7.9.2024 VIDEO (1) SERVIZIO RAI – Dura presa di posizione del Progetto San Francesco
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- 23.9.2024 VIDEO SERVIZIO RAI – Anche il PUPARO di Palermo contrario a Piazza Falcone e Borsellino in centro.
- 26.9.2024 VIDEO SERVIZIO RAI – La disputa di Corfinio Deciderà il Tar. Ma un giovane palermitano, che preferirebbe vecchia toponomastica, ha spiegato le sue ragioni con uno spettacolo di pupi italici
27.10.2024 I cittadini rivogliono piazza Corfinium
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Se a Corfinio non vogliono ricordare Falcone e Borsellino
A Corfinio, piccolo borgo abruzzese, si trascina da anni una vicenda che ha dell’incredibile: un gruppo di cittadini si oppone fermamente all’intitolazione della piazza principale a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, simboli indiscussi della lotta contro la mafia. La piazza è stata dedicata ai magistrati nel 2017 con una delibera del Comune, un atto che avrebbe dovuto unire la comunità nel rispetto e nel ricordo di chi ha dato la propria vita per la giustizia.
Tuttavia, questo comitato civico ha continuato a portare avanti la propria battaglia, chiedendo di ristabilire il nome dato negli anni del regime fascista con un regio decreto del 1928, quando il paese mutò denominazione da Pentima a Corfinio. La situazione appare surreale: mentre il resto del Paese si impegna a ricordare chi ha combattuto contro la mafia, a Corfinio si preferisci mantenere un legame con il passato.
È davvero paradossale che, nel 2024, si debba ancora discutere sull’opportunità di intitolare una piazza a due eroi nazionali, caduti per difendere la democrazia e la legalità. Ancora più incomprensibile è che i promotori di questa opposizione abbiano deciso di scrivere una lettera al Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per lamentarsi della decisione della Soprintendenza ai Beni Culturali, che ha giustamente respinto la proposta di ripristinare il vecchio nome di stampo fascista.
Nella loro lettera, questi cittadini parlano di “profondo sconcerto” e di un presunto “grave disagio sociale” causato dalla nuova intitolazione.
Ma quale disagio potrebbe mai provocare il fatto di celebrare due martiri della giustizia, due uomini che hanno pagato con la vita il loro impegno contro il crimine organizzato? La loro battaglia sembra piuttosto un tentativo nostalgico di riproporre un passato che non merita di essere ricordato, ignorando l’importanza di commemorare chi ha sacrificato tutto per la legalità e il bene comune.
La scelta della Soprintendenza riflette la volontà di guardare avanti, di onorare i veri eroi del nostro tempo e di non restare ancorati a simboli di un passato autoritario e oppressivo.
Nonostante le 300 firme raccolte su 980 abitanti, l’iniziativa di ripristinare la vecchia denominazione appare sempre più come una battaglia ideologica fuori dal tempo, un’inutile difesa di un nome imposto dalla propaganda di un regime autoritario, piuttosto che un giusto omaggio a chi ha rappresentato la lotta per la libertà e la giustizia.
È evidente che mantenere il nome “Piazza Falcone e Borsellino” non sia solo un doveroso tributo a due figure straordinarie, ma anche un modo per riaffermare i valori fondanti della nostra democrazia. In questo contesto, gli oppositori farebbero bene a riflettere sul significato delle loro azioni e sull’importanza di sostenere una memoria collettiva di giustizia e legalità su cui si basa la nostra Repubblica. La storia non può essere riscritta, e il sacrificio di Falcone e Borsellino merita di essere ricordato, soprattutto in un luogo pubblico che rappresenta il cuore della comunità. Alekos Prete 24
3.10.2024 Corfinio, il paese litiga sulla piazza dedicata a Falcone e Borsellino
Corfinio, (Pentima fino al 1928) è un paese di mille abitanti della provincia dell’Aquila, in Abruzzo. In epoca antica fu abitata dai Peligni e durante la guerra sociale del 91-88 a.C. (condotta contro Roma dai popoli della penisola fino a quel momento a lei alleati) divenne capitale della Lega italica, venendo ribattezzata “Italica”. Il comune della Valle Peligna è balzato agli onori della cronaca per l’intitolazione della piazza del paese a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, avvenuta sette anni fa. Circa trecento cittadini reclamano il nome originario: Piazza Corfinio. Lo hanno scritto in una petizione ma non si sono fermati ai documenti. C’è un ricorso al Tar, il tribunale amministrativo regionale. Entra in scena il siciliano Girolamo Botta che schiera i suoi Pupi italici in difesa del borgo “ove nacque Italia” oltre duemila anni fa e riceve il plauso del nutrito gruppo di cittadini e dello scrittore Nicola Mastronardi.
