I PADRIETERNI 24/05/2021

 
Fiammetta Borsellino: “Papà ci ha insegnato a vivere veramente, nonostante tutto”
In occasione del 23 Maggio, anniversario della strage di Capaci e odierna Giornata della Legalità, Federico Taddia e Matteo Bussola, durante il programma “I Padrieterni” hanno chiesto a Fiammetta Borsellino che tipo di padre è stato il magistrato Paolo Borsellino: “Io avevo diciannove anni e, come tutti i ragazzini di quell’età, ho vissuto un’adolescenza assolutamente libera, nonostante la vita un po’ anomala che facevamo. Ho avuto la fortuna di avere un padre che non mi ha fatto vivere in una campana di vetro, nonostante i pericoli che riguardavano lui potessero coinvolgere anche noi. Abbiamo avuto un padre che ci ha lasciati assolutamente liberi di vivere tutte le nostre esperienze e di vivere la nostra vita. Ed è proprio questo attraversare la normalità che, nonostante il vivere in una situazione che di normale non aveva nulla, ci ha permesso di superare molte paure e questo senso di precarietà, che ha profondamente caratterizzato la nostra vita. Mio padre è sempre stato un padre presente. Nonostante gli impegni lavorativi e la sua dedizione al lavoro, è stato un padre amorevole, un padre gioioso, che ha sempre partecipato alla nostra vita, sia quella scolastica, che quella privata e sentimentale. Come tutti i padri, ovviamente, è stato animato
anche da preoccupazioni, legate principalmente al tipo di lavoro che faceva. Ecco, non per questo abbiamo avuto dei freni e io per questo ringrazio molto mio padre, perché questo vivere veramente, nonostante tutto, nonostante i pericoli, nonostante le crisi, ci ha permesso di diventare le persone che siamo. E questo è un discorso che io faccio molto ai giovani anche in relazione a quello che stiamo vivendo, alla pandemia. Nel senso che la paura non deve essere un ostacolo alla vita, perché oltre a curare le malattie, dobbiamo curare anche lo spirito. E se io non avessi fatto le esperienze che ho fatto, oggi non sarei Fiammetta sinceramente”.