, che e’ uno degli altri imprenditori che poi vedremo, parlera’ di varie questioni riguardanti appalti in genere in Italia, alla domanda… quando si decise a confessare, la domanda che io gli feci: “Ecco, ques… le faccio vedere l’elenco delle imprese, degli appalti che ha fatto; mi dica quelle che… dove ha pagato”. Lui mi ha fermato la mano e mi ha detto: “No, no, io ho cominciato dal ’48 ad oggi, le dico gli unici due casi in cui non ho pagato”. Ecco, c’era quindi… si era creato questo automatismo, per cui io sostenevo la corruzione e invece da altre parti venivano sostenute la concussione.
    E parlando con Borsellino, Borsellino mi disse: “Dobbiamo idearci, inventarci, dobbiamo trovare una soluzione per fare in modo che riferiscano”. Eh, ci siamo fermati la’ pero’, ci siamo fermati la’. Io ne ho parlato anche al telefono con lui, non e’ che ne ho parlato… cosi’ come, ripeto, credo di avere avuto l’ultima tele… una telefonata con Falcone non ricordo se il giorno prima, la mattina, due – tre giorni prima, in cui mi parlo’ lui, mi chiamo’ lui, credo, o poi… poi lo richiamai io, perche’ aveva bisogno di parlarmi di alcune rogatorie.
    Nell’ambito di queste rogatorie, di questa spiegazione, diciamo cosi’, comincio’ a venir fuori l’idea di come finalizzare le rogatorie stesse per avere il documento cartaceo che imponesse agli imprenditori di parlare. E’ chiaro il concetto?
    Poi e’ morto Borsellino. E’ morto Borsellino e io non ho parlato piu’ con nessuno, sono andato avanti per la mia strad
    a.
    Certamente gli imprenditori hanno continuato a parlare e ad aprirsi su Milano, perche’ continuai ad aprire moltissimo nella primavera del ’92. Ecco, su questa storia di “Mani Pulite” ci sono sfaccettature diverse. Una cosa e’ la “Mani Pulite” del ’92, “Mani Pulite” inteso un’inchiesta investigativa; e’ quella del ’92. Altra cosa e’ quella del ’93, altra cosa quella del ’94, altra cosa quella del ’95.
    Io andai avanti per la mia strada e mi accontentai di cio’ che gli imprenditori riferivano, diciamo, fino a rubicone, insomma, voglio dire, fino a fatti non coinvolgenti, elementi, diciamo cosi’, di criminalita’, ma soltanto di rapporti fra impresa e politica. Ecco. Gli imprenditori non parlarono… non si aprirono per niente piu’, quindi quel pour parler che pur cominciai a fare, che cominciavo a fare si fermo’. Si fermo’ fino, credo, dopo l’estate del ’92.
    Dopo l’estate del ’92, ecco, qui adesso se e’ necessario io cerchero’ di fare qualche sforzo andando a (?), perche’ non ricordo come si verifico’ esattamente. Ah, ecco, no, dimenticavo di dire una cosa, se puo’ interessare, sempre con riguardo alla fase precedente.
    Io rimasi scosso, scosso perche’ due giorni dopo di Borsellino mi fu… mi arrivo’ la notizia, una notizia che riguardava 24 ore prima, tre giorni prima della morte di Borsellino e che pero’ a me arrivo’ il giorno dopo; una notizia di… non ricordo se del R.O.S. o di un Organo comunque informativo di Polizia che aveva segnalato… ripeto, l’informativa era prima, a me l’hanno comunicato dopo, ma l’informativa era prima, e’ datata prima e credo 24 ore prima, 48 prima, che segnalava attivita’ preparatorie in corso per far fuori quanto prima prima Borsellino e poi Di Pietro.
    Ecco, non so se risulta a voi da qualche parte una cosa del genere. Poi scoprii la storia di Brusca, Avola, questi sono fatti che seppi dopo, non so nulla io di questa storia, non ne so assolutamente nulla.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Questa era una informativa che era pervenuta qualche giorno prima della morte del dottore Borsellino…
  • TESTE DI PIETRO§: – Borsellino.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – … e che a lei venne comunicata il giorno dopo la morte del dottore Borsellino.
  • TESTE DI PIETRO§: – Il giorno dopo… si’, il giorno dopo, si’; il giorno dopo o due giorni dopo. Non mi ricordo, forse il giorno dopo venni qua e il giorno dopo… due giorni dopo, insomma. Pero’ e’ datata prima.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Ed era un’informativa che partiva da Milano o da Palermo?
  • TESTE DI PIETRO§: – Credo che sia un’informativa che Milano lo comunicava dicendo: “Abbiamo appreso da Palermo”. Ecco, qualcosa del genere. Pero’ c’e’ il documento, eh? Se volete…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Si’, si’.
  • TESTE DI PIETRO§: – Ah.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – No, no, ne siamo in possesso. Ancora la Corte non lo conosce, ma fa parte della nostra indagine.
  • TESTE DI PIETRO§: – Ah, ecco, c’e’ il documento. Ripeto, poi… io mi… sto cercando di riportarmi sempre all’epoca.
    Visto tutto quello che stava succedendo, etc., io non avevo interlocutori, quindi andai avanti per la mia strada, insomma, continuai le inchieste, etc.
    Credo nel settembre o ottobre del ’92, adesso non ricordo chi materialmente mi disse, ma mi arrivo’ una informativa non scritta, cioe’ mi arrivo’ una segnalazione che il R.O.S., il R.O.S. in generale, consigliava a me… consigliava alla Procura di Milano di attivarsi su tale Li Pera perche’ le indagini si erano bloccate. Io ricordo questa questione su tale Li Pera, perche’ l’indagine si era totalmente bloccata, e che non si spiegava perche’ in alcuni Uffici giudiziari all’improvviso si erano bloccate queste indagini.
    Ripeto, io adesso non ricordo se l’affermazione era… non c’e’ scritto questo, mentre sugli c’era, qua non c’e’ uno scritto. Ricordo che io fui avvicinato da un ufficiale dei Carabinieri, pero’ non ricordo se era uno del R.O.S. o se era quel Reparto Operativo di Milano. Per intenderci, non ricordo se era il capitano… l’allora capitano Giuliani o un ufficiale del R.O.S. che mi fu indicato; non me lo ricordo, sinceramente non me lo ricordo. Come si fa a capire in quel momento? Pero’ arrivavano mille segnalazioni in quei periodi su come aprire tante indagini.
    Nel periodo, diciamo cosi’, in cui “Mani Pulite” camminava, apriva, venivano, c’era… c’era un’attivita’ positiva, propositiva, etc. Ecco, non mi ricordo se, ripeto, mi arrivo’ direttamente un ufficiale del R.O.S. o se mi arrivo’ un altro… comunque fu… venne… e’ un’informativa che mi arrivo’ dai Carabinieri, ecco. Questo si’, me lo ricordo, che mi arrivo’ dai Carabinieri, ma non… fu una persona che venne a parlarmene a voce. In cui la segnalazione qual era: “Guarda che se vuoi aprire sul fronte Sicilia, perche’ li’ non… – adesso non parliamo di… – non si apre”, ecco. Debbo anche dire, si disse: “Non lo stanno aprendo”, ecco, debbo anche dire. “Devi sentire questo tale Li Pera”.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Senatore, parlava della Sicilia in generale o di una Procura in particolare questa segnalazione? Visto che lei ha fatto questa affermazione: “Non lo stanno aprendo”. Se le hanno dato delle indicazioni o se si parlava della Sicilia in generale.
  • TESTE DI PIETRO§: – Non mi ricordo. Io… per me all’epoca, io quando parlavo della Sicilia all’epoca…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Era tut…
  • TESTE DI PIETRO§: – … con tutto il rispetto per Caltanissetta o cosa, io parlavo Palermo, Messina o Catania, insomma, ecco, non e’ che…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Si’. Quindi non le fu data un’indicazione specifica o lei non lo ricorda.
  • TESTE DI PIETRO§: – No, io ripeto, no, anche perche’ non… questa non me la ricordo. Poi posso… posso dire poi come si sviluppo’, ma in quel… la informativa allora non lo fu.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Va bene.
  • TESTE DI PIETRO§: – Posso dire cosa mi ha detto Li Pera dopo, ecco, questo si’, poi ci arriviamo. Ma io posso assicurarle che… posso assicurarle che poi si parlo’ di Palermo, ma all’epoca non mi arrivo’ in questo senso. E chi mi parlo’ di Palermo, ma me parlo’ Li Pera, quindi non e’ sicuramente attendibile, tant’e’ che non lo misi neanche agli atti, insomma, ecco, questo per intenderci. Non… non e’ che non era attendibile, cioe’ all’epoca non… non mi diceva niente, ecco, non mi diceva assolutamente niente. Questo, devo dire le cose come stanno, ecco.
    Pero’ l’informativa non mi ricordo che mi arrivo’, ecco. Cosa succede? Succede che rinviai pure qualche giorno, un giorno, un mese, quindici giorni, non lo so quanto tempo rinviai.
    Approfittai della prima volta che mi trovavo ad andare a Roma per altre questioni e fissai un interrogatorio su Li Pera. Ricordo questo perche’, devo ammettere, fino a quel momento il Li Pera ci azzeccava poco con me con Milano. Quindi io ho dovuto fare prima una piccola istruttoria per cercare di capire chi era questo Li Pera, perche’ potessi occupare periodi di andare a sentire un soggetto che era detenuto a Rebibbia. Non riceve… non e’ che io ricevetti qualche informativa dai Carabinieri o dal R.O.S., non ricevetti nulla; mi si disse soltanto: “Guarda che c’e’ il Li Pera che sta parlan…” Addirittura mi fu detto, io la ricordo questa cosa, mi fu detto sia da chi me lo riferi’, sia poi da Li Pera, mi fu detto che lui gia’ aveva parlato, addirittura in epoca antecedente a… 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Alla morte di…
  • TESTE DI PIETRO§: – … alla morte di… o di Falcone o di Borsellino, adesso non ricordo; forse di Borsellino proprio. Ma che questo suo parlare non stava producendo sbocchi e che quindi temeva, diciamo cosi’, temeva per la sua vita, temeva per la… per le ripercussioni che aveva, perche’ non era stato credibile. E allora io ripeto, prima di sentire Li Pera cercai di capire chi era questo Li Pera e accertai che era un impiegato della “Decker”. La “Decker”, a sua volta, era una societa’ in associazione di imprese con alcune delle imprese con cui io avevo lavorato.
    Quindi, vedete che… che saltum che ho dovuto fare per giustificare l’andare a sentire Li Pera.
    Io pero’, devo ammettere, la ragione specifica per cui volli andare a sentire Li Pera perche’ mi rico… diciamo cosi’, volevo riprendere quel discorso che avevo interrotto agli albori alla nebulosa con Borsellino e con Falcone. Che pero’ non avevo avuto piu’ interlocutori e non sapevo piu’ come fare. All’epoca ne parlavo molto poco con tutti, eh, perche’ adesso e’ facile a parlarne, ma bisogna portarsi ad allora. Quindi, io non parlai del tarlo che ci eravamo messi dentro e che aveva, diciamo cosi’, creato in me un tarlo investigativo, intendo dire. Principalmente Borsellino, ripeto, io Falcone ebbi veramente pochissimi... che era del come aprire… cioe’, il problema suo era questo, adesso… non e’ che abbiamo detto molte parole, pero’ il problema era questo: per aprire in Sicilia bisogna aprire nel nazionale delle imprese. E’ chiaro il concetto? E’ chiaro il concetto?
    §P.M. dott.ssa PALMA§: – Si’, si’.
  • TESTE DI PIETRO§: – Allora io, quando mi fu detto Li Pera e’ un im… e’ un… diciamo cosi’, un impiegato, un funzionario di una ditta. Dissi: “Allora devo aprire cosi'”. Dovevo trovare una giustificazione del perche’ doveva aprire con Li Pera, una giustificazione perche’ Li Pera stava nel mio fascicolo e allora feci un accertamento esplorativo su chi era Li Pera e trovai che effettivamente era funzionario della “Decker” e la “Decker” lavorava per alcune delle imprese che gia’ stavano parlando con me, in associazione di imprese, in appalti che stavano in Sicilia. E’ chiaro? Ecco che quindi ebbi, e credo che di questi viene dato atto, in qualche modo si capisce tra le righe nel verbale che io ho fatto; il verbale che, ecco, questo si’, leggo negli atti, fu fatto il 12 novembre ’92, ecco la regione per cui… perche’ chi se lo ricorda adesso, comunque fu fatto nel… nell’autunno del ’92. Di un Li Pera che, ripeto, questi fatti che stava dicendo a me, diceva a me di averli gia’ detto in epoca antecedente, probabilmente prima, prima, prima della morte di Borsellino. Li Pera aggiungeva molte cose in piu’. Ripeto, stavamo facendo un verbale di sommarie informazioni testimoniali; all’epoca la videoregistrazione, la registrazione non e’ che si faceva. Ci interessava a noi verbalizzare cio’ che riguardava i fatti investigativi, cio’ che erano le considerazioni fuori sacco di Li Pera non e’ che ci interessava piu’ di tanto; io lo confesso, non e’ che… anche perche’ poi, quando si interrogano queste persone, si sa, bisogna prendere il fatto, poi le considerazioni personali, ecco, perche’ quel che si lamentava, che pero’ era la lamentela anche che mi era arrivata a me del perche’ doveva sentire Li Pera, era perche’ a seguito delle dichiarazioni di Li Pera nessuno dava retta, non alle dichiarazioni di Li Pera, ma nessuno dava retta a… adesso mi rendo conto che questo puo’ creare anche polemiche, ma… nessuno dava retta alla… al R.O.S. che aveva bisogno di una sponda per poter proseguire le indagini. E’ chiaro? Tant’e’ che io ricordi, dicevo io… 
  • Sovrint. FILIPPI§: – Presidente, chiedo scusa da Spoleto. 
  • PRESIDENTE§: – Avanti, Spoleto. 
  • Sovrint. FILIPPI§: – Chiedo scusa, Signor Presidente, gli imputati Biondo Salvatore, Cannella Cristofaro, Ganci Domenico, Lucchese Giuseppe, intendo rinunciare al proseguimento dell’udienza e inoltre chiedo la chiusura del collegamento dell’aula nr. 1, non essendoci piu’ nessun altro imputato. 
  • PRESIDENTE§: – Va bene, gli imputati sono autorizzati ad allontanarsi. Diamo atto del momento in cui allontanano e il collegamento puo’ essere interrotto. Buongiorno. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Comprenda, Presidente, per me e’ la prima volta che ne parlo di queste cose, quindi nessuna… Dove eravamo arrivati? 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Eravamo arrivati al fatto che nessuno dava retta al R.O.S. che aveva bisogno di… 
  • TESTE DI PIETRO§: – Ecco, questa era una lamentela, era una lamentela che non mi fu fatta solo da Li Pera, perche’ Li Pera piu’ che una lamentela, dice: “Tanto non voglio parlare”. Fu fatto… mi ricordo che io dovetti fare tutta un’opera di convincimento, era allora l’alone che avevo io che, in un certo qual modo, riassicuro’ Li Pera, perche’ non ne voleva parlare piu’ lui in quanto tale, ma quel che invece si lamentava erano il personale… Ecco, forse posso darle un’indicazione per ricostruire, scusi, Presidente: per capire chi si stava interessando del R.O.S. bisognerebbe vedere, perche’ io ricordo come un’ombra li’, quel giorno che io andai a sentire Li Pera in quella… l’aula di Rebibbia ci furono piu’ persone. Allora forse andando a ricostruire chi quel giorno mi accompagno’… ecco. 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Chi presente l’interrogatorio. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Ecco, presente o fino alla porta con me, insomma, che fu registrato, ecco. Forse… forse posso darvi un indicazione su chi… su chi fu, ecco, perche’ io non me lo ricordo adesso. Pero’ mi ricordo che c’erano piu’ persone che non erano tutte mie, per intenderci, ecco; c’era il mio maresciallo, c’era il mio assistente, pero’ non erano tutte mie nel gergo tecnico, mi si consentira’, ecco. 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Quindi, proseguendo, il Li Pera le diede poi delle indicazioni che…
  • TESTE DI PIETRO§: – No, io dissi di ripetere tutto cio’ che aveva detto. 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Si’. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Naturalmente, siamo gia’ al novembre del ’92, per cui io gia’ ho capito molto di piu’, allora voi vedrete gli interrogatori di Li Pera fatti davanti a me e ha delle diversita’ rispetto a quei precedenti, nel senso che… lo dico, ha delle diversita’ perche’ loro dicevano che le domande erano piu’ selettive, piu’ specifiche e attinenti a… Per la semplice ragione perche’ avevo cominciato a conoscere anch’io il meccanismo investigativo, e questo interrogatorio io non ho pensato di portarlo, pero’ e’ agli atti. 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Comunque non lo potremmo acquisire, noi. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh, e’ agli atti, e’ agli atti. Be’, serve sotto… alla fine di ricostruire forse… perche’ cosa diceva Li Pera in particolare? Parlo’ del comitato di affari, parlo’ del comitato di affari e preciso’ che il comitato di affari in Sicilia, ecco la mia domanda da cui lui rispondeva… rispose: “No, in Sicilia le imprese nazionali sono presenti, pero’ c’e’ una spartizione tale per cui loro pagano, diciamo cosi’, un utile maggiorato alle imprese locali, e le imprese locali poi sanno loro cosa fare, garantiscono la tranquillita’. Ecco, la sicurezza, la tranquillita’. Come? Pagando o… pagando chi? Deve… il politico locale di turno, o pagando il mafioso di turno, e’ un problema che le imprese locali… centrali non e’ che voglio sapere granche'”. E mi indico’ tutta una serie di imprese nazionali verso le quali io stavo gia’ indagando, e quindi io stabilii il contatto e ricordo, appunto, io me le ricordo “Astaldi” “Torno”, “Grassetto”, “Cogefar”, tutta una serie di imprese… “Decker”, “Ilva”, “Maltaur”, “Di Penta”, “Codelpa”… 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Lei all’inizio quando ha iniz… cioe’, quando all’inizio ha parlato di alcune imprese, io le leggo, ha fatto: “Cogefar”, Lodigiani, Cambogi, Ferruzzi, “Decker”. Anche di queste ha parlato il Li Pera? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Dunque, Li Pera sicuramente parlo’… bisogna anda… io ricordo che nel verbale le indicai a titolo esemplificativo, che misi anche… le ricordo perche’ poi avendole riviste, cioe’ a titolo esemplificativo, etc., etc., sicuramente, sicuramente si parlo’… Mi dice il nome, scusi? 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – “Lodigiani”, “Cambogi”, “Ferruzzi”, “Decker”… 
  • TESTE DI PIETRO§: – “Lodigiani”, “Cambogi”… “Cambogi”, attenzione, “Cambogi” – “Ferruzzi” e’… 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – E si’. 
  • TESTE DI PIETRO§: – … e’ un falso problema, in realta’ e’ la stessa cosa. 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Quindi parlo’ anche di questo. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Di “Cambogi”… “Cambogi” era Canepa, Canepa. Adesso, mo’, se parlo’ proprio di Canepa non me lo ricordo. Ricordo si parlo’ di imprese, ecco, imprese non… di quale di queste ne parlo’, non tutte furono verbalizzate peraltro. Per esempio, faccio un esempio, Presidente, il ruolo della Ferruzzi in Sicilia io lo scoprii in parte nel ’93, in parte… i documenti che acquisii nel ’93 scoprii nel ’95 che importanza ebbero, ma la Ferruzzi su cui indagavo nel ’92, gia’ al momento in cui indagavo sulla “Cambogi”, era strettamente collegata ai fatti del ’93 e poi a quelli del ’95. Cioe’, che cosa intendo dire? Intendo dire che molti dei fatti su cui noi all’epoca non stavamo indagando, ma stavamo indagando su quelle persone che quei fatti avevano commesso in epoca precedente. Cioe’, noi non sapevamo che cosa avevamo scoperto. 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Ecco, e proprio… 
  • TESTE DI PIETRO§: – Ne’… ma chi sapeva chi stava in galera e stava parlando, non sapeva cosa stavano dicendo. E’ chiaro il concetto? 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Se lei, a questo punto, ci spiega cosa poi, nel tempo, e’ riuscito a sapere sul ruolo della Ferruzzi in Sicilia. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, devo fare un passo indietro per concludere. 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Cioe’, lo dica quando lo ritiene, comunque per me questa e’ domanda che… 
  • TESTE DI PIETRO§: – Grazie, grazie, grazie, la… ci vuole un po’ di acqua. Quando posso (glielo dico). 

Intervento fuori microfono. 

