PISTOIA – Gli altri agenti della scorta… del dottor Falcone

 

 

Gli altri

 

 

ROCCO DICILLO       VITO SCHIFANI


Alla vigilia dell’Anniversario della STRAGE di CAPACI  un “eccetera” di troppo ancora senza una spiegazione.

 

La DELIBERA della GIUNTA comunale di PISTOIA

 

 

 

ALLEGATO alla delibera 

 

 

 

PISTOIA inaugura il GIARDINO CAPACI in ricordo di ANTONIO MONTINARO 😡 ed agli altri … agenti della scorta

 

 

VIDEO


3 maggio 2024 Comunicato del comune di Pistoia
 

Inaugurato stamani il giardino Capaci dedicato a Antonio Montinaro e agli altri agenti di scorta di Giovanni Falcone

 

Si è svolta stamani la cerimonia di inaugurazione del giardino pubblico “Capaci” in via Giuseppe Pietri in località Mattia Ponzano, dopo Candeglia, dedicato ad Antonio Montinaro e agli altri agenti di scorta di Giovanni Falcone, rimasti uccisi nella strage di Capaci il 23 maggio 1992. All’iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Pistoia, Tina Montinaro, vedova di Antonio, l’assessore regionale alla legalità Stefano Ciuoffo, il questore di Pistoia e il vice prefetto vicario. Presenti anche i bambini delle classi 5°A e 5°B della scuola primaria Gianni Rodari di Candeglia.
L’area a verde intitolata stamani è stata completamente riqualificata dal Comune con la messa a dimora di una sessantina di alberi (betulle, gelsi ornamentali, querce, liquidambar, melograni, aceri e ginkgo biloba), una nuova area giochi per bambini formata da uno scivolo, altalene, il bilico e la palestrina. Presente anche un campo per calcetto. L’area è inoltre dotata di panchine e cestini porta rifiuti. Infine sono stati ripristinati i viali interni, installate due fontanelle e un nuovo impianto di irrigazione.
Dopo l’inaugurazione del giardino, si è svolto un incontro con gli alunni della scuola primaria Gianni Rodari di Candeglia culminata con la scopertura di un murales dedicato ad Antonio Montinaro, realizzato da uno street artist locale.
Per l’associazione Vento e Vertigine, co-promotrice dell’evento, stamani è stata anche l’occasione per presentare il progetto “Il giardino diffuso della legalità” il cui obiettivo è far nascere in ogni comune della Regione un giardino intitolato ad una vittima del dovere.
Il programma della due giorni di eventi per promuovere la cultura della legalità e della giustizia, promosso dall’associazione Vento e Vertigine APS insieme a Comune di Pistoia, Regione Toscana, Consiglio Regionale, Ufficio Scolastico Provinciale, Consulta studentesca e Associazione Nazionale Magistrati, è partito ieri mattina nella sala Maggiore del Palazzo comunale. Tina Montinaro ha incontrato una rappresentanza di studenti delle scuole, evento trasmesso in diretta streaming per coinvolgere il maggior numero possibile di giovani. Successivamente Montinaro ha incontrato gli studenti delle scuole superiori nella palestra dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Socio-Sanitari Luigi Einaudi, iniziativa trasmessa in diretta su YouTube e su un network specializzato che ha collegato circa 400 istituti scolastici in tutta Italia.
L’essenza di queste giornate risiede nelle parole di Tina Montinaro che, con la sua testimonianza, cerca di trasmettere un messaggio di speranza e resilienza, come ha dichiarato: “Mio marito quel giorno a Capaci ha perso una battaglia, ma alla fine la mafia ha perso. Se oggi siamo qui, vuol dire che la mafia, quella mafia, ha perso. La mafia delle stragi, delle bombe, ha perso”.
Le iniziative sono organizzate dall’associazione Vento e Vertigine con la compartecipazione del Comune di Pistoia, in collaborazione con l’Anm sottosezione di Pistoia, LdB e Consulta provinciale degli studenti, con il patrocinio di Regione Toscana, Consiglio regionale e Provincia di Pistoia e il supporto di Fondazione Caript, Conad, Vannucci Piante e Mister Wizard.

 

 

Il giardino ’Capaci’. Un nuovo spazio verde nel segno della legalità e della lotta alla mafia

 

L’area è stata inaugurata con i bimbi della primaria di Candeglia. Presente Tina Montinaro, vedova del capo-scorta del giudice Falcone.

