ANTIMAFIA: Como vota all’unanimità adesione al “5 DICEMBRE”

 

 

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Alle ore 19

Con voto unanime: 29 SI su 29 votanti, il Consiglio comunale di Como ha deliberato l’adesione al “Comitato 5 dicembre”. 
Alla riunione del Consiglio comunale era presente una rappresentanza del Comitato (Elena Daddi Paolo Clerici, Alberto Oleari e del Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco Benedetto Madonia e Claudio Ramaccini).

 

VIDEO votazione delibera di adesione


Intervento introduttivo Assessore alla Legalità e lotta alle mafie avv. ALBERTO FONTANA

Adesione Comune di Como al Comitato 5 dicembre

Non amo particolarmente l’enfasi. Mi limito pertanto ad affermare che questo è un momento importante per il Comune di Como.
Lo esprimo con grande soddisfazione perché questo momento è allo stesso modo il termine di un percorso e l’inizio di un percorso nuovo. Al momento dell’insediamento di questa amministrazione il Sindaco ha fortemente voluto istituire la delega specifica alla “lotta alla mafia”, assegnandomela.
Mi sono sentito investito della responsabilità di dare un significato a questa nuova delega, senza sapere come muovermi e a chi rivolgermi. Il Comune, infatti, non aveva evidentemente una struttura specifica per dare concretezza a questo settore, di nuova istituzione.
Ho avuto la fortuna di incontrare alcune persone, questa sera qui presenti, che mi hanno preso per mano, sollecitandomi ad iniziare un percorso di inserimento del Comune di Como nella rete di tutte le componenti della società civile che hanno lo scopo di diffondere la cultura della legalità. Il percorso è iniziato inevitabilmente con una fase conoscitiva.
Ho stabilito un solido e proficuo rapporto con Il Centro Studi Sociali contro le mafie-Progetto San Francesco e con il Comitato 5 dicembre, di cui il Progetto San Francesco parte costituente ed integrante, costituito in origine da 16 Sindaci della “bassa comasca” particolarmente interessati dal fenomeno mafioso.
Questi Sindaci, in occasione di una vasta operazione che aveva portato all’arresto di diversi componenti di organizzazioni mafiose presenti sul territorio, si rendevano conto che tale presenza non era percepita nella sua gravità dalla cittadinanza ed hanno pertanto deciso dapprima di riunirsi per concordare ed adottare una serie di iniziative divulgative della cultura della legalità, e successivamente, nel 2017, di costituirsi in Comitato, adottando lo Statuto che avete avuto modo di leggere, nel gennaio 2018. La prima riunione avvenne il 5 dicembre 2014. Da qui la denominazione del Comitato.
Ho un ricordo nitido del primo incontro con Benedetto Madonia e Claudio Ramaccini poco dopo il nostro insediamento a Palazzo Cernezzi.
La svolta decisiva è avvenuta nel corso di un evento, molto partecipato, presso la sede del Comitato, a Cermenate all’interno di un auditorium in un immobile confiscato alla mafia, nel corso del quale il sollecito all’adesione del Comune capoluogo arrivò esplicitamente.
Quel percorso si conclude qui, con la richiesta al Consiglio di adesione al Comitato 5 dicembre.
Avete letto lo Statuto e lo scopo del Comitato: diffondere, con varie modalità, la cultura della legalità, nel rispetto delle competenze normativamente previste. Ciò significa che il Comitato ha un compito ben preciso, senza doversi sostituire a chi combatte la mafia quotidianamente come magistratura e forze dell’ordine.
Il Comitato, come prevede loStatuto, ha un compito divulgativo all’interno della società civile, affinché i valori costituzionali e della legalità facciano presa, soprattutto sulle giovani generazioni. Lo Statuto esprime in modo espresso che il Comitato non ha scopo di lucro, è apartitico, apolitico e aconfessionale.
Come ho detto all’inizio, questa sera si conclude il percorso che porterà auspicabilmente questo Comune ad entrare formalmente nel Comitato; allo stesso tempo inizia un percorso di responsabilità per fare in modo che la delega che mi è stata assegnata e la partecipazione al Comitato non rimangano solo sulla carta, ma si concretizzino in iniziative concrete, così come previsto dallo Statuto. In questi due anni e mezzo ho imparato ed ho promosso l’importanza della rete, ho consolidato i rapporti con i soggetti che mi stanno accompagnando in questo percorso ed ho contribuito ad allargare la rete, instaurando proficui rapporti con l’Università, che sta portando avanti un bellissimo progetto sullo stesso tema. Fare rete è fondamentale. Per tale ragione ritengo che il passaggio di questa sera debba costituire una pietra miliare per questo Comune, da perpetuare in futuro. Ringrazio dunque Benedetto Madonia e Claudio Ramaccini del Progetto San Francesco, i Sindaci Elena Daddi di Bregnano, Paolo Clerici di Cadorago e Alberto Oleari di Turate, tutti presenti questa sera, nonché il sindaco Giovanni Alberti di Mariano C.se, che non ha potuto partecipare, tutti membri del Direttivo del Comitato, con cui ho avuto il piacere di interagire in questo periodo, anche loro fondamentali della crescita. Ringrazio altresì il Segretario Generale e l’Ufficio legalità che mi hanno supportato, comprendendo sin da principio l’importanza di questo momento. Assicuro il mio impegno e quello dell’Ente per perseguire al meglio gli scopi del Comitato.
Mi aspetto una adesione unanime.
Grazie

 

 

 

 COMITATO 5 DICEMBRE – Per una comunità attiva e reattiva  sindaci e Progetto San Francesco insieme per la legalità

 

 

MAFIA e ANTIMAFIA nel comasco