PIANO CARCERI, SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO LEGALITA’ PER REALIZZAZIONE OPERE

di Ufficio stampa Filca nazionale
23 ottobre 2012 

La realizzazione di 17 padiglioni previsti dal Piano Carceri in altrettanti istituti penitenziari avverrà sotto il controllo di un Tavolo di monitoraggio nazionale, composto anche dai sindacati delle costruzioni, che dovrà verificare la corretta applicazione di tutte le norme legislative e contrattuali previste in edilizia. Lo prevede un Protocollo sottoscritto ieri dal prefetto Angelo Sinesio, commissario delegato per il Piano Carceri, e da Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil.

“L’intesa – dichiara il segretario nazionale della Filca Salvatore Scelfo, a capo del Dipartimento legalità della categoria – prevede l’apertura di Tavoli a livello territoriale per la realizzazione delle singole opere, che saranno accompagnate da un Protocollo per la contrattazione di anticipo siglato da sindacati e imprese. Queste ultime dovranno inviare alle Casse Edili la documentazione richiesta e dotare tutti i lavoratori di un badge collegato ad un programma informatico nazionale, consentendo così anche l’assimilazione ai lavoratori dipendenti dei lavoratori parasubordinati e delle partite Iva. Particolarmente significativo – conclude il segretario nazionale della Filca – è l’inserimento nel testo del Durc per congruità, previsto da un avviso comune sottoscritto nel 2010”.

L’importo degli appalti sfiora i 230 milioni di euro, in grado di assicurare lavoro ad oltre 1.000 edili. L’obiettivo del Piano Carceri è la realizzazione, entro il 2013, di 17 nuovi padiglioni in istituti già presenti, in grado di assicurare 3.800 posti in più e di decongestionare le strutture. La notizia della sottoscrizione del Protocollo non arriva in un giorno qualsiasi: proprio ieri, infatti, il “Rapporto sullo stato dei diritti umani negli istituti penitenziari” ha evidenziato come nel 2011 ci siano stati ben 186 decessi nei 206 istituti penitenziari italiani, 66 dei quali per suicidio. E sempre ieri è stato sottoscritto un accordo tra i ministeri dell’Istruzione e della Giustizia per inserire nei progetti di edilizia penitenziaria spazi idonei da destinare alle attività di istruzione e di formazione.