È stato presentato a Roma il 15 maggio scorso, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani (Senato della Repubblica) il libro L’area grigia della ndragheta curato da Claudio La Camera per l’Aracne Editrice. Presenziava il Professor Luigi Lombardo Satriani, antropologo di chiara fama ed esperto di antropologia della mafia, che moderava gli interventi degli ospiti (Luigi De Sena, Vice Presidente della Commisisone Parlamentare antimafia; Ottavio Sferlazza, Procuratore reggente DDA di Reggio Calabria; Giuseppe Creazzo, Procuratore di Palmi; Giuseppe Scopelliti, Governatore della Regione Calabria; Enzo Ciconte, uno dei massimi esperti in Italia delle dinamiche delle grandi associazioni mafiose e docente di “Storia della criminalità organizzata” all’Università di Roma Tre, autore del primo libro in assoluto sulla ndragheta; Fulvio Librandi, Responsabile scientifico del Museo della ndrangheta; Lucio Dattola, Presidente Unioncamere Calabria).Mentre scrivo si stanno svolgendo i funerali di Melissa Bassi, la ragazza rimasta uccisa dall’attentato stragista di Brindisi. La piazza di Mesagne è gremita di gente commossa. Ma il dolore non impedisce di urlare a tutto tondo il proprio sdegno e la propria voglia di un paese libero davvero dal crimine organizzato.Recensire il libro in questione sull’onda di questo tragico evento ha un sapore profetico.
Nonostante le indagini ancora in pieno corso per il fatto di Brindisi, numerose sono le ipotesi, e nonostante gli inquirenti manifestino una comprensibile cautela, resta in piedi la matrice malavitosa trasversale.Il crimine organizzato nel nostro Paese prende nomi diversi, e si attua con “˜protocolli’ personalizzati in base alle regioni in cui regna. Tuttavia ritenere che si tratti solo di un fenomeno locale, è il primo passo per andare fuori strada. Il crimine organizzato non ha più confini, grazie alle nuove tecnologie è presente su tutto il territorio nazionale, e in alcuni casi anche internazionale.E’ inquietante parlare ancora oggi di malavita organizzata, di associazioni mafiose.
Queste prendono vita ormai più di un secolo fa, eppure non solo esistono ancora, ma si fanno sempre più forti.Per questo è inevitabile, parlando di crimine organizzato parlare anche di Stato.Così si profila un binomio antitetico di esplosiva potenza, lo Stato e l’Anti-Stato. Purtroppo dove finisca uno e inizi l’altro troppo spesso non è facile stabilirlo.E’ certo, però che per sconfiggere questo cancro è necessario conoscerlo bene, studiarlo. E soprattutto è indispensabile non averne mai paura.Ognuno degli ospiti ha apportato la propria esperienza sul campo. L’appassionato intervento di Giuseppe Scopelliti ha messo ben in evidenza il connubio tra politica e la mafia. E non potrebbe essere che così. Se davvero fino a oggi non si è stati in grado di sconfiggere le associazioni criminali organizzate, è evidente che dietro c’è un burattinaio che muove i fili dall’interno dell’apparato istituzionale e statale. Questo è quello che più inquieta.
Questo è quello che non permette, a oggi, di fare delle politiche severe a tutela dei cittadini e degli imprenditori. Ricordo che più del 70% di questi hanno avuto a che fare con il “pizzo”. Eppure dal seminario risulta invece che solo una piccolissima percentuale lo ammette. Ecco, la ndragheta è solo una punta di un iceberg. Di un triste fenomeno italiano. E quell’area grigia cui si fa riferimento nel titolo è esattamente quell’area in cui politica e malavita entrano in stretto contatto fino a confondersi, fino a fondersi. Certo, nel corso degli anni questi rapporti si sono intrecciati sempre di più, tante le stragi rimaste senza colpevoli; è noto come attraverso le c.d. stragi di Stato si siano potute promulgare leggi speciali. L’ombra fin troppo oscura di un Cossiga, con le sue agghiaccianti dichiarazioni in veste di primo ministro, ministro dell’interno e poi da presidente della Repubblica, resta ancora oggi di una sconvolgente pesantezza. Troppi i misteri, troppi ancora i risvolti oscuri che aspettano di essere messi in luce, troppe le verità nascoste.
Se siamo l’unico Paese europeo ad aver fatto una legge sul Falso in bilancio, se per legiferare sulla corruzione sono necessarie battaglie in Parlamento, è evidente che qualcosa (sic!) non torna.Ecco perché il testo che presento qui, diventa importante. Conoscere le organizzazioni criminali, né importante per poterle sconfiggere. Ognuno ha l’obbligo morale di fare una scelta. Avere la consapevolezza di cosa sia la mafia, la sacra corona unita, la camorra e quindi la ndragheta è il primo passo per poter guardare a un futuro più civile e davvero democratico.