24.10.2024 Comunicato de “FRATERNO SOSTEGNO AD AGNESE BORSELLINO

 
Questo GRUPPO, insieme alla pagina ” Paolo Borsellino, il coraggio della solitudine , in questi giorni viene continuatamente attaccato sui social perché “sarebbe di parte”, appoggerebbe la destra in commissione, addirittura c’è chi scrive ” togliete il nome del dr Borsellino da questa pagina”.
Allora, qua non si tratta di essere a destra o sinistra.
La Commissione Antimafia, costituita in base a legge, rispecchia le forze parlamentari, e non è certo colpa nostra se questa Commissione si sta occupando della strage di via D’ Amelio facendo proprie le richieste di verità provenienti dai figli del dr Borsellino.
D’altronde non ci sembra che le commissioni precedenti abbiano affrontato il tema in tal guisa.
Qualcuno ha persino accusato i figli del compianto giudice di essere manovrati, consigliati da persone equivoche, di avere suggeritori..
Ma i nomi di questi fantomatici ” suggeritori” non vengono riportati.
Come se Lucia, Manfredi e Fiammetta avessero bisogno di ” suggeritori”, di ” consiglieri”, come se non fossero stati a casa con il padre e non lo conoscessero.
Loro hanno portato avanti un’ esigenza di verità ( almeno storica!) che riguarda tutte le vittime di quella strage, esigenza che dovrebbe essere di tutti noi. Perché quella strage non è solo la loro o dei familiari di Traina, Catalano, Cosina, Loi, Li Muli o Vullo ( unico sopravvissuto), quella strage è un atto di barbarie verso il popolo italiano tutto. E dovremmo sostenere i figli, e il loro Avvocato, in questa ricerca sacrosanta.
In questi anni si sono vagliate tutte le piste tranne quella del dossier nonostante le sentenze sulla strage mettano in evidenza, come co-movente, questo tema: mafia e appalti.
E si badi al fatto che il giudice ritenesse quell’informativa importantissima già quando era a Marsala tanto da farla leggere a tutti i suoi sostituiti
“Quando uscì la vicenda del rapporto mafia-appalti dopo la morte del dottor Falcone sembrava che questo rapporto fosse una cosa segretissima, invece per la verità il rapporto mafia-appalti alla procura di Marsala era a tutti noto perché il dottor Borsellino lo fece leggere subito a tutti i sostituti come un rapporto fondamentale per conoscere alcune dinamiche di strategia di cosa nostra a livello imprenditoriale”, sono parole della drssa Camassa in commissione antimafia nel luglio 2017.
Ma questo interesse verso l’ informativa del Ros viene testimoniata da decine di dichiarazioni di colleghi e collaboratori.
Ne cito due, ad esempio, il dr Ingroia e il tenente Canale
Ma potremmo continuare con i nomi.
Il problema fondamentale, in questi anni, per la ricostruzione storica è nato dal fatto che decine di atti o documenti non erano noti pur essendo datati di almeno 30 anni. E in quegli atti vi sono fatti che vanno vagliati.
Dunque, la Commissione ha inteso far propria questa necessità basandosi soprattutto sulle risultanze processuali della strage ( non su teorie) e su fatti riscontrati intrinsecamente ed estrinsecamente.
Vi ricordiamo, ad esempio, che tutti gli atti sulla refertazione dell’ufficio del giudice, il sopralluogo a casa dopo la strage, l’apposizione sigilli ed altro, non erano noti fin quando proprio la Commissione Antimafia attuale ha cercato e dissotterrato questi documenti che non erano noti neanche ai familiari. Idem è accaduto per i famosi verbali di audizione di colleghi presso il CSM del luglio 92. Ci sono voluti 30 anni affinché la famiglia di Paolo Borsellino leggesse i verbali! 30 anni!
Capite la gravità dei fatti? È stata questa commissione a farsi carico di esigenze di giustizia e verità a cui i figli, giustamente, non possono rinunciare.
Questo gruppo non ha mai avuto connotazioni politiche, la lotta alla criminalità organizzata non deve avere colore politico ma essere di tutti.
Per cui, per quanto ci riguarda, se dobbiamo essere considerati ”di parte” perché appoggiamo questa sacrosanta richiesta di verità dei figli allora siamo di parte. Ma non “di parte politicamente”, ma dalla parte dei figli del Giudice Borsellino.
E cercate di capire quanto possiamo indignarci quando qualcuno li rappresenta come fossero “manovrati”, addirittura fu scritto che l’ Avvocato Trizzino depisterebbe perché ha portato in commissione questo tema.
Ci stiamo male a leggere certe “amenità” perché Lucia raccolse il padre a pezzi e carbonizzato, e quando si accusano i figli bisognerebbe ricordarsi di ciò che hanno dovuto subire in questi anni.
Chi pensa che siamo di parte politicamente può usare il tasto “abbandona il gruppo” senza problemi.
Non ci strapperemo le vesti.
Buona giornata.
 
L’Amministrazione
 

 

SCARPINATO, NATOLI e la COMMISSIONE ANTIMAFIA