Quel giorno, secondo quanto riportato dai quotidiani dell’epoca che ben raccontarono quel 24 luglio, diversi palermitani riempirono il proprio portafoglio affittando finestre e balconi a fotografi e fotoreporter delle varie testate giornalistiche che erano accorse. A tal proposito riproponiamo l’articolo a firma a.z. uscito sul quotidiano “la Repubblica” il 25 luglio 1992.
La Fininvest ha pagato 2 milioni, la Rai nulla, almeno la troupe del Tg3. Assicurarsi una postazione strategica per seguire i funerali di Paolo Borsellino è costato caro a tv e fotografi. Interdetto l’ ingresso in chiesa, per espresso volere della famiglia, cameramen e fotoreporter avevano pensato di chiedere “ospitalità” agli inquilini dello stabile di via Liszt, proprio di fronte alla chiesa di Santa Luisa de Marillac. Altro che ospitalità.
Con molto cinismo, alcune famiglie hanno preteso e ottenuto somme varianti tra le 200 mila lire e i 2 milioni per l’ affitto dei loro balconi. Il fotografo dell’Ansa ha pagato il prezzo più basso, 200 mila lire.
Più cara, la tariffa applicata al giornalista di un quotidiano locale, costretto a versare altre 100 mila lire. Col cappio al collo, le reti televisive non hanno trovato postazioni alternative e hanno quindi dovuto cedere al ricatto.Fininvest e la brasiliana Teleglobo hanno ammesso di aver pagato 2 milioni, mentre alcune troupe della Rai, come quella del Tg3, affermano di essere riuscite a guadagnare la posizione “gratis”. Sembra che anche il portiere di uno stabile abbia preteso 100 mila lire solo per consentire di citofonare agli inquilini. Sconsolato, il sindaco Aldo Rizzo ha commentato: “Abbiamo tanti guai, non possiamo occuparci di queste cose.Posso solo dire che mi meraviglia”. Continuano anche le polemiche in casa Rai. Il direttore del tg3, Sandro Curzi, ha chiesto un incontro al direttore generale, Gianni Pasquarelli, per un esame del ruolo dell’informazione pubblica.