28 Febbraio 2021
Dopo un suo recente articolo pubblicato sul sito “Antimafia Duemila”, del quale è capo redattore Aaron (il cui nome significa “Illuminato) Pettinari, non pochi lettori si sono chiesti chi fosse questo Giorgio Bongiovanni che attaccava così violentemente la figlia del Giudice Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia nel 1992.
Una domanda che forse avrebbero dovuto porsi anche magistrati e rappresentanti di associazioni molto vicini a questo poliedrico personaggio.
La storia di Bongiovanni è una storia complessa e meritevole di essere narrata.
Ancora ragazzino incontra Eugenio Siragusa, che diventerà il suo Padre Spirituale. Un contattista che, a suo dire, avrebbe rapporti con extraterrestri dai quali riceverebbe dei messaggi, così come li riceverebbe anche dalla Madonna, da Gesù Cristo, da personaggi mitologici e storici, dei quali si professa la reincarnazione.
Nel 1989, la Madonna appare al seguace di Siragusa, per invitarlo a recarsi a Coimbra a parlare con suor Lucia (1908-2005), la veggente delle apparizioni a Fatima.
L’anno successivo, dopo aver incontrato suor Lucia, la quale non gli avrebbe detto nulla, afferma di avere ricevuto le stigmate, e con le stesse l’ordine di divulgare il terzo segreto di Fatima.
Nel 1991 le stigmate compaiono anche ai piedi, l’anno dopo al costato, e l’anno successivo ancora compare la croce sanguinante al centro della sua fronte, mentre tra un sanguinamento e un’apparizione mariana, si moltiplicano i contatti con gli extraterrestri e il numero dei suoi seguaci in Europa, Africa, Stati Uniti, Russia e America Latina.
A causa di divergenze, Siragusa prende le distanze da Bongiovanni, il quale all’interno del movimento che si era creato propone una “nuova teologia” ispirata a Giordano Bruno, lasciando a una rivista specializzata i temi ufologici.
Nel 1999, la folgorazione: la criminalità, rappresenta il Male in perenne lotta con il Bene!
Diciamo che nonostante l’aiuto della Vergine Maria e degli extraterrestri, ci volle del tempo prima che Bongiovanni si accorgesse che la mafia era un male.
Nel frattempo erano stati uccisi magistrati come Gaetano Costa, Gian Giacomo Ciaccio-Montalto, Rocco Chinnici, Antonino Saetta, Rosario Angelo Livatino, Antonio Scopelliti, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino – padre di Fiammetta Borsellino, da lui pesantemente attaccata nell’articolo pubblicato da Antimafia Duemila – e altri, senza contare appartenenti alle forze dell’ordine, giornalisti, imprenditori e tanti altri innocenti massacrati da quei mafiosi dei quali il guru Bongiovanni non aveva compreso il Male che gli stessi rappresentavano sul nostro pianeta.
Bongiovanni, al quale la Vergine Maria avrebbe dato l’incarico di smascherare il volto dell’Anticristo, nel 2000, spinto dai suoi contatti extraterrestri, fonda Antimafia Duemila, rivista pubblicata in sostituzione di Terzo Millennio, un calderone nel quale si mescolavano i messaggi di Siragusa, Bongiovanni, New Age e altri pensieri “illuminanti e illuminati”, in un tutt’uno indistinto di fede cristiana, magia e fantascienza.
Forse il suo pensiero rivolto ad altre galassie, a un mondo utraterreno, fino a quel momento non gli aveva permesso di concentrarsi sul fenomeno mafioso, quello stesso fenomeno che – quantomeno prima del ’92 – molte persone ritenevano procurasse lavoro.
Chi non ha mai sentito dire “la mafia perlomeno fa lavorare”?
Al buon Bongiovanni, nonostante l’aiutino ultraterreno, sarebbero occorsi altri otto anni prima di accorgersi della mafia.
Nel frattempo il comune sentire era cambiato, e molti di coloro i quali sostenevano che la mafia dava lavoro, avevano nel frattempo scoperto che una certa antimafia, anche quella, offriva prospettive di guadagno.
Nascevano le associazioni, i paladini dell’antimafia nel mondo dell’imprenditoria (anche quelli falsi), i “pentiti” (a volte falsi), folgorati non più sulla strada di Damasco ma su quella di un’antimafia che così tanto aveva da offrire.
Tutti nomi che per anni hanno riempito le pagine di Antimafia Duemila che non ha disdegnato di fare da passerella mediatica a soggetti assai discutibili e discussi.
E mentre la Chiesa Cattolica guardava con sospetto quel Bongiovanni la cui guida sarebbe l’extraterreno Ashtar Sheran (Ashtar che alcuni identificano con Astaroth, braccio destro di Satana che comanda 40 legioni di demoni), magistrati e autorevoli rappresentanti, di altrettante autorevoli associazioni, facevano a gara per poter sedere alla destra di cotanto Padre.
La conclusione più logica, quantomeno da parte della Chiesa, fu la scomunica di quel tramite tra Madonne, Cristi ed extraterrestri, di Bongiovanni. Cosa che puntualmente avvenne nell’anno 2000.
Su Antimafia Duemila, che tanto spazio ha dedicato alla scomunica dei mafiosi da parte del Papa, quanti articoli avete letto sulla scomunica del fondatore della rivista?
Di Paolo Borsellino si dice fosse un credente, cattolico praticante, non sappiamo come persone – ormai divenute personaggi – che del Giudice ucciso dalla mafia hanno fatto il vessillo del loro pensiero, possano unire tutto questo alla storia di Bongiovanni, alla sua psico-fede che lo ha portato alla scomunica da parte della Chiesa, e alla sua voce giornalistica. Questo rimarrà un mistero.
Chissà se i Consulenti ultraterreni di Bongiovanni oltre a mettere in guardia lui dal non fare illazioni nei riguardi dei figli del Giudice Borsellino, lo abbiano fatto anche con i suoi adepti.
A giudicare da molti commenti sui socialnetwork sembrerebbe di no.
Un errore imperdonabile, visto che commenti diffamatori e offensivi potrebbero già essere all’attenzione dei legali delle persone offese e quindi costare cari a chi, confidando di riflesso nella tutela ultraterrena, si trovasse a doverne rispondere dinanzi un giudice.
Ma a tutto c’è rimedio, sarà sufficiente chiedere l’intervento di Ashtar Sheran scrivendogli presso l’indirizzo di Bongiovanni, o meglio ancora presso la sede italiana (ce ne sono anche all’estero) di Studio3TV, una ditta di produzioni video e multimediali, riconducibile al poliedrico Giorgio Bongiovanni. Anche l’antimafia rende…
Gian J. Morici
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