La strage di Capaci, dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta: Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, sarà ricordata per sempre a Mattia, poco sopra Candeglia. Qui è stato inaugurato il giardino pubblico in via Giuseppe Pietri. Si chiama “Capaci”, in memoria di quanto accaduto il 23 maggio 1992. Memoria che dovrà servire alle nuove generazioni, rappresentate per l’occasione dai bambini delle classi quinta A e quinta B della scuola primaria Gianni Rodari di Candeglia, per sottolineare l’importanza della lotta alla mafia e all’illegalità. Una battaglia che da anni viene portata avanti da Tina Montinaro, vedova di Antonio, che ha voluto essere presente alla cerimonia. “Giornate come queste, oltre che emozionarmi, mi fanno capire che mio marito non è morto invano. Quando starete qui – ha aggiunto, rivolgendosi ai bambini, dovete dire ’capaci’. Capaci di che? Capaci di cambiare. Capaci di dire no alla mafia e di ricordare sempre che a Capaci ci sono stati uomini che hanno dato la vita per tutti quanti noi. Pistoia ha sempre dato il suo contributo – ha poi concluso Tina Montinaro –, come quando ha ospitato la teca contenente la Quarto Savona Quindici (l’auto blindata su cui viaggiavano gli agenti della scorta di Falcone nel giorno della strage), e l’intitolazione a Capaci di questo giardino ne è la conferma”. Un gesto doveroso ma significativo per il sindaco Alessandro Tomasi. “In questo modo restituiamo qualcosa a Tina, che ha donato tanto della sua esperienza alla nostra città con varie visite nelle scuole”, ha affermato il primo cittadino. Al suo fianco anche l’assessore regionale alla legalità Stefano Ciuoffo e i rappresentati istituzionali del territorio. L’area verde è stata completamente riqualificata dal Comune con la messa a dimora di una sessantina di alberi, una nuova area giochi per bambini formata da uno scivolo, altalene, il bilico e la palestrina. Presente anche un campo per il calcetto. L’area è inoltre dotata di panchine e cestini porta rifiuti. Infine sono stati ripristinati i viali interni, installate due fontanelle e un nuovo impianto di irrigazione. Dopo l’inaugurazione del giardino, si è svolto un incontro con gli alunni della scuola primaria Gianni Rodari di Candeglia, culminata con la scopertura di un murale dedicato ad Antonio Montinaro, realizzato dallo street artist pistoiese Ldb. Per l’associazione Vento e Vertigine, co-promotrice dell’evento, la cerimonia di ieri è stata anche l’occasione per presentare il progetto “Il giardino diffuso della legalità”, il cui obiettivo è quello di far nascere in ogni comune della Regione un giardino intitolato a una vittima del dovere.  Francesco Bocchini LA NAZIONE


Pistoia: un giardino intitolato ad Antonio Montinaro, agente della scorta di Falcone

Il gruppo consiliare del Partito Democratico in consiglio comunale a Pistoia ha depositato una mozione per l’intitolazione di un giardino pubblico ad Antonio Montinaro, agente della scorta di Giovanni Falcone che perse la vita nell’attentato di Capaci del 23 maggio 1992.

 

“La moglie Tina più volte ha fatto visita alla nostra città per portare la sua testimonianza, riscuotendo sempre grande partecipazione. (La moglie è presidente dell’associazione Quarto Savona Quindici, l’auto della scorta di Falcone, ndr) E’ una mozione che vuole porre ancora una volta l’attenzione sul tema della legalità, auspicando un’ampia convergenza in aula da parte di tutte le forze politiche rappresentate a Palazzo di Giano” si legge nella nota del Pd. “Riteniamo che lo spazio da utilizzare – afferma la capogruppo Pd, Federica Fratoni – sia quello che l’amministrazione comunale sta riqualificando tra via Pietri, via Boccaccini e via Santomoro ed avremmo già individuato anche uno slogan: “Siamo anche noi…Capaci”. Sarebbe un messaggio molto bello, e sicuramente apprezzato, da chi vive nella zona e che usufruisce dello spazio a verde, ma può divenire anche un luogo dove poter attivare un percorso specifico sulla cultura della legalità assieme alle scuole ed alle Forze dell’Ordine”.
Inoltre il Pd chiede all’amministrazione, una volta intitolato lo spazio a Montinaro, di attivare il gemellaggio con il parco della memoria dedicato alle vittime di Capaci. Nel 2022, infatti, ricorre il trentennale delle stragi di mafia nelle quali persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. “Riteniamo opportuno concludere questo anno particolare con un gesto concreto da parte del Comune di Pistoia, soprattutto a seguito della grande manifestazione con le scuole dell’aprile scorso in occasione della tappa in città della teca contenente la Quarto Savona Quindici” conclude Fratoni.


