26.6.2024 Fino a 514 nuovi ispettori per lotta al Caporalato
L’Inps e l’Inail potranno indire concorsi per assumere nel 2024 fino a 514 nuovi ispettori da destinare alla lotta al caporalato e al lavoro sommerso. Lo prevede un emendamento dei relatori al decreto Agricoltura depositato alla commissione Industria del Senato. L’Inps è autorizzato ad assumere a tempo indeterminato, fino a 403 unità di personale da inquadrare nell’area funzionari, famiglia professionale ispettore di vigilanza.
L’Inail ne potrà assumere fino a 111. Le assunzioni avverranno tramite una procedura concorsuale pubblica congiunta per titoli ed esami, su base regionale, anche svolta mediante l’uso di tecnologie digitali ANSA
26.6.2024 Caporalato: Inps, annullati 27mila contratti irregolari nel 2023
L’Inps rende noti i risultati delle attività ispettive contro il lavoro irregolare
Proseguirà anche per il 2024 l’impegno del personale ispettivo dell’Istituto, nella partecipazione ai tavoli interforze di pianificazione delle attività di contrasto al caporalato (non solo agricolo) e nell’ambito del Progetto promosso dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (Inl), in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Omi), con la quale nel 2023 è stato rinnovato uno specifico Protocollo d’Intesa, denominato‘A.L.T. Caporalato D.U.E. – Azioni per la Legalità e la Tutela del Lavoro – Dignità, Uguaglianza ed Equità.
Nel 2024 gli interventi ispettivi, principalmente rivolti verso i settori merceologici individuati dal Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso 2023-2025, come ad esempio il lavoro domestico e l’agricoltura, e verso quei settori che, sulla base dei dati statistici e in considerazione del contesto territoriale (es. vocazione turistica o stagionalità), risultano maggiormente esposti alla presenza di “lavoratori in nero” (es. Attività svolte nell’ambito di eventi fieristici e di intrattenimento, attività svolte in orario serale e notturno, nei fine settimana e festività, ecc…). L’azione di contrasto al lavoro sommerso sarà indirizzata verso tutte le forme di lavoro irregolare, ivi incluso, anche il cosiddetto “lavoro grigio” ovvero quei rapporti di lavoro che, attraverso modalità di elusione della normativa e contrattuale, seppur formalmente regolari, presentano nella sostanza elementi di irregolarità, caratterizzati da un minore impatto sugli oneri retributivi, contributivi e fiscali a carico del datore di lavoro.
Nel corso dell’anno l’Istituto continuerà, inoltre, a essere impegnato nella realizzazione del progetto volto all’implementazione del Portale Nazionale del Sommerso (Pns) gestito dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro che sostituisce e integra le banche dati esistenti attraverso le quali tutti i soggetti istituzionali coinvolti (Inl, Inps, Inail, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza) condividono le risultanze degli accertamenti ispettivi, garantendo una piena centralizzazione e una completa condivisione dei risultati delle attività ispettive e dei soggetti ispezionati, con l’obiettivo ultimo di migliorare l’efficacia della programmazione dell’attività ispettiva e il monitoraggio del fenomeno del lavoro sommerso su tutto il territorio nazionale. Si rammenta in tal senso che l’Istituto, già nel corso del 2022, ha avviato nell’ambito dell’investimento a esso assegnato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, uno specifico Progetto, in fase avanzata di realizzazione, finalizzato a implementare apposite funzionalità allo scopo di mettere a disposizione i risultati dell’attività di vigilanza ispettiva condotta dall’INPS all’interno del Pns.