CALTANISSETTA – Mentre a Caltanissetta presso il Palazzo di Giustizia veniva inaugurata la mostra fotografica “Da Capaci alla nuova resistenza” e mentre si svolgeva la presentazione del volume “Io ricordo” con le testimonianze dei familiari delle vittime della mafia con la Fondazione Progetto Legalità, Agnese Borsellino faceva pervenire un suo messaggio ai magistrati che operano a Caltanissetta e a tutti coloro che in quella città hanno ricordato la strage di Capaci.
L’attore nisseno Giorgio Villa, ne ha dato lettura stasera quando diversi cittadini e associazioni si sono riunite davanti al Palazzo di Giustizia per “fare luce” intorno a Falcone, Borsellino e a tutte le vittime della mafie, con il gesto dell’accensione da parte di ciascuno di una piccola fiammella, simbolo ad un tempo della necessità dell’impegno quotidiano dei singoli nelle comunità e della volontà di diradare le tante ombre che ancora avvolgono la stagione delle stragi di mafia.
Il Presidente dell’ANM di Caltanissetta ha dichiarato: apprezzo le parole pronunciate oggi dal premier Monti (“l’unica ragione di Stato è la verità”) nella speranza che gli Uomini di Stato vi siano tutti fedeli, lo invito sin d’ora a rafforzare il suo messaggio assicurando la presenza dello Stato anche il 19 luglio per Paolo Borsellino”.
La lettera di Agnese Borsellino:
Affido al dott. Luigi Furitano, tra gli organizzatori di questo momento di riflessione, il mio messaggio di stima e di grande vicinanza ai magistrati e giudici che operano nel distretto della Corte d’appello di Caltanissetta.
In questo giorno ricco di memoria e di buoni propositi ma nel quale ancora si sente l’eco dell’esplosione di quell’ordigno innanzi la scuola Francesca Morvillo di Brindisi che lascia tutti sgomenti e senza parole, avverto il bisogno ancora una volta di ringraziare e manifestare tutto il mio sostegno a quei magistrati giudicanti e requirenti che qui a Caltanissetta sono poco a poco diventati per me e i miei tre figli un punto di riferimento all’interno di tutta la magistratura italiana.
La loro saggezza, professionalità e umanità dopo tanti anni hanno riacceso in me la speranza di conoscere qualche granello in più di verità su quella strage che troppo frettolosamente ha strappato il mio amato Paolo ai suoi figli.
Mi appello a tutte le istituzioni e alla società civile perché non li lascino soli e non frappongano alcun ostacolo al loro quotidiano lavoro, svolto in silenzio e con grande senso di responsabilità.
Colgo infine questa occasione per abbracciare idealmente con la poca forza che la malattia mi ha lasciato i genitori di Melissa Bassi, la studentessa sedicenne vittima innocente della barbarie che si è abbattuta sulla città di Brindisi, sto rivivendo con loro il mio dramma ma con l’aiuto della fede sappiano che la loro unica figlia negli anni che verranno sarà sempre al loro fianco.
Agnese Borsellino
23.5.2012 IL FATTO NISSENO