“Non ci avete fatto niente”. Insieme a Tina

 

La Memoria e l’incontro nel nome della Legalità. La moglie di Montinaro, capo scorta di Falcone, torna a Pistoia. Due giorni di iniziative

La Memoria e l’incontro, la parola e il confronto, e sopra ogni cosa quel principio faro che deve (o dovrebbe) guidare tutti, comuni cittadini e uomini e donne di Stato: legalità. Testimone e vessillo ideale è in questo senso Tina Montinaro, una delle figure di spicco della lotta alle mafie nonché vedova di Antonio Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone rimasto ucciso nella strage di Capaci il 23 maggio del 1992 che nei giorni di giovedì 2 e venerdì 3 maggio rinnoverà la sua amicizia con Pistoia. Accade grazie all’associazione Vento e Vertigine che per quei due giorni ha organizzato una fitta agenda di iniziative. Si parte giovedì 2 con un primo incontro (ore 8.30) in Sala Maggiore, a Palazzo Comunale, che vedrà coinvolti gli studenti degli istituti comprensivi pistoiesi e una serie di altre realtà scolastiche grazie alla trasmissione in diretta streaming. A questo primo momento ne seguirà un altro nella stessa mattina organizzato in collaborazione con la Consulta provinciale studentesca, alle 11, che invece si svolgerà negli spazi dell’Istituto Einaudi, ancora una volta con diretta streaming su YouTube. La maratona di legalità riprende venerdì 3 maggio, con tracce ancor più tangibili per la cittadinanza tutta. Palcoscenico della giornata sarà Candeglia, dove, alle 10.30, con la regia del Comune di Pistoia si svolgerà la cerimonia di intitolazione del giardino pubblico ad Antonio Montinario e agli agenti della scorta di Falcone, con la successiva presentazione del progetto ‘Giardino diffuso della legalità’, mentre alle 12 con i bambini della scuola primaria Rodari, verrà scoperto il murale realizzato dallo street artist LdB e dedicato ad Antonio Montinaro. La due giorni di Vento e Vertigine è stata intitolata “Non ci avete fatto niente” dall’omonimo libro scritto da Tina Montinaro, uscito lo scorso anno e destinato a un pubblico di lettori dai 9 anni in su. “La nostra associazione si occupa di cultura digitale e comunicazione. Una delle declinazioni di quest’ultimo tema è proprio la legalità – è il commento del presidente di Vento e Vertigine, Walter Tripi –. Tina è un’amica di Pistoia, si è presentata l’occasione di averla ancora qui e l’abbiamo colta senza esitazione. Proprio nei giorni scorsi si è svolto un incontro di preparazione a queste due giornate all’Istituto Einaudi con l’Associazione Nazionale Magistrati, anche nella volontà di trasformare questo momento in un vero e proprio percorso. “Siamo felici che questa iniziativa possa servire a promuovere l’idea di un Giardino diffuso della legalità: ne stiamo parlando coi diversi livelli istituzionali – conclude Tripi – e abbiamo incontrato una grande disponibilità affinché ciò si realizzi”. Tutto il calendario è realizzato in compartecipazione con il Comune di Pistoia, in collaborazione con l’Anm Sottosezione di Pistoia, LdB e Consulta provinciale degli studenti. Con il patrocinio di Regione Toscana, Consiglio Regionale e Provincia di Pistoia e il supporto di Fondazione Caript, Conad, Vannucci Piante e Mister Wizard. LA NAZIONE 30.4.2024


4.5.2024 POLIZIA DI STATO Questura di Pistoia. Inugurato giardino in ricordo di Antonio Montinaro

 

