Teatro, danza e poesia agli Atti.
‘Voci dall’anima’ porta sul palco la storia di Paolo Borsellino. La figlia Fiammetta incontra gli studenti
Al teatro degli Atti di Rimini, nell’ambito della rassegna Voci dell’Anima, Sara Bevilacqua ha portato in scena per le scuole “La stanza di Agnese” la storia del giudice Paolo Borsellino, scomparso nell’attentato di 32 anni fa, raccontata attraverso gli occhi della moglie Agnese. A dialogare con gli studenti in teatro c’era anche Fiammetta Borsellino, figlia del giudice.
“La stanza di Agnese” la storia del giudice Paolo Borsellino raccontata attraverso gli occhi della moglie Agnese interpretata da Sara Bevilacqua, drammaturgia di Osvaldo Capraro, una produzione Meridiani Perduti Teatro, Premio Eolo Awards 2024 come migliore protagonista e Premio del Pubblico Ermo Colle 2024, appuntamento realizzato con il patrocinio dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna. Uomo, marito e padre, prima ancora che straordinario magistrato. Tra la tenerezza dei ricordi familiari e l’indignazione per il tradimento da parte di chi avrebbe dovuto difendere suo marito, si dipana una narrazione che abbraccia oltre trent’anni di storia italiana.
A Rimini l’arte è servita. Dal 24 al 30 settembre al teatro degli Atti arriva Gli altri, la ventiduesima edizione del festival Voci dell’anima. Poesia, spettacoli e danza si mischiano insieme offrendo al pubblico sguardi differenti sulla realtà. Quindici spettacoli teatrali e di ballo, reading di prosa e dibattiti: tutto questo a un euro (è il costo del singolo ingresso) per rendere il teatro accessibile a tutti. Tutte le serate avranno inizio alle 20.30 con la voce degli ‘Animali da palco’, un’introduzione inedita ad ogni spettacolo.
“Il mondo del teatro è cambiato negli anni – spiega Maurizio Argan, direttore di Voci dell’anima –. Le giovani compagnie incontrano sempre più difficoltà a ritagliarsi un posto ed è per questo che noi vogliamo dare loro spazio. Una settimana in cui presenteremo gli spettacoli che ci sono piaciuti di più con un unico vincolo, portare alta la voce dei giovani”. A rompere il ghiaccio ci penserà Marco Baliani con Kohlhaas, in programma il 24 settembre. Il pubblico verrà catapultato nella Germania nel 1500, attraverso i racconti di un famoso fatto di cronaca. Gli appuntamenti continuano il giorno dopo con Giuseppe. Dialoghi matrimoniali poco seri. Un’esplorazione nella vita intima di tre coppie famose. Unico filo conduttore il nome di Giuseppe: prima Verdi, poi Garibaldi ed infine quel Giuseppe compagno di Maria. Giovedì 26 la danza diventa la vera protagonista con Pink lady, Sale q.b. e Splendore. Tre racconti di vita tradotti nel linguaggio del ballo e nella sua armonia.
Doppio appuntamento venerdì (10.30 per le scuole e la sera) con La stanza di Agnese, la storia del giudice Paolo Borsellino raccontata attraverso gli occhi della moglie Agnese. Dopo lo spettacolo mattutino seguirà un incontrò con la figlia di Borsellino, Fiammetta.
Sabato e domenica il sipario si apre rispettivamente su Umanità nova. Cronaca di una mancata rivoluzione e La luna e i falò. Time never dies. Un tuffo nel passato del ’68 italiano da una parte e il ritorno a casa da una guerra dall’altra. Lunedì 30 arriva poi il gran finale con la premiazione dei vincitori delle Voci dell’anima 2024. A seguire Puzzle.2 e Sameval Coevo. Il doppio e lo specchio, due performance che incrociano narrazione, danza e i segnali del corpo. di Federico Tommasini IL RESTO DEL CARLINO