Indagato per depistaggio Antonio Federico, ex poliziotto in servizio ad Alcamo. PM nisseno gli contesta due vicende

 

11 Luglio 2024 ALPUANO

 

Ex sovrintendente di polizia, in servizio al commissariato di Alcamo negli anni di piombo, quelli fra ’80 e ’90 pieni zeppi di misteri, anche di Stato. Adesso Antonio Federico, finito più volte tra gli obiettivi dei killer nella cruenta guerra di mafia che insanguinò Alcamo, è indagato per depistaggio nell’inchiesta sulle stragi portata avanti, alla procura di Caltanissetta, dal Pm Pasquale Pacifico.

Due le vicende contestate all’ex poliziotto che è stato raggiunto prima da un avviso di garanzia e adesso dall’avviso di conclusione indagini. La prima riguarda quella foto di Rosa Belotti rinvenuta da Federico nel 1993, grazie a una soffiata. Lo scatto era custodito all’interno di un libro, un’enciclopedia, in un’abitazione in cui la polizia e Antonio Federico ritrovarono numerose armi in possesso a due uomini, all’ epoca carabinieri. Secondo l’accusa di Caltanissetta l’ex poliziotto, calabrese di nascita ma alcamese di adozione, non avrebbe chiarito esattamente i particolari della successiva consegna della fotografia ai suoi superiori e nemmeno come poi, dopo circa 30 anni, tornò in suo possesso. L’altro depistaggio contestato sarebbe invece quello relativo all’identità del confidente, tale Mark, che consentì ad Antonio Federico di rinvenire una sostanza gelatinosa ritenuta radioattiva. Alle domande del Pm di Caltanissetta, l’ex poliziotto alcamese aveva risposto di non conoscere la sua fonte e di non avere elementi per la sua identificazione. Cosa che invece poi fece dinanzi alla procura di Firenze dove venne chiamato per essere ascoltato sul ritrovamento della foto della Belotti, ritenuta allora la ‘biondina’ della strage di via Palestro. Anzi, proprio in merito alla Belotti, l’accusa nissena sosterrebbe che Federico conoscesse la donna da trent’anni, da quando lo stesso prestava servizio nella polizia di Bergamo. Misteri e veleni anche all’interno del commissariato di Alcamo. Il Pm Pacifico avrebbe infatti sentito pure alcuni colleghi dell’ex poliziotto che non avrebbero dipinto un quadro molto favorevole dell’ex agente.

Le indagini a carico di Antonio Federico rappresentano un rivolo del procedimento che vede, fra gli indagati, anche l’anziano ex senatore ed ex chirurgo Baldassare Lauria detto Sasà, e che non si sarebbe chiuso nonostante la morte improvvisa, poco prima del confronto fra i due, del suo principale accusatore, Armando Palmeri, ex autista e uomo di fiducia del boss Vincenzo Milazzo. L’ex primario dell’ospedale di Alcamo è indagato per frode in processo penale aggravato dall’aver commesso il fatto in un procedimento per strage.