Stragi del ’92 e ’93, Scarpinato: “Un errore indagare solo su Via D’Amelio”

 

Il senatore pentastellato Roberto Scarpinato, durante un’intervista rilasciata su Facebook ad un’associazione antimafia ha spiegato: “In commissione antimafia la maggioranza ha sino ad ora scelto di concentrare il lavoro sulla sola strage di via D’Amelio e non su tutto quanto accaduto nel biennio delle stragi 1992-93.
Noi abbiamo fatto presente che è un torto verso le vittime delle altre stragi e un grave errore di metodo, perché per scoprire le verità nascoste dietro la strage di via D’Amelio e per comprendere le finalità dei depistaggi, dobbiamo capire qual è il filo conduttore che lega tutte le stragi, ricostruire il disegno unitario che le tiene unite l’una con l’altra
“.
L’ex magistrato ha poi proseguito soffermandosi sul metodo d’indagine: “Ad esempio, Paolo Borsellino aveva capito che la strage di Capaci non era solo opera della mafia, aveva compreso di essere spiato dai servizi e per questo manifestò i suoi timori alla moglie, e ciò grazie a fonti che nessun altro aveva, alcune delle quali rimaste segrete, perché alcuni collaboratori di giustizia si fidavano solo di lui.
Sono stati proprio Falcone e Borsellino a comprendere per primi con il maxiprocesso che spezzettare le indagini sui singoli fatti criminosi era un metodo fallimentare e che occorreva invece esaminarli nel loro insieme per ricostruire la chiave di lettura unitaria che portava alla centrale di comando della Commissione.

E’ paradossale che nelle indagini concernenti la loro uccisione nel 1992 e le stragi del 1993, si sia sino ad oggi disapplicato tale metodo di indagine, procedendo in modo parcellizzato per ogni singola strage e perdendo così di vista il disegno unitario che tutte le unisce e che spiega la partecipazione di soggetti esterni, uno dei quali indicato da Gaspare Spatuzza, e la continuità dei depistaggi iniziati già subito dopo la strage di Capaci e proseguiti ininterrottamente nel tempo anche negli anni successivi alle stragi del 1993, come, ad esempio, il depistaggio Scarantino iniziato nel giugno 1994 e portato avanti per anni.
Errore questo –
ha concluso Scarpinato – ancora più grave se la commissione antimafia dovesse persistere a limitare la sua indagine solo ad una strage, venendo meno al dovere della ricostruzione storica complessiva del disegno stragista”.

IL SICILIA 1.12.2023