Ieri 3 maggio si è svolta la cerimonia di inaugurazione del giardino pubblico “Capaci” in via Giuseppe Pietri, località Candeglia-Pistoia, dedicato ad Antonio Montinaro e agli altri agenti di scorta di Giovanni Falcone, rimasti uccisi nella strage di Capaci il 23 maggio 1992. All’iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Pistoia, Tina Montinaro, vedova di Antonio, l’assessore regionale alla legalità Stefano Ciuoffo, il questore di Pistoia e il vice prefetto vicario. Presenti anche i bambini delle classi 5°A e 5°B della scuola primaria Gianni Rodari di Candeglia. L’area a verde intitolata stamani è stata completamente riqualificata dal Comune con la messa a dimora di una sessantina di alberi (betulle, gelsi ornamentali, querce, liquidambar, melograni, aceri e ginkgo biloba), una nuova area giochi per bambini formata da uno scivolo, altalene, il bilico e la palestrina. Presente anche un campo per calcetto. L’area è inoltre dotata di panchine e cestini porta rifiuti. Infine sono stati ripristinati i viali interni, installate due fontanelle e un nuovo impianto di irrigazione. Dopo l’inaugurazione del giardino, si è svolto un incontro con gli alunni della scuola primaria Gianni Rodari di Candeglia culminata con la scopertura di un murales dedicato ad Antonio Montinaro, realizzato da uno street artist locale. Per l’associazione Vento e Vertigine, co-promotrice dell’evento, stamani è stata anche l’occasione per presentare il progetto “Il giardino diffuso della legalità” il cui obiettivo è far nascere in ogni comune della Regione un giardino intitolato ad una vittima del dovere. Il programma della due giorni di eventi per promuovere la cultura della legalità e della giustizia, promosso dall’associazione Vento e Vertigine APS insieme a Comune di Pistoia, Regione Toscana, Consiglio Regionale, Ufficio Scolastico Provinciale, Consulta studentesca e Associazione Nazionale Magistrati, è partito ieri mattina nella sala Maggiore del Palazzo comunale. Tina Montinaro ha incontrato una rappresentanza di studenti delle scuole, evento trasmesso in diretta streaming per coinvolgere il maggior numero possibile di giovani. Successivamente Montinaro ha incontrato gli studenti delle scuole superiori nella palestra dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Socio-Sanitari Luigi Einaudi, iniziativa trasmessa in diretta su YouTube e su un network specializzato che ha collegato circa 400 istituti scolastici in tutta Italia. L’essenza di queste giornate risiede nelle parole di Tina Montinaro che, con la sua testimonianza, cerca di trasmettere un messaggio di speranza e resilienza, come ha dichiarato: “Mio marito quel giorno a Capaci ha perso una battaglia, ma alla fine la mafia ha perso. Se oggi siamo qui, vuol dire che la mafia, quella mafia, ha perso. La mafia delle stragi, delle bombe, ha perso”.


LETTERA APERTA AL SIG. SINDACO DI PISTOIA:

 

Genova, lì 10 maggio 2024
Egr. Dott. Alessandro TOMASI
Sindaco della Città di Pistoia.
e p.c.
S.E. Dott.ssa Lucia Donatella MESSINA
Prefetto della Città di Pistoia.
Egr. Dott. Marco DALPIAZ
Questore della Provincia di Pistoia.
Egr. Sig. Angelo CORBO
Sopravvissuto alla strage di Capaci
Egr. Sig. Giuseppe COSTANZA
Sopravvissuto alla strage di Capaci
Egr. Sig. Brizio MONTINARO
Fratello di Antonio Montinaro
Egr. Sig. Antonio VASSALLO
Testimone della strage di Capaci.
e c.a.
Sigle sindacali tutte della Polizia di Stato -Albo-
Oggetto: Lettera aperta
 
