CRIMINALITA’ ORGANIZZATA: Gli stati europei adottino leggi specifiche

Sì al reato di associazione mafiosa: in Europa passa la nostra linea – 21 Gennaio 2021, 12:39 Sabrina Pignedoli ( Parlamentare Europeo – MoVimento 5 Stelle )

 “Il Parlamento europeo chiede agli Stati membri di introdurre nel loro ordinamento giudiziario leggi specifiche sul crimine organizzato di tipo mafioso. Solo così si potrà migliorare la collaborazione europea nella lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, che ormai agiscono a livello transnazionale. Questo è un passaggio fondamentale della risoluzione sull’applicazione del diritto europeo dal 2017 al 2019 a firma Movimento 5 Stelle approvata con 504 voti a favore, 123 contrari e 61 astensioni dal Parlamento europeo.

Con questa risoluzione si manda un messaggio importante alla Commissione europea: al Parlamento europeo c’è una maggioranza forte che chiede una direttiva specifica per contrastare la criminalità organizzata a livello europeo.  Questa direttiva deve prendere ad esempio la legislazione italiana, la più all’avanguardia d’Europa come dimostrano le recenti inchieste giudiziarie. La richiesta di una direttiva antimafia che migliori la definizione comune di reato di associazione, aggiungendo l’effetto intimidatorio che è l’elemento aggiuntivo dell’articolo 416 bis, era anche uno dei punti del programma del Movimento 5 Stelle in Europa. L’associazione di stampo mafioso deve essere considerata una fattispecie autonoma per cui scatta un regime specifico, separato e più severo di quello previsto per la semplice associazione a delinquere. Noi oggi facciamo un passo in avanti importante nella giusta direzione e mettiamo fiato sul collo alle Istituzioni europee: alzare adesso, in piena pandemia, un muro contro le mafie e la criminalità organizzata significa proteggere la nostra società e aiutarla a ritornare a crescere nel modo più sano ed equo possibile. Questo voto dà seguito alla relazione sulla lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata approvata nel 2016 a firma della collega Laura Ferrara. Dopo quasi 5 anni reiteriamo la richiesta alla Commissione: bisogna fare in fretta per contrastare in modo efficace le mafie in tutta Europa.  Fonte BLOG M5S


… deplora la disomogeneità e la non adeguatezza della normativa europea destinata a contrastare la criminalità organizzata transfrontaliera, compresi, tra l’altro, il traffico di droga o la tratta di esseri umani; chiede che la Commissione continui a monitorare il corretto recepimento della decisione quadro relativa alla lotta contro la criminalità organizzata ricorrendo ai poteri conferitigli dai trattati per fare rispettare la normativa; chiede alla Commissione di presentare una proposta legislativa di direttiva sulla base dell’articolo 83, paragrafo 1, TFUE, al fine di rivedere la decisione quadro 2008/841/GAI del Consiglio relativa alla lotta contro la criminalità organizzata, direttiva che comprenda un adeguamento delle fattispecie di reato al fine di dare specifico rilievo al carattere transfrontaliero delle organizzazioni criminali, più volte evidenziato nelle relazioni delle agenzie europee competenti, segnatamente Europol ed Eurojust, oltre che sanzioni più severe e che preveda l’aggiunta del reato di associazione criminale che, sul modello di quello mafioso, è caratterizzato da tattiche intimidatorie, associazione con l’intento deliberato di compiere attività criminali e capacità di condizionamento delle istituzioni pubbliche; ritiene che, in tale contesto, sarebbe auspicabile anche una normativa europea generale sul tema della protezione di coloro che cooperano con le autorità preposte all’applicazione della legge;

15. sottolinea l’importanza di una normativa che permetta alle autorità di contrasto di aggredire efficacemente i patrimoni ottenuti illecitamente, impedendo ai criminali di trarre profitto dai loro reati e di reintrodurre poi i proventi di questi ultimi nell’economia legale o di utilizzarli per finanziare altre attività criminali; nota che la legislazione europea è lacunosa al riguardo, nonostante la prossima entrata in vigore del regolamento (UE) 2018/1805; accoglie con favore, pertanto, l’impegno della Commissione di rivedere tutta la normativa di riferimento in materia di congelamento e confisca dei beni strumentali e dei proventi di reato nell’UE, e di esaminare il bisogno eventuale di ulteriori regole comuni, con particolare riguardo agli aspetti del sequestro e della confisca dei beni proventi di reato anche in assenza di condanna definitiva, e della gestione di tali beni;

fonte: P9_TA(2021)0011  Controllo dell’applicazione del diritto dell’UE nel 2017, 2018 e 2019 – Risoluzione del Parlamento europeo del 20 gennaio 2021 sul controllo dell’applicazione del diritto dell’Unione europea nel 2017, 2018 e 2019 (2019/2132(INI))