  • TESTE DI PIETRO§: – No, no, non c’e’ problema, nessun problema. 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Ma e’ un problema di acqua? 
  • TESTE DI PIETRO: Si’, si’, ma non c’e’ problema. La… No, no, non c’e’ nessun problema. 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Ora provvediamo. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Quale fu la novita’ che introdusse Li Pera rispetto a cio’ che avevo intuito, su cui gia’ stavo operando? Introdusse due novita’: uno, ci indico’ alcuni fatti concreti riguardanti la “Decker” che permise a me di investigare, e sulla “Decker” e su “Di Penta” e su altre imprese direttamente su Milano fino a procedere a provvedimenti ristrettivi poi, nelle diverse tante persone. Cioe’, i fatti specifici di cui parlo’ Li Pera, alcuni dei fatti specifici di cui parlo’ Li Pera, produssero indagini direttamente da parte mia che produssero delle risultante investigative che andarono avanti. Ma introdusse due soggetti nuovi, per me fino ad allora sconosciuti, quindi lasciamo… le imprese l’abbiamo capito, si e’ parlato anche di politici, etc., pero’ introdusse due fatti nuovi, che per me erano sconosciuti, ed erano due imprenditori double face, a doppia faccia, erano Siino e Filippo Salamone. Furono introdotti da Li Pera questi. Lui li individuava come, diciamo cosi’, l’emergente e il perdente, non so se mi spiego, ecco. 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Chi l’emergente e chi il perdente? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Lui individuava il Siino un po’ piu’ da cose locali, il Salamone piu’ con rapporti nazionali, ecco, Filippo Salamone. E pero’ mi disse, appunto, di andarci… proprio e’ nel verbale questo, si capisce che andarono con i piedi di piombo, etc. E io presi queste notizie, all’epoca non mi diceva nulla.
    Mettetevi nei panni di allora, all’epoca non mi diceva nulla di piu’ rispetto a quello che avevo saputo; avevo saputo due imprenditori in piu’. Vorrei far presente che ora forse posso avere un’idea diversa, ma all’epoca dire che c’era un imprenditore che faceva da trade union fra il sistema della politica e il sistema delle imprese nella riscossione delle tangenti, aver scoperto l’acqua calda per noi di Milano, perche’ a Milano il sistema delle tangenti si pagava in questo modo: c’era un imprenditore di riferimento che raccoglieva per tutti e che portava; c’era addirittura imprenditore che… faccio un esempio classico, che lo ricordo sempre, Lodigiani si occupo’… Lodigiani a Milano si occupo’ di riscuotere la parte di tangente che doveva pagare un’impresa delle Cooperative Rosse emiliane. Voglio dire, non e’ l’imprenditore che pagava a quelli delle Cooperative Rosse, era al contrario; cioe’ voglio dire, per noi dire che c’era qualche imprenditore che faceva il double face, che cioe’ si occupava non solo di… di pagare la sua parte di tangente, ma anche di fare da intermediario fra il sistema della politica e il sistema delle imprese, era veramente scoprire l’acqua calda, ecco. Per cui per me il Siino e il Salamone all’epoca, va be’, era uno dei tanti che se ne stavano pure a Milano, ecco, non so se mi spiego, quindi io focalizzai molto l’aspetto non su costoro, ma focalizzai molto l’aspetto… anche perche’ io non avevo un interlocutore in Sicilia, non avevo nessuno, e quindi io mi occupai, anche per non sconfinare in problemi di competenza, mi occupai di… di focalizzare l’aspetto sulle imprese che avevano avuto rapporti con… tramite il Li Pera con la “Decker” per arrivare alle imprese. Infatti misi dentro, misi dentro nel senso che chiesi i provvedimenti ristrettivi e investigai nei confronti di alcune imprese che lavoravano insieme alla “Decker” e la “Decker” stessa. Lo scopo mio quale era? Arriviamo alle imprese, alle altre imprese, le altre imprese ci daranno gli altri funzionari. E’ chiaro il concetto? E quindi io utilizzai le dichiarazioni di Li Pera, ma focalizzai piu’ l’attenzione su questo aspetto, pero’ mi rimasero’ li’ queste dichiarazioni e non avevo interlocutori in Sicilia con cui dialogare.
    Ripeto, avevo avuto e stavo avendo soltanto dei sprazzi con Catania e con… con Messina, ma non mi convinceva. Erano questioni delicate, mi ero imposto l’idea che noi dovevamo marciare a colpo finale, cioe’ ogni volta che si procedeva bisognava avere la prova certa che quel provvedimento doveva essere un provvedimento che doveva resistere in Cassazione. Ecco, questo e’ il concetto. Cosa e’ successo poi? Che arrivo’ Caselli nel frattempo, si comincio’ a discutere con… questa questione di Caselli.
    Le indagini a Milano si aprirono, si squarcio’ veramente l’indagine su tutto il sistema del… dei rapporti della politica e imprese.
    Ma a Milano ormai si era fatta la fine, siamo nel ’93 a questo punto, siamo ai primi del ’93, i primi mesi del ’93; la fine del ’92 – primi mesi del ’93.
    A Milano venivano tutti a parlare, alla Sicilia non si riusciva ad aprire se non ogni tanto si sentiva, appunto, io che prendevo qualche cosettina cosi’, ecco.
    E poi c’erano tante altre indagini che stavano facendo tutti quelli siciliani, ma poi intendo dire con riferimento a “Mani Pulite” sto parlando io, perche’ c’erano tutte le indagini che stavano facendo.
    Ecco, non vorrei essere frainteso, insomma; c’erano tutte le indagini qua sulla “Sirap”, sulla… c’erano tutta una serie di questioni che stavano nascendo intanto, pero’ non coinvolgevano l’inchiesta “Mani Pulite” milanese, ecco.
    Fin quando fui contattato, fui contattato da Caselli… o no, fui chiamato da Borrelli, credo da Borrelli o da D’Ambrosio, ma credo da Borrelli, che a sua volta era stato contattato da Caselli, il quale gli aveva detto: “Ma com’e’ possibile che non si riesce ad aprire alcunche’ in Sicilia? Non ci si puo’… non ci potete dare una mano voi da sopra? Perche’ anche noi stiamo indagando su diverse persone, abbiamo delle informative”. Quindi era… non so cosa ha ripreso in mano, ma deve aver ripreso qualche inchiesta di questa. “Abbiamo delle informative che parlano di coinvolgimenti di imprese che leggiamo sui giornali, stanno indagando… state indagando voi a Milano. Com’e’ possibile che non si sa niente di noi? Possiamo fare un lavoro in comune?” Queste sono cose che, credo, fu proprio Borrelli a dirmele, che Caselli voleva aprire un discorso con noi.
    Fatto sta che a seguito di cio’ vennero su a cominciare a parlarne un paio di Sostituti che mandati da Caselli, mi pare di ricordare Patronaggio e Lo Forte o Scarpinato, adesso non ricordo, Lo Forte forse, non mi ricordo; persone che io non conoscevo prima, ecco, quindi, e che io non avevo… e quindi cominciai ad avere un primo contatto, pero’… cominciai ad avere un primo contatto.
    Allora ci accorgemmo entrambi, io da cio’ che mi fu detto da Caselli, da Lo Forte, da Patronaggio, ma c’erano anche altri due Giudici, c’erano anche altri due PP.MM., uno giovane… Mah, c’erano anche un altro paio di PP.MM., ma non mi ricordo i nomi, pero’ ci sono i verbali, eh, poi ci sono i verbali di questi… si possono trovare.
    Cominciamo a capire che si poteva riprendere quel discorso. Io non parlai mai a loro di questa questione, del… del mio precedente, non parlai mai con nessuno, ricordo che era’ la prima volta che ne parlavo, a dire la verita’. 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Suo precedente intende nel senso precedenti rapporti con il dottore Borsellino
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’. No, forse genericamente ne parlai, forse genericamente dissi: “Si’, questo e’…” Genericamente ne parlai, ma non ricordo adesso con chi e cosa, ne parlai sicuramente, pero’ non mi ricordo con chi. Fatto sta che intuimmo che si poteva fare un lavoro in comune, allora ci incontrammo una cena… facemmo una cena a casa di Borrelli, nel… credo nella primavera del ’93, e in cui partecipammo il Pool “Mani Pulite”storico e il costituito o neocostituito o costituendo Pool “Mani…” Pool di Palermo coordinato Caselli, quindi c’era Caselli, Patronaggio, credo pure Scarpinato, Ingroia; cioe’, quattro o cinque… a casa di Borrelli credo che ci incontrammo. E li’ per stare un po’ piu’ tranquilli, per non far vedere al Palazzo di Giustizia. Adesso se ne puo’ parlare perche’ ormai e’ storia passata, ma all’epoca, mettetevi nei panni di allora. Lo scopo qual era? Era di vedere come potere organizzare un lavoro insieme.
    Se ne parlo’ poco in quella riunione, si decise soltanto che… si dicesse soltanto questa… tra quella riunione gli incontri che noi avemmo successivamente, nei giorni successivi, il succo fu questo: “Noi…” dicevano i colleghi siciliani: “Noi in Sicilia abbiamo… stiamo aprendo tanti fronti, abbiamo tanti elementi per ritenere che tanti appalti sono stati pilotati; abbiamo gia’ alcune persone che stanno parlando.
    Anche noi abbiamo elementi su Li Pera. Attraverso il soggetto Li Pera tutti e due possiamo stabilire il collegamento formale di indagini”. Lo scopo pero’ non e’ Li Pera, in quanto tale, perche’ stiamo procedendo gia’ noi, io dico noi, adesso, ma mi preoccupa la verbalizzazione; sto parlando usando il loro termine, ecco.
    Loro stanno gia’ procedendo su Li Pera; ci serve… cosa serve per chiudere il cerchio? Ci serve che chi ha dato i soldi confessi. Questo ci serve, e ci dica come e a chi.
  • Questo e’ il concetto. “Poiche’ questi imprenditori non confessano, perche’ in Sicilia  non… fatti siciliani non vogliono confessare a loro, tu che hai un buon rapporto con loro – perche’ all’epoca, ripeto, erano tutti imprenditori che io sentivo quasi tutti i giorni ormai, per decine e decine di fatti avvenuti in tutta Italia – puoi riuscire a convincerli a parlare?” Questo discorso con la Procura di Palermo io lo feci anche altre volte, con alcuni colleghi della Procura di Palermo, non solo quella sera; quella sera, diciamo cosi’, si… si infarino’. La tecnicalita’ e’ una cosa che feci io, non e’ che lo verbalizzammo, non so se mi spiego. Allora io chiesi, chiesi… io no, io feci una cosa in piu’, una cosa prima: contattai gli avvocati di queste persone, cioe’ dei grandi impren… i legali rappresentanti delle grandi imprese nazionali che avevano la maggior parte di appalti in Sicilia. E’ chiaro? Contattai i difensori, con i quali gia’ altre volte in precedenza avevo tentato di parlare cercando di spiegare: “Non e’ possibile che questi non hanno pagato, etc.” Qui bisognerebbe aprire il concetto sul difensore dell’impresa. C’erano gruppi imprenditoriali che avevano studi legali che seguiva l’impresa e quindi anche i suoi venti – trenta…
  • Quante volte mi so’ sentito rimproverare io: “Ma come e’ possibile che quel difensore difendeva venti – trenta persone?” Ma per forza, era il gruppo imprese… il gruppo imprese che difendeva, ma non e’ perche’… era una cosa perfettamente legittima, io ho sempre sostenuto la… la piena legittimita’ di questo. Pero’ e’ chiaro che questo ci aiutava a noi, perche’ nel momento in cui si trattava di discutere, si trattava di discutere, diciamo cosi’, con chi li rappresentava tutti, ecco. Ho cominciato un dialogo con i difensori per cercare di capire se si poteva aprire anche verso… verso la Sicilia. Dopo un iniziale tentennamento i difensori mi riferirono che i legali rappresentanti di alcune aziende potevano essere disponibili a riferire se pure gli altri (riferivano), perche’ non se la sentivano da soli ad assumersi questa re… questa… perche’ faceva paura, c’era ancora… c’era ancora, voglio dire, il fatto caldo di cio’ che era accaduto ai precedenti, era accaduto a Borsellino e Falcone. E… 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Quindi, le fu rappresentata una paura con riferimento proprio ai fatti siciliani. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, si’, si’, certo, si’, si’, sicuro, sicuro, insomma. Magari dice: “Ma che andiamo a fare la’, vedi che succede?” Sicuro questo. Pero’ allora cominciamo a discuterne con gli imprenditori; alla fine io formulai una proposta che era questa; formulai una proposta alla Procura di Palermo, che era questo; credo ne parlai sicuramente con il Caselli, con gli altri, ne parlammo, la proposta era questa, diciamo, con il Pool: che era un po’ la… il teorema delle connessioni forti e connessioni deboli; fu un teorema in cui fummo sconfessati poi dalla Cassazione, che invento’ Davigo: fare in modo che gli imprenditori, la competenza territoriale sugli imprenditori rimanesse a Milano e fare in modo che invece la competenza sul fatto e sui percettori andasse al… Ecco, allora Davigo elaboro’ questa teoria delle connessioni forti e delle connessioni deboli.
    C’e’ tutta una storia, c’e’ tutta una… Adesso non vorrei annoiarvi su questa questione, pero’ all’epoca solo la Procura di Roma resistette a questo principio, ne fece una questione di… lo porto’ davanti alla… diciamo cosi’, alla composizione, davanti alle Procure Generali di Roma e di Milano e noi fummo sconfessati e quindi dovemmo rinunciare a questo principio di connessione forti e connessioni… A Palermo che invece a Caselli interessava… a Caselli e i suoi, dico Caselli per generalizzare, ma indubbiamente era lui che, diciamo, era il coordinatore, interessava arrivare al risultato. Accetto’ la regola per cui gli imprenditori li interrogavo io, li interrogavo anche nell’ambito di tanti fatti, potevano raccontare anche i fatti se… tutti insieme, raccontare anche i fatti che erano successi in Sicilia, salvo trasmettere gli atti a Palermo, come primo interrogatorio di apertura, dando poi… dopo gli altri interrogatori, dopo che il fatto era scoppiato, che in modo che loro potevano giustificare: “Io sono stato preso nell’ambito di Milano”, riferire tutto cio’ che era a Milano. “E’ Milano che mi giudichera’, andro’ in continuazione nell’ambito di Milano e…” Tecniche di indagine, per l’amor di Dio, poi magari possiamo criticare quando si vuole, ma questa e’ al realta’ dei fatti. “Riferisco tutto cio’ che so, dopo continuero’ tutti i miei interrogatori di precisazione, di spiegazione, man mano che me lo chiederanno”. Tant’e’ vero che voi vedrete diversi interrogatori che riguardano la… io ne ho un elenco se volete, l’elenco che stavo vedendo prima, ne ho un elenco di una trentina di interrogatori, non e’ che ne fu fatto… 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – A titolo esemplificativo. 
  • TESTE DI PIETRO§: – A titolo esemplificativo, io mi riferisco agli interrogatori di Papi che… a due… quattro… a cinque interrogatori fatti a Papi tra l’aprile e il giugno ’93, a una… a sette o otto interrogatori fatti a Ugo Montevecchi tra l’aprile e il giugno novanta… e il luglio ’93, poi vedrete che son tutti questi esempi; a Urrigo Bianco tra il maggio… nel maggio ’93 altri cinque interrogatori; ce n’e’ uno di Paolo Pomicino del novembre ’93 che andrebbe visto, ma su un’altra storia che poi vi diro’, se serve. E sempre nello stesso periodo che stiamo parlando, quindi nella prima meta’ del ’93 interrogatorio di Paolo Sergio, D’Acquisto Mario, c’era anche un imprenditore qua’ di Caltanissetta, peraltro, Di Vincenzo, Schillino, Roberto, ce ne furono parecchi. 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Questi lei li conduceva esclusivamente come Procura di Milano o con la presenza di qualche Autorita’ di Palermo? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Questi interrogatori furono fatti inizialmente da me, pero’ questi interrogatori… poi furono interrogati quasi tutti, credo tutti, dalla Procura di Palermo. Canepa, Citaristi, Di Vincenzo, De Angelis, Lodigiani, Tronci, molti di Tronci ce ne furono di importanti delegati. Direi che furono i primi, direi, non vorrei sbagliarmi, ma a seguito di questo discorso uno dei primi interrogatori fu fatto proprio da Tronci nel febbraio – aprile ’93. Proprio perche’ fu il primo che mi ricordo, il primo che… con cui aprii, ecco. Lo scopo qual era, quindi? Acquisire questa informativa. Perche’ dico questo? 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Le chiedo scusa, le chiedo scusa.
  • TESTE DI PIETRO§: – E vorrei ritornare un attimo alla…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Lei ha avuto modo, sempre nell’ambito di queste indagini, di occuparsi anche di Lorenzo Panzavolta?
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, certo. Adesso ci arrivo.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – E questi interrogatori…
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, ha ragione, ha ragione.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – … ce ne sono?
  • TESTE DI PIETRO§: – Ha ragione. Andiamo con ordine, perche’ Lorenzo Panzavolta non parlo’ della Sicilia. Della Sicilia parlo’ Canepa. Lorenzo Panzavolta nego’ sempre davanti a me i fatti siciliani e fu una cosa che ricordo, c’era un buco proprio nelle sue dichiarazioni perche’ dei fatti siciliani non si parlo’ mai. Fu sentito, eh? Fu sentito, e’ chiaro.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – In quest’arco di tempo?
  • TESTE DI PIETRO§: – Io stesso gli ho riferito gli interrogatori che io… che ho esemplificato adesso, attenzione, non vorrei essere confuso. Sono i cosiddetti interrogatori positivi, cioe’ di persone che hanno reso fatti rilevanti e con rilevanza soltanto alla posizione di Siino e di Salamone, attenzione.
    In realta’ molti altri interrogatori furono fatti, ma come tutte le cose, ogni cento dieci ne… dieci riferiscono i fatti e novanta… tra quelli che hanno negato c’era anche Panzavolta. Ecco, non vorrei essere frainteso
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – E sempre per aggiungere, per sapere qualche informazione in piu’, lei ha mai sentito Bini?
  • TESTE DI PIETRO§: – Bini?
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Bini.
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, si’, si’.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Sempre…
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, si’, Bini credo che fu inquisito anche da noi; non so se fu addirittura arrestato, ma credo che fu inquisito da noi. Si’, adesso… si’, si’, si’.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – E fa parte sempre di questo interrogatorio in quest’arco di tempo, aprile, diciamo, luglio ’93?
  • TESTE DI PIETRO§: – Il periodo non me lo ricordo, ma Bini direi che e’ quel periodo li’, si’.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Ed e’ uno dei soggetti che…
  • TESTE DI PIETRO§: – Non me lo ricordo..
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – … come Panzavolta hanno…
  • TESTE DI PIETRO§: – No, no, no.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – … adottato una certa linea?
  • TESTE DI PIETRO§: – Non hanno parlato.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Non hanno parlato.
  • TESTE DI PIETRO§: – Non hanno parlato e credo che… Bini credo che abbia ammesso la materialita’ di alcuni fatti riguardanti fatti gia’ spiegati a Milano, ecco.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Lei… mi scusi, la interrompo ancora perche’ cosi’ non ci torno piu’. Ha avuto modo di sentire, sempre nell’ambito di questi suoi interrogatori, un tale Buscemi Antonino? Le dice qualcosa questo nome?
  • TESTE DI PIETRO§: – No, di Buscemi Anton… no, no, no, assolutamente, Antonino Buscemi no. L’unica cosa, dovrei andare a rivedere l’interrogatorio di Li Pera, ma non mi… non mi ricordo se verbalizzammo qualcosa o meno. Ma io non indagai su Buscemi Antonino.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Si’. Cioe’, questo… lei sa se questa indagine fu fatta invece da Palermo?
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, la… dunque, Buscemi Antonino… pero’, attenzione, Buscemi Antonino e’ quel signore che… porca miseria! Me la puo’ fermare ‘sta domanda? Perche’ mi ricordo… questo e’ un nome che lei mi dice cosi’, ma e’ una domanda che… c’e’ qualcosa.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Va be’, prosegua, poi casomai…
  • TESTE DI PIETRO§: – C’e’ qualcosa, c’e’ qualcosa su Buscemi Antonino, ma non mi ricordo dove pero’. Non mi ricordo dove e’ uscita fuori questa storia, erano migliaia e migliaia di persone tra cui Buscemi Antonino. No, no, ma c’era qualcosa di diverso, eh?
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Come imprese, oltre alla “Cogefar”…
  • TESTE DI PIETRO§: – Non era una piccola impresa che lavorava… non era un’impresa locale che ha lavorato con Lodigiani o qualcosa del genere?
  • AVV. LA BLASCA§: – Presidente, mi scusi, non…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Non glielo posso dire.
  • TESTE DI PIETRO§: – Ah, si’, ha ragione.
  • PRESIDENTE§: – Prego, avvocato La Blasca.

Sovrapposizione di voci.

