COMO ricorda CAPACI 2018

                                

                                             L’Albero Falcone a Como

 

Galleria fotografica anniversario a Como

 

Video TG ETV 23.5.18

 

 

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: due vite intrecciate dallo stesso destino 

Giovanni Falcone

Paolo Borsellino

 

Gli Angeli custodi di Falcone e Borsellino

Il 23 maggio 1992 la mafia, oltre a Giovanni Falcone, uccide la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.

 

Sono passati 26 anni dalla strage di via d’Amelio a Palermo nella quale persero la vita Paolo Borsellino e cinque dei sei componenti della sua scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli. Lo sapeva Paolo Borsellino, lo aveva già previsto, ma sapeva anche di non poterlo evitare. A riportarci i pensieri del giudice fu la moglie Agnese: “Mi ucciderà la mafia ma saranno altri a farmi uccidere. La mafia mi ucciderà quando altri lo consentiranno”. Agnese Borsellino non si è mai tirata indietro quando le hanno chiesto di parlare degli uomini della scorta di suo marito: “Erano persone che facevano parte della nostra famiglia. Condividevamo le loro ansie e i loro progetti. Era un rapporto, oltre che di umanità e di amicizia, di rispetto per il loro servizio. Mio marito mi disse ‘quando decideranno di uccidermi i primi a morire saranno loro’, per evitare che ciò accadesse, spesso usciva da solo a comprare il giornale e le sigarette quasi a mandare un messaggio ai suoi carnefici perché lo uccidessero quando lui era solo e non in compagnia dei suoi angeli custodi”.
 

 

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 A cura  di Claudio Ramaccini Resp. Ufficio Stampa e Comunicazione Centro Studi Sociali contro le mafie – Progetto San Francesco