Ricorso al Tar per ripristinare la vecchia denominazione
Al Tar viene chiesto di riportare la vecchia denominazione e prima avevano scritto all’allora ministro della cultura Gennaro Sangiuliano per lamentarsi della decisione della Soprintendenza ai beni culturali che aveva respinto la richiesta di ripristinare il vecchio nome. La disputa continua. TAG24 3.10.2024
20.8.2024 Corfinio, cittadini scrivono al ministro Sangiuliano contro intitolazione della piazza a Falcone e Borsellino, il sindaco si appella a Mattarella
A Corfinio un comitato cittadino scrive al ministro Sangiuliano contro la nuova intitolazione della piazza a Falcone e Borsellino
CORFINIO – Crescono le polemiche nel centro peligno di Corfinio, dove un gruppo di abitanti ha scritto direttamente al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per opporsi al cambiamento del nome della piazza principale da “Corfinio” a “Falcone e Borsellino”. La vicenda è giunta, nei giorni scorsi, anche all’attenzione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiamato in causa dal sindaco di Corfinio, Romeo Contestabile.
In seguito alla ridenominazione del luogo di aggregazione, è nato un vero e proprio comitato cittadino, il quale ha già lanciato una raccolta firme, arrivando per il momento a 300 sottoscrizioni.
Al cuore della protesta, la sensibilità di alcuni degli abitanti di Corfinio, per i quali la piazza “deve ricordare piuttosto il fatto che in epoca antica Corfinio fu abitata dai Peligni, e che durante la guerra sociale del 91-88 a.C. divenne capitale della Lega italica, venendo ribattezzata ‘Italica’”.
L’agguerrito gruppo di cittadini chiede, inoltre, le dimissioni del funzionario della Soprintendenza responsabile della modifica alla toponomastica, il quale “non ha voluto tener conto del volere popolare espresso con più di 300 firme”, dice il comitato. Ad aver ignorato l’opposizione del comitato alla ridenominazione della piazza, anche la Prefettura di Corfinio. “Ricorreremo al Tar contro il diniego del Prefetto”, ha dichiarato il gruppo. ABRUZZO SPECIALE 20.8.2024
Abitanti di Corfinio a Sangiuliano, ‘non cambi nome alla piazza’
Lettera di protesta dal centro peligno di Corfinio che dice ‘no’ al cambio del nome della piazza principale da ‘Corfinio’ a ‘Falcone e Borsellino’: a scrivere al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, è stato il comitato civico, nato dopo la ridenominazione della piazza, il quale ha avviato una petizione popolare, raccogliendo 300 firme.
Per il comitato la piazza “deve ricordare piuttosto il fatto che in epoca antica Corfinio fu abitata dai Peligni e durante la guerra sociale del 91-88 a.C. divenne capitale della Lega italica, venendo ribattezzata Italica”.
“La cittadinanza non ha accolto con estremo favore lo ‘sfratto’ dell’antica denominazione e il malessere, che pian piano è si è venuto ad incrementare negli animi dei cittadini ha indotto questo comitato ad agire per eliminare questa grave disagio sociale“- scrivono dal comitato che chiede anche le dimissioni del funzionario della Soprintendenza che “non ha voluto tener conto del volere popolare espresso con più di 300 firme”, esprimendosi con parere negativo alla richiesta del comitato.