  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Ho risposto io, avvocato.
  • TESTE DI PIETRO§: – A migliaia e migliaia di…
  • AVV. LA BLASCA§: – Ritiro l’opposizione, c’ha pensato il Pubblico Ministero.
  • PRESIDENTE§: – Si’, si’, si’, ma…
  • TESTE DI PIETRO§: – Chiedo scusa, chiedo scusa. No, ma credo sia un’impresa che… perche’ e’ uscito fuori questo…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Io pero’ posso legittimamente farle anche qualche domanda con riferimento a un’impresa. Posso fare il nome di un’impresa, Presidente, o no’
  • PRESIDENTE§: – Il problema non e’ di fare il nome di un’impresa, dipende com’e’ la domanda. La domanda e’ notorio che non deve essere suggestiva.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – E lo so.
  • PRESIDENTE§: – Come faccio a capire se si puo’ fare o meno…?
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Va be’, proseguiamo, senatore, poi ci arriveremo.
  • TESTE DI PIETRO§: – Pero’ a me mi da’ l’idea, mi ricordo un’idea di un’impresa locale. In qualche parte e’ uscito fuori, ma non mi ricordo dove. Di un’impresa locale o di un’associazione di imprese, qualcosa del genere. Se era impresa individuale, ma sa, come fa a ricordare. Buscemi.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Stava riferendo… Io l’ho interrotta per chiederle delle indicazioni su…
  • TESTE DI PIETRO§: – Ecco, io ci tengo a precisare: queste erano le stesse ditte sulle quali io stavo indagando nel ’92. Cioe’, l’operazione che doveva partire e sui cui ero gia’ partito nel ’92 si riaccese il mio interesse nel… a ’92, maggio intendo dire; si riaccese il mio interesse novembre ’92, quando da questa segnalazione dei R.O.S. e a seguito di questa segnalazione dei R.O.S. venni a conoscenza di questo soggetto che confermo’ l’idea che al sud c’era questa questione e che non si riusciva ad aprire.
    Poi si riaccese ancora quando con, diciamo cosi’, l’apertura di Caselli a trovare una collaborazione con noi, all’epoca noi eravamo… con le altre Procure eravamo un po’ misto… un po’ in contrapposizione, specie con Roma, mentre Caselli fece un’apertura, ecco.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Si’. Lei poi ha detto un’altra cosa: che di tutti gli interrogatori che ha definito positivi, dai vari Papi, Bianco, Canepa, Citaristi, De Angelis, veniva fuori il nome di Siino e di Salamone, e abbiamo parlato… ha parlato di emergente e perdente.
  • TESTE DI PIETRO§: – Anche di, anche di.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Anche di.
  • TESTE DI PIETRO§: – Poi c’e’ tutta una serie di politici.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Ecco, una serie di politici. Allora, ci vuole riferire se poi lei ha proseguito su questa direttiva con riferimento a Siino e Salamone e che cosa e’ emerso?
  • TESTE DI PIETRO§: – Qui adesso si innestano tutta una serie di fatti che, ripeto, non… bisogna vedere adesso… perche’ e’ un problema, con la morte di Borsellino poi non lo so che… Io le faccio il quadro, poi valutate voi. Vi faccio il quadro.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Ci faccia una sintesi e poi noi, se riteniamo…
  • TESTE DI PIETRO§: – Ecco, valutate voi, valutate voi. Indubbiamente questa… il problema di fondo e’ questo: “Mani Pulite” a maggio ’92 comincia ad individuare che l’inchie… individua, ha in questa nebulosa la certezza che c’e’ “Mani Pulite” e nell’ambito di “Mani Pulite”, io, la certezza che c’e’ una serie di imprese di livello nazionale con sede specialmente a Milano che hanno appalti in Sicilia, e non solo in Sicilia, e che pero’ in alcune parti d’Italia che, per alcuni versi in Sicilia, per altri versi nella parte del napoletano, che non riferiscono i fatti. Va bene? Di questi io ne parlo con Borsellino, si imposta un… si comincia ad abbozzare un discorso; si comincia ad abbozzare un discorso su come fare.
    Noi non sapevamo cosa avevano fatto queste imprese in Sicilia, ma tutti sapevano che noi… che queste imprese stiamo dialogando a 360 gradi con noi.
    Si blocca; a novembre succede questo fatto di… di Li Pera; vado avanti per la mia strada, non mi fido al momento di nessuno. Vado avanti per la mia strada sul fronte imprese; sul fronte imprese cercando di arrivare. Siccome man mano si continuava… sui giornali io continuavo ad aprire tante altre imprese, imprese, imprese, ad un certo punto vengo contattato dalla Procura di Palermo che mi si dice: “Guardate che anche noi abbiamo tanti elementi, pero’ non riusciamo a chiuderli. Possiamo fare il collegamento di indagini?” Il collegamento di indagini nasce sotto questa impostazione: “Tu, li senti tu, noi non ci opporremo se poni la questione della competenza suddivisa per connessione soggettiva e noi intanto acquisiamo elementi di fatto che ci permetteranno di andare avanti”. Ci fu anche una presa di posizione mia. Io all’epoca… io all’epoca mi fermai proprio in quei giorni in cui arrivo’ la Procura di Palermo, perche’ io all’epoca avevo predisposto, credo che ci sia ancora il mio computer, ma io all’epoca avevo predisposto proprio la richiesta di misura cautelare per Salamone, per Filippo Salamone.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – E che epoca intende lei?
  • TESTE DI PIETRO§: – C’era anche una bozza, insomma, io ero nella fase delle bozze ancora e stiamo… stiamo nel ’93, nella meta’ ’93 circa, cosi’, verso la meta’ del ’93, maggio – giugno, quindi… Non se ne fece nu… Ma no, prima, prima, prima, primavera del ’93, prima, qualche mese prima. Adesso… ma sa, non e’ facile, so’ passati oltre cinque – sei anni. Non ne feci nulla perche’? Perche’ siccome c’erano state tutte una serie di questioni con la Procura di Roma, nel frattempo si stavano creando conflittualita’ con diverse altre Procure, Roma, Napoli, Foggia, Sicilia, Messina, non… e ci stavano cominciando ad accusare il fatto che noi facevamo… fagocitavamo tutto, fu… diciamo cosi’, un’indicazione del capo della Procura fu di…. diciamo cosi’, Borrelli fu di…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Di che cosa sta parlando?
  • TESTE DI PIETRO§: – Borrelli fu di… come si dice…? Di stemperare e di ridurre al minimo ogni problematicita’ di conflittualita’. C’erano due impostazioni in Procura: la mia in qualche modo avallata da Davigo ed un’altra impostazione, diciamo cosi’, della dirigenza che era la seguente, la mia era era: per andare sul sicuro procediamo fino al blocco… diciamo cosi’, all’acquisizione probatoria. Acquisizione probatoria che vuol dire? Perquisizioni, misure restrittive, dove bisognava chiederle, dove andavano richieste, evidentemente, sequestri… Cioe’, acquisiamo, dopodiche’ discutiamo della competenza. Tutto questo cosi’ venne fatto per Palermo, proprio perche’ c’era un rapporto di… diciamo cosi’, di dialogo aperto da Palermo, da Caselli con il Procuratore della Repubblica mi fu richiesto di non intervenire prima io, ma di rimettere gli atti. Cioe’: “Acquisisci la notitia criminis, ma lo sviluppo della notitia criminis fino al congelamento dell’acquisizione probatoria e quindi delle perquisizioni, dei sequestri, di intercettazione e da dove c’era la necessita’ dei provvedimenti restrittivi se ne occupa la Procura competente, non ve ne occupate voi con il sistema della connessione forte”. Ammetto, ci fu anche una… una mia… un mio tentativo di procedere, perche’ io volevo che si procedesse, diciamo cosi’, prima con l’acquisizione probatoria; in senso di stima, ovviamente, non lo nascondo, in senso di stima personale che anche io avevo verso… ho verso Caselli, il senso di dialogo aperto a 360 gradi con la Procura di Milano, tra Milano e la Procura di Caselli. Ci convinse tutti quanti che questa era la cosa migliore. E quindi man mano che ricevevo un atto trasmettevo. Ci fu un periodo molto importante di atti che acquisivo e atti che trasmettevo.
    Voi andrete a vedere, per  esempio… attenzione, qui nel frattempo si apre tutta un’altra buca adesso, perche’ siamo nel periodo in cui si aprono altre questioni importanti. Si apre la “T.P.L.”, la “T.P.L.” fondamentale, perche’ c’e’ tutta una serie di rapporti che interessano tal Maddaloni e tale Sebasti, “T.P.L.” collegati direttamente con Filippo Salamone. Si apre tutta la questione dell'”Enimont”. Dell'”Enimont” non dimentichiamo una cosa, che un fatto che non ancora si riesce a capire che cosa e’ successo, ma la… Lima, che viene ammazzato nella primavera del ’92, quindici giorni prima che viene ammazzato riceve un miliardo – un miliardo e mezzo, non ricordo, di B.O.T., o meglio, di C.C.T. provenienti dall'”Enimont”.
    E questi non si sono mai… sono, credo, gli unici C.C.T. che non sono mai stati ritirati. Quindi saranno ancora, voglio dire, seppelliti da qualche parte, ecco; non si sa che fine hanno fatto questi, era… si apre tutto un altro fronte, ma non vi voglio adesso ricostruire la storia di “Mani Pulite”, ma nel ’93, non e’ piu’ il ’92. Nel ’93 non c’e’ piu’ soltanto quei primi imprenditori che parlano, nel ’93 si apre il fronte “Enimont” che porta direttamente a Lima per una parte della suddivisione del (?), di cui non si e’ parlato perche’ evidentemente era morto e nessuno ha proceduto e quindi sui giornali non se n’e’ parlato, ma… ecco. Sono soldi che ancora ora quei C.C.T. nessuno li ha ritirati, non so se mi spiego, ecco. E che risultano consegnati dodici o quindici giorni prima dell’omicidio di Lima. Io lo dico perche’ inseguii molto le… inseguii molto nella mia attivita’ investigativa, sperando che qualcuno li avesse ritirati in quei quindici giorni; per me… per noi era fondamentale vedere chi li aveva ritirati questi… e invece a tutt’oggi non ancora sono stati ritirati; evidentemente non li ritirera’ piu’ nessuno ormai. 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Si’.
  • TESTE DI PIETRO§: – Allora che cosa succede? Succede pero’ un fatto, un fatto che a me… che si ripercuotera’ poi su tutta una serie di questioni. Tutto questo materiale, tutto questo materiale che doveva produrre, diciamo cosi’, il disvelamento della pentola siciliana si le… all’improvviso si legge sui giornali: “Patteggiato Salamone”. Ecco, e’ li’ che a me lascio’… lascio’… con una derubricazione,etc. Il motivo quale fu? Fu, mi si disse, fu perche’ comunque aveva aperto… li’ ci fu una intuizione evidentemente difensiva di Salamone, di Filippo Salamone che vistosi cio’ che gli si stava creando intorno si propose, si reso’, riferi’, dichiaro’ e quindi si… diciamo cosi’, il pacchetto si formo’ in questo… credo un patteggiamento ci fu, qualcosa del genere. Poi ci sono tutta un’altra serie di storie, adesso da dove si comincia?
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – No, adesso io le…
  • TESTE DI PIETRO§: – Mi dica lei da dove devo cominciare.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – La fermo un attimo e le chiedo: lei ebbe mai modo di parlare con il dottore Borsellino di Filippo Salamone?
  • TESTE DI PIETRO§: – Di Filippo Salamone no.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Di un’indagine che riguardava…
  • TESTE DI PIETRO§: – No.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – … in ogni caso Siino, Salamone?
  • TESTE DI PIETRO§: – No. Filippo Salamo… il nome Filippo Salamone a me venne fatto; il nome, io lo scoprii il nome la prima volta nel novembre del ’92 da Li Pera.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – E di un…
  • TESTE DI PIETRO§: – Cioe’, io non sapevo della sua esistenza.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – E di un’indagine che in ogni caso coinvolgeva Angelo Siino, il dottore Borsellino gliene fece cenno?
  • TESTE DI PIETRO§: – Io seppi… no, no, a me no. Il Siino… no, no, no, a me no, il… no, no, no. Il Siino… non mi fece mai nomi, ne’ io mai feci nomi a lui. Noi avemmo soltanto una larva di… un approccio, eravamo proprio ai primi giorni, eravamo proprio… io me lo ricordo, voglio dire, tra la morte di Falcone e la morte di Borsellino passo’ poco tempo.
    Voglio dire, io ricordo questo spalla a spalla con cui ci dobbiamo… 
    “Dobbiamo approfondire questa cosa qua, perche’ e’ li’ la chiave di lettura”.
    Insomma, me lo ricordo questo spalla a spalla, addirittura credo vicino alla bara proprio, ecco, mi ricordo questa… questo…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – E poi mi ha…
  • TESTE DI PIETRO§: – Che lui che mi faceva cosi’, no? Ecco. Me la ricordo questa cosa qua.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Mi ha colpito molto questa 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – frase che lei ha detto: “Dobbiamo approfondire”, cioe’ che ha detto il dottore Borsellino a lei.
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, si’, si’.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – “Perche’ dobbiamo andare di corsa”. Lei ebbe modo poi di capire, attraverso discorsi, cosa intendesse dire? Perche’ questa fretta del dottore Borsellino?
  • TESTE DI PIETRO§: – Io ebbi modo dopo di capire alcune cose quando, ripeto, successivamente, negli anni a venire, io mi sono fatto tutta una mia idea. Io adesso ho riferito fatti, certamente come…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – E infatti noi i fatti le chiediamo.
  • TESTE DI PIETRO§: – Come considerazioni non… avrei bisogno forse di qualche giorno, ma con le carte alla mano si puo’ anche trarre una serie di analisi con… ma non spetta a me farle, quindi non… non posso tirarle giu’. E certo e’ che mi fu riferito, mi fu riferito… o meglio, non solo mi fu riferito, ma una serie di… anche di indagine che feci, ho fatto io come indagine, diciamo cosi’, che interessavano me negli anni successivi a partire dal ’95 al ’98, io e’ dal ’95 al ’99… al novanta… no, al novanta… dal ’95 al ’96, due anni, due anni, ’95 – ’96, fui fatto oggetto di numerose indagini da parte di… del dottor Fabio Salamone. E nell’ambito di… che poi si sono concluse con una… tutti proscioglimenti perche’ il fatto non sussiste per quanto riguarda me e con una sentenza di condanna nei confronti di Fabio Salamone da par… condanna disciplinare da parte del C.S.M. per aver svolto indagini che non doveva svolgere in modo non opportuno ne’ legittimo. Ed e’ stato condannato con sentenza passata in giudicato, condannato disciplinarmente. Nell’ambito di questa, diciamo cosi’, dialettica chiamiamola processuale io ho avuto modo di fare una serie di attivita’ investigative della difesa o di far fare una serie di attivita’ investigative della difesa. Quindi, io adesso non vorrei confondermi, ma si mischierebbero molte cose tra quel che ho acquisito dopo e quel che erano i fatti di allora. 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – No, lei…
  • TESTE DI PIETRO§: – Vorrei limitarmi ai fatti di allora per non entrare nell’interesse privato e personale.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Pero’ se sono fatti e circostanze che in qualche modo possono avere… possono dare una chiave di lettura a questa frase: “Dobbiamo andare di corsa”, io credo che lei ne possa riferire, soltanto come fatti e circostanze. Se sono opinioni ovviamente no, perche’…
  • TESTE DI PIETRO§: – No, no, opinioni no. I fatti, ripeto, sono fatti che pero’ io all’epoca non conoscevo; io all’epoca avevo capito… avevo capito all’epoca che questa era la connessione per arrivare ad aprire sulla Sicilia, cioe’ attraverso le imprese nazionali che potevano riferire. Mi sono attivato per farlo, sono arrivato alle soglie di Filippo Salamone, ho passato la competenza. Una prima volta si e’ chiusa con un patteggiamento, poi, nel ’95, fu ripresa questa attivita’ investigativa da parte della Procura di Palermo, quando Brusca comincio’, credo, quando Brusca comincio’ ad aprirsi a sua volta e quindi ci fu una gara a chi si apriva di piu’.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Le devo…
  • TESTE DI PIETRO§: – E siccome poi Brusca fece delle dichiarazioni anche riguardanti me, con riferimento a quel periodo, siccome nel frattempo io venivo fatto di una serie… oggetto di una serie di indagini che non comprendevo, allora ho svolto io una serie di attivita’ investigativa che ho riversato negli atti processuali da… che mi servivano per capire alcuni collegamenti. Quindi, i collegamenti che posso riferire sono collegamenti che ho scoperto dopo, ecco.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Va be’, io penso che se sono collegamenti e se lei ce li sintetizza.
  • TESTE DI PIETRO§: – Dunque…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Ammesso che siano sintetizzabili, possono avere una qualche refluenza. Quindi, io la pongo la domanda.
  • TESTE DI PIETRO§: – Ripeto… ecco, io poi non so che se… io so per certo che mi e’ stato riferito, credo… mi e’ stato riferito, credo, dalla… Ecco, le dico alcuni fatti. Nello stesso periodo in cui io dialogavo con… limitiamoci ai fatti.
    Nello stesso periodo in cui io dialogavo con… con Borsellino, Borsellino dialogava con Fabio Salamone.
    A me lo ha riferito l’onorevole Veltri, che a sua volta gliel’avrebbe riferito la moglie di Borsellino. Allorche’ io cominciai ad occuparmi di comprendere che cosa era successo, perche’ una serie di ragioni che mi stavano accadendo, cercai di capire che collegamenti potesse esserci… che ci azzeccava con l’inchiesta “Mani Pulite” Filippo Salamone, che per me, quando lo individuai, lo sottovalutai; lo sottovalutai a tal punto che quando me ne parlo’ Li Pera lo lasciai cosi’, di residuo, me occupai quando indagai per conto della Procura di Palermo e accettai poi…
  • Perche’ e’ indagando per conto della Procura di Palermo che acquisii piu’ elementi nei confronti di Filippo Salamone. Non so se mi spiego. All’inizio fu solo il Li Pera, ma quando poi cominciai a fare tutti quegli interrogatori di Tronci e tutti gli altri, furono loro che cominciarono a parlarmi di Salamone come un elemento di riferimento e per me comunque era uno dei tanti imprenditori cosi’, non… non lo focalizzai li’ per li’, e comunque anche se nella mia intenzione lo avrei… avrei chiesto un provvedimento restrittivo, anzi l’avevo preparato, alla richiesta di collaborazione ho ceduto.
    Certo e’ che elementi fondamentali per comprendere che cosa e’ successo intorno a “Mani Pulite” vengono… posso venire, dovrebbero ancora venire dalla disamina di che cos’e’ la “T.P.L.” e di che cos’e’… e del ruolo che ha avuto la Ferruzzi in Sicilia. Cominciamo dalla “T.P.L.” e’ societa’ che e’ stata… i cui legali amministratori sono stati sottoposti da me a numerose indagini. E’ societa’ di cui si e’ parlato a vari livelli in Italia, in Francia, in Iraq, in Iran; e’ stato tra le ipotesi di… io quindi vorrei scusarmi, ma non vorrei accusare nessuno, ma tra le ipotesi investigative che furono fatte, e furono fatte perche’ c’erano dichiarazioni in atti che potevano far pensare a queste ipotesi investigative, vi era tutta una situazione di intelligence che riguardava l’Iraq, che riguardava i paesi del Medio Oriente e che riguardava un insieme di appalti che venivano gestiti da questa “T.P.L.”. La “T.P.L.” e’ societa’ che lavorava in Sicilia e che ha lavorato con la “Impresem”, e’ convita.
    All’epoca svolge una miriade di attivita’ investigative nei confronti della “T.P.L.” e, diciamo cosi’, non sono riuscito a raggiungere, ad arrivare alla fine.
    Nelle indagini che ho fatto negli anni successivi ho potuto scoprire della… di una grande interdipendenza che c’era fra… e che c’e’, che c’e’ ancora fino… fino all’ultima telefonata intercettata nel settembre ’96, in cui tal Francesco Maria Greco, un napoletano, dialogando con una serie di interlocutori cerca di attivare e di attivarsi per fare avere… per fare avere finanziamenti a Salamone, Filippo Salamone, finanziamenti a Filippo Salamone per il tramite di Pacini Battaglia, anche perche’ a me interessava capire quali erano questi collegamenti. Per quanto riguarda invece la Ferruzzi… perche’ sto dicendo tutte questo, Presidente? Sto dicendo tutto questo per cercare di far comprendere perche’ nel ’92 e nel ’93 noi avevamo messo le mani su una serie di imprese su cui potevamo scoprire una serie di cose che noi non sapevamo cosa avevamo in mano, ma loro sapevano dove potevamo arrivare noi. Ecco, questo e’ il concetto di fondo. Panzavolta, io l’ho interrogato una miriade di volte, Panzavolta hasempre negato il suo ruolo con… in Sicilia. Salvo poi scoprire negli anni successivi che egli non aveva riferito tutto a me per cio’ che riguardava i suoi collegamenti in Sicilia.
    All’epoca ci fu un blocco dell’attivita’ investigativa per cio’ che riguardava i rapporti con la Sicilia nel momento in cui si creo’ e fummo tratti, direi cosi’, in inganno sia noi che la Procura di Palermo, fummo tratti in inganno nel momento in cui stavamo per chiudere; fummo tratti in inganno da alcune contromosse estremamente significative, che fu l’apertura, affossando i politici e ottenendo il patteggiamento da parte di Filippo Salamone, e fu poi la… negli anni successivi la dichiarazione di concussione rispetto a fatti per i quali, cosi’ come li avevamo vissuti noi che avevamo investigato quelle imprese, tutti ci potevano sembrare (quelle concusse). Ecco il concetto di fondo. Poi, sa, come si fa a riassumere in poche parole.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Lei ci deve adesso… siccome ha parlato del ruolo della “T.P.L.” e poi del ruolo della Ferruzzi in Sicilia, ci deve completare il ruolo della Ferruzzi in Sicilia.
  • TESTE DI PIETRO§: – Della Ferruzzi in Sicilia dobbiamo fare una serie di questioni: l’una che riguarda, appunto, la tangente “Enimont”. La tangente “Enimont” non e’ collegata… pur essendo stata pagata la “Montedison” – Ferruzzi, non e’ collegata a quell’operazione, cioe’ non c’era niente la situazione locale siciliana; c’entra solo il fatto che c’e’ Lima e che Lima rappresenta una corrente e una cordata a cui deve andare una quota.
    Quindi, e’ soltanto perche’ abita qui Lima, non so se mi spiego, ma non e’ in relazione all’appalto, a questo che e’ avvenuto qua. Mentre per cio’ che riguarda, diciamo cosi’, i rapporti con la Sicilia, molto di piu’, se vogliamo, riguarda l'”Eni”, perche’ l'”Eni” c’era il viadotto… il gasdotto Transmit che passava e quindi si e’ dovuta pagare una certa quota, etc.
    Per cio’ che riguarda in concreto la Ferruzzi in Sicilia solo successivamente… noi all’epoca facemmo tutta una serie di investigazioni su Panzavolta e su Ferruzzi. Anzi, diciamo che lo facemmo a tappeto, e io feci una serie di indagini su una serie di… per esempio, la diga di Blufi, per esempio le dighe di… ci sono delle dighe enormi qui, tutte fatte dalla… quelli che stanno al trapanese, come si chiamano…? Mah. Alcuni appalti in cui era presente anche la Ferruzzi o in cui erano presenti societa’ controllate dalla Ferruzzi su cui noi dovevamo procedere, su cui non e’ stato possibile procedere perche’, appunto, con il patteggiamento ha chiuso poi ogni possibilita’ di… di investigazione, e che successivamente sono venuto a conoscenza invece avere rapporti corretti e concreti tra Panzavolta e… come si dice…? e… Come si chiama…?
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – E non le posso dire nulla.
  • TESTE DI PIETRO§: – Un vuoto totale. Posso…?
  • PRESIDENTE§: – Prego.
  • TESTE DI PIETRO§: – Posso usare un attimo gli appunti?
  • PRESIDENTE§: – Desidera consultare quegli appunti…
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh, si’.
  • PRESIDENTE§: – … che ha predisposto lei stesso sul punto?
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, sono miei.
  • AVV. LA BLASCA§: – Presidente, poi eventualmente li vorremmo vedere, dico.
  • PRESIDENTE§: – Eh? Prego, avvocato.
  • AVV. LA BLASCA§: – Poi eventualmente la difesa vorrebbe vedere anche gli appunti, eventualmente.
  • PRESIDENTE§: – Consultare gli appunti?
  • AVV. LA BLASCA§: – Verificare questi appunti. Dico, nulla questio sugli appunti presi dal testimone.
  • PRESIDENTE§: – Si’, si’, si’. Va bene.
  • TESTE DI PIETRO§: – E’ uno stralcio… mi perdoni, e’ uno stralcio… in questi appunti e’ uno stralcio di una mia missiva che ho mandato al Procuratore Generale presso la Corte di Appello il 22 aprile del ’96, e quella che volevo consultare adesso e’ invece uno stralcio che ho mandato, perche’ man mano che io facevo… ho dovuto fare una serie di indagini che, diciamo cosi’, come… che mi interessava a me, man mano io poi che scoprivo qualcosa avvertivo gli Organi competenti, come e’ dovere che si faccia. Quest’altro che stavo guardando adesso era un appunto del 13 ottobre ’97 che stavo facendo al Procuratore della Repubblica di Milano. L’impostazione era questa: tutto nasceva dal fatto che io avevo letto sui giornali che c’era Giovanni Brusca… Giovanni credo che sia, Brusca, che aveva riferito da qualche parte che mi voleva far fuori.
    Allora io cercai di capire perche’ ce l’aveva con me e feci una serie di accertamenti dove evidenziai sia un collegamento di tipo societario tra societa’ di Filippo Salamone e societa’ della “T.P.L.”, sia collegamenti tra Panzavolta e Filippo Salamone direttamente sulla cosiddetta tassa che si chiamava tassa Riina, qualcosa del genere; credo che si chiamasse tassa Riina, qualcosa del genere. Allora io mi dissi: “Ecco perche’ allora…” All’epoca, quando scoprii e stavo investigando, per due anni investigai su Panzavolta e Panzavolta non ne parlava assoluta… non parlo’ assolutamente di questo, ecco dov’ero io andato a mettere le mani quando nel ’92 e nel ’93 mi ero occupato di queste vicende e soltanto Canepa e Tronci avevano riferito i fatti che invece Panzavolta aveva negato.
    Gli stessi fatti Canepa e Tronci; Canepa, non dimentichiamoci, e’ subordinato a Panzavolta e mai avrebbe potuto farlo senza confessare su Panzavolta. E Canepa tira in ballo direttamente Filippo Salamone e Panzavolta nega la circostanza. Allora, quando vengo a scoprire, leggo da qualche parte che Brusca vuole farmi fuori con riferimento… voleva farmi fuori con riferimento alla questione che riguardava… con riferimento alla questione che riguardava, diciamo cosi’, la tassa Riina di cui era elemento predominante proprio Panzavolta per la Ferruzzi, ho cercato di ricostruire che cosa era successo e dove stavo io investigando a quell’epoca. E ricostruii le dichiarazioni di Canepa in base alle quali stavo facendo il provvedimento restrittivo su Filippo Salamone, che poi si fermo’ perche’ nel momento in cui feci questa trasmissione di atti Filippo Salamone si presento’ immediatamente alla Procura di Palermo  e patteggio’ dicendo che si trattava di illecito finanziamento, etc., etc. Ecco. Prego.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Lei ha avuto modo di verificare se la Ferruzzi, ancora prima dell’epoca in cui lei si e’ occupato, ha svolto delle indagini, avesse qualche coinvolgimento con la criminalita’ organizzata?
    Cioe’, se avesse… e parlo quindi di epoca precedente sicuramente all’inizio delle sue indagini. Se avesse avuto un qualche ruolo in Sicilia, in collegamento con organizzazioni criminali.
  • TESTE DI PIETRO§: – No, ripeto, nel ’92, prima della morte di entrambi, e parlo Falcone e Borsellino, ci veniva negata questa… la circostanza che poi confesseranno alcuni di essi nel ’93.
    Nel ’92 ci venne negata, ma ci venne negata… non che ci venne negata, attenzione, non e’ che ci venne negata; nel ’92 non ne parlarono.
    Fui io che mi posi il problema del perche’ non succedeva questo e fui io che accennai a Borsellino e abbozzammo quella ipotesi di che cosa fare. Ora, con chi ne ha parlato Borsellino io non so, ma e’ certo che se fosse stato in vita nei mesi giugno – luglio del ’92 questo era quel che poi e’ successo con Caselli doveva succedere l’anno prima.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Quindi…
  • TESTE DI PIETRO§: – E’ chiaro il concetto?
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Siccome lei poco fa mi ha detto…
  • TESTE DI PIETRO§: – Il problema e’ che chiudo con Caselli, poi si e’… e’ abortito, ma non con Caselli abortito, non e’ che io…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – E’ il patteggiamento.
  • TESTE DI PIETRO§: – Cioe’, per l’amor di Dio, non vorrei essere frainteso.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – No, no.
  • TESTE DI PIETRO§: – L’atti… che abbiamo fatta, abortito perche’ ci fu una attivita’ di stop difensivo con una… una messa a disposizione di materiale informativo all’epoca comunque necessario alla Procura della Repubblica credo di Palermo per potere andare avanti sul fronte politico. Questo pero’ ha fermato un attimo il fronte da quest’altra parte.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Quindi, per fare un passo indietro, quando lei dice, come ha riferito poco fa, che con Borsellino non avete fatto nomi, lei si riferiva a nomi di persona…
  • TESTE DI PIETRO§: – E certo.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – … non certamente societa’, cioe’ di societa’…
  • TESTE DI PIETRO§: – E certo, ci mancherebbe altro.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – … imprese sicuramente…
  • TESTE DI PIETRO§: – No, no, no, ma…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – … avevate affrontato.
  • TESTE DI PIETRO§: – Certamente.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Eh.
  • TESTE DI PIETRO§: – Noi parlavamo delle societa’ di cui si discuteva, si leggeva sui giornali in quei giorni, quindi parlavamo proprio delle societa’, delle societa’ di cui si parlava in quei giornali e i nomi anche in quei giorn… Cioe’, non dimentichiamoci, in quel periodo dalla primavera del ’92 fino a tutto il ’93, almeno, direi fino a tutto il ’94, erano paginate intere tutti i giorni di nomi e cognomi, io mi immagino cosa io potevo sapere e cosa… chi sapeva di aver commesso qualcosa poteva leggere e capire come si stava dipanando la matassa. Non so se mi spiego.
    E’ la matassa che si dipanava. Nel ’93, quando io cominciai ad interrogare su questi fatti, cioe’ i giornali parlavano degli incontri tra me e i colleghi siciliani e i giornali parlavano che a seguito degli incontri il giorno dopo io interrogano Canepa piuttosto che Tronci,
    piuttosto che quello o piuttosto quell’al… o imprenditori siciliani che venivano a Milano. Voglio dire, ci sono imprenditori credo addirittura di qua, di Caltanissetta che sono venuti fino a Milano.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – I suoi contatti con Borsellino furono quindi oltre telefonici e anche di persona, ci ha spiegato lei, in Ministero…
  • TESTE DI PIETRO§: – Di persona ricordo queste due circostanze. Adesso…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Queste due circostanze.
  • TESTE DI PIETRO§: – … chi poteva immaginare che bisognava ricordarsele. Ricordo queste due circostanze, la circos… due – tre circostanze. La circostanza della morte di Falcone che pero’ e’… gia’ segue un altro prima della morte di Falcone al Ministero di Grazia e Giustizia e un’altra circostanza ancora sempre a Roma, ma non mi ricordo dove, non mi ricordo dove pero’. Forse… forse, forse incontro a…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Nel periodo precedente alla morte del dottore Borsellino lei ebbe mai contatti con il R.O.S.? O soltanto… siccome lei ha parlato di contatti nel novembre.
  • TESTE DI PIETRO§: – Precedenti alla morte di Borsellino con il R.O.S. no, no, no.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – No.
  • TESTE DI PIETRO§: – Contatti di quel tipo li’, cioe’ di quel tipo…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Contatti finalizzati a indagini…
  • TESTE DI PIETRO§: – No.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – … sugli appalti, etc.
  • TESTE DI PIETRO§: – No, in Sicilia no. Ripeto, a me del R.O.S. mi fu parlato la prima volta o direttamente o da uno del R.O.S. o tramite questo… qualche ufficiale del… del Nucleo Operativo di Milano nell’autunno, non saprei dire, settembre – ottobre del ’92. Credo che un elemento piu’ preciso potrebbe essere acquisito individuando le persone che mi hanno accompagnato nell’interrogatorio di Li Pera.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Un’ultima domanda: ha mai sentito parlare di una societa’ “Calcestruzzi”?
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh, la miseria, avro’ interrogato io da morte e miracoli la “Calcestruzzi”. La “Calcestruzzi” si’, tantissimo. Era la… ancora una volta, per la (terza) volta anche su questa questione c’e’ stata una volta… Io credo che abbia fatto qualche dieci, venti, trenta capi di imputazione sulla “Calcestruzzi” e sui legali rappresentanti della “Calcestruzzi”. Se voi… ci sono tutta una serie di… anche di appalti per le quali io ho proceduto in cui era… era interessata la “Calcestruzzi”. Ci fu tutto un contenzioso con Ravenna addirittura sulla questione “Calcestruzzi”, si’.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – E attraverso queste indagini verifico’ mai dei collegamenti diretti o indiretti o l’assenza di collegamenti con la Sicilia?
  • TESTE DI PIETRO§: – Ripeto, all’epoca noi individuammo gli appalti, ma ci fu negata… la “Calcestruzzi”…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Siamo ancora in quella fase, diciamo.
  • TESTE DI PIETRO§: – Ecco, ci fu negata le tangenti in relazione a quell’appalto. Io scoprii… me ne interessai nel maggio ’92, scoprii le prime prove nel novembre del ’92; si apri’ nel ’93. Si apri’ con riferimento a quelle persone che le ho detto, ma tra queste Panzavolta nego’.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Presidente, io non ho altre domande.
  • PRESIDENTE§: – Prego, i difensori. I difensori di parte civile.
  • AVV. SORRENTINO§: – Si’, Presidente, posso chiedere una sospensione di cinque minuti?
  • PRESIDENTE§: – Si’.
  • AVV. SORRENTINO§: – Prima di iniziare.
  • PRESIDENTE§: – Si’.
  • AVV. SORRENTINO§: – Grazie.
  • PRESIDENTE§: – Sara’ breve la sospensione perche’…
  • AVV. SORRENTINO§: – Si’, si’.
  • PRESIDENTE§: – … siamo in ritardo sul calendario dei lavori.
  • AVV. SORRENTINO§: – Grazie.
  • PRESIDENTE§: – Quindi appena cinque minuti e poi riprendiamo.
  • A questo punto l’udienza viene sospesa e ripresa alle ore 12.43.
  • PRESIDENTE§: – Prego, avvocato Sorrentino.
  • AVV. SORRENTINO§: – Avvocato Sorrentino, parte civile. Si’, senatore, mi scusi… Presidente, io mi rivolgo al Presidente per… Lei in ultimo ha focalizzato, credo, gli incontri con Borsellino, con il Giudice Borsellino, prima della strage di Capaci in due occasioni; poi ha parlato dell’incontro credo al Palazzo di Giustizia in occasione dell’evento luttuoso e successivamente a quest’ultimo incontro della spalla o quando Borsellino le dice: “Dobbiamo fare di corsa”, quali altri incontri e come si sono perfezionati, se ci sono stati, fra lei e il Giudice Borsellino?
  • TESTE DI PIETRO§: – Attenzione, io non ricordo se… io ho parlato, mi sono trovato a parlare con Borsellino per due – tre volte specificatamente di questa questione. Credo che ci siamo sentiti piu’ volte in realta’, ma per questioni normali, come ci si sente tante volte per darsi… In quel periodo c’erano molti colleghi che mi chiamavano per dare solidarieta’ oppure per telefonare io a lui. Cioe’, c’erano rapporti con cui ci si parlava, insomma, ecco. Due – tre volte, tre volte cre… due o tre volte, ma benedetti signori, come si fa a ricordare? Io ricordo alcuni aspetti: una volta sicuramente ebbi modo di parlare con Borsellino al Palazzo di… al Ministero di Grazia e Giustizia e una volta sicuramente ebbi a parlare con Borsellino in occasione della morte di Falcone. Non ricordo un’altra volta, non ricordo dove e non ricordo se fu subito prima o subito dopo, non so se mi spiego. In quel periodo non era una cosa cosi’… come si fa a ricordare, li’ e’ una questione di giorni. Ricordo che ci fu questa… questa sequenza: giacche’… perche’ ci sono due questioni diverse, no? Con Falcone era una questione piu’ formale ed era… riguardava le…
  • AVV. SORRENTINO§: – Rogatorie.
