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FRANCESCO MIRABELLA,
detto lo “sparviero”. operativo nel Reperto Scorte della Questura di Palermo negli anni delle stragi mafiose ha vissuto in prima persona esperienze straordinarie a fianco di numerose personalità a rischio spesso dovendo anche svolgere il non facile ruolo di Capo scorta.
In questa intervista esclusiva rilasciata a RITA PEDDITZI per il programma radiofonico Rai “L’INVIATO SPECIALE”, Mirabella dopo 32 anni sgretola con durezza e decisione due “verità” che si sono consolidate negli anni e che riguardano l’assetto del convoglio di scorta al giudice Falcone quel drammatico sabato 23 maggio.
La prima riguarda il nome del collega che quel giorno svolgeva la funzione di capo scorta: GASPARE CERVELLO e non ANTONIO MONTINARO come solitamente indicato dalla vedova CONCETTA MARTINEZ, dai media e come riportato dalla biografia pubblicata dal Ministero dell’Interno.
La seconda riguarda la sigla in codice dell’auto apripista su cui viaggiava ANTONIO MONTINARO: QUARTO SAVONA QUINDICI BIS. Sulla QUARTO SAVONA QUINDICI, l’auto che chiudeva il corteo ed era preceduta da quella del magistrato, alloggiavano il capo scorta GASPARE CERVELLO e gli agenti ANGELO CORBO, PAOLO CAPUZZA.
FRANCESCO MIRABELLA – GASPARE CERVELLO
Clamorose rivelazione su particolari noti ma ignorati da tempo seppur supportate da argomentazioni e documentazioni ufficiali che sono ora reperibili anche alla pagina del nostro Speciale Chi dirigeva la scorta quel 23 maggio a Capaci ? Il racconto di GASPARE CERVELLO ed altro ancora.
Ultima annotazione: delle due l’una: o Mirabella ha dichiarato il falso all’intervistatrice o il falso l’hanno dichiarato GASPARE CERVELLO sotto giuramento e la corte d’Assise di Caltanisetta in sentenza.
Gli Angeli custodi di Giovanni Falcone vittime a Capaci insieme al magistrato e a Francesca Morvillo
