A Como il Procuratore nazionale antimafia Piero Grasso
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Grasso: «Allo stile mafioso i ragazzi rispondano no»
Il procuratore: i giovani non si pieghino alle logiche dei malavitosi
Pubblico foltissimo per la serata che ha chiuso il ciclo di incontri
di Alessio Brunialti
È stato un intervento appassionato, intenso e seguito da un pubblico numerosissimo quello con il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso che, ieri sera, intervistato dal direttore de La Provincia Diego Minonzio e dal cronista Paolo Moretti , ha concluso il ciclo di incontri di Parolario 2012. Oggetto dell’evento l’ultimo libro di Grasso, «Liberi tutti. Lettera a un ragazzo che non vuole morire di mafia» in cui l’autore, palermitano, entrato in magistratura nell’ormai lontano 1969, racconta la criminalità o «Non ho mai avuto una colorazione politica, anche se ho le mie idee – ha detto Grasso rispondendo alla prima domanda di Minonzio – La politica, il Parlamento, devono fornire alla Magistratura tutti i mezzi necessari per agire, non deve esserci contrapposizione. L’indipendenza è un bene per tutti. Io non ho mai voluto fare politica, anche se in tanti mi hanno tirato per la giacca».
I pentiti
Un obiettivo difficile, anche se non mancano le soddisfazioni: «Penso al pentito Spatuzza quando ha voluto fare chiarezza sulla strada di via d’Amelio».
La lotta alla mafia è anche un fatto culturale: «Bisogna far sì che i nostri giovani, i ragazzi, non si pieghino alle logiche di questi malavitosi, rifiutino il loro stile di vita, condannino il loro cosiddetto codice d’onore». Naturalmente si è parlato anche di Como, della sua posizione strategica di confine, dei rapporti con la Svizzera soprattutto per quanto riguarda il riciclaggio di denaro sporco. Grasso ha parlato anche dell’opportunità della pubblicazione delle intercettazioni: «Ritengo che sia necessaria una legge, se il Parlamento fosse in grado di fare celermente le leggi. Gli attacchi al Capo dello Stato e alla Magistratura preoccupano, potrebbero voler creare un clima di tensione simile a quello del 1992».
«Abbiamo voluto concludere questa edizione con una serata forte, con gli interventi del Procuratore Grasso e di Barbacetto prima, parlando di mafia nel ventesimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio – ha commentato il presidente di Parolario Glauco Peverelli – Se il tema di quest’anno era Leggere il futuro, siamo certi che occorra guardare al passato e non dimenticare chi si è sacrificato perché tutti potessimo vivere in un domani migliore come Falcone e Borsellino. E partire da queste esperienze ci permette di interpretare meglio ciò che potrebbe avvenire nei prossimi anni». Parolario si è concluso con “Bronx”, l’esordio alla regia di De Niro, dove un ragazzino che potrebbe finire sulla brutta strada decide di essere onesto come il padre.
La Provincia – 10 settembre 2012