  • TESTE DI PIETRO§: – … le modalita’ tecniche, ma nell’ambito delle modalita’ tecniche proprio veramente erano i primi barlumi, ecco. Con Borsellino mi ricordo io che ero al Ministero di Grazie e Giustizia.
    Non mi ricordo per quale questione specifica, credo che sia con riferimento ad una questione di informatizzazione o una questione che riguardava le aule bunker; non mi ricordo che cosa c’era di preciso, o di informazione alle aule bunker, non mi ricordo cosa c’era di preciso, ecco. “Come vanno le cose?” E io con lui mi confidavo, raccontavo, appunto, come ho raccontato a voi: “Si sta mettendo cosi’, cosi’, cosi'”. Qui dobbiamo… e quindi fu lui che incomincio’ ad introdurre il discorso: “Ah, ma com’e’ la situazione?” E io: “Bisognerebbe approdare…” Cioe’, capisce, la prima volta fu un pour parler del come aprire “Mani Pulite” anche in Sicilia. Non so se… Che cosa ci sara’ in Sicilia? E’ una domanda quasi, quasi un’interrogazione.
    La seconda volta invece io intanto avevo acquisito qualche cosa in piu’, la seconda volta, e non ricorso se, appunto, avvenne prima o dopo, la seconda volta, che pero’ non rispetto alla morte di… di Falcone, la seconda volta invece fui io che segnalai questa anomalia delle imprese che… Qui mi stavo facendo io questa idea della dazione ambientale dappertutto, che pero’ arrivava a un certo punto non si pagava piu’. Ecco, ed era una chiara anomalia dovuta ad una questione di, diciamo cosi’, di… di gente che di qua non voleva riferire, e quindi c’era qualcosa in piu’ del sistema tra appalti e politica. Sono io che ho chiesto e lui mi ha detto: “Dobbiamo trovare il sistema”. Adesso non… la parola non ha detto cosi’, non vorrei essere frainteso.
  • AVV. SORRENTINO§: – Si’, va bene, va bene.
  • TESTE DI PIETRO§: – Ecco, non vorrei essere frainteso. Cioe’, quel che io intuii, capivo, non vorrei che si fraintendesse che io ricordi le parole a memoria.
  • AVV. SORRENTINO§: – Ecco. Pero’, mi scusi, senatore…
  • TESTE DI PIETRO§: – Ecco, questa seconda volta pero’ non le so collegare se fu prima o dopo la…
  • AVV. SORRENTINO§: – Falcone.
  • TESTE DI PIETRO§: – Mentre quando ci fu la cerimonia per l’omicidio Falcone mi ricordo benissimo che lui mi disse: “Dobbiamo parlare, dobbiamo parlare, dobbiamo fare in fretta”, qualcosa del genere. “Dobbiamo parlare”. Con riferimento al discorso che ci eravamo gia’ fatto. Non so se mi spiego.
  • AVV. SORRENTINO§: – E’ importante stabilire, appunto, dopo questa occasione ultima c’e’ stato un ulteriore incontro?
  • TESTE DI PIETRO§: – E puo’ essere o la terza volta… ecco, questa non me la ricordo io, non me la ricordo. Per me… poi e’ successo l’omicidio di… quando e’ successo l’omicidio di Borsellino io mi sono richiuso, capisce? Non… quindi non ho…
  • AVV. SORRENTINO§: – Ha pure importanza…
  • TESTE DI PIETRO§: – Non me la ricordo se dopo… Io credo che ci fu una volta un pour parler, l’omicidio e la terza volta, perche’ mi ricordo benissimo che la terza volta fui piu’ preciso io. Non so se mi spiego. Fui piu’ preci… Fui io che segnalai. Ecco, a rigor di logica dovrebbe essere la terza volta, nel momento successivo che potrebbe essere avvenuto a Frascati, all’aeroporto, al… a Milano. Non me lo ricordo, non me lo ricordo, non me lo ricordo.
  • AVV. SORRENTINO§: – Ma diciamo, non un incontro appositamente richiesto…
  • TESTE DI PIETRO§: – No, no, no, no, non un incontro appositamente. Stavamo costruen… cioe’, era appena nata… Io ricordo certamente che la volta che parlai con lui, non il pour parler iniziale, la volta che parlai con lui fu proprio con riferimento alla opportunita’ di queste imprese, di queste imprese. C’era un grosso… se ne parlava della “Cogefar”, si parlava di Lodigiani, si parlava di queste grosse imprese, e allora: “Dobbiamo darci da fare, dobbiamo andare di corsa, dobbiamo parlarci, dobbiamo sbrigarci”. Ecco, capisce?
  • AVV. SORRENTINO§: – Certo.
  • TESTE DI PIETRO§: – Ecco, ma lo scopo era finalizzato, cioe’ c’era stata proprio un’impostazione di questo tipo, perche’ fui io a parlarne. Lo scopo era proprio questo: di mettere in piedi lo stesso lavoro di come l’avevo messo in piedi poi con Caselli, per intenderci.
  • AVV. SORRENTINO§: – Lei inizialmente, dai primi contatti che ebbe con Borsellino ricava la sensazione o ha la certezza del Borsellino che chiede a lei perche’ qui in Sicilia non accade cio’ che voi riuscite…
  • TESTE DI PIETRO§: – La prima volta io ho avuto l’impressione che quando… io l’impressione che ho avuto e’ questa l’impressione; no l’impressione, non e’ un’impressione, e’ proprio cosi’, per…
  • AVV. SORRENTINO§: – E perche’ impressione?
  • TESTE DI PIETRO§: – E’ certezza, non e’ impressione, perche’ no, e’ certezza. La certezza era che sia io che lui ci siamo convinti che il sistema delle imprese nazionali che avevamo scoperto, io avevo… io gli avevo riferito che stavano anche in Sicilia e che quindi non potevano non aver pagato. Dovevamo arriv… attraverso le imprese arrivare alla scoperta di questo fatto, ecco.
  • AVV. SORRENTINO§: – Quindi, scusi…
  • TESTE DI PIETRO§: – Questo fatto e’ certo, questo.
  • AVV. SORRENTINO§: – A Milano lei scopre… lei, il Pool, ma lei in particolare, diciamo, i rapporti tra impresa, cosi’ come si era strutturata dal ’48, mi pare di capire, secondo le sue  acquisizioni, fino a quel momento e rapporti impresa – politica. A Borsellino i rapporti qui in Sicilia fra impresa e politica, che lei abbia ricavato, risultavano chiari?
  • TESTE DI PIETRO§: – A Borsellino risultava talmente chiari che io ricordo, me l’ha detto, me l’ha… ma siccome… io ricordo questo fatto: che quando interrogai Li Pera riproposi in forma di domanda un’affermazione che mi fece Borsellino, ed e’ nel verbale di interrogatorio di Li Pera.
  • AVV. SORRENTINO§: – Che noi non abbiamo.
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh, ma la doman… ecco, lui rispose dicendo: “Il sistema e’ a tre: il sistema delle imprese, il sistema della politica, l’imprenditore locale che fa…” Io ripeto, poi se volete io, per amor di Dio, ma non credo che posso, ecco, perche’ ce l’avevo un passaggio qui, ma… La questione che lui diceva era questa, Li Pera, o meglio, ricavo la mia domanda che ricordo perfettamente, lo feci… lo feci a ragion veduta. Non so se mi spiego. Perche’ allora, a novembre, mi erano piu’ chiare quelle affermazioni, ma io ricordo, a ragion veduta, che… e non e’ un’impressione, era proprio una precisazione che mi fu fatta proprio da Borsellino questo, non e’ che… questo lo ricordo perche’ altrimenti non mi veniva in mente poi quella la’, e ma lo ricordo che lo feci proprio con riferimento a questo. Come funziona il sistema? Il sistema funziona che c’e’ un regolatore, che e’ il… diciamo, cosi’, lui diceva la “Cosa Nostra”, diceva, la… la mafia, non mi ricordo come si chiama.
    C’e’ un regolatore.
    Allora il sistema delle imprese nazionali riconosce al sistema delle imprese locali, individua l’imprenditore locale di riferimento; l’imprenditore locale di riferimento fa in modo che l’impresa locale non abbia guai, che puo’ andare dal non avere guai nel cantiere fino ad avere la facilitazione a livello dell’appalto, quindi pianifica l’appalto. Nell’ambito di questa pianificazione su questo ne parla poi, scopriremo l’anno successivo, ne parlera’ Maddaloni e Sebasti, ne parleranno, allorche’ loro dicono: “Noi riconoscevamo al… – nel caso di specie a Filippo Salamone – riconoscevamo fino al sessanta per cento dell’utile – mentre semmai dovrebbe essere il quaranta per cento – perche’ lui si accollava l’onore di garantire la pax”.
  • AVV. SORRENTINO§: – Cioe’, quel quid pluris cui lei faceva riferimento, che sarebbe il venti per cento in piu’, pare di capire.
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh, il venti per cento in piu’ per la pace, pero’ poi c’era il quaranta per cento per uno degli utili che doveva servire… Il riferimento era che le imprese locali garantiva il sistema locale di finanziamento, o meglio, di pagamento, e mentre il nazionale doveva assicurarsi il finanziamento nazionale.
  • AVV. SORRENTINO§: – E il quaranta per cento in piu’ e’ un rapporto che passa tra impresa e politica, secondo non lei, secondo Borsellino, e…?
  • TESTE DI PIETRO§: – No, no, non e’ Borsellino questo, questo… di questo non ne abbiamo parlato, attenzione.
  • AVV. SORRENTINO§: – E Borsellino le fece mai accenno alla politica siciliana?
  • TESTE DI PIETRO§: – No, no, ripeto, in quei giorni di politica e di affari si parlava, non e’ che si parlava di altro.
  • AVV. SORRENTINO§: – Eh, appunto.
  • TESTE DI PIETRO§: – Quindi, quando noi parlavamo in quei giorni, quando abbiamo parlato con riferimento al sistema degli appalti noi parlavamo per scoprire il sistema degli appalti, ma parlavamo del sistema degli appalti con riferimento alla politica, certo. Ma non e’ che abbiamo mai fatto nomi o qualcosa del genere; era puramente ai bagliori ‘sta cosa qua. Li’ bisognerebbe capire con chi ne ha parlato lui, insomma, adesso…
  • AVV. SORRENTINO§: – Eh, ma a proposito…
  • TESTE DI PIETRO§: – … questo va nella fase in cui io posso trarre delle analisi, ma non spetta a me farlo, insomma.
  • AVV. SORRENTINO§: – Non a proposito, lei mi pare che abbia detto, a domanda del P.M., abbia risposto che nel periodo in cui lei parlava con Borsellino, Borsellino parlava con il dottor Fabio Salamone.
  • TESTE DI PIETRO§: – Questo io no… eh, magari sapessi questo. Se avessi saputo questo…
  • AVV. SORRENTINO§: – Forse ho sentito male io.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – No, no.
  • TESTE DI PIETRO§: – Io ho detto… io ho detto che successivamente ho appreso, tra le tante cose che ho appreso, di cui ci sono piene di mie memorie, tra le tante cose che ho appreso, ho appreso, ritengo dall’onorevole Veltri, ma non ricordo, ma potrebbe essere lui, che pochi giorni prima della morte di Paolo Borsellino fu Fabio Salamone che si reco’ da Paolo Borsellino.
    Ma magari sono andati a prendere il caffe’, quindi questa… senno’ passiamo alla fase delle (illazioni) poi, non possiamo permettercelo.
  • AVV. SORRENTINO§: – A proposito delle imprese in Sicilia, lei, a domanda del P.M., ha parlato di una tale societa’ “T.P.L.”.
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’.
  • AVV. SORRENTINO§: – Che lavorava anche in Sicilia.
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, si’, si’.
  • AVV. SORRENTINO§: – Mi puo’ dire qualcosa di piu’ preciso? Perche’ poi mi pare abbia accennato era una societa’ di notevoli dimensioni. Intanto qual era la struttura, se lei ricorda o sa la struttura societaria interna, appunto, di questa societa’?
  • TESTE DI PIETRO§: – La “T.P.L.” e’ una societa’ tecnica di progettazione fatta da un blocco di ingegneri, credo un centinaio di persone, ma di cui aveva il nocciolo duro sostanzialmente Maddaloni, Tradico e Sebasti, che pero’ si occupa di progettazione, si occupa quindi di fare da general contractor, specialmente in campo petrolchimico o comunque in campo che riguarda tutto il sistema, diciamo cosi’, delle grandi commesse legate al petrolchimico. E’ una societa’ che alla fine confessera’ alcuni fatti rilevanti riguardanti Filippo Salamone. Ciononostante la ritroviamo nel ’96 ancora in rapporto con Filippo Salamone. E’ chiaro il concetto? La ritroviamo… al “T.P.L.” e’ una societa’ importante per cio’ che riguarda i cosiddetti dissalatori di Trapani.
  • AVV. SORRENTINO§: – Quindi, mi scusi, e’ presente nel ’92 come interesse in Sicilia gia’?
  • TESTE DI PIETRO§: – Oh, la miseria! E’ presente negli an… tant’e’ che noi accertiamo successivamente i fatti di corruzione commessi, ma i fatti di corruzione commessi sono stati commessi negli anni ’80 a cavallo con gli anni ’90; ne dico uno per tutti, i dissalatore di Trapani.
  • AVV. SORRENTINO§: – Si’.
  • TESTE DI PIETRO§: – Ecco.
  • AVV. SORRENTINO§: – Lei ha fatto cenno a societa’ che e’ stata indagata anche per attivita’ di intelligence, ha parlato di Iraq.
  • TESTE DI PIETRO§: – La Im… la “T.P.L.” fu, e’ stata una… e’… No la “T.P.L.” in quanto tale, ma alcuni esponenti della “T.P.L.” sono stati fatti oggetti di indagini che… pero’ sono rimasti allo stadio di indagini in quanto si tratta di vedere poi… il Giudice penale deve procedere per fatti penalmente rilevanti commessi nel nostro Paese, e quindi sono due le condizioni: che siano penalmente rilevanti e siano nel nostro Paese. Perche’… perche’ quando abbiamo fatto le investigazioni sui sistemi di approvvigionamento dell'”Eni”, quindi intendo… parlo di materie prime, parlo di petrolio e quant’altro, ci siamo trovati a indagare su come venivano costruite le… come venivano costruiti i fondi neri e come venivano smistati questi fondi neri. Nell’ambito di questa attivita’ alcune persone hanno riferito di attivita’ e di cointeressenze che in questa questione aveva il… aveva anche il fratello… Ma io pero’ su queste questioni qua, Presidente, non ci azzeccano con la… sono questioni troppo delicate, forse non…
  • AVV. SORRENTINO§: – Ma mi pare che lei abbia detto che la “T.P.L.” aveva rapporti di lavoro con…
  • TESTE DI PIETRO§: – Con la Sicilia, si’, ma con questa storia qui non ci azzecca niente.
  • AVV. SORRENTINO§: – No, d’accordo. E segnatamente con quali societa’ in Sicilia?
  • TESTE DI PIETRO§: – Con la “Impresem” sicuramente, con la… con la “Impresem” sicuramente e credo con la “Vita” pur… “Vita” o “Di Vita” qualcosa del genere sicuramente, non ricordo. Con poi tutta una serie di societa’ che facevano parte del cartello di impresa.
  • AVV. SORRENTINO§: – Lei riceve o conosce un’informativa dei R.O.S. concernente un presunto e poi purtroppo invece verificatosi, almeno in un caso, attentato nei confronti suoi e di Borsellino e riceve questa informativa, mi pare che abbia detto, l’indomani della strage di via D’Amelio.
  • TESTE DI PIETRO§: – Io l’ho saputo credo il giorno dopo, si’, il giorno dopo.
  • AVV. SORRENTINO§: – Ma datata precedente…
  • TESTE DI PIETRO§: – Che era sicuramente arrivata prima. Sono io che l’ho saputo un paio di giorni dopo. Sicuramente l’informativa l’avranno fatta prima, insomma.
  • AVV. SORRENTINO§: – E ne aveva mai parlato in precedenza?
  • TESTE DI PIETRO§: – Con chi?
  • AVV. SORRENTINO§: – Di questo fatto pubblicamente.
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, risulta, ne hanno scritto da tutte le parti. L’hanno scritto, si’, si’, l’hanno scritto, l’hanno scritto. Io personalmente… io so che se n’e’ scritto, l’ho letto su qualche giornale pure questa questione. Io personalmente questo documento l’ho consegnato all’Autorita’ Giudiziaria e poi non ho ricevuto… noi appena ricevemmo questo documento lo trasmettemmo alla Procura di Brescia per quanto di competenza, ovviamente.
  • AVV. SORRENTINO§: – Ma vi poneste la domanda come mai Borsellino credo che la riceva, o chi per lui, non so, Borsellino la riceve, e’ inviata a Palermo prima temporalmente e poi, successivamente, a lei? Perche’?
  • TESTE DI PIETRO§: – Non lo so se e’ arrivata prima a Palermo o prima a me, questo io non lo so. So che io ho avuto modo di leggere successivamente, ma quando e’ arrivata questo non posso saperlo.
    Io personalmente ho conosciuto della esistenza di questa un paio di giorni dopo, come adesso mi capita di leggere la (posta), ecco, pero’ non so quando e’ arrivata. Io personalmente mi ha… mi ha… di aver letto quel fatto dopo che gia’ era morto Borsellino. Ecco, io l’ho letto dopo che era morto Borsellino. Questo e’ il concetto di fondo. Mi ricordo che ci sono rimasto disturbato, perche’, insomma, fa impressione vedere… leggere quello dopo la…
  • AVV. SORRENTINO§: – Va bene, grazie, senatore.
  • TESTE DI PIETRO§: – Prego.
  • PRESIDENTE§: – Prego.
  • AVV.SSA TAMBURELLO§: – Mimma Tamburello, parte civile per gli agenti di scorta Borsellino. Intanto una cosa: ma vi siete chiesti allora come mai lei l’ha ricevuta un giorno dopo? Si e’ chiesto se l’aveva ricevuta il dottore Borsellino?
  • TESTE DI PIETRO§: – No, non e’ che mi sono chiesto, no. Ormai era gia’ successo, a chi lo domandavo? Io ripeto… ma ripeto, non vorrei… non so se l’ho ricevuta, io ho avuto modo di apprendere il giorno dopo, pero’ magari… magari stava in Ufficio e, non so, e’ arrivata in Procura e non e’ arrivata a me, ecco, non lo so. Io mi ricordo che ho avuto modo di leggerla il giorno dopo, ecco. No il giorno dopo, un giorno o due giorni dopo, insomma, adesso… subito dopo.
  • AVV.SSA TAMBURELLO§: – E non sa se il dottore Borsellino l’avesse ricevuta.
  • TESTE DI PIETRO§: – No, non lo so.
  • AVV.SSA TAMBURELLO§: – Senatore, mi scusi, io tornero’ su delle cose di cui gia’ ha parlato. Lei, parlando di Li Pera, ha detto che le parlo’ di un comitato d’affari e preciso’ che in Sicilia le imprese nazionali erano presenti e pagavano anzi un prezzo maggiorato per garantirsi la tranquillita’, che veniva raggiunta attraverso il politico o il mafioso locale.
    Poi ha parlato anche dell’introduzione di due nuovi soggetti che facevano da interfaccia; erano due imprenditori che facevano da interlocutori tra politica e imprese, uno su scala nazionale e uno su scala siciliana, uno emergente e l’altro perdente.
    Vuole chiarire meglio? Praticamente qual era il collegamento tra quello…
  • TESTE DI PIETRO§: – No, dunque…
  • AVV.SSA TAMBURELLO§: – … su scala nazionale e quello…?
  • TESTE DI PIETRO§: – Io non vorrei fare… non vorrei aver fatto… vorrei essere ancora piu’ preciso. Li Pera, tra le tante cose che ha detto e di tipo specifico, ha fatto un quadro generale del cosiddetto comitato d’affari. Questo concetto del comitato d’affari, che a me era sconosciuto all’epoca, poi mi fu rifatto da tante altre persone, tra cui anche quel Maddaloni, Sebasti, etc., Tronci e gli altri, etc. Quindi il concetto del 40, 40 e 20, e’ un concetto che introduco io come sintesi dei discorsi che tutti mi hanno fatto. Ricordo che a verbale qualcuno l’ha messo anche espressamente. Li Pera piu’ espressamente ha parlato di comitato d’affari e nell’ambito del comitato d’affari intendeva, appunto, gli imprenditori di riferimento, che ha indicato sia in Siino che in Salamone. Il 40, 40 e 20, l’esatta ripartizione era… e’, diciamo cosi’, la sintesi dell’insieme delle dichiarazioni che ho acquisito. Se me ne ha parlato proprio anche Li Pera non me lo ricordo, ma sicuramente sono in alcuni verbali. Non so se e’ pure in quello di Li Pera; se non e’ in quello di Li Pera sara’ quello di Maddaloni; se non e’ quello di Maddaloni sara’ quello di Tronci. Insomma, uno… al di la’ di questo specifico discorso, l’insieme di tutte queste dichiarazioni parla e comunque ne parla di questo comitato d’affari, di cui una parte va all’uno, una parte va all’altro, maggiorato, affinche’ garantisce la pax sul territorio. Cos’altro voleva sapere?
  • PRESIDENTE§: – La domanda era: Siino, Salamone…
  • AVV.SSA TAMBURELLO§: – Salamone.
  • TESTE DI PIETRO§: – Ecco, loro non facevano questa…
  • PRESIDENTE§: – Ambito locale, ambito nazionale.
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, si’. No, no, Li Pera faceva un discorso diverso, Li Pera… no diverso, faceva questo discorso: parlava di… diciamo cosi’, sia di Fili… ha parlato sia di Filippo Salamone che di Siino. Siino come, diciamo cosi’, piu’ referente delle imprese locali, Salamone piu’ referente delle imprese nazionali, cioe’ colui che dialogava con le imprese nazionali. Non so se mi spiego. Voglio dire, parlare con Lodigiani, l’impressione che avevo tratto io, che parlare con Lodigiani o parlare con Papi, non lo so, parlare… non solo con Papi, ma parlare con Tronci, cioe’, ci andasse Salamone. Parlare con l’imprenditore della societa’ che faceva il subappalto era Siino. Ecco, questa e’ l’impressione che io ne ho tratto.
  • AVV.SSA TAMBURELLO§: – Quindi, praticamente, l’imprenditore a carattere nazionale, diciamo, metteva in collegamento le imprese che avessero degli interessi in Sicilia con l’imprenditore invece che si occupava del settore a livello siciliano.
  • TESTE DI PIETRO§: – Ripeto, all’epoca eravamo alla… quando io ho interrogato Li Pera io stesso non ho approfondito tutte queste questioni, perche’ a saperlo adesso avrei fatto un altro interrogatorio, ma all’epoca per me era una cosa cosi’. Tenete presente che, appunto, all’epoca io impostai anche gli interrogatori, se un giorno si vedra’, si vedra’, l’interrogatorio mio fu impostato nell’ottica di scoprire chi erano, diciamo cosi’, coloro che lavoravano insieme al suo datore di lavoro “Decker” in ambito nazionale per arrivare alle imprese nazionali. Quindi, per me l’aspetto a valle e’ stato trascurato totalmente, ecco. Io sono convinto anch’io che se avessi fatto questa indagine a valle di qua forse non… sarebbe successo diversamente.
  • AVV.SSA TAMBURELLO§: – Un’ultima cosa, mi scusi, senatore. Praticamente lei ha parlato di questi C.C.T. consegnati all’onorevole Lima prima della sua morte e che non furono mai riscossi poi. Ma attraverso quale canale? Sempre attraverso questi collegamenti?
  • TESTE DI PIETRO§: – No, no, no, questi furono… credo che gia’ l’ho precisato. Questa… la questione di Lima e’ un’altra questione.
  • AVV.SSA TAMBURELLO§: – Si’.
  • TESTE DI PIETRO§: – E io credo, da quanto ho potuto comprendere io, e’ una quota che si doveva a una corrente della D.C., che non c’entravano le questioni di appalti.
    Voglio dire, mentre si possono fare delle valutazioni di tutto quello che ho detto con riferimento alla morte di Borsellino, quella direi che proprio non c’entra, era… era una questione che e’ andata ad una corrente della D.C. perche’ c’erano tanti soldi che andavano a partiti e a correnti. Quindi credo che sia una questione completamente diversa, almeno a me non risultava niente di tutto questo.
  • AVV.SSA TAMBURELLO§: – La ringrazio, non ho altre domande.
  • PRESIDENTE§: – Prego, gli altri difensori.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Si’, Presidente, posso?
  • PRESIDENTE§: – Prego.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Avvocato Impellizzeri in difesa dei propri assistiti.
  • Senatore, buongiorno.
  • TESTE DI PIETRO§: – Buongiorno.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Desideravo porgerle e chiederle alcuni chiarimenti in ordine alle argomentazioni che lei ha gia’ rassegnato all’esame del Signor Pubblico Ministero. Puo’ datare con un margine di approssimativa certezza la data in cui cronologicamente inizia l’operazione “Mani Pulite”?
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh, in che senso? In che senso: nel senso che storicamente… perche’ bisogna vedere che cosa si intende per “Mani Pulite”. Se per “Mani Pulite” lei intende quell’inchiesta che nasce il 17 febbraio del ’92 con l’arresto di Mario Chiesa, che e’ quella storica, allora diamo quella data a “Mani Pulite”. Se per “Mani Pulite” intende la conoscenza sul siste… l’attivita’ conoscitiva e ricognitiva sul sistema dei rapporti tra appalti e politica in quel di Milano, per quanto mi riguarda comincia il 16 dicembre dell’85.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – 16 dicembre ’85.
  • TESTE DI PIETRO§: – Ripeto, che pero’ e’ diversa, non e’… dipende cosa intende per “Mani Pulite” lei. Cioe’, quando io ho cominciato a svolgere un’attivita’ di investigazione istituzionale su vari fronti, non con quel numero di fascicolo, ma nell’ambito dell’inchiesta della Pubblica Amministrazione in Milano, io ho cominciato a occuparmene il 16 dicembre ’85. E’ stata tutta una progressione di fascicoli che mi ha permesso di comprendere tanti fenomeni.
    Voglio dire, faccio un esempio: quando il 17 febbraio del ’92 viene arrestato Mario Chiesa, dalle cinque alle cinque e un quarto sequestro’, diciamo… ha gia’ sequestrato cinque o sei conti correnti di alcuni… qualcuno anche in Svizzera, puo’ darsi che avevamo gia’ un bagaglio di conoscenze; anzi, sicuramente.
    Ecco, che cosa intendo dire questo: che io ho svolto tutta una serie di indagini in anni, anni e anni di lavoro, che mi ha portato un bagaglio di conoscenze. Quando e’ scoppiato “Mani Pulite”… quando e’ scoppiato “Mani Pulite” quella inchiesta con quel numero di fascicolo e’ cominciata il 17 febbraio del ’92. Pero’ man mano che ho avuto modo di arrivare a dei fatti penalmente rilevanti, tanti atti gia’ fatti nell’ambito delle altre inchieste hanno potuto assumere una diversa rilevanza.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Perfetto.
  • TESTE DI PIETRO§: – Cioe’, questo volevo dire.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – E’ giusto dire, mi corregga se sto sbagliando, che a far data dal 16 dicembre 1985 lei conduce indagini aventi ad oggetto imprese, imprenditori? Ecco. Oltre alle attivita’ concernenti le inchieste e le indagini…
  • TESTE DI PIETRO§: – La Pubblica Amministrazione, la Pubblica Amministrazione.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – … sulla Pubblica Amministrazione, io desidero sapere nel caso di specie: a far data dal dicembre ’85 lei si occupa gia’ di questo filone imprenditoriale?
  • TESTE DI PIETRO§: – Non di questo filone, mi occupo di Pubblica Amministrazione, non di questo…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Di Pubblica Amministrazione.
  • TESTE DI PIETRO§: – No, di questo filone imprenditoriale no, di Pubblica Amministrazione.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Quando lei dice di Pubblica Amministrazione lei parla solamente di reati tipici commessi da pubblici ufficiali in danno della Pubblica Amministrazione o anche da privati in danno della Pubblica Amministrazione?
  • TESTE DI PIETRO§: – Mi riferisco specificatamente a, diciamo cosi’, pubblici ufficiali o politici, a cominciare dall’interland milanese, a Milano, e poi a livello nazionale che possono essere stati toccati da fatti di reato contro la Pubblica Amministrazione. Cioe’, io inizialmente non investigo sulle imprese, inizialmente investigo sui pubblici ufficiali; la mia attivita’ si rivolge verso i pubblici ufficiali per anni e anni e faccio tante inchieste sui pubblici ufficiali.
    Sulle imprese e’ la evoluzione, e’ quando scatta… dopo l’arresto di Chiesa che scatta l’idea di cominciare ad indagare sulle imprese. Fino dall’85 al ’92 la mia inchiesta e’ sulla Pubblica Amministrazione, non e’ sulle imprese. Non so se mi spiego.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Perfetto. Quindi, lei comincia ad individualizzare la sua inchiesta sul ramo imprenditori ed imprese, quindi imprenditoriale a far data dal 17 febbraio ’92. E’ giusto dire questo? Quindi dall’arresto di Mario Chiesa possiamo…
  • TESTE DI PIETRO§: – Direi subito do… poco dopo, poco dopo, quando… la ragione per cui ci fu questa evoluzione di tipo investigativo, che poi fu la chiave di lettura. L’evoluzione avvenne quando dopo avere arrestato Mario Chiesa e dopo avere ritrovato i suoi conti correnti, e lui e’ stato arrestato per quale milione, aver ritrovato alcuni miliardi sui conti correnti, decidemmo di vedere quali erano le imprese che se ne erano… con cui lui aveva avuto a che fare nel suo ruolo di Pubblica Amministrazione, e cominciammo ad individuare delle imprese.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Bene.
  • TESTE DI PIETRO§: – Le imprese e da li’ capii che era meglio investigare sulle imprese che riferissero su chi le aveva prese, piuttosto che farseli dire da chi le aveva prese che non te lo diceva mai. Questo e’ il concetto.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Bene.
  • TESTE DI PIETRO§: – Banalizzando.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Quindi, dal dicembre ’85 al febbraio ’92 la sua attenzione come Organo inquirente si concentra su politici e pubblici ufficiali. Desidero chiederle questo…
  • TESTE DI PIETRO§: – Salvo che in alcuni caso ho investigato su qualche… per esempio, l’inchiesta sulle “Carceri d’Oro” l’ho fatta io, ma non c’entra niente, insomma, credo. Cioe’, puo’ capitare che ognuno di noi ha avuto a che fare su qualche bancarotta, su qualche… 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Perfetto, si’.
  • TESTE DI PIETRO§: – Prego.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Desideravo chiederle questo: in questo arco di tempo che va dal dicembre ’85 al febbraio ’92 mi fa comprendere meglio la sua territorialita’ per quanto concerne la competenza delle sue conoscenze? Mi spiego meglio, senatore: lei indaga e le sue conoscenze si fermano solo al nord Italia, all’area lombarda o lei riesce ad avere nell’ambito di questo periodo, nell’ambito delle competenze che lei estrinseca in questo periodo conoscenze anche per regioni diverse dalla Lombardia? Dicembre ’85 – febbraio ’92.
  • TESTE DI PIETRO§: – Dipende dalle inchieste. Io quando ho fatto i “Carceri d’Oro” erano i carceri che stavano in parecchie parti d’Italia, per esempio. Quando ho fatto una serie di inchieste riguardanti la questione della Comunita’ Europea sulle dazioni di… come si dice, i fondi e gli aiuti, etc., ha riguardato alcune parti d’Italia. Direi che prevalentemente erano fatti che riguardavano amministratori locali, poi c’e’ stato anche qualche fatto che poteva riguardare anche qualche altra inchiesta. Mi dovrebbe dire l’inchiesta in concreto, che me la ricordi.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Ecco, fatti… cerco di essere piu’ specifico: fatti inerenti le inchieste da lei condotte che abbiano potuto portare la sua attenzione sulla terra di Sicilia nei ne ha avute in questo periodo?
  • TESTE DI PIETRO§: – Sulla terra di Sicilia? Non me lo ricordo, sinceramente non me lo ricordo, ma magari puo’ pure essere, ma sinceramente non me lo ricordo.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Ha avuto modo di apprendere…
  • TESTE DI PIETRO§: – Pero’, voglio dire… no, no, non me lo ricordo sinceramente come inchiesta. Sul fatto che la Sicilia era una terra soggetta all’attenzione, voglio dire, tutti i giornali in quel periodo… c’e’ stato un periodo dall’85 al ’92 che credo che la Sicilia abbia avuto l’onore delle prime cronache molte volte, insomma, ecco.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Si’, si’. Dico, oltre alle cronache giornalistiche che rendevano nota la Sicilia nel mondo per fatti di mafia o connessi o collegati o per altri fatti, a me non interessano i giornali, a me interessano le sue conoscenze. Se lei ha avuto conoscenze che potessero attirare la sua attenzione investigativa in quest’arco di tempo…
  • TESTE DI PIETRO§: – Io sto cercando…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – … di queste inchieste per fatti siciliani o per protagonisti della vita anche giudiziaria siciliana.
  • TESTE DI PIETRO§: – Io sto cercando di ricordare, perche’ io so’ venuto qualche volta in Sicilia.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Con chi ha parlato?
  • TESTE DI PIETRO§: – No, so’ venuto qualche volta in Sicilia, anche alla Procura di… diciamo cosi’, la Procura di Palermo, ma chi se lo ricorda per quale ragione. Sarebbe…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Non se lo ricorda, va bene.
  • TESTE DI PIETRO§: – Pero’ mi ricordo che so’ venuto qualche volta, saro’ venuto… ma non saprei specificarci, sono venuto a fare qualcosa dell’Ufficio, insomma, boh.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Dico, non e’ in grado di dare indicazioni specifiche ed analitiche su fatti o protagonisti o vicende…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – L’ha gia’ detto.
  • PRESIDENTE§: – Procediamo, procediamo.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Avvocato, l’ha gia’ detto.
  • PRESIDENTE§: – Procediamo.
  • TESTE DI PIETRO§: – Non me la ricordo questa circostanza.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Andiamo al ’92 quindi, 17 febbraio ’92. Esploriamo un altro segmento di tempo che concerne la sua attivita’ investigativa. 17 febbraio ’92 – 23 maggio ’92, strage di Capaci. Lei in questo periodo, in quest’arco di tempo che tipo di attivita’ investigativa ha svolto? Ha individualizzato il mondo delle imprese, ha concentrato la sua attenzione nel mondo delle imprese proseguendo anche quella relativa ai politici e ai pubblici ufficiali o ha fatto altre cose o le ha fatte entrambe?
  • TESTE DI PIETRO§: – Dunque, voglio fare prima (i pregressi) per riallacciarmi anche al discorso che stava facendo prima, perche’ poi man mano uno cerca di ricordare. Io non ricordo se quando venivo in Sicilia sono venuto per quale indagine particolare, ma ricordo che sicuramente ho avuto modo di occuparmi di qualcosa riguardante… di alcune cose riguardanti la Sicilia, riguardanti la informatizzazione, riguardanti le… diciamo cosi’, la informatizzazione delle aule bunker, qualcosa del genere, ecco. No, vorrei dire, io credo di avere avuto le mie prime conoscenze con Falcone e Borsellino e nei convegni con cui si e’ cominciato… a cominciare e in relazione proprio a queste questioni, ecco.
    Tanto per capire come nasce, perche’ nasce un certo… Per esempio, una persona con cui io parlavo spesso sempre in quel periodo era il dottor Grasso, si chiama, mi sembra della… si vede che stava pure lui al… era pure lui consulente al Ministero, etc. E insomma, si tratta di costruire ‘ste cose, non e’ facile. Premesso questo, no, ma…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Andiamo al secondo segmento, senatore.
  • TESTE DI PIETRO§: – … non posso ricordare perche’ (non ero io in) Sicilia, ecco perche’.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Andiamo al secondo periodo: 17 febbraio – 23 maggio ’92.
  • TESTE DI PIETRO§: – Allora che cosa voleva sapere?
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – La sua attivita’ investigativa da Organo inquirente dello Stato su che cosa si concentra in maniera specifica e dettagliata?
  • TESTE DI PIETRO§: – Ah, il… era un fiume in piena, nel senso che comincia con una goccia…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Andiamo per categorie generali ed astratte. Non voglio sapere io il contenuto di tutte le sue inchieste…
  • TESTE DI PIETRO§: – No, no, no.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – … perche’ il Presidente mi bloccherebbe immediatamente. Io desidero sapere solamente il filone di indagine, i temi da lei trattati in quest’arco di tempo.
  • TESTE DI PIETRO§: – E’ iniziato con Mario Chiesa, iniziato con Mario Chiesa, e c’e’ un primo mese circa che in realta’ non ha… non succede apparentemente nulla, perche’ ci sono le elezioni. Fino a quando ci sono le elezioni noi stiamo attenti a non intervenire, pero’ ci diamo da fare moltissimo, io personalmente mi do da fare moltissimo per cercare di acquisire tanto materiale di… di vedere, diciamo cosi’, quali sono le imprese con cui ha avuto a che fare questo signore. Il primo fatto che mi capita e’ un fatto che ha a che fare proprio una questione di mafia o asseritamente tale. Il primo fatto e’ un interrogatorio che io faccio con tale Occhipinti, che spiega tutto un collegamento di rapporti tra la Sicilia…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Occhipinti chi? Scusi, senatore.
  • TESTE DI PIETRO§: – Mario.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Mario. Di dove?
  • TESTE DI PIETRO§: – Mario, non mi ricordo se si chiama Mario o meno. Occhipinti… o Paolo, boh.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Di dove?
  • TESTE DI PIETRO§: – E’ siciliano, ma stava detenuto in carcere a Busto Arsizio ed era un signore, il primo… il primo fatto subito dopo. Perche’? Perche’ questo Occhipinti si lamenta di un fatto che gli era successo tramite… per colpa di Mario Chiesa, e racconta tutta una storia notevole, complicata, complicatissima, che tira in ballo a Craxi, che tira in ballo a tutta una serie di costruzioni, diciamo cosi’, di costruzioni nell’interland milanese. Tutta una serie di questioni delicate ed e’… io dedico quei primi quindici – venti giorni a fare questi lunghi interrogatori su questo soggetto dentro… per fatti di criminalita’ organizzata, e che pero’ riferisce i primi collegamenti e da’… fa uno spaccato di pagine e pagine e pagine, fa uno spaccato tra il mondo della politica e il mondo della, diciamo cosi’… gli affari, diciamo cosi’, delle mazzette che si pagano ogni volta che bisogna fare qualche cosa. Ma tira in ballo persone importanti la prima volta, tira in ballo… anche Craxi tira in ballo, ecco. Lui era un imprenditore, per intenderci.
