L’Uciim è tornata a Como. L’Unione cattolica italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori e Formatori, nata nel 1944 dal pedagogista Gesualdo Nosengo, nella convinzione che scuola e democrazia costituissero il cardine dello sviluppo del Paese, ha ufficialmente iniziato la propria attività anche in Provincia di Como, dopo una decina di anni d’assenza.
Si tratta di una realtà finalizzata alla promozione e all’attuazione della formazione in ordine alla specifica missione educativa dei principi e dei metodi coerenti con il pensiero e la morale cristiani e i valori della Costituzione italiana nell’educazione dei giovani e di attività di formazione e di aggiornamento del personale educativo.
L’arrivo a Como è una novità resa possibile grazie al sostegno del Cardinale Oscar Cantoni e alla forte volontà della Presidente di Uciim Regione Lombardia Giovanna Venturino, ma anche grazie all’impegno di Simona Barberio, docente e Presidente della nuova sede che ne coordina l’attività per il territorio provinciale.
L’obiettivo di Uciim Como è quello di attuare dei percorsi formativi volti ad incrementare l’educazione civica e l’educazione alla legalità a favore dei giovani e della loro crescita, nell’ottica dei valori di “comunità”, dello “stare insieme” e del contrasto ad ogni forma di violenza.
Proprio alla luce di tali obiettivi ne è scaturita l’intitolazione della sede alla memoria di due figure emblematiche, Carolina Picchio e Giulia Cecchettin, due innocenti vittime dei mali di questa nostra società. La scelta, dunque, non è casuale, ma porta con se un messaggio potente ed articolato, che si traduce in un impegno concreto nella lotta alla violenza. Carolina Picchio è simbolo della lotta contro il cyberbullismo e della necessità di educare i giovani ad un uso consapevole e rispettoso della tecnologia. Giulia Cecchettin rappresenta la drammatica conseguenza della violenza di genere, sottolineando l’urgenza di educare al rispetto ed alla parità nelle relazioni.
Queste due storie mettono insieme due battaglie.
Nella mission di Uciim Como si vuol “agire” per “formare” e “sensibilizzare” le nuove generazioni, poiché entrambe le storie evidenziano l’importanza dell’educazione emotiva e relazionale, essenziale per costruire una società più consapevole e rispettosa. Intitolare la sede di Uciim Como a Carolina e Giulia significa non solo ricordarle, ma trasformare il dolore in un’azione concreta per il cambiamento.
La nuova realtà comasca che va inaugurandosi, vuole “…gettare i semi… se i germi sono vivi produrranno piantine”, parafrasando il celebre monito di Gesualdo Nosengo.
Uciim, dunque, inizia il suo percorso sul territorio di Como con una rosa di proposte di formazione, frutto del lavoro di un Direttivo di undici membri, dalle diverse e specifiche professionalità legate al mondo scuola – esperti in ambito della disabilità ed inclusione, dell’educazione alla legalità, della pedagogia e della psicologia, dell’ambito giuridico, dell’ambito delle scienze, ecologia e ambiente, dell’ambito storico-filosofico ed umanistico in generale e delle arti attraverso le discipline steam – è già al lavoro per preparare una serie di appuntamenti mediante incontri tematici ad hoc.
Il primo, tenutosi il 29 marzo – inaugurato con un indirizzo di saluto dal Dirigente UST Como ed USR Lombardia, Giuseppe Bonelli – ha introdotto il percorso di Uciim Como presentando il programma futuro alla comunità educante ed approfondendo gli aspetti di una rinnovata realtà, che muove i passi tra presente e passato ed accoglie le nuove sfide della scuola e dell’attuale società, valutando le opportunità di crescita ed innovazione.
