La FESTA della REPUBBLICA a COMO

 

GALLERIA FOTOGRAFICA


VIDEO


RASSEGNA STAMPA

 

 

 

 


PROGRAMMA

PREFETTURA DI COMO

 

Lunedì 2 giugno 2025 alle ore 10.30 sarà celebrata in piazza Cavour la Festa della Repubblica.
Il programma prevede la consegna delle onorificenze dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Al termine sono previste una esibizione di atleti della Federazione Ginnastica d’Italia, l’esecuzione dell’inno nazionale ad opera di “Coro 200.com” del Teatro Sociale di Como, accompagnati dalla Filarmonica cittadina Alessandro Volta e soprese tricolori.
In caso di maltempo la cerimonia, aperta a tutta la cittadinanza, si terrà al Teatro Sociale di Como.

A partire dalle ore 9.00, la cittadinanza potrà visitare gli stand, allestiti in diversi punti del centro storico del capoluogo da parte della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dell’Esercito, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Stradale, della Polizia Penitenziaria, dell’Areu 118, della Guardia Costiera, della Navigazione Lago di Como, della Polizia Locale di Como e della Polizia provinciale e dei Volontari di protezione civile. L’esposizione si protrarrà sino al termine della cerimonia.
In questo modo, i cittadini potranno avvicinarsi alle diverse realtà istituzionali, prendendo visione nei diversi punti espositivi del materiale informativo e promozionale della manifestazione che verrà divulgato dagli operatori di ogni componente, nonché assistere alla simulazione delle attività e ad esibizioni dimostrative dei vari Corpi ed Enti.

ESIBIZIONI – ATTIVITÀ – VISITE – EVENTI
Ore 9.00-18.00
Apertura straordinaria di Palazzo Terragni
Visite guidate a gruppi
Le visite sono in programma ogni ora, la prima alle ore 12, l’ultima alle ore 18.00
Ingresso senza prenotazione, è necessario avere con sè un documento di identità

Ore 9.45
Esibizione del gruppo S.A.F. dei Vigili del Fuoco che procederanno allo spettacolare srotolamento di un lungo tricolore dalla sommità della Torre civica del Palazzo del Broletto

Ore 10.00-12.30
Vieni a costruire la tua bandiera e sventolala per la città!
Laboratorio creativo per i più piccini al Sottoportico Broletto
Ingresso libero

Ore 12.15  Simulazione di intervento di soccorso per incidente stradale con estrazione dal veicolo di due vittime (Vigili del Fuoco, 118 AREU, Croce Rossa Italiana) in piazza Grimoldi

Ore 14.00-18.00  Festa dello Sport, con esibizioni sportive in diverse piazze del Centro storico a cura delle Associazioni sportive del territorio

Ore 15.00  Esibizione navale a cura del R.O.A.N. della Guardia di Finanza, della Squadra Nautica della Polizia di Stato e della Guardia Costiera presso l’area lacuale antistante il Tempio Voltiano

Ore 15.30  Dimostrazione di un sopralluogo sulla scena del crimine a cura di personale del Gabinetto provinciale della Polizia Scientifica della Questura di Como in piazza Perretta

Ore 16.00  Esibizione unità cinofile della Guardia di Finanza in piazza Perretta

Ore 16.00  La Grande caccia al tesoro della Festa della Repubblica
Andremo a scoprire gli elementi più importanti della Repubblica: dall’Inno di Mameli alla Bandiera alla Costituzione.
Il tesoro aspetta tutti i bambini e i ragazzi desiderosi di essere parte della nostra grande storia repubblicana!
Iscrizione obbligatoria a info@comoarte.org indicando il numero di partecipanti

Ore 16.30  Esibizione del Nucleo Artificieri della Polizia di Stato con neutralizzazione ordigno esplosivo in piazza Volta

Ore 17.00  Esibizione ASD Ginnica 96 in piazza Cavour

Ore 18.30-22.30  Grande concerto finale allo Stadio G. Sinigaglia di Como (Dj sets e artisti), con premiazione dei migliori video del contest “Racconta la Tua Repubblica

 

 

Messaggio del Presidente Mattarella ai Prefetti d’Italia nella ricorrenza del 2 giugno

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa della Repubblica, ha inviato un messaggio ai Prefetti d’Italia affinché se ne facciano interpreti nelle iniziative promosse a livello locale nella ricorrenza del 2 giugno:

«Cari Prefetti, con il referendum del 2 giugno 1946, il libero voto del popolo italiano per la Repubblica – con la partecipazione, per la prima volta, delle donne – coronò la lotta di Liberazione dal nazifascismo, di cui quest’anno ricorre l’80° anniversario, e fu premessa della Costituzione.

