“Una mattina ero andato a trovare Paolo Borsellino – tra l’altro faccio parte del gruppo che si occupa della mafia dell’agrigentino, quindi facevo capo a Paolo Borsellino, quotidianamente lo andavo a trovare quando c’era – con il collega Pilato e lo abbiamo trovato che si
lamentava.
Borsellino o si arrabbiava in maniera esagerata e diceva un mucchio di parolacce per episodi banali, era il suo modo di sfogarsi, oppure anche quando si lamentava di cose serie lo faceva con molta serenità e pacatezza.
Borsellino o si arrabbiava in maniera esagerata e diceva un mucchio di parolacce per episodi banali, era il suo modo di sfogarsi, oppure anche quando si lamentava di cose serie lo faceva con molta serenità e pacatezza.
Ricordo che lo trovammo che diceva “in questo ufficio bisogna mettersi in testa che le notizie devono circolare, non è possibile che ciascuno di noi sappia delle cose e se le tenga per se”
Noi due non avevamo capito che il discorso era riferito a lui, pensavamo si lamentasse di noi.
Gli abbiamo detto “noi siamo arrivati nella D.D.A. da poco, non ci troviamo niente di male che sulla gestione di qualche pentito
Gli abbiamo detto “noi siamo arrivati nella D.D.A. da poco, non ci troviamo niente di male che sulla gestione di qualche pentito
non siamo perfettamente informati”.
Lui ha risposto “sto parlando per me” e aggiunse “so che c’è un fascicolo che riguarda la cattura di Salvatore Riina e nessuno mi ha informato”.
Lui ha risposto “sto parlando per me” e aggiunse “so che c’è un fascicolo che riguarda la cattura di Salvatore Riina e nessuno mi ha informato”.
Estratto dall’ audizione del dr Cartosio al CSM, 28/07/1992.
Qui il testo integrale del documento
AUDIZIONE DR. CARTOSI 1992