Hanno contribuito a questo momento inaugurale il Vice Sindaco di Como, Dott.ssa Roperto ed il Monsignor Ivan Salvadori, Vicario Vescovile. Notevole il contributo da parte dell’Istituto Matilde di Canossa, nella figura di Madre Marilena Pagiato che ha sostenuto tutta l’iniziativa ed ospitato in sede l’evento e la Vice Direttrice Simona Saladini, presente al momento inaugurale. In tale occasione è stata data particolare rilevanza alla storia di Uciim sotto il profilo pedagogico, base fondante su cui progettare nel presente il futuro della Scuola, attraverso gli interventi sapienti degli esponenti Uciim, Giovanna Venturino e Maria Teresa Lupidi Sciolla, Fabrizio Zago e Fabio Calvino. Dunque è stata illustrata la continuità tra passato e presente, approdando alle tematiche più innovative, come l’intelligenza artificiale, i pericoli della Rete e la comunicazione per i giovani. In tali ambiti si sono espressi esperti quali Fabrizio Zago, Vice Presidente Nazionale e responsabile in ambito
Uciim per la tematica dell’IA. A seguire, Fabio Calvino, Consigliere Regionale Uciim Lombardia, che ha approfondito tutto quanto concerne la tematica della comunicazione.
La programmazione ed i propositi per il prossimo futuro – con un piano formativo previsto già da questa primavera e per tutto il prossimo anno scolastico 2025/26- sono stati poi illustrati dalla Presidente Simona Barberio e dalla Vice Presidente Samantha Peroni, psicologa e pedagogista, che ha spiegato soprattutto quanto il profilo pedagogico sia alla base di tutta l’attività della sede comasca, che oltretutto è impegnata anche in ambito della Ricerca Accademica in tale ambito con l’Università Cattolica di Milano.
Ospite speciale all’evento il Dott.Paolo Picchio, papa’ di Carolina, la giovanissima vittima dei mali della nostra società e dei “pericoli della Rete”, scomparsa tragicamente nel 2014, all’età di soli 14 anni. Fu allora che per la prima volta venne emessa una condanna per cyberbullismo in un tribunale europeo, quello dei Minori di Torino. Un reato riconosciuto d’allora punibile e che segno’ un passo decisivo con la nascita della prima legge ad hoc emanata in Europa contro il cyberbullismo. Il 17 maggio 2017 l’aula di Montecitorio, infatti, voto’ all’unanimità il disegno di legge che portò alla nascita della L71/2017. D’allora, nacque anche la Fondazione Carolina, di cui il Dott. Picchio è Presidente, coordinata dal Dott. Ivano Zoppi ed un notevole team di esperti e formatori, con i quali collaboreremo in autentica sinergia nel prossimo futuro, attraverso una formazione mirata ai docenti ed ai ragazzi per il contrasto ai pericoli della Rete.
Seguiranno, come preannunciato durante questo primo incontro del 29 marzo, vari eventi, toccando le tematiche del bullismo e cyberbullismo, tenendo fede al discorso rivolto da Papa Francesco il 4 gennaio durante l’udienza pontificia svoltasi in Vaticano con i membri di Uciim, nel quale esortava ad avere maggiore attenzione verso il bullismo e cyberbullismo e stare accanto alle famiglie per aiutarle in questo complesso cammino.
Il 24 maggio è stata affrontata la tematica della lotta alle mafie, con la presenza di Massimo Caponnetto.
In settembre si preannuncia un grande evento sulla Pace, in occasione della Giornata mondiale della Pace. Ed a seguire, tante proposte formative in presenza ed online ed opportunità significative mediante il ciclo di “Incontri con l’autore”.
In buona sostanza, si vuol lavorare, sì, a supporto dei formatori, ma anche essere di supporto agli studenti, organizzando iniziative che possano coinvolgerli come protagonisti dell’azione educativa. Ci si concentrerà dunque, non solo sulla Scuola Secondaria, ma anche su quella Primaria e l’Infanzia, sulla scia dell’insegnamento educativo ereditato dal padre fondatore, Gesualdo Nosengo.