9️⃣ 🟧 ARCHIVIO – AGNESE BORSELLINO: ”Tante vite ho vissuto. Prima e dopo Paolo, mio marito, il padre dei miei figli.”



Me l’hanno portato via una domenica di luglio di vent’anni fa, ma è come se fosse ieri. Lo sento ancora avvicinarsi: mi sorride, mi fa una carezza, mi dà un bacio, poi esce accompagnato dagli agenti di scorta. E non c’è più, inghiottito da una nuvola di fumo che vorrebbe ingoiare tutta la città. Subito dopo il suo assassinio mi invitavano spesso a incontri e ricevimenti organizzati in tanti luoghi importanti delle istituzioni: al Quirinale, al Senato, alla Banca d’Italia, e in altri palazzi romani.

Anche al Vaticano mi invitavano. Io me ne stavo seduta in un angolo. Silenziosa, annichilita. Come fossi una bella statuina. Fra me e me dicevo: Mi cercano perché sono la moglie di Paolo Borsellino, mi stanno vicini per la memoria di mio marito, un magistrato che ha sacrificato la sua vita per lo stato . Mi facevano anche tanti doni preziosi quegli uomini del potere.

 

Tratto da:  Ti racconterò tutte le storie che potrò 

 

 

AGNESE BORSELLINO:“Ti racconterò tutte le storie che potrò. Così il nostro sarà un romanzo che non finirà mai, sino a quando io vivrò. La lieta novella manterrà sempre fresco il nostro amore. Perché l’amore ha bisogno di mantenersi fresco”.   “Ho deciso di fare questo racconto una mattina, una di quelle mattine che avrebbero reso felice Paolo. Mentre sorgeva il sole, lui si accorgeva di un nuovo germoglio nelle piante sistemate con cura sul balcone della nostra casa di via Cilea. Sorrideva, rideva anche di gusto. Quante volte l’ho guardato strano in quelle mattine. Gli chiedevo: ‘Paolo a chi sorridi’? Mi diceva: ‘Sorrido a fratello sole, perché oggi ci donerà un’altra bella giornata’ E accarezzava i nuovi germogli: ‘Sai, Agnese’, sussurrava, ‘sono un uomo fortunato, perché alla mia età riesco ancora ad emozionarmi’.Da “Ti racconterò tutte le storie che potrò”

 

AGNESE PIRAINO BORSELLINO

 

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