PROGRAMMA
L’enorme “zona grigia” tra operazioni finanziarie legali e illegali rende impossibile tracciare una linea di separazione tra le due. Gli attuali meccanismi che consentono alle imprese e ad alcune élite di speculare e di eludere il fisco sono esattamente gli stessi che facilitano crimini quali il riciclaggio, la corruzione, i traffici di droga, armi o esseri umani. La segretezza e la mancanza di trasparenza, caratteristiche premianti dei paradisi fiscali, sono ricercate tanto dalle grandi imprese e dagli attori finanziari quanto dalla criminalità organizzata internazionale. I profitti delle mafie provengono e sono reinvestiti nei centri finanziari del pianeta. Gli interessi in gioco sono giganteschi e la finanza offre alla mafia metodi perfetti per riciclare il denaro sporco.
Le compagnie offshore vengono create a un ritmo di 150 mila l’anno e sono milioni in tutto il mondo, senza contare organismi quali i trust offshore e le fondazioni, che non hanno obbligo di registrazione e che si stima possano essere decine di milioni. È difficile riuscire a giustificare la loro esistenza, se non per garantire segretezza e anonimato.
La necessità di regole è legata a motivi economici, di contrasto alla grande criminalità, ma anche alla tutela dei diritti umani e sociali e allo stesso concetto di democrazia.
La finanza, che oggi domina tanto l’economia quanto la politica, deve tornare al suo ruolo originario: un mezzo a supporto dell’economia reale.
Questo percorso deve iniziare con una seria ed efficace azione, a livello internazionale, di contrasto ai paradisi fiscali e ai meccanismi finanziari ad essi collegati.
Insieme ad un’azione di regolamentazione della finanza è necessario che ognuno di noi, con le proprie azioni e scelte quotidiane, sia chiamato a segnare la differenza e non essere un complice inconsapevole di quello che accade.
PROGRAMMA DEL SEMINARIO:
Introduzione a cura di Ugo Biggeri – Banca Etica e don Andrea Bigalli – Libera
– Alberto Vannucci – Università di Pisa
– Mauro Meggiolaro – Fondazione Culturale Responsabilità Etica
– Giuseppe Quattrocchi – Procuratore di Firenze
– Conclusioni a cura di Alessandro De Lisi – Progetto San Francesco
Modera:
Nicola Borzi – Sole 24 Ore