  • Viceispettore MANIS§: – Signor Presidente, chiedo scusa, da Spoleto.
  • PRESIDENTE§: – Avanti, Spoleto.
  • Viceispettore MANIS§: – Chiedo nuovamente scusa per la mia interruzione, ma c’e’ l’imputato Ganci Stefano che dichiara di rinunciare a seguire il proseguimento dell’udienza, pertanto non essendoci altri imputati presenti in sala chiedo alla S.V. l’autorizzazione alla sconnessione del collegamento.
  • PRESIDENTE§: – Si’, e’ autorizzato l’allontanamento dell’imputato e anche l’interruzione del collegamento. Buona serata.
  • Viceispettore MANIS§: – Grazie, buongiorno.
  • PRESIDENTE§: – Prego, prosegua.
  • TESTE DI PIETRO§: – Quindi, passa questo primo tempo. Nel frattempo che lui si… si comincia tutta un’attivita’ investigativa e si allarga a macchia d’olio. Su che fronti? Il sistema delle imprese, dell’edilizia, nei confronti dei pubblici ufficiali che si occupano di edilizia e di rilasciare autorizzazioni. Il sistema delle imprese nelle costruzioni stradali e i pubblici ufficiali che rilasciano le autorizzazioni e quindi chi e’ che da’ le… chi e’ che fa le strade, quindi la Provincia quella stradale, il Ministero, etc., etc., i Provveditorati e via. Soprattutto quello degli ospedali, si apre tutto il fronte degli ospedali e si comincia ad allargare a macchia d’olio. Man mano che in quei mesi… quei mesi si allarga a macchia d’olio soprattutto con riferimento a una serie di imprese che hanno carattere nazionale e che quindi nel giro di due – tre mesi, diciamo cosi’, finisce per coinvolgere appalti che si sono svolti in tutta Italia; mi riferisco, appunto, a quelle imprese che ho indicato prima e che possiamo indicare come di tipo nazionale.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – In questo periodo di tempo che abbiamo individualizzato tra le due date sopra richiamate, la sua attenzione ha avuto modo di spostarsi in Sicilia per qualche fatto attinente alle indagini da lei condotte?
  • TESTE DI PIETRO§: – La mia attenzione in Sicilia? No, no, no, no. No, no.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – No.
  • TESTE DI PIETRO§: – Penso di no. Aspetti un po’, aspetti un po’. Dov’e’ che sono stato io per…? Eh, mica so’ tanto sicuro di no; credo che abbia fatto qualche viaggio… Perche’ io, per esempio, mi ricordo… mi ricordo… Giammanco era Procuratore della Repubblica?
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Si’.
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh, mi ricordo di averlo visto io qualche volta.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Dove e quando?
  • TESTE DI PIETRO§: – A Palermo, e mo’ quando non me lo ricordo, pero’ mi ricordo di averlo visto, come mi ricordo di aver visto qualcuno a… per esempio, Zumbo, Zumbo, dov’e’ che sta Zumbo? Cioe’, Messina forse? Eh, io…
  • PRESIDENTE§: – [Fuori microfono].
  • TESTE DI PIETRO§: – E si’, mi ricordo sono andato anche a casa sua, perche’ quando arrivai la’ poi presi il caffe’ a casa sua.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Per quali ragione incontro’…?
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh, amico mio, chi se lo ricorda.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Non se lo ricorda.
  • TESTE DI PIETRO§: – Pero’… pero’, ecco, questo… una cosa adesso con… puo’ tornare in mente, capisce?
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Senta, senatore, mi pare di capire dalle argomentazioni che lei rassegna alla Corte che nel corso di questo periodo la sua attivita’ di inquirente e’ stata intensissima, avra’ interrogato tantissime persone, avra’ acquisito materiale probatorio ingente. Dico, lei avra’ interrogato numerosi imprenditori, numerosi soggetti evidentemente come Organo inquirente, no?
  • TESTE DI PIETRO§: – E’ questa la domanda?
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Si’.
  • PRESIDENTE§: – No, no. Questa domanda l’ha gia’ detto, e’ stata fatta un’attivita’ di indagine particolarmente…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Forse era la premessa.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Ecco.
  • PRESIDENTE§: – Premesso questo?
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Lo diamo per ammesso e per scontato, dico, ma…
  • PRESIDENTE§: – No, no, ha gia’ detto prima, ha gia’ detto…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – … comunque l’ha detto il teste.
  • TESTE DI PIETRO§: – Io posso dire, se puo’ interessarvi, ah?
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Senatore, nel corso di queste…
  • TESTE DI PIETRO§: – Nell’ambito dell’inchiesta “Mani Pulite” ho… sono state incriminate circa tremila persone…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Va bene.
  • TESTE DI PIETRO§: – … sono stati interrogati circa dodicimila testimoni, sono stati prodotti circa un milione e duecentomila pagine di atti, pero’… 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – D’accordo. Nell’ambito di questi dati investigativi e probatori che lei oggi da’ e rassegna, lei ha avuto mai modo di apprendere nel corso della sua lunga e intensa e laboriosa attivita’ investigativa, ha avuto mai modo di apprendere, perche’ riferitogli naturalmente o perche’ percepito direttamente, dei dati, delle indicazioni, delle circostanze che potessero farle intuire una nuova strategia o delle strategie deliberate che potessero essere particolarmente concentrate in Sicilia?
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Ma Presidente…
  • PRESIDENTE§: – Avvocato, la domanda in questi termini e’ talmente generica, per non dire altro, che non puo’ essere ammessa.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Va bene, Presidente, cerchero’ di specificarla. Nel corso di questa sua attivita’ lei ha avuto modo di acquisire informazioni di qualunque tipo, di qualunque genere, se ci sono ce le dica, che potevano o comunque alla luce dei fatti, strage di Capaci, poter condurre la sua attivita’ investigativa per quella vicenda? Non so se sono stato chiaro. Dico, lei ha assunto delle informazioni, dei dati che con il senno del poi lei hanno potuto far capire o leggere la strage di Capaci del 23 maggio ’92? Nel corso di questo periodo che va dal 17 febbraio al 23 maggio.
  • TESTE DI PIETRO§: – E se avessi saputo una cosa del genere facevo fare in modo che succedesse ‘sta cosa a Borsellino? Eh, insomma.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – No, no. Senatore…
  • TESTE DI PIETRO§: – Intendo dire… intendo dire, dobbiamo chiarirci: cosa…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Le sto parlando di Capaci, non le sto parlando di Borsellino.
  • TESTE DI PIETRO§: – Ecco, non si puo’ segmentare la cosa. Teniamo… Mi perdoni, non si puo’ segmentare la…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Cioe’, per esempio, lei ha mai saputo che era in preparazione una strage, che poteva succedere qualcosa di eclatante, che un personaggio dello Stato importante come il dottore Falcone…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Ma Presidente, ma…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – … poteva morire o poteva essere oggetto di attentati?
  • TESTE DI PIETRO§: – Personalmente io ri… personalmente io a casa ho un faldone cosi’ con su scritto sopra: “Minacce e proposte di attentato”. Ce n’ho… io personalmente ne ho ricevute qualche due – trecento, credo, quindi in quel periodo. Non e’ questo il problema, credo. So’ tutte… per la maggior parte so’ tutte chiacchiere, grazie a Dio. Il problema non e’ questo. Forse credo di aver compreso della sua domanda e se l’ho compreso cerco di rispondere. All’epoca, all’epoca, io man mano che investigavo cercavo di capire tutto cio’ di cui posso… il bagaglio delle conoscenze che ho adesso non lo avevo allora. Ho capito che il sistema degli affari della… all’epoca capii subito che il sistema degli affari era talmente incrostato dal sistema dei rapporti di malaffare con la politica, per cui era diventata una questione ambientale.
    Di questo se ne parlava in tutti i giornali, di questo ne parlavamo con tutti… con tanti colleghi, di questo seppure in modo generico, genericissimo, ho avuto modo di parlare genericissimo con Falcone, un po’ piu’ in concreto con Borsellino, specie con riferimento a dopo la morte di Falcone. Questo e’ rimasto un blocco che non ho potuto investigare, perche’ non ho trovato un investigatore, non ho trovato un interl… non avevo un interlocutore dopo che e’ mor… perche’ l’unico che conoscevo e con cui aveva rappor… con cui avevo avuto modo di confidarmi, di questo pero’ io, seppure in modo generico, avevo messo al corrente la prima volta Borsellino e ne abbiamo avuto modo di parlare, come ho detto; di questo sono stato riattivato a novembre. Successivamente, se posso dirle con la cognizione di adesso, se vuole che vuole un mio parere, ma questo non credo che spetta a un testimone, io sono perfettamente convinto adesso che…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – No, la sua opinione no, senatore, a noi interessa conoscenza di fatti che sono accaduti sotto la sua percezione diretta o indiretta.
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh, le sto dicendo… le sto dicendo: sono accaduti fatti riguardanti inchieste nei confronti di persone che avevano un ruolo fondamentale, fondamentale anche in Sicilia, che in quel periodo che lei mi ha indicato, fino al ’92, fino al luglio anzi del ’92, diciamo, perche’ poi fino alla strage di Capaci e non fino a via D’Amelio.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Poi glielo chiedo, senatore.
  • TESTE DI PIETRO§: – Ah. Perche’ fino al ’92… ma anche successivamente sono stati scoperti fatti e… o meglio, soprattutto persone, sono state inquisite persone che successivamente si e’ scoperto avere un ruolo fondamentale in Sicilia, ma che all’epoca tutti i mass-media, tutti i giornali, tutti loro stessi riferivano essere soggetti nei cui confronti a 360 gradi la Magistratura stava investigando.
    Io mi sono fatto un’idea, mi sono fatto un’idea che tutti… bisognava che tutta l’inchiesta “Mani Pulite” nelle sue cardini principali, Milano, Palermo e quante altre parti principali doveva comunque essere fermata. E io me la sono fatta l’idea, io personalmente ne sto subendo ancora ora talune conseguenze. Intendo dire: all’epoca, all’epoca, noi sapevamo chi avevamo inquisito e potenzialmente che cosa aveva fatto, ma solo ora comprendo che piedi avevamo calpestato. Non so se mi spiego. Ecco. Non potevo capirlo all’epoca.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Senta, e nel periodo compreso tra la strage di Capaci e la strage di via D’Amelio, che gia’ la strage di Capaci era gia’ successa, lei aveva avuto modo di avere delle indicazioni che qualcosa di simile poteva ripetersi?
  • TESTE DI PIETRO§: – No, io dal maggio a luglio ’92 ci fu una…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Aspetti, senatore, questa e’ la prima domanda. La seconda e’ la seguente…
  • PRESIDENTE§: – Una alla volta, una alla volta, le domande…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Era connessa, Presidente.
  • PRESIDENTE§: – Una alla volta le domande. Prego.
  • TESTE DI PIETRO§: – Dal maggio a luglio ’92, se andate a rivedere la rassegna stampa dell’epoca, se non… altrimenti basta vedere gli (atti) dell’epoca, ci fu una escalation incredibile di attivita’ istruttoria che coinvolse… fu il fulcro della situazione, dal maggio al luglio ’92 fu il periodo in cui la Fiat attraverso la “Cogefar” tento’ di resistere, poi rinuncio’; fu il periodo in cui si aprirono un mare di fronte di appalti in tutta Italia; fu il periodo in cui, diciamo cosi’, io acquisii tutti i verbali, tutti i… perche’, ecco, non dimentichiamo cosa succedeva con riferimento a queste imprese: io, nel tentativo di scoprire, in quel periodo mandavo Polizia Giudiziaria dappertutto ad acquisire gli atti degli appalti, per cui da tutta Italia arrivavano verbali di acquisizione da tutte le parti, Sicilia compresa, ovviamente.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Senta, lei ha detto che oggi e non ieri, alla luce dell’attivita’ investigativa, si era reso e si e’ reso perfettamente conto di quali piedi stava cominciando a calpestare. Nel momento in cui successe la strage di Capaci lei non si rese conto di questi stessi piedi che erano stati calpestati? Dico, tra Capaci e via D’Amelio ci sono cinquantacinque giorni. In questi cinquantacinque giorni o la mattina del 24 lei non ha avuto la sensazione che oggi sta rassegnando, che i piedi calpestati erano troppo potenti o troppo importanti§
  • TESTE DI PIETRO§: – Che io devo…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – O l’ha avuta solo oggi, nel ’99?
  • TESTE DI PIETRO§: – Perche’ devo mettere all’epoca… in collegamento la strage di Capaci con i fatti di Milano sincer… non me la sento neanche adesso di metterli in contatto, francamente. Non lo so questo, come faccio io a…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – E con i fatti imprenditoriali di appalti che lei ha oggi rassegnato?
  • TESTE DI PIETRO§: – All’epoca in cui avvenne la strage di Capaci e anche quella di via D’Amelio nessuno di noi poteva avere elementi per ritenere un collegamento diretto fra una investigazione sul sistema dei rapporti tra la politica e affari in Sicilia e la morte dei due magistrati. Nessuno di noi poteva avere elementi. Io torno a ripetere: l’unica sensazione che ho avuto, l’unica sensazione che ho avuto l’ho avuta quando mi sono accorto che le imprese si fermavano a meta’ e ho avuto l’impre… la sensazione che non riferivano fatti di qua. Tutto e di piu’ l’ho scoperto negli anni successivi e anzi, molto sto scoprendo anche dopo le mie dimissioni, dal ’95 in poi.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – E oggi la sua sensazione qual e’?
  • TESTE DI PIETRO§: – Questo non so se posso…
  • PRESIDENTE§: – No, no, avvocato, come le e’ noto non e’ possibile fare domande su sensazioni.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Pero’ ha parlato il teste di sensazioni, Presidente. L’epoca dei fatti…
  • PRESIDENTE§: – E infatti, ha detto che ha avuto sensazioni. Questa risposta ci deve esimere e farci evitare di fare ulteriore riferimento a queste sensazioni. 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Bene, Presidente, allora io mi permetto di riagganciare la domanda, se me lo consentira’ il… Non parlo di sensazioni, dico: con l’esperienza di oggi e con l’attivita’ svolta fino ad oggi ha elementi di fatto da poter rassegnare alla Corte che possano collegare e dare certezza a quelle sensazioni nutrite in quel periodo?
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh, lei c’ha…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Elementi di fatto.
  • TESTE DI PIETRO§: – Io mi rendo conto che lei cerca il test della corona. Io esattamente tutte le mie certezze e tutte le mie indicazioni sono quelle che ho riferito fino ad ora, possiamo riprendere e ricominciarle, pero’ dette in questo modo ad elementi di fatti, cioe’ a lei la prova. Se avessi la prova spetterebbe a me trarre il giudizio. Io vi ho dato le indicazioni per cosi’ come le ho vissute prima, durante e dopo.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Senta, lei ha detto, ho annotato… 
  • TESTE DI PIETRO§: – Il giudizio non spetta a me.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Ho annotato una sua espressione, mi corregga se e’ errata. Lei ha detto che avevate una tecnica di contattare i difensori che rappresentavano un gruppo di imprese affinche’ costoro avviassero una collaborazione, si faceva la fila, lei ha detto. E ha anche detto: “I legali rappresentanti delle imprese, per essere i loro difensori, mi riferirono di avere paura a parlare avuto riguardo ai fatti siciliani che erano successi”. Dice: “Non vede quello che succede in Sicilia?” Ecco, mi puo’ fare i nomi di chi le riferi’ cio’? Chi le riferi’ di avere paura a parlare con lei avuto riguardo di quello che era successo in Sicilia, in particolare per la morte del dottor Borsellino e per la morte del dottor Falcone? I nomi.
  • TESTE DI PIETRO§: – No, parlai…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – I nomi dei difensori o i nomi…
  • TESTE DI PIETRO§: – E aspetta un attimo.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – … dei legali rappresentanti.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Presidente, io vorrei che rispondesse.
  • TESTE DI PIETRO§: – Aspetta un attimo.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Lo sta incalzando inutilmente peraltro, eh?
  • TESTE DI PIETRO§: – No, non c’e’ problema.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Non credo che si faccia…
  • PRESIDENTE§: – L’avvocato intendeva chiarire la sua domanda pensando che non fosse stata chiara.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Perfetto.
  • PRESIDENTE§: – Per la verita’ era cosi’ chiara che il teste…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Grazie, Presidente.
  • PRESIDENTE§: – … era pronto a rispondere, ma non era un incalzare dinanzi ad un teste reticente, questo era ovvio.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – No, dava un po’ questa impressione.
  • PRESIDENTE§: – No, no, no. Pensava di chiarire un pensiero che non aveva bisogno di essere chiarito.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Prego, senatore.
  • TESTE DI PIETRO§: – Innanzitutto chiariamo, avvocato, io non ho detto che la nostra tecnica era di contattare i… Ho detto che in questo caso, data la delicatezza della materia, ho preferito prima parlare… la tecnica in questo caso e’ stata prima di parlare con il difensore, perche’ e’ inutile che io chiamavo l’imprenditore ad un formale interrogatorio e si sentiva fare una domanda: “Scusi, lei ha dato soldi a qualche mafioso siciliano o ha dato soldi a qualche politico siciliano?”
  • Quello mi avrebbe detto: “No, grazie”. Chiudevo li’, due minuti dopo chiudevo il verbale. Ecco, la tecnica dell’interrogatorio, in questo caso la tecnica qual e’ stata? Era di avere un colloquio con il difensore e dire: “Guardate, noi abbia… io ho necessita’, ho acquisito, anzi di piu’, ho acquisito tutta queste serie di appalti, ci sono tutta queste serie di appalti del tuo assistito, ci sono questi appalti che non ci convincono. Noi stiamo facendo tutta una serie di attivita’ di riscontro per vedere da dove viene l’appalto. Puoi chiedere al tuo assistito se e’ disponibile a riferirci se per caso, cosi’ come ha riferito per tutte le altre parti d’Italia, e’ disponibile?” Ecco, questa e’ con riferimento al fatto specifico, quindi lo limitiamo a questa questione.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Senatore, scusi…
  • PRESIDENTE§: – Aspetti un attimo.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Presidente, io…
  • PRESIDENTE§: – Non ha ancora risposto alla domanda, ha soltanto voluto precisare il significato di alcune espressioni utilizzate prima e alle quali lei ha fatto riferimento nella premessa. La domanda invece ancora non ha avuto una risposta.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Ecco, perfetto, Presidente.
  • PRESIDENTE§: – E la domanda tutti la ricordiamo, adesso il teste sta per rispondere.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Bene.
  • TESTE DI PIETRO§: – Questa questione io l’ho fatto con riferimento a quel… ad alcune, ad una parte di quelle imprese che avevo avuto modo… o meglio, di titolari di imprese che avevo avuto modo di accertare avessero degli… avessero avuto degli appalti in Sicilia. In particolare ricordo che la prima persona con cui ne parlai fu tale Tronci, che poi dette anche un riscontro positivo. Poi ci fu tale Lodigiani, che dette riscontro positivo; ci fu tale Maddaloni, tale Sebasti, tale Tradico che dettero riscontri in positivo. E ci furono tutta un’altra serie di persone, tale Papi, della “Cogefar” impresa che dette riscontro positivo. Schillino, Schittino, qualcosa del genere. E poi, man mano, tante altre persone che dettero riscontro negativo. Provvedemmo quindi agli interrogatori per cercare di capire… Quando dico riscontro cosa intendo dire? Intendo dire che l’avvocato disse: “Si’, nel caso di specie ci sono degli appalti. Cosa vorra’ dire bisogna che glielo chiedete”. Non so se mi spiego. Non si chiuse immediatamente. Chiamammo la persona e chiamammo le persone e alle persone facemmo questo discorso, cosi’ come lo stiamo facendo adesso; cosi’ come lo stiamo facendo adesso.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Presidente, scusi…
  • PRESIDENTE§: – Pero’ non ha ancora dato la risposta. La domanda era questa, la ricordiamo un attimo per rimetterla a fuoco. Lei ha fatto cenno, nel corso dell’esame, rispondendo all’esame, ad una iniziale risposta data dagli assistiti tramite i loro difensori che lei contatto’, e la risposta era questa: “Non si parla dei fatti della Sicilia se non siamo in molti a parlarne, perche’ nessuno di noi si vuole esporre da solo”. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’. 
  • PRESIDENTE§: – “Visto i pericoli che ci sono in Sicilia per quello che e’ successo”. Desiderava sapere l’avvocato chi in particolare le diede questo tipo di risposta. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Direi tutte queste persone che ho segnalato adesso. 
  • PRESIDENTE§: – Tutte queste… 
  • TESTE DI PIETRO§: – Tutte queste. 
  • PRESIDENTE§: – Perfetto, risposta gia’ data. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Sicuramente queste, ma non… non solo queste, le altre non me le ricordo, come si fa a ma… 
  • PRESIDENTE§: – Gia’ queste sono sufficienti. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Sicuramente queste persone tutte. 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Queste persone sono tutti imprenditori che operano nel milanese?
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’. 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Tutti? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’. 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – E le rassegnarono questo sentimento di paura avuto riguardo ai fatti di strage accaduti nel ’92 in Sicilia? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Mi rassegnarono… no, attenzione, questi… 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Lei ha parlato di paura, senatore. 
  • TESTE DI PIETRO§: – E (certo) che ne ho parlato. 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – La paura e’ un sentimento ben preciso, che non ha equivalenti. 
  • TESTE DI PIETRO§: – E (certo) che ne ho parlato.
  • PRESIDENTE§: – Avvocato… 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Quindi…
  • TESTE DI PIETRO§: – Avvoca’, che cos’e’ la paura lo sappiamo tutti. 
  • PUBBLICO MINISTERO§: – Presidente, dico, eh. 
  • PRESIDENTE§: – Adesso procediamo alla risposta, dopodiche’ eventualmente se non soddisfatti e’ giusto che si vada avanti. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Questi signori innanzitutto non ne hanno parlato quando ancora non morivano, nessuno dei due, non so se mi spiego. La paura della Sicilia e’ anco… nasce ancor prima che e’ successo questo; era la paura in se’, perche’ non e’ che fino a quando e’ successa la strage di… di Capaci gli imprenditori potevano riferire quel che volevano. Cioe’, il problema di fondo e’ nato, tant’e’ che ci siamo posti il problema perche’ non… altrimenti Borsellino non ancora moriva quando ci siamo posti il problema del perche’ non riferiscono questo della Sicilia. Non so se mi spiego.
    E’ completamente diverso il ragionamento e viene ribaltato. Naturalmente quando sono successe le due morti, si e’ ancora accentuata la questione. Tanto e’ vero che quando io riesco a parlarne con gli imprenditori? Quindi, questi neanche me ne parlano in quel periodo, prima della morte di Borsellino e Falcone… e Borsellino; dopo non se ne parla piu’. Quando si riprende il discorso? L’anno dopo, quando cioe’ dopo, alla fine dell’anno, c’e’ l’interrogatorio di Li Pera, alla fine dell’anno… agli inizi dell’anno del ’93 arriva l’accordo con… con Caselli, si puo’ cominciare ad avere un nuovo dialogo. Ormai e’ passato del tempo e l’anno dopo cominciano a dire: “Si’, va be’, ma possiamo essere disponibili”. L’anno prima addirittura non l’hanno manco introdotto il discorso. Non so se mi spiego. L’anno prima, quando io gli facevo vedere l’elenco degli appalti: “La Sicilia, no, no”. E’ tutto il contrario. Non so se mi spiego, ecco. 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Ma cos’era successo in Sicilia negli anni prima che induceva a questa reticenza? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh, spetti che ci penso. Su, avvocato, abbia pazienza. 
  • PRESIDENTE§: – No, no, aspetti un attimo, avvocato, lasciamo stare, questa domanda e’ una domanda che fa riferimento a fatti di cui il te… 
  • TESTE DI PIETRO§: – Ma voglio dire, a marzo ’92… 
  • PRESIDENTE§: – … di cui il teste… 
  • TESTE DI PIETRO§: – … e’ morto Salvo Lima, no? 
  • PRESIDENTE§: – … di cui il teste ha la stessa conoscenza che puo’ avere un qualsiasi cittadino che sia informato. 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Va bene, Presidente. 
  • PRESIDENTE§: – Mentre invece non e’ questo il punto. 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Va bene. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, si’, ma nel marzo ’92 non era morto Salvo Lima? 
  • PRESIDENTE§: – Va bene. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Non e’ che ha avuto il (?), eh? 
  • PRESIDENTE§: – Andiamo avanti, andiamo avanti. Prego, avvocato. 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Lei poc’anzi ha detto che nel corso della sua attivita’ investigativa, quando identificava la Sicilia, “con tutto il rispetto per Caltanissetta”, ha detto testualmente questa espressione, in Palermo, Messina e Catania. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Identificavo l’attivita’ giudiziaria della Sicilia.
  • PRESIDENTE§: – Andiamo avanti, si’. 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – E’ giusto? 
  • PRESIDENTE§: – Andiamo avanti, si’, gliel’ha detto, si’. 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Ecco. Senta, e lei su Caltanissetta ha avuto mai modo di apprendere qualcosa in merito a questa attivita’ da lei svolta? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Mi e’ capitato, adesso non mi ricordo se si chiama Di Vincenzo, forse, mi viene in mente ‘sto nome Di Vincenzo, ma puo’ darsi che non sia Di Vincenzo. Dovessi… dovrei vedere le carte per ricordarmi. 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – E di dov’era? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh? 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Chi e’ questo Di Vincenzo? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Un imprenditore del luogo. 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Di cosa si occupava e di dov’era? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Un imprenditore del luogo proprio. Se vuole gli… mi ricordo che me lo sono segnato questo appunto, se… dovrei vedere le carte e gli saprei dire nome e cognome e anche la… il fatto. 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Presidente… 
  • TESTE DI PIETRO§: – Se lei mi consente di vedere gli appunti. 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Prego. 
  • PRESIDENTE§: – Prego. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Erano due in realta’, c’e’ un De Angelis e un Di Vincenzo. Un De Angelis che interrogai nel ’93, appunto, che riferi’ il fa… 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Questo De Angelis… scusi, senatore… 
  • TESTE DI PIETRO§: – Teodorico… 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – … chi e’ e di dov’e’? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh? 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Chi e’ e di dov’e’. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh, ma molti le… le generalita’ non le ho prese. De Angelis, forse… forse ricordandone il… diciamo cosi’, e’ un imprenditore che ha fatto la diga di… che ha contribuito alla costruzione della diga del Blufi. 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Del…? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Blufi, Blufi. 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – E dov’e’ sita? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh? 
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Dov’e’ sita questa diga? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh, benedetto Signore, in Sicilia sicuro, eh. E questo signore ha fa… ha avuto una societa’ di impresa con Astaldi, “Di Penta”, “Impresem”, “Vita”, e in questa occasione questo signore ha pagato una serie di denaro.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Si’, ma…
  • TESTE DI PIETRO§: – E egli ha fatto riferimento che… e questo e’ un signore che, appunto, ha spiegato che in queste… diciamo cosi’, negli appalti che lui ha avuto modo a che fare ha pagato dei soldi coordinati da Salamone, da Filippo Salamone.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Ma tutto questo con Caltanissetta che c’entra? Salamone e’ ad Agrigento.
  • TESTE DI PIETRO§: – Credo che…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Io le sto chiedendo di Caltanissetta.
  • TESTE DI PIETRO§: – Credo… Eh, aspetti. Credo che o Di Vincenzo o… come si chiama…? o Di Vincenzo o come… l’ho detto l’altro, come si chiama…? o De Angelis siano imprenditori di Caltanissetta. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Ha capito?
  • PRESIDENTE§: – (Ha detto questo), avvocato.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Lei e’ certo di questo?
  • PRESIDENTE§: – Avvocato, se dice: “Credo”, avvocato…
  • TESTE DI PIETRO§: – Credo, non…
  • PRESIDENTE§: – Se dice: “Credo”, se dice: “Credo”, la parola credo, credo che tutti sappiamo che cosa significhi. Ha poi fatto riferimento, nel caso del De Angelis, ad un appalto anche dando indicazione di un territorio. Poi, se vogliamo fare emergere che cos’e’ non e’ il teste che dovra’ farlo, ma (anche) noi.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Va bene, Presidente. Io pero’ non so se con le indicazioni sommarie che da’ il teste possiamo poi riferire altre indicazioni probatorie, Presidente.
  • PRESIDENTE§: – La diga di Blufi la possiamo…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Per questo io chiedo al teste se ha nome, cognome, data di…
  • PRESIDENTE§: – Si’, si’, si’, ma…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – … data di nascita, residenza, che le rassegni ora in modo che questa difesa al termine di questa audizione potra’ immediatamente articolare i mezzi di prova di riferimento, Presidente.
  • PRESIDENTE§: – Senza dubbio, ma e’ chiaro, la sua domanda e’ legittima.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Eh, e quindi…
  • PRESIDENTE§: – Solo che il teste non ha nel suo appunto una indicazione delle generalita’ di queste persone. Ci ha fornito alcuni dati: De Angelis, diga del Blufi, e poi Di Vincenzo.
  • TESTE DI PIETRO§: – Io le posso fornire di piu’: le persone che ricordo di certo mi hanno parlato di questa questione riguardante, come si dice, riguardante il sistema della gestione degli appalti in Sicilia, ci sono sicuramente interrogatori miei che riguardano Franco Canepa, Teodorico De Angelis, Vincenzo Lodigiani, Maddaloni Mario, Sebasti Lionello, Di Vincenzo… Di Vincenzo… be’, Di Vincenzo… tale Di Vincenzo, che ha contribuito a costruire anch’egli una diga, sempre quella del Blufi, con il raggruppamento di imprese “Impresem”, “Vita”, “Sicon” di Mussomeli, in persona di Ingoia e Camerota…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – La indica… com’era questa ditta di Mussomeli? Ce la dice, per favore? Come si chiama?
  • TESTE DI PIETRO§: – “Sicon”.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – “Sicon” di Mussomeli. Si’, grazie.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Di chi?
  • TESTE DI PIETRO§: – “Sicon” di Mussomeli.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Di Mussomeli, avvocato.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – No, di chi, di chi.
  • PRESIDENTE§: – Ah, dice se conosce…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Il legale rappresentante. Le risulta il legale rappresentante?
  • TESTE DI PIETRO§: – In persona di tale Ingoia e Camerota.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Va bene. Senta un’altra cosa: lei quando inizio’ la sua attivita’ di indagine su Pacini Battaglia?
  • TESTE DI PIETRO§: – Credo il febbraio… primavera ’93.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Primavera ’93.
  • TESTE DI PIETRO§: – Febbraio – marzo, boh.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Senta, lei ha mai saputo, senatore, di un progetto di attentato che il Pacini Battaglia avesse maturato in suo danno?
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Qual e’ la rilevanza, Presidente?
  • TESTE DI PIETRO§: – L’ho letto sui giornali.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – No, mi oppongo.
  • PRESIDENTE§: – No, no, non puo’…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – No, la rilevanza e’ inutile dirlo.
  • PRESIDENTE§: – Aspetti, silenzio.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – E’ inutile dirla, Presidente.
  • PRESIDENTE§: – Silenzio. Uno alla volta.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – No, io vorrei…
  • PRESIDENTE§: – Uno alla volta.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Che il Presidente la sta…
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Io mi sto facen… sto proponendo opposizione.
  • PRESIDENTE§: – Silenzio. Non si dialoga tra le parti, ve l’ho detto piu’ volte e mi meraviglia che voi che siete sempre stati scrupolosi proprio adesso cerchiate di venir meno a questa regola.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Allora, Presidente, posso motivare l’opposizione?
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Posso esplicitare la rilevanza.
  • PRESIDENTE§: – No, no.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Io vorrei motivare l’opposizione.
  • PRESIDENTE§: – Infatti.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Se Lei mi consente.
  • PRESIDENTE§: – Sta parlando il Pubblico Ministero, che vuole motivare.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Allora, parliamo di indagini che riguardano Pacini Battaglia, che sono del ’93 e che hanno attinenza a fatti veramente successivi alla strage di via D’Amelio. Io vorrei spiegato, perche’ non arrivo a comprendere qual e’ la rilevanza di questa domanda. E’ soltanto per questo motivo la mia opposizione.
  • PRESIDENTE§: – L’opposizione e’ respinta, perche’ tenuto conto di cio’ che gia’ e’ emerso nel corso delle precedenti indagini si e’ parlato sia di una ipotesi del genere, e non posso essere piu’ analitico per non dare indicazioni che sarebbe non il caso di dare in questo momento, sia perche’ lo stesso teste ha fatto riferimento ad una segnalazione che coinvolgeva attentati sia al teste che al Giudice Borsellino in epoca che e’ immediata alla strage. Per cui il collegamento e’ assolutamente rilevante per questo processo. Puo’ rispondere.
  • TESTE DI PIETRO§: – Io ho letto sul giornale di qualche mese fa di questa… di questo fatto.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – E la fonte e’ quindi la notizia giornalistica. Dico, ha avuto modo poi di verificarla, di approfondirla?
  • TESTE DI PIETRO§: – Io ho fatto di piu’: il giorno dopo che ho letto sul giornale ho fatto un esposto alla Procura di Brescia, segnalan… mandando l’articolo del giornale e chiedendo di svolgere ogni opportuna indagine per scoprire se e che cosa ci sta dietro ‘sta storia. Il giorno dopo