Quel patto tra popolo e istituzioni, fondato sui principi di libertà, democrazia e solidarietà, ispirato alla centralità della dignità umana e del lavoro, seppe realizzare, con il concorso di posizioni e culture plurali, una sintesi di valori condivisi e avviare la ricostruzione e il rilancio sociale ed economico dell’Italia.
Il compito di attuare in concreto gli ideali costituzionali, di renderli vivi nella società quale costante criterio ispiratore delle scelte, è una missione mai esaurita, affidata ogni giorno anzitutto alla premura di quanti, con dedizione e competenza, prestano la loro opera nelle istituzioni e nella società civile.
La Costituzione affida, infatti, a ciascun cittadino la responsabilità di concorrere alla coesione sociale del Paese.
Nei diversi ambiti di azione, interviene l’impegno per assicurare effettiva pienezza dei diritti, con servizi efficienti, legalità e sicurezza.
Promuovere iniziative e progettualità che favoriscano lo sviluppo delle diverse aree del Paese, ne valorizzino la ricchezza culturale e ambientale, affrontino i divari territoriali e le problematiche dei grandi centri urbani come delle aree interne, sollecita lo sforzo di chi sia investito di pubbliche responsabilità. I Prefetti, nelle rilevanti funzioni loro affidate a tutela dell’interesse generale, della sicurezza e della coesione sociale, sono chiamati in prima persona a essere in ogni provincia motore dei processi di cooperazione istituzionale e qualificati artefici di dialogo e di mediazione, promuovendo in concreto i principi di imparzialità e buon andamento.  
La comunità nazionale vi è grata per l’equilibrata opera che, insieme agli altri attori istituzionali, svolgete prevenendo e contrastando ogni forma di criminalità e violenza, assicurando il sereno esercizio delle libertà dei cittadini.
Nell’azione di sostegno agli enti locali, soprattutto nei momenti di crisi amministrativa e finanziaria, negli interventi per superare le emergenze che colpiscono i territori, nella gestione del fenomeno migratorio, nell’opera prestata in occasione delle consultazioni elettorali, la rete delle Prefetture è risorsa preziosa al servizio del principio di unità del Paese e di valorizzazione delle sue autonomie istituzionali e sociali.
Rinnovo ai Prefetti e, loro tramite, a quanti si adoperano a servizio del bene comune, sentimenti di apprezzamento e di stima, unitamente ad auguri di buon lavoro, nell’auspicio che le celebrazioni del 2 giugno siano momento di unità e concordia intorno ai valori della Repubblica».

 

 

 

 

 La scelta delle date è densa di significati: la ricorrenza del 2 giugno celebra la nascita della Repubblica democratica attraverso la volontà finalmente libera del popolo italiano, dopo le tragedie della dittatura e della guerra.
Il 2 giugno 1946 le italiane e gli italiani scelsero la forma istituzionale che la vita pubblica avrebbe assunto ed elessero l’. Quel giorno, è importante ricordarlo, per prima volta nella nostra storia nazionale le donne parteciparono al voto.
Oggi la Repubblica, la e l’emancipazione femminile sono basi irrinunciabili della nostra vita associata e nell’attuazione, ancora incompleta, di queste premesse ci sono in embrione preziose indicazioni per il futuro. Se c’è ancora un domani, se c’è oggi urgenza di trasformazioni e avanzamenti, in questo passato ci sono le premesse.
Radici comuni che però, benché in apparenza siano sempre illuminate, sempre al centro della stanza, anzi forse proprio per questo, come la lettera rubata di , rischiano di sfuggire al nostro sguardo, indifferente agli scenari abituali.
Ma sono riferimenti importanti, in questo momento non facile.
Guerra, nuove forme di autoritarismo, violenza di genere sono presenze ingombranti del nostro presente; la memoria del cammino intrapreso e delle conquiste delle generazioni passate è fonte di ispirazione e in qualche modo può incoraggiare resistenze e contribuire a indicare soluzioni.
Il senso delle memorie condivise d’altronde risiede proprio nella consapevolezza che le avanzate non sono mai definitive, i muri materiali e immateriali che dividono e opprimono possono essere ricostruiti e nuove trincee di guerra essere scavate. Nessuna conquista può essere difesa se oltre ad essere sancita dagli ordinamenti non è iscritta nelle nostre coscienze e vive nelle nostre parole e nelle nostre, collettive, azioni. La stessa di cui si avvicina l’importante scadenza elettorale, è una strada che può essere in tutto o in parte messa in discussione.
Il 2 giugno ci interroga anche su questo; in quale tipo di Europa trovano sviluppo le premesse della nostra Repubblica, partecipazione, democrazia, libertà femminile, pace. TRECCANI