PAOLO BORSELLINO: MAFIOSI e FASCISMO

… “Un’ultima considerazione, prendendo un po’ di spunto da quello che ha detto il prof. Renda sul fascismo.
Ma il fascismo non ha combattuto la mafia! Mi consenta professore. 
Io sono un attento osservatore, non sono uno storico. 
Però io devo dire che quando Mori affermò di avere debellato la mafia in Sicilia, ingannava per primo se stesso. 
Storicamente noi ora abbiamo saputo che il fascismo colpì la mafia, diciamo, piccola. Ma la grande mafia, quella che ha sempre imperato sotto tutti i governi e con tutti i regimi, aderì al fascismo, e non fu toccata, non fu mandata al confino di polizia: la grande mafia, quella che dopo l’ingresso degli americani diventò potere di nuovo, dopo quella breve parentesi. 
E dobbiamo dire che anche nel ventennio i mafiosi più astuti, più furbi e più intelligenti, con l’adesione al fascismo continuarono a comandare. E la frase “abbiamo distrutto la mafia”, era come quella “abbiamo sette milioni di baionette”. 
Anche quello fu un bluff.  E allora, signori miei, il rimedio.”

 Testo dell’intervento svolto al dibattito sul tema “Cristiani e uomini di buona volontà di fronte alla mafia”, tenuto presso la Facoltà di Magistero di Palermo il 17 dicembre 1981

Tratto dall’intervento del dottor #PaoloBorsellino riportato da “Rocco Chinnici l’Illegalità protetta“

 

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