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Senta, lei sa, per quelle che sono le sue risultanze di indagine, se il Pacini Battaglia avesse dei collegamenti con personaggi siciliani?
  • TESTE DI PIETRO§: – Non so direttamente, ma dalle carte processuali che ho avuto modo di leggere in tutti questi anni indirettamente, ma ripeto, non so se anche direttamente o indirettamente, ma posso dirle cosa so che risulta in alcuni atti ufficiali. Risulta in atti ufficiali di rapporti tra… indiretti tra Pacini Battaglia e Filippo Salamone.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – E Filippo Salamone.
  • TESTE DI PIETRO§: – E…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Eh, prego.
  • TESTE DI PIETRO§: – Rapporti indiretti nel senso che tal Giovanni Maria Greco, un signore credo del napoletano, che e’ a sua volta intimo amico o comunque collaboratore o comunque rapporti di affari con Paolo Cirino Pomicino, si e’ interessato, e ci sono delle intercettazioni in tal senso, si sarebbe interessato presso Pacini Battaglia nell’ottobre o nell’agosto del ’95 per fare delle… nel ’95, si’, per fargli avere alcuni finanziamenti, fare avere a coso… a Filippo Salamone alcuni finanziamenti di cui aveva bisogno. Una delle questioni per cui io ho avuto modo di… diciamo cosi’, di cercare di capirne di piu’ fu perche’ in quel periodo arrivo’ a Brescia un anonimo, cercando di coinvolgere… che cercava di coinvolgere alcune… di coinvolgere attivita’ del Pool di Milano, in fatti asseritamente errori o omissioni o abusi che poi avrebbe commessi e che poi si rivelo’ fu appunto un anonimo che… di cui parlo’, parlavano anticipatamente, appunto, Cirino Pomicino, Maria Greco e Pacini Battaglia. Ecco perche’ io mi interessai della vicenda. Io non so che cosa ci sia di vero in questa storia dell’attentato coordinato da chi o coordinato da cosa, non lo so, ovviamente non lo so. Pero’ la domanda che lei mi ha fatto: “Se lei e’ a conoscenza di collegamenti”, io le posso dire che direttamente non so. So che dagli atti risulta un indiretto contatto attraverso Francesco Maria Greco con Filippo Salamone.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Questi atti ufficiali a cui lei ha fatto menzione quali sono?
  • TESTE DI PIETRO§: – Sono intercettazioni telefoniche fatte dalla Procura della Repubblica di La Spezia.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Di La Spezia. Senta, sempre nell’ambito di questo progetto in suo danno lei ha mai saputo di un incontro presso l’hotel “Excelsior” di Roma tra Pacini Battaglia ed a cui avrebbe preso parte pure Craxi ed altri soggetti?
  • TESTE DI PIETRO§: – No.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Ne e’ venuto a conoscenza in qualche modo?
  • TESTE DI PIETRO§: – Oggi lo sento dire da lei questa cosa di Craxi.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Per la prima volta.
  • TESTE DI PIETRO§: – Mi interessa molto, eh? per il mio castello, per le mie… per incasellare mi interessa molto saperne di piu’. Perche’ io… io, ripeto, qui sto riferendo fatti. Anch’io mi sono fatto tutta un’idea, ma se non metto poi tutte le caselle a posto non riesco a…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Oltre ai collegamenti che lei ha avuto modo di apprendere per le fondi indirette di cui ha fatto menzione tra Pacini Battaglia e Salamone, sa di altri collegamenti con altre persone di Sicilia o di altre province di Sicilia?
  • TESTE DI PIETRO§: – Con chi? Fra chi?
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Con Pacini Battaglia. Che avessero avuto un ruolo attivo o avessero preso parte attiva a questo progetto di attentato nei suoi confronti.
  • TESTE DI PIETRO§: – No, no, ma ripeto, io di questo progetto di attentato non ne so nulla.
  • PRESIDENTE§: – Infatti, lasciamo stare il progetto di attentato. La domanda iniziale era il collegamento tra Pacini Battaglia e personaggi della Sicilia imprenditoriale o politica, immagino, no?
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – O di altra natura, Presidente.
  • PRESIDENTE§: – O di altra natura.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Lui ha parlato di Salamone, io gli sto chiedendo…
  • PRESIDENTE§: – Appunto.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – … se di altre province.
  • PRESIDENTE§: – Altri oltre Salamone, quindi sganciato questo dall’attentato.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Esatto.
  • TESTE DI PIETRO§: – Non mi ricordo, non mi viene in  mente, no, no.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Catania, per esempio, le dice qualcosa?
  • TESTE DI PIETRO§: – Magari da un momento all’altro mi si apre il coso… giuro che non mi lascio suggestionare, Presidente, ma non puo’ autorizzare a dirmi il nome, cosi’ dico si’ o no? Giuro che non mi lascio…
  • PRESIDENTE§: – Lui…
  • TESTE DI PIETRO§: – Sono maggiorenne e vaccinato, non mi lascio suggestionare.
  • PRESIDENTE§: – L’avvocato non ha bisogno di autorizzazioni, perche’ essendo in controesame puo’ fare domande suggestive, quindi dipendera’ da una sua strategia farle o meno.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Ecco, e infatti io sto chiedendo di Catania prima, Presidente.
  • PRESIDENTE§: – Si’, non gli basta.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Di individualizzare ulteriormente. 
  • PRESIDENTE§: – Non gli basta l’indicazione. Se vuole vada avanti, altrimenti cambi domande.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Si’. Lei ha…
  • TESTE DI PIETRO§: – Se mi aiuta, guardi, le assicuro che non mi tiro indietro se…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – No, per carita’, senatore.
  • TESTE DI PIETRO§: – Non mi…
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Certo D’Agata lo ha mai sentito nominare lei?
  • TESTE DI PIETRO§: – D’Agata no.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Marcello D’Agata.
  • PRESIDENTE§: – Marcello D’Agata.
  • TESTE DI PIETRO§: – No.
  • AVV. IMPELLIZZERI§: – Grazie, ho concluso, Presidente.
  • PRESIDENTE§: – Prego. Altri difensori?
  • AVV. LA BLASCA§: – Posso? Avvocato La Blasca. Dottor Di Pietro, lei, durante quell’incontro che ha avuto con il dottore Borsellino, il dottore Borsellino le spiego’ quali erano le ragioni che bisognava correre per fare quell’indagine?
  • TESTE DI PIETRO§: – No, no, no, fu veramente una battuta cosi’, al momento, cosi’, no. Le assicuro che in quel momento… che poi e’ successo quello che e’ successo, senno’ sarebbe rimasta veramente una cosa… e come si fa?
  • AVV. LA BLASCA§: – Rispetto a quegli interrogatori che lei ha fatto per conto… alla Procura, Procura di Palermo sostanzialmente, che ha appena ricordato, lei ebbe modo di interrogare imprenditori siciliani? E se si’, mi pare che ha gia’ riferito in senso positivo, quali erano questi imprenditori?
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, qualcuno si’, adesso, ripeto, mi sembra… quei due nomi che ho detto prima credo che siano proprio siciliani.
  • AVV. LA BLASCA§: – Oltre a quelli, si’.
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh?
  • AVV. LA BLASCA§: – Oltre a quelli, ovviamente.
  • TESTE DI PIETRO§: – Questo Li Pera ricordo che era siciliano.
  • AVV. LA BLASCA§: – Puo’ consultare gli appunti eventualmente se…
  • TESTE DI PIETRO§: – E no, non c’ho pensato di portarli. Poi c’era tutta una… un filone che riguardava Luxi. Luxi… vi dice qualcosa Luxi Eraldo? Era tu… Eraldo e Veraldo, qualcosa del genere. Cioe’, perche’ noi stiamo parlando adesso filone palermitano, ma poi io ho fatto anche delle indagini su questo filone e l’altro filone di qua, ecco. Poi c’era… ci sono state tutte una serie di… di appalti che riguardavano sia le dighe sia le strade per le quali poi abbiamo sentito… o sentito direttamente o ho delegato di far sentire, diciamo cosi’, i responsabili delle associazioni di imprese. Che come faccio a ricordarceli i nomi adesso? Che erano imprese locali. Per esempio, lei mi ha detto Buscemi, magari l’ho pure interrogato. Non so se mi spiego. Magari l’ho pure interrogato; a saperlo, dico…
  • AVV. LA BLASCA§: – Veramente no, non l’ho detto io.
  • TESTE DI PIETRO§: – Lei prima ha… me l’ha detto il P.M. prima un altro nome che mi sono ricordato li’, Bini, Bini… Buscemi magari e’ uno che ho pure interrogato. Non so se mi spiego. Come faccio a ricordare? Perche’ molti interrogatori, diciamo cosi’, io mi occupavo del primo interrogatorio che cristallizzavo il fatto, poi delegavo gli Organi di Polizia, per cui molti molti interrogatori so’ stati fatti su delega. Io questo nome, Buscemi, a me mi ricorda qualcosa, ma non mi ricordo dove… dove ho avuto a che fare, ecco. Magari puo’ essere un interrogatorio fatto su delega, non so se mi spiego. Che ne so io, boh.
  • AVV. LA BLASCA§: – Dottore Di Pietro, lei, per quello che ha appreso durante questa sua attivita’ di indagine presso la Procura, sarebbe in grado di quantificarci, quantificare gli interessi del mondo delle tangenti in Sicilia a quanto potesse ammontare?
  • TESTE DI PIETRO§: – Nel mondo…?
  • AVV. LA BLASCA§: – Delle tangenti in Sicilia rispetto agli appalti. Ecco, dare una quantificazione in termini economici.
  • TESTE DI PIETRO§: – Io posso dirle in termini di percentuale, in termini economici bisognerebbe sapere tutte le… tutti gli appalti che ci sono e tutte le volte che si sono pagate le tangenti. Come faccio a saperlo? Io ho an… due cose posso dirvi: che una cosa e’ certa, che quelli che abbiamo scoperto noi e’ veramente la punta di un iceberg, perche’ ogni volta che sembrava di aver scoperto tutto poi arrivava sempre un’altra cosa che ne usciva qualcosa di nuovo. Mi ricordo quando sono arrivate alcune rogatorie dall’estero, voglio dire, rispetto alle imprese nazionali che avevano a che fare… che magari avevano confessato quattro o cinque fatti, ci sono poi politici che riguardano centinaia di casi, magari anche di paesi esteri che non abbiamo proceduto perche’ i pubblici ufficiali erano all’estero, ma… ma con riferimento alla Sicilia, diciamo cosi’, la… era in linea con quelle che erano le normali percentuali. Nel caso nostro non e’ che abbiamo visto aumenti di percentuali o chissa’ che cosa. Io personalmente non ho visto questa differenza, insomma. 
  • AVV. LA BLASCA§: – Si’.
  • TESTE DI PIETRO§: – Non le ho calcolate, veramente sarebbe buttare li’ un cifra che non sbaglierei mai, perche’ nessuno potrebbe smentirmi.
  • AVV. LA BLASCA§: – Si’. Questa percentuale che ordine era?
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh? Era… dunque, le percentuali che noi abbiamo riscontrate negli appalti sono andate dal tre al tredici per cento, a secondo del tipo di appalto, a secondo del pubblico ufficiale.
  • AVV. LA BLASCA§: – Quindi, questo siamo solo per quanto concerne la sfera, diciamo, del mondo della politica, del… nel senso della politica e dei pubblici amministratori, questo dal tre al tredici.
  • TESTE DI PIETRO§: – Al tredici. Per cio’ che riguarda la Sicilia in particolare, ripeto, dall’insieme degli interrogatori che io ho fatto e’ venuto fuori questo… questo comitato d’affari, e uno dei modi con cui gestiva il comita… hanno riferito le persone da me interrogate che gestiva  la ripartizione il comitato d’affari era il quaranta – quaran… il quaranta – sessanta. Cioe’, il quaranta le imprese nazionali, invece del sess… l’inversione, gli utili invece di prendere ogni cento lire di utile quaranta e sessanta, venivano fatte sessanta a favore, ecco. Pero’ tenete presente una cosa: che questa e’ la parte, diciamo cosi’, piu’ normale. C’e’ tutto un altro filone che e’ da chiarire ed e’ la parte del fatturato in nero. Non so se mi spiego. Il fatturato in nero bisogna vedere adesso quanto e chi ne faceva. Io non ho svolto l’indagine, avendo passato poi tutta la palla alla Procura di Palermo non ho svolto le indagini sui riscontri, ecco.
  • AVV. LA BLASCA§: – Lei ha fatto riferimento ai suoi contatti, ai molteplici contatti che ha avuto modo di avere con il dottore Falcone. Questi contatti…
  • TESTE DI PIETRO§: – Non sono molteplici. Perche’ molteplici?
  • PRESIDENTE§: – No, infatti molteplici non e’ esatto. Andiamo avanti.
  • AVV. LA BLASCA§: – Diversi contatti che ha avuto inizialmente con…
  • PRESIDENTE§: – Si’, ha gia’ detto quanti sono.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Ai contatti io direi.
  • PRESIDENTE§: – Ha gia’ detto infatti quanti sono.
  • AVV. LA BLASCA§: – Questi contatti avevano ad oggetto i conti correnti in Svizzera?
  • TESTE DI PIETRO§: – Avevano ad oggetto rogatorie specifiche, specifiche. 
  • PRESIDENTE§: – Ha fatto riferimento a questo, avvocato.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – L’aveva detto, ha spiegato anche…
  • PRESIDENTE§: – Ha gia’ detto anche del suggerimento che ha ricevuto.
  • TESTE DI PIETRO§: – Addirittura per iscritto.
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – La lettera.
  • TESTE DI PIETRO§: – Io credo che ci sia addirittura una lettera scritta. No credo, c’e’.
  • PRESIDENTE§: – Si’, si’, l’ha gia’ detto, si’.
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’, c’e’, c’e’.
  • PRESIDENTE§: – Vada avanti, avvocato.
  • AVV. LA BLASCA§: – In relazione a questi fatti e a queste rogatorie il primo contatto quando e’ stato? Riesce a datarcelo?
  • TESTE DI PIETRO§: – Nella primavera del… primavera ’92, primavera ’92. Subito dopo l’in… Dunque, e’ successo… Sa cos’e’ successo? E’ successo che… cioe’, ci si puo’ arrivare poi, molto approssimativamente ci si puo’ arrivare. No, molto… abbastanza… focalizzando ci si puo’ arrivare.
    Perche’ dopo l’inchiesta di… dopo l’arresto di Mario Chiesa e dopo il 7 aprile, cioe’ dopo le elezioni, si apri’ il fronte delle indagini e scoprimmo un sacco di pubblici ufficiali che una volta arrestati confessarono dove avevano i conti correnti all’estero, e allora noi… io feci una prima rogatoria nei confronti di quarantadue persone, che fu una rogatoria che creo’ scompiglio in Svizzera. Creo’ talmente scompiglio in Svizzera perche’ io non sapendo come si svolgevano tecnicamente le cose feci una rogatoria proprio di… diciamo, di quadro.
    Tutte le quarantadue persone all’epoca indagate ditemi tutti se hanno un conto corrente all’estero. Ecco, la feci cosi’, me la ricordo questa cosa cosi’, e mi ricordo che fu proprio questa la prima ragione per cui nacque una dialettica con… con Falcone, che allora era andato al Ministero ad occuparsi di queste questioni. Fu una rogatoria che io feci, quindi c’e’ la data specifica, una rogatoria che io feci contro quarantadue persone, si chiamava… quarantatre’, Mosini + 42, Mosini + 42. Che era l’insieme degli inquisiti a quel momento e io dissi: “Ditemi tutto di tutti”. La Del Ponte chiamo’… che conosceva Falcone, chiamo’ Falcone evidentemente e Falcone dice: “Ma insomma, che e’ ‘sta cosa qua? Cerchiamo di metterci ordine”. E quindi facemmo…
  • AVV. LA BLASCA§: – Ecco, io…
  • TESTE DI PIETRO§: – Nacque proprio da un’esigenza specifica.
  • AVV. LA BLASCA§: – A proposito di questi conti correnti, lei mi pare di aver capito che alla fine siete stati in condizione di verificare solo alcuni aspetti, alcuni passaggio nell’ambito di ciascun conto corrente. Cioe’, una volta specificato il periodo di indagine che vi interessava in queste rogatorie siete riusciti solo ad acquisire alcuni dati particolari e settoriali. Ecco, quello che volevo capire io: questi conti correnti com’erano composti? Cioe’, c’era qualche elemento che vi poteva fare ritenere che nell’ambito di ciascun conto corrente fossero contenute delle somme diverse appartenenti ad altri tipi di soggetti o provenienti da chissa’ quale altro malaffare?
  • TESTE DI PIETRO§: – Queste questioni che lei…
  • AVV. LA BLASCA§: – Non so se..
  • TESTE DI PIETRO§: – Queste questioni delle rogatorie e’ una questione complicatissima. Dobbiamo distinguere di quali conti correnti parliamo e dei conti correnti di quale documentazione ci e’ pervenuta. Il concetto e’ questo: e’ chiaro che la massima idea per un investigatore era quella di avere il conto corrente di transito presso la banca estera e da questa risalire a tutti i soggetti a monte che hanno alimentato il conto corrente di transito e tutti con soggetti a valle a cui e’ stato distribuito il conto corrente di transito. Perche’ e’ chiaro che se dei soggetti si servono di un conto di transito per fare arrivare del denaro, per versare del denaro, c’e’ una ragione di fondo, che vogliono rendere inconoscibile l’operazione. Ma non tutte le operazioni inconoscibili sono illecite e non tutte le operazioni illecite possono riguardare il nostro Paese.
    Allora che cosa hanno fatto? Hanno fatto che in Svizzera, ma in molti paesi off-shore, hanno utilizzato il meccanismo di conto di transito, per cui si intesta il conto alla banca, io verso i soldi in banca; la banca se lo intesta a se stessa su un conto proprio, lo riversa su un altro conto di un’altra banca. Ogni volta che si fa la rogatoria ti dicono: “Mi devi dire nei confronti di chi lo fai”. “Lo faccio nei confronti di Di Pietro”, dice uno.
    La banca ti risponde: “No, qui c’e’ un conto corrente a nome della banca. Arrivederci e grazie”. Ecco, allora il problema di fondo era cercare di finalizzare nel marasma delle carte, attraverso il conto corrente che passa, finalizzare il documento giusto che ti interessava per riscontrare un fatto reato. Era un po’ il problema di sempre tra l’indagine esplorativa e l’indagine, diciamo cosi’, di riscontro a una prova che gia’ c’e’, il riscontro oggettivo.
    Questa era la problematica. Allora, la problematica con il tempo ci siamo affinati. Io, certo, dopo averne fatte seicento circa rogatorie giuro che adesso sarei brevissimo a farle; ma mettiamoci a prima. E’ chiaro? Con il tempo si e’ affinata l’indagine. Non si cercava piu’ il conto di transito, ma si cercava il conto corren… si cercava il bonifico bancario versato sul conto corrente su cui, a sua volta, e’ pervenuta la somma proveniente dal conto di transito numero.
    Vedete come lo si decideva? La richiesta era tutta in modo piu’ selettivo e piu’ specifico per avere il documento, altrimenti stavano ancora li’. Ecco il concetto di fondo.
    Il conto protezione si ha avuto dopo nove anni semplicemente perche’ quando e’ stato arrestato Larini, che e’ il conto protezione, voi sapete e’ il conto di transito per eccellenza. Soltanto quando e’ stato arrestato da me Larini, Larini mi ha detto: “Sono io quello che ha fatto quella operazione e ha dato l’autorizzazione alla banca a darla, perche’ il conto protezione nessuno mai ce l’ha dato, insomma”.
  • AVV. LA BLASCA§: – Ecco, quindi questi conti non erano mai intestati a soggetti fisici.
  • TESTE DI PIETRO§: – Potevano anche essere intestati, come no. Io adesso… mi ha chiesto il conto di transito e ho risposto sui conti di transito. Abbiamo scoperto anche conti correnti specifici, abbiamo scoperto anche conti correnti intestati a mogli, a figli; ne abbiamo scoperti tanti di conti. Mi deve dire a quale conto si riferisce e io glielo dico.
  • AVV. LA BLASCA§: – Scusi, questi conti di transito… perche’ mi e’ sfuggita una cosa, poi ho capito il meccanismo di accreditamento su un conto transito all’estero. Poi questa somma veniva convogliata su un altro conto. Sempre all’estero oppure in Italia?
  • PRESIDENTE§: – Avvocato, ha gia’ parlato che il piu’ delle volte si trattava di conti… di rimesse estero su estero, etc. Quindi, adesso andiamo, se ci interessa focalizzare l’indagine con riferimento ai fatti del processo a fatti specifici. Il quadro generale il teste gia’ ce l’ha fornito, quindi e’ inutile restare alla cornice. Se dobbiamo andare alla rilevanza ci andiamo, altrimenti cambiamo tipo di indagine.
  • AVV. LA BLASCA§: – No, Presidente, volevo solo capire se questi poi ritornavano in Italia.
  • PRESIDENTE§: – Ma l’ha gia’ detto che per la gran parte di questi erano… ha gia’ detto anche che molti di questi, i conti erano una grande varieta’. Se lei vuole finalizzare su qualcosa, su soggetti siciliani, etc., faccia la domanda direttamente.
  • AVV. LA BLASCA§: – Si’, volevo arrivare proprio a questo, Presidente. Poi…
  • PRESIDENTE§: – Oh, e andiamo a questo allora.
  • AVV. LA BLASCA§: – Questi conti voi avete mai verificato se attraverso questi passaggi di determinati fondi siano andati a finire nelle casse o sui conti in Italia o anche all’estero di imprese siciliane?
  • TESTE DI PIETRO§: – Le imprese le pagavano, non riscuotevano.
  • AVV. LA BLASCA§: – Di soggetti italiani, i politici siciliani oppure…?
  • PRESIDENTE§: – Diciamo politici siciliani, va bene? Questa e’ la domanda.
  • TESTE DI PIETRO§: – Be’, voglio dire, Lima gia’ gliel’ho detto, che sono andati a finire dei B.O.T. Ne abbiamo fatto altre indagini, ripeto, io ricordo questa storia di questo… queste indagini su questo Luxi che poi non arriva da nessuna parte, ma non so neanche… che non credo che c’entri molto con questa questione. Posso invece dirle una cosa, se ai fini del denaro, se tornava in Italia o meno. Questo si’, che posso dirglielo. Ah, no, ci sono alcune questioni, si’, c’erano alcune questioni… scusi, eh, ma c’erano si’, alcune questioni, come no! Ha ragione, c’erano… scusi, eh, ma avete mai provato a vedere voi i capi di imputazione che riguardavano… che riguardano Filippo Salamone?
    C’e’ tutta una serie di soldi che sono andati a finire a una serie di personaggi politici su cui pure noi avevamo indagato. Adesso, mo’, come si fa a ricordare i nomi? Pero’ nei capi di imputazione che riguardano una serie di persone, intendo dire, noi abbiamo fatto queste indagini su cui avevamo focalizzato su Filippo Salamone, dopodiche’ cos’e’ successo, ecco, chiariamoci un attimo
    . Quando noi abbiamo consegnato le carte alla Procura di Palermo noi abbiamo detto alla Procura di Palermo, a quel punto sopravviene un patteggiamento perche’ Filippo Salamone va e confessa. Cosa fa Filippo Salamone? Confessa tutta una serie di denaro che versa a una serie di politici. Ecco, io… tra i politici in questione c’era Rosario Nicolosi, Angelo La Russa, Calogero Mannino, Michelangelo Russo, Angelo Ferrore, (Natale Incardinato), Luigi Granata, Salvatore Sciangola, Nicola Capria, tutte queste questioni qua, se venivano Citaristi, etc., etc…E il problema e’ a monte. Come se… premesso, quindi, questo che e’ ovvio che ci sono tante persone che ricevono tanti soldi in contanti. Il problema e’ a monte. Come fa Salamone a avere i soldi contanti o come fanno le imprese altre ad avere i soldi contanti per poter pagare?
    Questo, credo, possa interessare ai fini Vostri.
    Allora, io faccio un discorso generale, potrei anche andare piu’ sul particolare, ma avrei bisogno di documentazione.
    Il ritorno del denaro, una volta che veniva pagato, o veniva versato sui conti esteri o il ritorno del denaro avveniva cosi’ al tramite dei cosiddetti “spalloni”, che e’ un servizio che e’ stato costruito per cio’ che riguarda, attenzione, per cio’ che riguarda Maddaloni e tenete presente che Maddaloni e’ socio di Filippo Salamone e tenete presente che Filippo Salamone, quando ha pagato alcune tangenti, in alcuni atti risulta aver ricevuto i soldi da Maddaloni – non so se mi spiego – perche’ Maddaloni era in societa’ con Filippo Salamone e per pagare le tangenti i soldi in contanti glieli ha dati Maddaloni. E’ chiaro il concetto? Bene, e’ provato, e’ provato da una miriade di carte processuali che io posso portare qua, e’ provato da una miriade di carte processuali che Maddaloni a suo tem… a sua volta riceve i soldi in contanti attraverso lo spal… il servizio di  spallonaggio di Luca Nistri che e’ l’uomo che si occupa di questo portare i soldi, gli spalloni, se volete poi Vi spiego tecnicamente, ma e’ l’uomo che si occupa di portare i soldi per conto di imprese, tra cui anche Pacini Battaglia, per conto di imprese fa questo servizio. Ecco, lui c’ha una serie di spalloni propri, spalloni nel senso te… volgare del termine; con la macchine, con le cose, portano i soldi a Roma a destinazione, prendono una percentuale. Noi ne abbiamo arrestati di questi spalloni, Tavitti abbiamo arrestato e altri ancora, col Tamai Enzo, non se avete mai sentito parlare del sistema “Com.Fim.” – “Fimo”; “Fimo” e’ quella… quella… quel sistema di cambiavalute usato… quel sistema… quel gruppo di persone di cambiavalute usate da tal Lottuso, uomo della… Lottusi, uomo della mafia che fece tutta una serie di… e’ una questione… grosso mafioso che si occupo’, credetemi, non so se anche avete fatto il processo Voi Lottusi, ma quella operazione di droga che riguardava Colombia e Italia, tutta quella situazione li’. Allora, cosa voglio dire io? Voglio dire: i soldi che arrivavano a destinazione sono soldi che arrivavano, magari, dall’estero ma arrivavano gia’ in contanti, gia’ attraverso il servizio spallonaggio, a volte arrivavano trami… sul conto venivano versati, su conti esteri, altre volte venivano versati in Italia su conti… no, su con… venivano versati in contante agli interessati e in contante arrivavano attraverso i spalloni, attraverso una serie di organizzazioni che all’uopo… per l’occasione esistevano. Con riferimento specifico alla posizione di Filippo Salamone, con riferimento ad alcuni appalti, egli ricevette denaro da Maddaloni, con cui era socio, e a sua volta Maddaloni il denaro in contante lo ricevette da questo gruppo di spallonaggio gestito da Luca Nistri, che era uno che faceva questo servizio in nome e per conto di varie persone, tra cui Pacini Battaglia. E Pacini Battaglia e’ il soggetto presso la cui banca… presso la cui banca Maddaloni, Sebasti, Davigo e tutti quelli della “T.P.L.” hanno conto corrente.
    Cosi’ come Filippo Salamone e’ stato trovato nel ’95 – ’96 a… al valico di Brogeda… al valico di Brogeda con una serie di documenti strappati al momento, perche’ ha visto che e’ arrivata la Finanza, ma recuperati, e questa serie di documenti erano serie di documenti che riguardavano monetizzazione di denaro con l’estero. Cioe’, c’e’ la prova che lui ha dei conti all’estero e che stava monetizzando del denaro. Ecco, piu’ di cosi’… Pero’ io di tutto questo Vi posso dare prova e documentazione, se Vi serve. 
  • AVV. LA BLASCA§: – No, volevo un chiarimento. Lei spesso ha fatto riferimento, ha usato alcune espressioni piu’ volte, dici: “Loro sapevano… noi non sapevamo cosa avevamo in mano, ma loro sapevano dove noi potevamo arrivare”, riferendosi alle notizie che si apprendevano in ordine alla… 
  • TESTE DI PIETRO§: – Riferendosi a quelli che ho arrestato.
  • PRESIDENTE§: – Aspetti un attimo, facciamo completare la domanda. 
  • AVV. LA BLASCA§: – La mia domanda era questa: quando lei parla “loro sapevano dove noi potenzialmente potevamo arrivare” e’ riferito sempre agli imprenditori? 
  • PRESIDENTE§: – Avvocato, evidentemente, e’ riferito a chiunque puo’ essere coinvolto nell’indagine. La domanda… andiamo avanti. 
  • AVV. LA BLASCA§: – No, volevo capire se era riferito sempre all’ambito…
  • PRESIDENTE§: – Avvocato, il teste ha detto: “Noi, man mano che andavano le indagini, eravamo a conoscenza che si andavano allargando” ma al momento erano inizialmente parziali. Ovviamente chi sapeva che l’indagine riguardava determinati fatti poteva sapere anche dove si poteva arrivare. Questo ha detto. 
  • AVV. LA BLASCA§: – Ecco, allora, con gli accertamenti e le indagini che lei ha svolto successivamente, oltre alla presenza di imprenditori o di politici, c’erano altri soggetti istituzionali o non che potevano essere coinvolti in questo genere di indagini? 
  • PRESIDENTE§: – Ma stiamo parlando dell’ambito siciliano, immagino, perche’…
  • AVV. LA BLASCA§: – Ambito siciliano, no, no.
  • PRESIDENTE§: – … e’ fatto notorio tutto il resto, no? 
  • AVV. LA BLASCA§: – Si’, si’, no, io mi riferisco prettamente all’ambito siciliano.
  • TESTE DI PIETRO§: – Cioe’? Non ho capito la domanda. Oltre a…
  • PRESIDENTE§: – Soggetti delle istituzioni, oltre i politici di cui abbiamo gia’ parlato, in ambito siciliano. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Allora, ripeto, il nostro obiettivo era aprire il varco… il nostro obiettivo era il mio obiettivo iniziale, l’obiettivo che, ripeto, fu gia’ abbozzato all’epoca di Borsellino.
    L’obiettivo era: come fare ad aprire il varco per dimostrare quelle imprese che versavano in Sicilia tangenti e a chi. Col Caselli si raggiunge un accordo, che io dovevo aprire il fronte imprenditoriale e riversare le carte, tant’e’ che non provvide a fare queste indagini. Quindi io riversai tutta la documentazione.
    Quindi io so di fatti successivi, ma per averlo letto sui giornali, no perche’ le abbia fatto io le indagini, perche’ io sono arrivato fino al punto di chiudere sul Filippo Salamone, io ho chiuso. Cioe’, io quando ho deciso di… quando abbiamo deciso di aprire, abbiamo individuato gli appalti, tutte le varie digle… le varie dighe, le varie strade, etc., su cui sono state pagate le tangenti, l’universita’, mi ricordo, il depuratore a Palermo, su cui furono pagati gli appa… individuai gli appalti, individuai le imprese, interrogai le imprese, individuai il quantitativo, la percentuale di denaro. C’era da procedere nei confronti di Filippo Salamone e da lui andare a monte… scusi, andare a valle a tutti gli altri percettori, i percettori. A quel punto si fece un accordo a cui io, confesso, inizialmente resistetti, perche’ volevo procedere fino alla chiusura di questo e poi consegnarli, ma consegnai i fatti. Dopo ci fu un’operazione di Filippo Salamone che si presento’… 
  • PRESIDENTE§: – E’ chiaro, va bene.
  • TESTE DI PIETRO§: – … confesso’ qualcosa e…
  • AVV. LA BLASCA§: – Si’. Lei durante, nell’ambito di questa indagine, ha mai sentito parlare di Vito Ciancimino?
  • TESTE DI PIETRO§: – E be’, certo che… di questa indagine?
  • AVV. LA BLASCA§: – Di questa… in questo arco temporale, cioe’ che va dal ’92 al ’93, grossomodo, quando si apre… perche’ lei mi pare che sta datando il problema dal ’92, con i primi contatti con il dottore Falcone, fino al ’93 quando si chiude col patteggiamento del dottore Salamone. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Di Vito Ciancimino. Si’, di Vito Ciancimino, sa, bisogna stare attento a non fare l’errore tra cio’ che hai letto e cio’ che hai fatto. 
  • AVV. LA BLASCA§: – Appunto. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Perche’ e’ delicatissima. Ci sono due questioni. Sicuramente ho letto tutto quello che ho letto, posso anch’io mettermi a disquisire, pero’ su cio’ che ho fatto io non ricordo se me ne ha parlato qualcuno o verbalizzato o era talmente generica che nemmeno abbiamo verbalizzato. Tenderei a ritenere, pero’ bisognerebbe vedere gli atti, tenderei a ritenere che nelle descrizioni generali del fenomeno qualcheduno di questi signori mi abbia inserito anche Ciancimino come una delle persone, diciamo cosi’, potente nelle istituzioni, qualcosa del genere. Ma veramente una riga o due righe. 
  • Io personalmente non ho fatto indagini su Ciancimino. 
  • PRESIDENTE§: – Prego.
  • AVV. LA BLASCA§: – Durante l’esame lei aveva fatto riferimento a un interrogatorio di Pomicino, dicendo che ci sarebbe ritornato successivamente e poi, in effetti, ci e’ tornato in sede di controesame. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Si’.
  • AVV. LA BLASCA§: – Questo riferimento che lei ha fatto in sede…
  • TESTE DI PIETRO§: – Con riferimento a Lima.
  • AVV. LA BLASCA§: – Eh.
  • TESTE DI PIETRO§: – Perche’ era la persona che…
  • PRESIDENTE§: – Perche’ era molto amico [fuori microfono]…
  • TESTE DI PIETRO§: – Esatto, esatto.
  • AVV. LA BLASCA§: – Ecco, era questo quello che aveva, diciamo, tra virgolette, preannunciato in sede di esame? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Questa era la ragione per cui (me la ricordassi), se poi lei vuole sapere qualche cosa sul primo riferimento di fatti di cui stiamo parlando, qualcosa in questo senso si ha soltanto nelle intercettazioni telefoniche, ripeto, fatta da La Spezia… non telefoniche, intercettazioni ambientali fatte da La Spezia o da Milano in cui vi sono alcune intercettazioni che parlano di un rapporto tra Cirino Pomicino – Maria Greco, Maria Greco – Maddaloni, appunto, per alimentare la Procura di Brescia con degli anonimi contro  la Procura di Milano e dall’altra per, diciamo cosi’, non e’ piu’ Pomicino questo, ma e’ Francesco Maria Greco, per attivarsi per fare avere dei finanziamenti a Filippo Salamone.
    Tutte cose, queste, che bisognerebbe parlarne con le carte, perche’ e’ bene queste cose, e’ utile credo queste cose documentarle, perche’ senno’ ti rimane l’affermazione di un teste. Pero’, ecco, in caso io sono a disposizione, perche’ sono tutte carte che posseggo. 
  • AVV. LA BLASCA§: – L’indagine del… lei ha gia’ riferito che c’erano anche degli appalti che andavano verso paesi del Medio Oriente, tipo Iraq, se non ricordo male, o altri paesi del Medio Oriente. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Algeria, Marocco.
  • AVV. LA BLASCA§: – Ecco, queste indagini si sviluppavano attraverso il filone siciliano oppure era in un contesto nazionale? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Le indagini generali sull’E.N.I.
  • PRESIDENTE§: – Ha gia’ detto, infatti, che non c’erano collegamenti coi nostri fatti, si e’ pure interrotto per questo motivo. 
  • AVV. LA BLASCA§: – Ha fatto riferimento ad attivita’ di convegni svolti in Sicilia. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Di…?
  • AVV. LA BLASCA§: – Che ha partecipato, mi pare di aver capito, a qualche convegno in Sicilia sugli appalti. 
  • TESTE DI PIETRO§: – No, no, a qualche convegno… credo di aver partecipato forse a qualche convegno con Falcone o forse anche Borsellino, ma non in Sicilia. 
  • PRESIDENTE§: – Si’, si’, questo ha detto.
  • TESTE DI PIETRO§: – Con Falcone me lo ricordo, insomma. 
  • PRESIDENTE§: – Andiamo avanti.
  • AVV. LA BLASCA§: – Non era in Sicilia, comunque.
  • TESTE DI PIETRO§: – No, no, no.
  • AVV. LA BLASCA§: – Ecco, durante la sua attivita’ di indagine in materia di appalti ha mai accertato un interesse dei Servizi Segreti nella gestione di questi appalti, ovviamente, deviati non quelli ufficiali che abbiano avuto interessi nella gestione delle tangenti, in particolar modo in Sicilia stesso? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Con riferimento alla Sicilia non so nulla, con riferimento alla questione dei Servizi Segreti e’ complicatissimo, ci sono… ci sono un mare di atti, ma non ha nulla a che fare con la Sicilia. Se volete, io posso accennarle, ma se n’e’ parlato anche sui giornali di qualche cosa, ci sono stati processi di ogni genere, pro, contro, etc., ma e’ aprire un capitolo che non credo… cioe’, e’ un capitolo di storia. 
  • AVV. LA BLASCA§: – No, il mio interesse era solo verificare questo, dottore Di Pietro, se nell’ambito di questo quadro che lei ha delineato in materia di indagini degli appalti, tangenti, etc., etc., vi fosse un interesse o, comunque, un intervento da parte dei Servizi Segreti e in che termini. Cioe’, se questi avessero anche interessi economici ad intervenire, se avessero un certo controllo sulla gestione, che tipo di ruolo potessero avere, al di la’ di personaggi specifici o altro. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Sono due le questioni su cui bisognerebbe parlare: sul… mi pare che lei abbia fatto due tipi di domanda, uno l’interesse dei Servizi Segreti nella gestione degli a… nella gestione delle tangenti, negli appalti, cioe’ che hanno avuto questioni di tangenti per gli appalti o l’interesse dei Servizi Segreti a controllare, indirizzare, direzionare, limitare le indagini? Sono due fatti delicatissimi, ma e’ diverso tutti e due. 
  • AVV. LA BLASCA§: – Sostanzialmente entrambi, dottore Di Pietro. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Eh, ma…
  • AVV. LA BLASCA§: – Ecco, se lei potesse fornirci… 
  • TESTE DI PIETRO§: – Se il Presidente mi dice che ne devo parlare ne parlo, pero’, voglio dire, che c’azzecca con la Sicilia? 

