Struttura per la prevenzione antimafia del Viminale, online la nuova piattaforma per l’iscrizione all’Anagrafe degli esecutori

 

16 Agosto 2024 MINISTERO DELL’INTERNO

 

Semplificata la procedura per gli operatori economici

È attiva la nuova piattaforma informatica per l’iscrizione on line all’Anagrafe antimafia degli esecutori gestita dalla Struttura per la prevenzione antimafia, istituita presso il Ministero dell’Interno e diretta dal prefetto Canaparo.
Tra le novità, la semplificazione delle procedure garantendo al contempo la necessaria cornice di sicurezza grazie all’accesso tramite Spid o CIE. Disponibile anche un manuale operativo e una sezione dedicata alle FAQ.
La nuova piattaforma, realizzata a seguito dell’avvio dei controlli per le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026, è dedicata a tutti gli operatori economici interessati a partecipare agli affidamenti per gli interventi di ricostruzione pubblica e privata a contribuzione pubblica a seguito degli eventi sismici a L’Aquila, nel Centro Italia, ad Ischia e Catania e nel Molise, nonché le opere, i lavori ed i servizi connessi all’organizzazione e allo svolgimento del citato evento sportivo.
L’iscrizione nell’Anagrafe rappresenta un requisito soggettivo che deve essere posseduto non solo al momento della partecipazione alla gara pubblica, pena la sua inammissibilità e la conseguente esclusione dalla gara, ma per tutta la procedura di aggiudicazione e per tutta la fase di esecuzione del contratto.
La richiesta di iscrizione va presentata dall’operatore economico, sulla base di un mero interesse all’affidamento contrattuale, esclusivamente tramite la procedura attivata all’indirizzo https://anagrafeesecutori.interno.gov.it/domanda.
L’iscrizione in Anagrafe ha una durata di dodici mesi e, entro un mese dalla scadenza, sarà onere dell’operatore economico presentare la richiesta di rinnovo mediante il link https://anagrafeesecutori.interno.gov.it/domanda/richiesta_rinnovo.
A oggi, gli operatori iscritti all’anagrafe esecutori sono 17.372, con significativo aumento rispetto al 2023. Il 30,8% sono nelle Marche, seguiti da Abruzzo (16,14%), Lazio (12,93%), Umbria (10,85%) e Campania (9,85%).