Lo stesso ha fatto la Prefettura, chiamata in causa dal Comune di Corfinio, che annuncia battaglia. “Ricorreremo al Tar contro il diniego del Prefetto, che a sua volta si è espresso sulla petizione popolare, rilasciando il diniego visto il parere della Soprintendenza. Faremo tutte le nostre battaglie”- spiegano dall’amministrazione comunale. Intanto la vicenda è finita nei giorni scorsi sul tavolo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiamato in causa dal sindaco del centro peligno, Romeo Contestabile. ANSA
20.8.2024 COMITATO, “NO A CAMBIO NOME DELLA NOSTRA PIAZZA IN ‘FALCONE E BORSELLINO’”
21.8.2024 Residenti in rivolta: ridateci piazza Corfinio
Petizione e ricorsi al Tar per restituire il nome del paese al luogo ora intitolato a Falcone e Borsellino
20.8.2024 Corfinio, Comitato contro l’intitolazione della piazza a Falcone e Borsellino. Soprintendenza boccia la ridenominazione
No della Soprintendenza alla ridenominazione della Pizza principale di Corfinio. Il Comitato ri-denominazione del paese peligno ha contestato la decisione presa dalla Soprintendenza ai Beni Culturali, che ha bocciato il ritorno al nome d’origine, mantenendo l’attuale nome di Piazza Falcone e Borsellino. Una decisione che ha fatto storcere il naso, tanto da far scrivere una lettera aperta al Ministro Gennaro Sangiuliano “per esprimere il profondo sconcerto causato dalla decisione della Soprintendenza ai Beni Culturali, la quale ha espresso parere negativo per la ridenominazione dell’antica Piazza di Corfinio, che sottende un importantissimo Bene Culturale, simbolo del luogo dove è nata l’Italia”.
Dagli anni ’30 la piazza ha portato il nome di Piazza Italica. Ciò fino al 2017, quando con delibera della Giunta Comunale il cuore del paese è stato intitolato ai due magistrati, brutalmente uccisi nelle stragi di mafia del 1992. Uno “sfratto” che la popolazione non ha accolto positivamente. Tant’è che la lettera del Comitato ri-denominazione parla di “grave disagio sociale” nell’animo dei cittadini. Termini forti, se accostati a due mostri sacri della legalità italiana, morti per non aver taciuto e non aver arretrato di fronte alla mafia. Non sono bastate le 300 firme raccolte su 980 abitanti per far cambiare idea alla Soprintendenza, che ha bocciato il ritorno alla denominazione delle origini, legato alla Lega Italia, della quale Corfinio fu la capitale 20 Agosto 2024 IL GERME
20.8.2024 Corfinio: cambio del nome per antica piazza. Rivolta di piazza e ricorso al Tar
Il Comitato per la Ri-denominazione della Piazza Principale di Corfinio ha manifestato la sua ferma opposizione alla decisione della Soprintendenza di rinominare l’antica Piazza Corfinio in “Piazza Falcone e Borsellino”, senza tener conto della volontà popolare. In una lettera aperta indirizzata al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il Comitato ha espresso la sua indignazione per la mancanza di consultazione pubblica e ha richiesto l’intervento diretto del ministro.La piazza principale di Corfinio ha portato il nome di “Piazza Corfinio” fin dagli anni ’30, un nome che secondo il Comitato ricorda l’importante ruolo storico della città, che in epoca antica fu abitata dai Peligni e, durante la guerra sociale del 91-88 a.C., divenne capitale della Lega Italica, ribattezzata “Italica”. Per il Comitato, mantenere questa denominazione è essenziale per onorare la storia locale e preservare l’identità culturale del territorio.Il Comitato ha avviato una petizione popolare che ha raccolto oltre 300 firme, su un totale di circa 700 elettori nel comune di Corfinio. Nella lettera, i rappresentanti del Comitato hanno sottolineato che il cambio di nome, pur rendendo omaggio alle figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ha provocato un profondo malessere tra i cittadini. Essi ritengono che la decisione di cancellare un nome radicato nella storia locale sia stata presa con superficialità, ignorando il legame profondo che la comunità ha con il passato di Corfinio. L’indirizzo era arrivata dalla passata amministrazione comunale, nel 2017. Intanto il Comune sta presentando ricorso al Tar, contro il parere negativo arrivato dalla Prefettura. Il sindaco, Romeo Contestabile, ha interessato anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella Onda TV 20.8.2024
20.8.2024 Corfinio: la polemica sul cambio del nome della piazza principale infiamma il dibattito locale
Un acceso dibattito sta alimentando la cronaca di Corfinio, piccolo comune abruzzese, dove un comitato civico si oppone fermamente alla proposta di cambiare il nome della piazza principale da “Corfinio” a “Falcone e Borsellino“. La questione ha attirato l’attenzione di istituzioni locali e nazionali, culminando in una lettera di protesta inviata al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e in una petizione popolare che ha raccolto circa 300 firme. Il confronto sulla questione tocca punti storici e identitari che meritano un’analisi approfondita.
La petizione, elaborata dal comitato civico e che ha già raccolto 300 firme, sottolinea l’importanza di preservare la memoria storica di Corfinio. Questo comune può vantare un passato ricco, risalente all’epoca dei Peligni, un’antica popolazione italica. Durante la guerra sociale che si svolse tra il 91 e l’88 a.C., Corfinio divenne la capitale della Lega italica e fu ribattezzata “Italica“. Per i membri del comitato, è cruciale che la piazza principale continui a ricordare questo patrimonio storico.