     

  • PRESIDENTE§: – Diciamo che non posso, allo stato, ritenere manifestamente irrilevante la domanda, tenuto conto che tra i filoni di indagini che il Pubblico Ministero ci propone c’e’ la possibilita’ che vi sia tra le causali della strage di via D’Amelio anche il tipo di indagine su mafia, appalti e cosi’ via. 

 

  • TESTE DI PIETRO§ Va bene, ho capito. Lei sa che io non mi tiro indietro a niente, Presidente, Le posso assicurare.  Mi fa fare una… io vorrei fare solo una cosa: se possiamo sospendere un attimo, vado un attimo in toilette. 
  • PRESIDENTE§: – Prego.
  • TESTE DI PIETRO§: – Cioe’, sospendiamo cinque minuti, in modo che cosi’ ricominciamo. Poi, per non essere frainteso, vorrei avvertire, siccome io ho una riunione politica questo pomeriggio, ma posso fare avvertire da qualche carabiniere, non vorrei che poi si pensasse che telefonassi a chissa’ chi. Vorrei fare avvertire oppure c’era quello che mi accompagna della scorta, se puo’ avvertire il mio caposcorta a Milano che la… quell’impegno politico e’ saltato e poi io sono a disposizione. non voglio telefonare io, perche’ non vorrei che si pensasse che… 
  • PRESIDENTE§: – Va bene, credo che sia stato recepito questa notizia. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Grazie.
  • PRESIDENTE§: – Prego.
  • TESTE DI PIETRO§: – No, dicevo, se possiamo sospendere cinque minuti. 

