SALVATORE BORSELLINO: arrivata la querela di MORI per diffamazione aggravata. PM contrario all’archiviazione

 

8.11.2025 Mi è pervenuto oggi l’avviso di conclusione delle indagini preliminari relative alla denuncia per diffamazione aggravata presentata nei miei confronti da Mario Mori.
Le indagini preliminari sono da considerarsi concluse e non deve essere presentata, a parere del PM, richiesta di archiviazione.
Sono incriminato per il delitto previsto e punito dall’art. 295, comma 2, diffamazione aggravata per essere stata pronunciata in luogo pubblico con l’aggravante dell’offesa consistente nell’attribuzione di fatti determinati.

Nel congresso di Villa Trabia a Palermo, il 18 luglio di quest’anno,  avrei
(avrei ? “AVEVO DETTO”) infatti affermato che dato che l’Agenda Rossa è stata sottratta dal luogo della strage dai servizi, Mario Mori, essendo stato a capo dei servizi stessi, ne conosce il contenuto e sa dove viene occultata e ha utilizzato il contenuto di questa agenda e il potere che gli deriva da questa conoscenza per influenzare la Commissione Parlamentare Antimafia e le sue scelte relative ai consulenti da nominare.
 
Dopo trenta anni di lotta per la Verità e la Giustizia sono io, fratello di Paolo Borsellino, ad essere incriminato, ma ne sono contento,, finalmente, davanti ad un Giudice, in una aula di Giustizia, si potrà parlare dell’Agenda Rossa.
Contemporaneamente oggi mi è arrivata dal Tribunale di Caltanissetta anche la notifica della richiesta di archiviazione, a firma del PM Valeria Andolina, del procedimento penale a carico di Paolo Bellini, per il reato di cui all’art. 422, 416 bis etc.
Lo stesso Paolo Bellini che è stato recentemente condannato in via definitiva all’ergastolo per la sua partecipazione, come autore materiale, alla strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980.  Io indagato, Paolo Bellini archiviato.
GIUSTIZIA E’ FATTA.
Salvatore Borsellino

SALVATORE BORSELLINO e quell’”inetto”del colonnello/generale MARIO MORI

 

➡️ Secondo l’ing. SALVATORE BORSELLINO l’aver ricevuto una querela per diffamazione aggravata da un colonnello/generale “inetto” (MARIO MORI) “responsabile di tante cose che sono successe nel nostro paese” è un “elemento positivo”.

➡️ “Avevo detto”, ricorda Salvatore Borsellino, che l’agenda rossa andava cercata negli uffici o a casa di MORI perché “quell’agenda è stata SICURAMENTE sottratta dai Servizi segreti”. 

➡️ MORI essendo stato anche a capo dei Servizi (2001-2006) non puó non sapere (i suoi  predecessori le info in proposito  se le sono passate di mano in mano?) dov’è quell’agenda e di averla forse addirittura utilizzata per navigare a livelli così alti “come consulente della Commissione Antimafia e per i rapporti con i sistemi di potere che ci governa”.

➡️ “Sono contento”, ha inoltre affermato, “di questa querela perché finalmente si potrà andare di fronte a un magistrato e parlare della sparizione dell’agenda rossa”.

📌 Premesso che di fronte al magistrato vi dovrà andare per fornire le prove a sostegno delle sue gravi accuse e non altro, con questa sua nuova esternazione ha ulteriormente precisato (aggiungendo un ulteriore carico) il suo pensiero rispetto all’operato del generale Mori che, se non abbiamo mal interpretato le sue parole, utilizzerebbe (forse) i contenuti (sconosciuti) dell’agenda rossa per fini impropri (per dirla in toni felpati).

 VIDEO

 

SALVATORE BORSELLINO: “Si cerchi l’agenda rossa nella casa o negli uffici di Mori”. “Contento di essere stato querelato”