‘Nessuno può dirmi cosa fare su via D’Amelio, dovere andare a fondo’
(Adnkronos) – “I miei genitori mi hanno insegnato l’educazione e la mia appartenenza politica mi ha insegnato anche il sacro rispetto delle istituzioni quindi non ho nessuna intenzione di portare la Commissione Antimafia da un tema così alto e nobile, cioè la ricerca della verità sulla strage di via D’Amelio, a un dibattito sulla figura di Scarpinato”.
Lo afferma la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Chiara COLOSIMO interpellata dall’Adnkronos, a margine dell’audizione di oggi, sulle affermazioni del senatore M5s Roberto Scarpinato riguardo alla stessa Commissione e ai lavori sulla strage di via D’Amelio.
“Al momento non esistono santi che vanno difesi, ciò che va difeso è la memoria di chi non c’è più e ha pagato con la vita la lotta alla mafia – continua – Dopodiché è evidente che ci sarà anche un momento, noi membri già lo sappiamo, in cui qualcuno si accorgerà di che cosa è vero e di che cosa è falso.
Questo è il massimo che posso dire”.
“Voglio fare anche un appello – prosegue COLOSIMO – che nessuno, che si chiami con nessun nome che non siano i figli di Borsellino che a questa Commissione si sono rivolti per richiedere verità, può dirmi cosa fare e cosa non fare perché la Commissione ha il dovere di andare fino in fondo qualunque cosa questo comporti e qualunque persona tocchi.
Su questo non intendo tornare indietro perché non è una cosa contro nessuno ma per dare verità e giustizia a chi la sta chiedendo”.
SCARPINATO, NATOLI e la COMMISSIONE ANTIMAFIA
AUDIZIONI in Commissione Antimafia – TESI a confronto