1998 archivio đźź§ STRAGI PALERMO, SU MANDANTI OCCULTI ORA INDAGA IL ROS

 

La procura di Caltanissetta ha delegato al Ros di Roma nuove indagini sulle stragi di Capaci e via D’Amelio. La delega, indirizzata direttamente al comando di Roma, diretto dal generale Mario Mori, riguarderebbe l’individuazione di ”motivazioni ulteriori” rispetto a quelle ”esclusivamente mafiose” che stanno dietro alla strage Falconee l’ individuazione dei motivi che avrebbero comportato l’accelerazione del proposito stragista ai danni Borsellino.
Si tratta, in entrambi i casi, di indagini sui mandanti occulti o esterni a Cosa nostra, anche se particolarmente collegate all’intreccio mafia-appalti.
Nella delega sono contenute infatti le richieste di una serie di riscontri sulle dichiarazioni del collaborante Angelo Siino, che avrebbero per oggetto proprio il tema degli appalti.

La decisione di coinvolgere il Ros nelle indagini sulle stragi e’ stata adottata a gennaio dal pool di magistrati titolari (il procuratore Gianni Tinebra, l’ aggiunto Paolo Giordano, il sostituto della Dna Carmelo Petralia, e i sostituti Luca Tescaroli, Nino Di Matteo e Annamaria Palma) ed e’ motivata da ragioni di ”praticita’ ed economia processuale”.

”La delega riguarda per lo piu’ la richiesta di riscontri su argomenti gia’ in passato oggetto di indagini da parte del Ros – spiega il sostituto Palma – Si trattava dunque di non disperdere il lavoro fatto”.
La delega sulle stragi e’ stata affidata al primo reparto del Ros, specializzato nelle indagini antimafia e retto da ”Ultimo”, il maggiore Sergio De Caprio che il 15 gennaio del ’93 fece scattare le manette attorno ai polsi del superboss corleonese Toto’ Riina.
Non sara’ coinvolto nella delega, invece, il capitano Giuseppe De Donno, indagato a Caltanissetta per calunnia (per aver indicato il procuratore aggiunto di Palermo Guido Lo Forte come la ”talpa”  che passo’ informazioni riservate a Cosa nostra), l’ ufficiale che tra l’ 89 e il ’90 diresse a Palermo proprio le indagini su mafia e appalti. Lo ha precisato lo stesso De Donno.
La notizia della delega al Ros mentre non si sono spenti gli echi delle polemiche tra le procure di Palermo e Caltanissetta proprio in seguito alla denuncia di De Donno, ha suscitato perplessita’, ma non dichiarazioni, nel capoluogo siciliano.
‘Se qualcuno strumentalmente vuole sollevare la questione per delegittimare l’ ufficio – replica il pm Tescaroli – sbaglia, il nostro operato non viene lambito”.
Le indagini sulle stragi sono state svolte dal gruppo ”Falcone e Borsellino” della polizia, ma anche allo Sco e alla Dia.
Nel ’96, il Ros indago’ per ”l’ individuazione di mandanti a volto coperto” delle stragi. ”L’affidamento al Ros di indagini sui mandanti occulti come matrice ulteriore delle stragi” conclude Petralia ”non implica l’ esaurimento dell’ attivita’ della polizia”. ANSA 25.2.1998