Ma succede che, giusto per non consentirgli sonni tranquilli, un anno fa la procura di Firenzeche fu guidata da Luca Tescaroli, in arrivo dalla Sicilia e oggi a Prato, e che mantiene aperto, dopo quattro archiviazioni, il fascicolo Berlusconi-Dell’Utri sulle stragi 1993-94, abbia allargato il proprio orizzonte d’indagine fino al generale. Che quelle bombe di Firenze, Roma e Milano non avrebbe impedito, dopo che gli era stato segnalato un attentato alla torre di Pisa. Indagato, e quindi intercettato.

Ed ecco il gioco di specchi. Così un “anonimo” passa le intercettazioni agli amici di “Report”, i quali le trasmettono agli amici del “Fatto quotidiano”. Così si fa un po’ di casino nella Commissione Bicamerale Antimafia, dove siedono altri amici, un po’ di Cinquestellepiù o meno in toga e qualcuno del Pd, tutti pronti a chiedere di poter curiosare in quelle intercettazioni. Perché Mori – scandalo, scandalo! – suggeriva al telefono che uno bravo come il nostro Damiano Aliprandi sarebbe stato un ottimo consulente per l’Antimafia. E questo è molto “mafioso”. Ecco come nasce e si sviluppa il circo mediatico-giudiziario-antimafioso-militante. 25 giugno, 2025 • IL DUBBIO