Egregio Signor Sindaco,
ci rivolgiamo a Lei, quale Primo Cittadino della splendida Città di Pistoia, in relazione all’apposizione di una targa commemorativa “ad Antonio Montinaro ed agli altri agenti della scorta” nel “Giardino Capaci” della Sua Città.
Agende Rosse è un’associazione fondata da Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, ucciso a Palermo per mano di Cosa Nostra e, come priorità assoluta dell’agire dei propri componenti, v’è l’impegno costante per la ricerca della verità e della giustizia sulle stragi del 1992.
Interveniamo oggi per manifestarLe il nostro disappunto, non certo per la lodevole iniziativa di intitolare uno spazio pubblico a Capaci e alla memoria di quanti, ormai trentadue anni fa, vi persero
la vita, ma per l’inopportuna – sia consentito il termine – dicitura riportata in targa “ed agli altri agenti della scorta”.
Confidando di incontrare il Suo interesse, proviamo a spiegare il motivo per cui il nostro rammarico ed il nostro sconcerto ci hanno determinato a scrivere queste poche righe.
Nell’ormai tristemente nota strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio 1992 – appena cinquantasette giorni prima di quella di Via Mariano D’Amelio, in Palermo (19 luglio1992) – trovarono la morte Giovanni Falcone, magistrato; Francesca Morvillo, magistrato; Vito Schifani, agente di scorta; Antonio Montinaro, agente di scorta; Rocco Dicillo, agente di scorta.
Sopravvissero, invece, Angelo Corbo, agente di scorta; Paolo Capuzza, agente di scorta; Gaspare Cervello, agente caposcorta; Giuseppe Costanza, autista giudiziario specializzato.
Signor Sindaco,
riteniamo che la legittima decisione di intitolare il giardino Capaci al solo agente scorta Antonio Montinaro – meritevole di ricordo senza alcuna ombra di dubbio –, relegando gli altri morti innocenti di quell’atto criminale alla dicitura “altri agenti della scorta”, abbia recato offesa non solo alle vittime, ma anche ai loro familiari, ai sopravvissuti e a tutte le cittadine ed i cittadini che ancora piangono quelle stragi.
Senza considerare che una simile decisione presta il fianco ad oscene ipotesi di “morti di serie A” e “morti di serie B”.
Ci auguriamo e auspichiamo sia ancora possibile la sostituzione della targa (oggetto del disappunto di tante realtà della c.d. antimafia sociale e non solo) con una nuova riportante unicamente il nome dell’agente Antonio Montinaro – qualora l’intenzione della Sua Amministrazione fosse stata, e sia tutt’oggi, quella di intitolare il giardino alla sola sua memoria – o, al contrario, con una recante i nominativi di tutte le vittime di quel 23 maggio 1992. Quest’ultima è la soluzione che ci permettiamo di suggerire ed anzi che accoratamente chiediamo di adottare: citare tutte le vittime della strage di Capaci, una per una, per nome e cognome. E ciò per pari dignità e rispetto dovuti ad ogni vittima diretta e indiretta, vivente e non, di quella terribile strage.
Signor Sindaco,
comprenderà che, come realtà associativa operante sul tema da anni – anche forti della inestimabile presenza di familiari delle vittime e sopravvissuti alle stragi del 1992 tra gli iscritti – non potevamo esimerci dall’intervenire, appena venuti a conoscenza dell’increscioso episodio. E ciò è ancora più vero proprio perché certi della Sua buona fede.
Ci auguriamo, pertanto, che Ella vorrà ben accogliere questa nostra nota, aperta e diffusa giacché intervenuta a scoprimento della targa avvenuto e pubblicizzato.
Infine, un invito a tutti i destinatari della presente.
Nella Vostra splendida terra, in Toscana, avete la fortuna di godere della fisica presenza di un testimone diretto di quel 23 maggio, di Angelo Corbo, agente della scorta di Giovanni Falcone sopravvissuto a quella terribile strage.
Se ne avete piacere contattatelo, interpellatelo, invitatelo a parlare nelle piazze e nelle scuole! Siamo certi che vi illuminerà con quella verità che solo chi era presente può conoscere e raccontare!
Ringraziando per l’attenzione riservataci e rimanendo a disposizione per qualunque eventuale istanza di chiarimento e confronto, auguriamo buon lavoro.
Nella speranza che tutte le vittime di mafia possano avere – finalmente ed in eguale misura – dignità di ricordo.
Distinti saluti.
Prof. Giuseppe Carbone Presidente coordinatore Associazione Le Agende Rosse Liguria gruppo “Falcone Borsellino”

Atto di trasferimento di proprietà del relitto dell’auto di scorta al dottor Falcone in cui persero la vita gli agenti ROCCO DICILLO, ANTONIO MONTINARO e VITO SCHIFANI, 

 

 

 

Gli Angeli custodi di Giovanni Falcone