In una lettera indirizzata al ministro Sangiuliano, il comitato ha messo in evidenza come il cambiamento di nome proposto non solo non tenga conto della storia locale, ma possa anche ledere l’identità della comunità. “La cittadinanza non ha accolto con estremo favore lo ‘sfratto’ dell’antica denominazione“, affermano i membri del comitato, evidenziando un malessere crescente tra i residenti che si sentono privati di un simbolo importante della loro cultura.
La contestazione ha avuto un’eco notevole tra i residenti del comune di Corfinio, generando un sentimento di difesa collettiva nei confronti della storicità del luogo. Molti cittadini hanno espresso la loro contrarietà a questo cambiamento, ritenuto come un atto che cancella parte dell’identità collettiva del paese. L’iniziativa del comitato civico ha trovato supporto in vari settori della comunità, intensificando la mobilitazione e l’engagement civico. I promotori della petizione hanno avviato anche attività di sensibilizzazione, organizzando incontri e dibattiti per informare i cittadini sulle implicazioni storiche della questione. Questo impegno ha portato a una crescente consapevolezza di come le scelte legate ai nomi dei luoghi riflettano significati più ampi legati all’identità collettiva e alla storia locale.
La controversia ha attirato l’attenzione delle istituzioni locali, con il Comune di Corfinio che ha deciso di fare ricorso al Tar contro il diniego del Prefetto, che ha espresso un parere negativo sulla petizione. Il sindaco Romeo Contestabile ha dichiarato: “Faremo tutte le nostre battaglie“, evidenziando l’intenzione dell’amministrazione di non lasciare insoddisfatti i cittadini e di combattere per il diritto di mantenere la storicità stessa della piazza.
Il ricorso legale potrebbe avere conseguenze significative sulla vicenda, spostando l’attenzione su questioni di legalità, diritto alla parola e rappresentanza del popolo. Per gli attivisti e gli amministratori locali, la battaglia non è solo per un nome, ma per un riconoscimento della storia e dell’identità di Corfinio.
L’intervento del Presidente della Repubblica
Un ulteriore sviluppo in questa vicenda è stato l’intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il sindaco Contestabile ha portato la questione all’attenzione del Capo dello Stato, segnalando l’importanza di discutere le rilevanze storiche e culturali che il cambiamento di nome comporterebbe. Questo gesto ha messo in evidenza quanto la questione sia risultata rilevante non solo a livello locale, ma anche su una scala nazionale, evidenziando il legame tra identità locale e riconoscimento storico nel contesto più ampio dell’Italia. Questi eventi fanno da sfondo a una dinamica sociale e politica in atto, in cui il rispetto della storia diventa cruciale in un’epoca in cui molte comunità si trovano a dover affrontare il rischio di perdere la propria eredità culturale. GAETA.IT 20.8.2024
20.8.2024 Corfinio si Oppone al Cambio di Nome della Piazza: Ricorso al TAR contro la Decisione
Gli abitanti di Corfinio si oppongono fermamente alla ridenominazione della loro piazza principale, precedentemente intitolata al comune stesso, in Piazza ‘Falcone e Borsellino’. Il comitato civico locale ha scritto una lettera di protesta al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, esprimendo il loro dissenso e avviando una petizione popolare che ha raccolto 300 firme. Il comitato sostiene che la piazza dovrebbe mantenere il nome ‘Corfinio’ per onorare la storia antica della città, che durante la guerra sociale del 91-88 a.C. fu capitale della Lega italica e ribattezzata Italica. I cittadini non hanno accolto favorevolmente la decisione di sostituire l’antica denominazione, considerandola un “grave disagio sociale”. Il comitato chiede inoltre le dimissioni del funzionario della Soprintendenza che ha espresso parere negativo alla loro richiesta, ignorando, a loro dire, il volere popolare. Anche la Prefettura, chiamata in causa dal Comune di Corfinio, ha respinto la petizione, seguendo il parere della Soprintendenza. Tuttavia, l’amministrazione comunale ha annunciato di voler ricorrere al TAR per contestare il diniego del Prefetto. La questione è ora giunta sul tavolo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, coinvolto dal sindaco di Corfinio, Romeo Contestabile, nel tentativo di preservare l’identità storica della piazza. ABRUZZO24ore 20.8.2024