Ingerenze della ‘ndrangheta negli appalti e nei lavori ferroviari, avviato un terzo procedimento

 

16.12.2023 – Nuovi sviluppi nell’’inchiesta “Doppio Binario”, con il coinvolgimento di 9 imprese affidatarie e relativi amministratori accusati di illeciti fiscali

gli affari dei clan

Nuovi sviluppi per l’inchiesta “Doppio binario” coordinata dalla Dda di  Milano sulle presunte ingerenze della cosca di ‘ndrangheta degli Arena-Nicoscia-Capicchiano di Isola Capo Rizzuto negli interventi d’ammodernamento della rete ferroviaria italiana: a riferirli è la “Gazzetta del Sud”, che parla di un terzo procedimento avviato in seguito all’indagine, un procedimento che coinvolgerebbe le 9 imprese affidatarie dei lavori di manutenzione e i rispettivi 18 amministratori. L’ipotesi accusatoria nei loro confronti è quella di illeciti fiscali e tributari, in particolare l’emissione di fatture false – tra il 2015 e il 2022 – per oltre 10 milioni al fine di evadere le imposte Iva ed Ires. Nei loro confronti il pm ha chiesto al gup del Tribunale di Milano il rinvio a giudizio. In particolare, il processo è stato chiesto per le le società “Armafer”, “Gcf Generali costruzioni ferroviarie”, “Gefer”, “Salcef”, “Euro ferroviaria”, “Francesco Ventura costruzioni ferroviarie”, “Fersalento”, “Cenedese” e “Globalfer”. E per gli amministratori delle imprese Alessandro Rossi, Edoardo Rossi, Andrea Cenedese, Luigi Cenedese, Rosario Morelli, Oscar Esposito, Salvatore Esposito, Tiziano Tolli, Simone Camponeschi, Enrico Peola, Giuseppe Nicolini, Francesco Aloisio, Vittorio De Rosa, Maria Antonietta Ventura, Pietro Ventura, Marcella Ventura, Alessandra Ventura e Marcello De Pascalis. Il nuovo troncone processuale prevedibilmente si unificherà a quello già in corso, con 40 imputati, davanti al gup. Invece, lo scorso 16 febbraio si è chiuso concluso con 14 condanne il procedimento col rito abbreviato. (redazione@corrierecal.it)