19 luglio 1992 Testimonianze riportate dalla sentenza “Borsellino Ter”

19 luglio 1992 Per ricostruire lo svolgersi di quei terribili momenti, che precedettero e seguirono l’esplosione in cui persero la vita Paolo BORSELLINO e gli agenti della sua scorta, risultano molto utili le testimonianze degli abitanti della via D’Amelio rese nei processi.
ROSA CATALDO, nell’udienza del 17.1.1995 ha riferito che il giorno della strage, dopo avere pranzato, uscì sul terrazzino che dà sulla via D’Amelio, al primo piano, dove si trattenne per qualche tempo assieme alla figlia e alla nipotina di pochi mesi.
TESTE CATALDO: … sentimmo arrivare delle macchine, perché c’era un enorme silenzio prima e quindi ci siamo girati ed abbiamo visto dei poli… insomma queste macchine…
P.M. PETRALIA: Le macchine sono arrivate con le sirene in funzione? TESTE CATALDO: No, le sirene no, c’era un enorme diciamo…
P.M. PETRALIA: Siete stati attratti, allora, da cosa? Dal rumore dei motori?TESTE CATALDO: Da questo rumore di macchine perché, logicamente, c’era un enorme silenzio prima, entro… io mi giro e neanche il tempo di girarmi vedo questi giovani, anche una ragazza con i cape… con i mitra in mano; immediatamente l’istinto ci ha fatto pensare di rientrare, anche perché avevamo la bambina… subito io e mio genero abbiamo detto: ‘Entriamo, entriamo’, prendiamo la bambina dalla carrozzina e l’abbiamo messa dentro, il tempo che la misi dentro scoppia la bomba. Io fui spinta, poi risucchiata, ferita, insomma e tutto il resto…
TESTE CATALDO: … La mia attenzione si è posata alle macchine che passavano davanti al mio balcone, quindi più verso la via Autonomia Siciliana e contemporaneamente ho visto solo la ragazza, la LOI, diciamo, questa bionda che mi ha colpito in quell’istante perché ho detto: ‘Guarda questa povera ragazza… con questo mitra…’, ma furono attimi…

GIUSEPPE MOSCUZZA (17.1.1995) Quando è successa la strage… eravamo nella stanza che dà proprio sul posto dove è avvenuta la strage, saranno un trenta – quaranta metri in linea d’aria, ero io con mio figlio e mia sorella seduti sul divano di fronte al balcone; erano le 16.55… insomma c’è stata una fortissima esplosione… poi c’è stata una fortissima fiam… calore sulla parte destra, perché io ero rivolto… ed una fortissima luce, accecante… e mi sono trovato poi tutto… insomma, insanguinato, mio figlio insanguinato…
Dopo che ho visto la fiammata… intanto ci siamo resi conto di come eravamo combinati, insomma, e subito dopo mi sono affacciato e c’era un enorme fumo, terribile…

NUNZIA PORRETTO, escussa nell’udienza del 21.12.1994 ha riferito di essersi affacciata alla finestra del suo appartamento, che dà sulla via D’Amelio, proprio nel momento in cui giunsero le auto di BORSELLINO e della sua scorta:
P.M. PALMA: Cosa ha visto? Vediamo se se lo ricorda…
TESTE PORRETTO: Sono scesi dalla macchina ed erano tutti attenti che scendesse questa persona…
P.M. PALMA: Erano armati?
TESTE PORRETTO: Sì, sì, avevano le pistole e poi…
P.M. PALMA: E quindi il giudice si è diretto verso dove? Qual è stato il…
TESTE PORRETTO: Verso la portineria e dopo, ripeto, è successo che è scoppiata la bomba, cioè ho sentito questo boato…
P.M. PALMA: Lei ha avuto modo di vedere se Paolo BORSELLINO ha citofonato?
TESTE PORRETTO: No, si avvicinò, sì, che citofonò non lo so, perché noi abitiamo all’ottavo piano, quindi…
P.M. PALMA: Cos’è successo dopo?
TESTE PORRETTO: Cioè è scoppiata questo… insomma bomba; io so solo che sono rito… cioè sono caduta all’indietro, ho sbattuto la testa e non… non sentivo più dalle orecchie e niente, dopodiché mi sono alzata ed ho visto che c’era tutto distrutto30.

MAURO BARTOLOTTA (2.3.1995)  abitazione, mobilio compreso, è stata pressoché interamente distrutta

IMERIO TANI (3.3.1995) ha riferito di avere avvertito un violento spostamento d’aria, prima come pressione, poi come risucchio. Ha riferito inoltre di avere notato, intorno alle 8.00 del mattino di domenica 19 luglio, un gruppo di uomini intorno ai trent’anni di età, fermi in fondo alla via D’Amelio, vicino al giardino, intenti a parlare fra loro; la circostanza lo colpì, apparendo insolita la presenza di tante persone a quell’ora del mattino di un giorno festivo; comunque, poiché al momento non diede troppa importanza alla cosa, ha detto di non poter descrivere meglio le persone che vide; peraltro, si è detto quasi certo che non fossero abitanti del luogo.

ANTONINO AMATO (9.2.1995)  l’esplosione, distrusse completamente la camera da letto del suo appartamento…ho sentito un lampo e poi un boato terrificante, cioè un boato che mi è sembrato un’eternità, che non finiva mai… poi ho visto entrare del fumo.
TESTE AMATO: … poi mi sono indirizzato verso il balcone dove entrava questo fumo.
P.M. PALMA: Cosa ha visto?
TESTE AMATO: Beh…
P.M. PALMA: … Ha visto la volante della Polizia arrivare?
TESTE AMATO: Finché sono stato là io no, non c’era… non c’era nessuno. C’erano solamente dei corpi…
P.M. PALMA: Mutilati, straziati.
TESTE AMATO: … straziati, bruciati, macchine che bruciavano. C’era questo.
P.M. PALMA: Dopo quanto tempo è arrivata la volante della Polizia?
TESTE AMATO: Non so dirglielo perché ad un certo punto sono rimasto là impressionato, scioccato, impietrito… (…)
P.M. PALMA: Ha visto qualcuno ancora vivo in mezzo a questi corpi straziati?
TESTE AMATO: No.
P.M. PALMA: Qualcuno che correva?
TESTE AMATO: No

RICCARDO RABITA ha riferito che quel giorno nella via D’Amelio vi erano innumerevoli autovetture parcheggiate.

ANTONINO GENOVESE (17.11.1994) ha riferito di essere rientrato a casa intorno alle 15.30 di domenica 19 luglio e di avere parcheggiato la propria autovettura davanti alla portineria del civico 19, in retromarcia e obliquamente – cioè a “spina di pesce” – rispetto al marciapiede, tra una Seat “Ibiza” di colore nero, alla sua destra, e una Fiat “Panda” celeste alla sua sinistra; a fianco di quest’ultima era parcheggiata una Fiat “126” di colore rosso “piuttosto invecchiato”, con il cofano anteriore vicino al marciapiede. Ha espressamente precisato che la “126” che aveva visto era parcheggiata nel punto esatto ove si è formato il cratere dell’esplosione.