“Era d’estate. Paolo Borsellino nel ricordo della figlia Fiammetta”. Il 13 febbraio l’incontro a Silea (Tv)

 

Paolo Borsellino, la figlia del magistrato ucciso dalla mafia: «Mio padre aveva fatto dei valori della religione cristiana uno stile di vita»

 

Fiammetta Borsellino oggi, 13 febbraio, ha incontrato i ragazzi della terza media di Silea e poi è stata al centro di un evento aperto a tutti i cittadini

 

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SILEA – «Servono esempi giusti e positivi. Mio padre aveva una grande fede religiosa. E questo l’ha aiutato moltissimo. Ma prima di essere credente era una persona credibile. Una persona che ha fatto dei valori della religione cristiana proprio uno stile di vita». A parlare è Fiammetta Borsellino, figlia di Paolo Borsellino, il magistrato ucciso dalla mafia il 19 giugno 1992 con un’autobomba lasciata in via D’Amelio, a Palermo, sotto la casa della madre.

 

La testimonianza

Questa mattina, giovedì 13 febbraio, Fiammetta è intervenuta davanti agli studenti della terza media di Silea. E nel pomeriggio ha incontrato i cittadini nell’aula magna della scuola Polo. All’incontro hanno preso parte anche Maria Pia Davanzo, presidente dell’istituto comprensivo di Silea, Angela Trevisin, assessore alla legalità, e Dario Furlanetto, referente del presidio Libera.

Giovedì 13 Febbraio 2025 IL GAZZETTINO 



Giovedì 13 febbraio, dalle 18:00 alle 20:00
, si terrà l’evento “Era d’estate. Paolo Borsellino nel ricordo della figlia Fiammetta”, promosso dall’Istituto comprensivo Marco Polo di Silea e dal Comune di Silea.

L’evento si svolgerà presso l’Aula magna scuola media Marco Polo, via Tezze 3, a Silea.

L’evento è patrocinato da:

    • Libera Presidio di Silea;
    • Avviso Pubblico.

Fiammetta Borsellino, figlia di Paolo Borsellino incontrerà gli alunni delle classi terze.

La cittadinanza è invitata alle ore 18.00 con la partecipazione di:

  • Maria Pia Davanzo, Dirigente Scolastica Istituto Comprensivo di Silea;
  • Angela Trevisin, Assessore alla Legalità del Comune di Silea;
  • Dario Furlanetto, Referente Presidio Libera Silea.

AVVISO PUBBLICO 13.2.2025


“Era d’estate…” – Fiammetta Borsellino ricorda il padre Paolo

 

Giovedì 13 febbraio Silea ospita Fiammetta Borsellino, per un appuntamento straordinario intitolato “Era d’estate…”, promosso dall’Amministrazione Comunale, dall’Istituto Comprensivo di Silea, dal presidio territoriale dell’associazione Libera e da Avviso Pubblico, voluto per mantenere viva l’attenzione sull’impegno che la società civile deve dedicare al contrasto all’illegalità. Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato siciliano Paolo Borsellino ucciso dalla mafia nella strage di via D’Amelio a Palermo il 19 luglio 1992, è laureata in giurisprudenza e si dedica interamente all’attività di sensibilizzazione e condivisione della propria esperienza personale: a Silea durante la mattinata incontrerà gli studenti delle classi terze della Scuola secondaria di primo grado “Marco Polo” (alle 10.30 nell’Aula Magna dell’istituto), mentre alle 18.00 si rivolgerà alla cittadinanza, dialogando con l’assessore alla cultura e all’istruzione con delega alla legalità Angela Trevisin, con la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Silea Maria Pia Davanzo e con il referente del presidio Libera Silea Dario Furlanetto.

A Silea l’Amministrazione Comunale crede fermamente nell’informazione e nell’educazione dei più giovani alla cittadinanza attiva e insieme all’Istituto Comprensivo ogni anno, per un mese intero, organizza la rassegna “La scuola al centro: una comunità che educa”, per spiegare a ragazze e ragazzi l’importanza di essere pienamente coscienti dei propri diritti e dei propri doveri e, allo stesso tempo, consapevoli e attivi nei diversi ambiti della società civile.

