12.11.1997 INGROIA, NELL’AGENDA DI FALCONE APPUNTI SU MAFIA E APPALTI
Nell’agenda elettronica di Giovanni Falcone erano stati annotati alcuni appunti riguardanti, tra l’altro, le indagini su mafia e appalti condotte dai carabinieri del Ros, su Gladio e la P2. Proprio quegli appunti avevano attirato l’ attenzione del procuratore aggiunto di Palermo Paolo Borsellino.
Lo ha sostenuto stamane ANTONIO INGROIA, uno dei magistrati piu’ vicini a Borsellino, deponendo davanti alla Corte d’ Assise di Caltanissetta, nel processo-bis per la strage di via D’ Amelio.
Il teste ha ricordato che dopo la strage di Capaci Borsellino ritenne che le ”piste” per capire chi avesse ordinato l’ assassinio di Giovanni Falcone potevano essere cercate proprio negli appunti trascritti sull’agenda elettronica.
”Falcone annotava soltanto le cose importanti e quegli appunti avevano colpito l’attenzione di Borsellino”.
Il magistrato ha precisato che Borsellino aveva chiesto di essere sentito dagli investigatori sulla strage di Capaci, dopo una valutazione di indizi ed ipotesi. INGROIA ha anche affermato che la strage di via D’Amelio era ”prevedibile” e che non furono prese ”misure adeguate” per proteggere Borsellino nei luoghi che abitualmente frequentava, come la strada in cui abitava la madre.
AUDIO Deposizione
TESTO Deposizione
Le rivelazioni del dottor Ingroia
- “ANTONIO INGROIA: “Dopo una riunione Borsellino disse a Pignatone e Lo Forte: sul rapporto mafia e appalti non me la raccontate giusta”
- Rapporto Mafia e Appalti: ANTONIO INGROIA, Borsellino aveva la sensazione che a Palermo lo stessero insabbiando.
- Il j’accue di Ingroia: “Borsellino non si fidava di molti pm”
- INGROIA: “Borsellino perseguitato dalle vipere della Procura”
- Ora anche INGROIA accusa PIGNATONE: “Era in rapporti con i boss della mafia”
- INGROIA: “Pignatone? Magistrato antitetico a Falcone e Borsellino. Implacabile con i deboli, indulgente con i forti”
- INGROIA: “Pignatone in contatto con i boss di Cosa nostra”
- INGROIA “Misero BORSELLINO in un angolo
- AMURRI/INGROIA e le versioni opposte sull’incontro del dottor Borsellino con i ROS – VIDEO
- MAFIA e APPALTI – Antonio Ingroia: l’archiviazione si poteva “auspicabilmente” evitare
- Trattativa, Ingroia: ”Da Cassazione segnale che lo Stato non può processare sé stesso”
- Trattativa? Ecco cosa disse Ciancimino a Mori, Ingroia e Caselli
VIDEO
ANTONIO INGROIA:
“Sapere che PIGNATONE è indagato per favoreggiamento alla mafia non mi stupisce”
”Il profilo di PIGNATONE era noto a tutti da tempo…”
“Il padre era vicino a Salvo Lima. “
“C’é un NATOLI di prima maniera e di seconda maniera.”
Dalla deposizione del dr Ingroia al processo Mario Bo (depistaggio via d’Amelio).Udienza del 15 dicembre 2021. Il tema era la riunione del 14 luglio 92.
Comunque io ricordo che c’è stato o che si sono state le richieste di chiarimenti di Borsellino. Ricordo, e ho già riferito in qualche circostanza, mi ha colpito di più la battuta che fece Borsellino fuori dalla riunione, e anche se non ricordo bene a chi la fece, ma l’ho già dichiarato, credo che fosse la Commissione Regionale, o la fece al dottore Lo Forte o la fece al dottor Pignatone, una cosa del tipo.
Voi non me la state raccontando bene”, una cosa simile.
Borsellino, nel raccontare a Ingroia – come da quest’ultimo dichiarato nella sua audizione del 31 luglio 1992 davanti al CSM – “che vi era un grosso pentito che si stava per apprestare a collaborare mi disse anche che con questo grosso pentito aveva già avuto dei rapporti Giovanni FALCONE precedentemente nel periodo in cui Giovanni FALCONE era al Ministero mi disse successivamente tornò sull’argomento e mi fece il nome di questo pentito mi spiegò il grosso spessore di questo pentito in quanto io sinceramente non lo conoscevo, perché io sono in magistratura da poco sono quasi sempre alla provincia di Trapani per cui me lo spiegò lui chi era Gaspare MUTOLO mi disse che era un boss di grosso rilievo che era stato autista di Totò RIINA e mi disse anche che a suo parere poteva fare luce forse anche su legami tra Cosa Nostra e quindi insomma lo riteneva un personaggio molto importante del valore di un BUSCETTA, di un MANNOIA ecc.- mi disse anche che non vi so dire cronologicamente quando se ne parlò tre quattro volte e questo si mi disse non dirlo a nessuno infatti io a nessuno lo avevo detto mi disse non lo dire neppure a Roberto SCARPINATO perché sapeva che io con Roberto parlavo e infatti io a Roberto nulla dissi…”.