Intervento fuori microfono del Presidente. 

L’udienza viene sospesa e ripresa dopo una breve pausa. 

  • PRESIDENTE§: – Prego, avvocato La Blasca.
  • AVV. LA BLASCA§: – La domanda, mi pare, l’avevo posta. Posso eventualmente ripeterla.
  • PRESIDENTE§: – Si’, si’, e’ vero, ha ragione. Lei puo’… 
  • TESTE DI PIETRO§: – Mi ripete un attimo? 
  • PRESIDENTE§: – Quindi duplice interesse dei Servizi Segreti, uno, nel sistema delle tangenti, etc., due, nell’ostacolare, deviare, depistare le indagini che svolgevate in questo settore. 
  • TESTE DI PIETRO§: – No, diciamo cosi’, durante le indagini, nello svolgimento delle indagini, poi se e’ un ostacolo o una deviazione lascio agli altri giudicare.  Durante l’indagine “Mani Pulite” e in quello stesso periodo anche a Roma ci fu tutta una serie di indagini che riguardava il S.I.S.D.E., durante le indagini “Mani Pulite”, anche per cio’ che ho fatto io, ho avuto modo di occuparmi di alcuni segmenti, perche’ ebbi modo di occuparmi di Filo Della Torre, per una serie di ragioni collegate che vennero a riferire a noi. 
  • AVV. LA BLASCA§: – No, mi scusi, dottore, lei ha detto di…? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Filo Della Torre, la marchesa… 
  • PRESIDENTE§: – Andiamo avanti.
  • AVV. LA BLASCA§: – No, no, non avevo sentito, Presidente, era per cercare di seguire un po’ la…
  • PRESIDENTE§: – Andiamo avanti, si’, Filo Della Torre, ha detto, vada avanti.
  • TESTE DI PIETRO§: – L’omicidio, se lo ricorda?
  • PRESIDENTE§: – Si’, si’, e’ notorio. Quindi?
  • TESTE DI PIETRO§: – Quindi io ho avuto modo di occuparmi di una serie di, diciamo cosi’, seppure in via trasversale, perche’ l’indagine principale veniva svolta a Roma, con riguardo al servizio… ad alcune questioni tangenti, asseritamente pagate, o ad alcune, diciamo cosi’, distrazioni di denaro, di fondi dei Servizi Segreti, me ne sono… ho avuto modo di occuparmi soltanto incidentalmente perche’, appunto, vi erano, come si puo’ dire… facendo delle indagini su soggetti su cui si stava occupando anche Roma incidentalmente a volte mi e’ capitato di occuparmene.  
    Quindi su questi fatti, per cio’ che riguarda, diciamo cosi’, il sistema delle tangenti all’interno del mondo Servizi Segreti sono quelli risultanti alla Procura di Roma perche’ da questa sono stati svolti gli atti. Alla Procura di Milano sono risultati dei… sono stati svolti degli accertamenti, diciamo cosi’, complementari con riferimento a persone che sono venute a dichiarare come ricostruire l’omicidio Della Torre e da questo poi come, diciamo cosi’… che mondo degli affari c’era intorno.
    Gli altri sono stati rimessi immediatamente a Roma, ovviamente, per la parte di competenza. La cosa piu’ delicata e’, invece, con riferimento alle indagini dei servizi o, meglio, alle attivita’ svolte dai servizi con riferimento all’inchiesta “Mani Pulite”. Su questa e’ nata una serie di indagini, sono state svolte una serie di indagini sia dalla Procura della Repubblica di Brescia sia dal Comitato Parlamentare per i Servizi Segreti, che si e’ concluso con un documento che e’ pubblico e depositato da parte del Comitato Parlamentare per i Servizi Segreti, dove anch’io sono stato sentito per una decina d’ore e dove sono stati sentiti molti altri. Sia da parte della Procura della Repubblica di Brescia, che ha concluso anche con delle richieste, credo, anche di rinvio a giudizio o di, comunque, poi di trasmissione degli atti per competenza alla Procura di Roma.
    Questo io ho fatto il quadro generale. Che cosa era successo? E’ successo che ci sono delle persone, all’epoca appartenenti ai Servizi Segreti, che hanno riferito di una attivita’ di intelligence per controllare le indagini poste in essere da “Mani Pulite” per poterle, se e’ del caso, intervenire affinche’ sapessero in anticipo su cosa stessimo indagando o affinche’ e, quindi, si potessero prendere le decise contromosse che poteva essere, appunto, da una presentazione spontanea troppo spontanea a una latitanza troppo immediata. Non so se mi spiego, ecco.
    Segnalazioni in questo senso sono state fatte, e’ stata svolta una indagine in questo senso. E l’indagine ha evidenziato che ci sono alcune persone che hanno riferito sia di attivita’ di delegittimazione nei miei confronti sia… no dei miei, dei miei… io dico nei miei perche’ riguarda me, ma nei confronti di tante persone, tra cui anche io. Sia di una attivita’ di… diciamo cosi’, di… non dico di controllo su cio’ che stavamo facendo, non solo di controllo su cio’ che stavamo facendo, ma di individuazione (di quali) potessero essere visti. Io ricordo, per esempio, che sono stati inquisiti della Procura di Brescia, sono stati inquisiti il capo centro, credo, di Roma o di Bologna, non mi ricordo, e’ stato inquisito un paio di funzionari del S.I.S.D.E., sono stati inquisiti anche dirigenti superiori sotto questo aspetto. Insomma, il tentativo era questo: cercare di sapere cosa fa… cosa facevamo noi o cercare di vedere se potevano trovare qualche cosa per poterci delegittimare. Quindi indagini sulla nostra vita privata, ecco. 
  • Sovrint. DI RUBBO§: – Signor Presidente, mi scusi, da Roma Rebibbia.
    PRESIDENTE§: – Avanti, Roma Rebibbia. 
  • Sovrint. DI RUBBO§: – Gli imputati Farinella Giuseppe e Madonia Giuseppe intendono rinunziare al prosieguo dell’udienza. Si autorizza anche la disattivazione del collegamento.
  • PRESIDENTE§: – E’ autorizzato l’allontanamento degli imputati e anche la disattivazione del collegamento, buonasera. 
  • Sovrint. DI RUBBO§: – Buonasera e buon lavoro.
  • PRESIDENTE§: – Prego, avvocato.
  • AVV. LA BLASCA§: – Lei ha potuto accertare o e’ a conoscenza se i Servizi Segreti abbiano posto in essere delle azioni dirette a bloccare le indagini o, comunque, a depistarle o a farle indirizzare verso altri soggetti? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Innanzitutto quando parliamo di Servizi Segreti dobbiamo parlare di nome e cognome, perche’ non me la sento di prendermela con la istituzione, quindi, in tal senso io voglio chiarire, si parla di persone non dell’istituzione in quanto tale, perche’ guai se un parlamentare della Repubblica non dovesse credere all’istituzione. Con riferimento poi… mi rifaccia un attimo la domanda, qual e’ l’aspetto che voleva sapere lei? 
  • PRESIDENTE§: – Depistare interventi per depistare o bloccare le indagini da parte di personaggi dei servi… 
  • AVV. LA BLASCA§: – O indirizzarlo verso alcuni soggetti piuttosto che altri. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Ecco, la valutazione di che cos’e’ questa attivita’ non spetta a me.
    Io posso riferire di una serie di fatti concreti. Fatto concreto e’, per esempio, che venne messa a disposizione dell’onorevole Craxi dall’allora capo della Polizia, gia’ appartenente, a capo dei Servizi Segreti, Parisi, a detta dell’onorevole Craxi gli vennero messi a disposizione tutti i miei tabulati telefonici. Venne svolta un’atti… una serie di attivita’ di intelligence da parte di quel che venne definito il teste Achille, mi sembra, come venne chiamato, fonte Achille, qualcosa del genere, tesa ad individuare quali erano i rapporti con una serie di persone che ognuno di noi poteva avere, non so, con la Chiesa, piuttosto… cioe’, tutta una serie di indagini e di fonti acquisite presso il Ministero degli Interni, di veline acquisite presso il Ministero degli Interni che riguardavano collegamenti, diciamo cosi’, con la masseria piuttosto che con una certa parte della Chiesa. Ci fu proprio tutta… ci fu un’attivita’ investigativa che fu chiamata fonte Achille, credo, ma di cui vi e’ stata un’indagine parlamentare e l’indagine parlamentare si e’ conclusa con un atto risolutivo che, forse, se interessa al Tribunale, potrebbe acquisire direttamente, perche’ e’ molto complicato, molto… molto, cosi’, non si puo’ rispondere, perche’ si corre il rischio di… di confondere l’istituzione con alcune persone. 
  • PRESIDENTE§: – Altro oltre queste no.
  • TESTE DI PIETRO§: – Le indicazioni… diciamo cosi’, le indicazioni fondamentali, se possono servire al Tribunale, possono essere trovate in un fascico… nel fascicolo parlamentare dove, peraltro, c’e’ anche un mio interrogatorio, credo, di otto ore che e’ stato segretato e sta  li’, e nel fascicolo della Procura della Repubblica di Brescia che direttamente ha acquisito degli atti presso il Ministero degli Interni, il servizio S.I.S.D.E., e che in esito ai quali ha provveduto a trasmettere le carte, una parte archiviando, una parte mandando per competenza a Roma, quindi, e’ in quel fascicolo che ci sono proprio… la documentazione inerente l’attivita’ in concreto, le fonti, cioe’ le veline, sono state acquisite, almeno in parte sono state acquisite. Non mi rico… io le ho lette, per quella parte che ho letto, non ricordo di trovare fatti riguardanti la Sicilia, non mi pare di… c’erano molti fatti riguardanti Milano, c’erano molti fatti riguardanti, appunto, indagini fatte su qualcuno di noi, ma non la Sicilia, ecco. 
  • AVV. LA BLASCA§: – Questa attivita’…
  • TESTE DI PIETRO§: – Pero’, magari, non ce l’hanno date, perche’ c’hanno dato solo quelle di Milano, chi me lo dice? Giusto, no? C’e’ anche questo (nel conto). 
  • AVV. LA BLASCA§: – Questa attivita’ e’ mai consistita in manipolazione di atti, che lei ne fosse a conoscenza? Non so, per esempio, tipo richieste sue manipolate, tipo interrogatori suoi manipolati o altri generi atti manipolati? 
  • TESTE DI PIETRO§: – Ma cioe’…
  • AVV. LA BLASCA§: – Intendo per manipo…
  • TESTE DI PIETRO§: – … fisicamente contraffatti.
  • AVV. LA BLASCA§: – Prego?
  • TESTE DI PIETRO§: – Intende dire fisicamente contraffatti? 
  • AVV. LA BLASCA§: – Sostanzialmente si’, ecco.
  • TESTE DI PIETRO§: – Non ne sono a conoscenza. Penserei di farli un po’ piu’ intelligenti quelli dei Servizi Segreti, scusi, eh! Li faccio un po’ piu’ intelligenti ai Servizi Segreti [sovrapposizione di voci]… 
  • PRESIDENTE§: – Non avrebbero tentato una cosa cosi’ (rozza), questo vuole dire. 
  • TESTE DI PIETRO§: – Io ho visto qualcosa di meglio. 
  • PRESIDENTE§: – Andiamo avanti.
  • TESTE DI PIETRO§: – Non me ne voglia.
  • AVV. LA BLASCA§: – Si’, io avrei finito, era…
  • TESTE DI PIETRO§: – Fai in modo che qualcuno viene a dirti pero’ esattamente quel che tu vuoi sapere piuttosto che farti una banale contraffazione di… 
  • AVV. LA BLASCA§: – No, no, la mia domanda era un’altra. 
  • PRESIDENTE§: – No, no, ma ha risposto, ha detto che non gli risulta questo, che casomai avrebbero potuto fare altre cose. Questa e’ la risposta. 
  • AVV. LA BLASCA§: – Nessun’altra domanda, grazie. 
  • PRESIDENTE§: – Altri difensori? Non si ode risposta. 
  • PRESIDENTE§: – No. Allora, diamo la parola per il esame al Pubblico Ministero. 
  • P.M. dott.ssa PALMA§: – Nessuna domanda, Presidente.
  • PRESIDENTE§: – Va bene, allora, ringraziamo il teste.
  • TESTE DI PIETRO§: – Scusate del tempo, io so che posso avere detto qualcosa che non interessava, ma non sapendo l’oggetto specifico sono stato costretto a… grazie, arrivederci a tutti.
  • PRESIDENTE§: – Buonasera. 

Esaurito l’esame, il teste viene licenziato. 

 

 


Di Pietro appello trattativa

 

 

ANTONIO DI PIETRO: «Paolo Borsellino ucciso perché avrebbe voluto indagare su mafia- appalti» 

 

 

 

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