Fiammetta Borsellino scelto di sposare i valori del padre Paolo, testimoniando l’importanza della giustizia, del senso dello Stato, della legalità, dell’umanità, per una scelta di vita consapevole. Un’attenzione particolare la riserva alle giovani generazioni, e riferendosi al padre ha avuto modo di spiegare: era “il suo pallino, perché aveva capito che la lotta alla mafia parte principalmente dal sensibilizzare i ragazzi a dire “no” e soprattutto ad avere la forza di scegliere da che parte stare, perché le mafie si nutrono principalmente del consenso giovanile. Il gruppo di magistrati che negli anni Ottanta cominciò a occuparsi di mafia parallelamente si distinse per questo impegno civile che consisteva proprio nell’andare nelle scuole e parlare di questo cancro che opprimeva e continua ad opprimere. Il primo a parlare ai giovani fu il magistrato creatore del Pool antimafia, Rocco Chinnici. La vera lotta alla mafia, diceva mio padre, si fa con la scuola, perché la scuola ti dà veramente consapevolezze di quelli che sono i tuoi diritti, ma anche i doveri. La scuola ti dà la possibilità di scegliere da che parte stare”.

Aggiungendo che “la democrazia, il rispetto della giustizia e l’etica si insegnano a scuola non solo attraverso queste importanti occasioni, ma anche nella quotidianità scolastica, ad esempio attraverso la gestione delle dinamiche di classe e attraverso lo studio della storia e di chi ha fatto la storia, anche a costo del sacrificio della propria vita. Solo così la scuola incarna il suo fondamentale ruolo di guida nel formare studentesse e studenti per renderli cittadini consapevoli che esercitare i propri diritti e doveri significa vivere la propria vita civile, sociale, politica ed economica da protagonisti”.

Come amministratori – chiarisce Angela Trevisin, assessore alla cultura e all’istruzione con delega alla legalità del Comune di Sileanon possiamo sottrarci all’ impegno e alla fatica quotidiana di vigilare su questi temi. Promuovere e sensibilizzare la comunità su parole e temi quali legalità e mafia aiuta a costruire una comunità coesa. Ancora molto pochi i Comuni in provincia di Treviso che hanno aderito ad Avviso Pubblico e i presidi di Libera. Su questo ci dovremmo interrogare”.

Da anni nell’Istituto che dirigo, nell’ambito del progetto Legalità, si avviano percorsi di cittadinanza attiva con il contributo preziosissimo di testimoni d’eccezione. – spiega Maria Pia Davanzo, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Silea Quest’anno abbiamo il grande onore di ospitare Fiammetta Borsellino che, giovedì 13 febbraio, dialogherà al mattino con gli alunni delle classi terze della scuola secondaria e alla sera con la cittadinanza per ricordare la figura del padre, il Giudice Paolo Borsellino. Dare l’opportunità, soprattutto ai ragazzi, di ascoltare la storia e l’esperienza di chi quotidianamente agisce nel rispetto della legge e di chi diventa esempio per tutti di impegno civile è fondamentale”.

Da sempre – aggiunge Dario Furlanetto, referente del presidio Libera SileaLibera è impegnata nel ricordo delle vittime innocenti di mafia, per onorarne la memoria e per far sì che da essa scaturita impegno per la crescita della cultura della legalità e della giustizia nel nostro Paese. Dallo Stato dobbiamo pretendere verità e giustizia per tutte le vittime, condizione che spesso non viene rispettata. La stessa vicenda di Paolo Borsellino è esemplare in tal senso, ancora troppe sono le linee d’ombra attorno alla strage di via D’Amelio, che costò la vita, oltre a quella del magistrato, degli agenti di polizia Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Lì Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Siamo particolarmente felici ed emozionati di poter incontrare pubblicamente Fiammetta Borsellino, di poter conoscere dalla viva voce di un familiare la vicenda umana di un uomo così importante per la storia del nostro Paese”. TREVISO TODAY 11.2.2025

La denuncia di Fiammetta Borsellino