SCARPINATO, NATOLI e le intercettazioni

 (AGI) – Roma, 18 mar. 2025

Non sara’ la Corte costituzionale a doversi occupare delle intercettazioni delle conversazioni del senatore M5s Roberto Scarpinato, gia’ procuratore Antimafia, con il pm Gioacchino Natoli, trasmesse dalla Procura di Caltanissetta alla commissione Antimafia. 

La Giunta per le immunita’ e le autorizzazioni di Palazzo Madama ha infatti bocciato a maggioranza la proposta di sollevare conflitto di  attribuzione sostenuta da tutta l’opposizione. 

La procedura parlamentare si conclude con il voto contrario dell’organismo di Palazzo Madama e non dovra’ passare al vaglio dell’Assemblea.
Scarpinato aveva sollevato la questione con la richiesta alla Giunta di valutare se la gestione delle intercettazioni fatta dalla Procura nissena fosse legittima o se fossero state violate, invece, le sue prerogative parlamentari, dal momento che i magistrati di Caltanissetta non hanno chiesto l’autorizzazione al Senato prima di trasmettere il contenuto degli ascolti all’Antimafia. 

Si tratta di 33 intercettazioni disposte dalla Procura di Caltanissetta nelle indagini che riguardano l’ex pm palermitano Gioacchino Natoli, indagato per favoreggiamento con l’accusa di aver partecipato all’insabbiamento di una vecchia indagine partita da Massa Carrara sui fratelli Buscemi.