Giuseppe Sammarco e Luciano Tirindelli: gli agenti della scorta raccontano il loro giudice.Giovanni Falcone è stato ucciso dalla mafia il 23 maggio 1992, in un attentato che ha coinvolto anche la moglie e i suoi “ragazzi della scorta”.
Giuseppe e Luciano avrebbero dovuto essere con loro ma quel giorno, per un gioco del destino, hanno avuto salva la vita.
È anche per questo che non smettono di raccontare: cosa successe quel pomeriggio a Capaci, cosa avvenne dopo, ma soprattutto cosa c’era prima.
Tra aneddoti e fatti di cronaca, il Giovanni Falcone della vita di tutti i giorni, severo, astuto e instancabile professionista, ma anche affabile, generoso ed infine fragile, in una Palermo che lo isola e che non riconosce più.
Il REPARTO SCORTE di Palermo e gli angeli custodi di Falcone e Borsellino