Palermo, 17 dic. (Adnkronos) – Falsa partenza per il processo per depistaggio che vede imputati quattro ex poliziotti che prestavano servizio al Gruppo investigativo Falcone e Borsellino. Il dibattimento che doveva iniziare oggi è stato subito rinviato al prossimo 21 gennaio perché il Presidente del collegio designato, Francesco D’Arrigo, ha comunicato la sua astensione perché aveva interrogato nel primo procedimento sul depistaggio alcuni degli imputati. Anche il magistrato che lo dovrebbe sostituire potrebbe astenersi. A questo punto, bisogna capire se entro il 21 gennaio 2025 si troverà una soluzione. Alla sbarra ci sono Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli, accusati del reato di depistaggio. “Tra le incompatibilità e la carenza di persone ci troviamo spesso costretti a rinviare procedimenti, come è accaduto oggi, è chiaro che così senza fondi non si fornisce un servizio adeguato per i cittadini”, denuncia l’avvocato Giuseppe Seminara, uno dei legali.
Per l’accusa i poliziotti avrebbero mentito deponendo come testi nel processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio concluso in appello con la prescrizione del reato di calunnia per tre loro colleghi: Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo. I poliziotti, secondo il pm Maurizio Bonaccorso, avrebbero mentito su alcuni punti e sarebbero stati reticenti su altri.