La consulenza dei tecnici FBI Il 21 luglio, sotto richiesta della magistratura, giunsero sul luogo dell’attentato tre tecnici dell’FBI, John Barret, Joseph Genovese e Robert Heckman. Nell’udienza del 17 maggio 1995 dichiararono di aver preso parte alle indagini al fine di identificare la posizione precisa della 126 con l’esplosivo. Condussero le indagini con l’utilizzo di spettometro e cromatografia a gas riscontrando sulla maggior parte dei reperti la presenza di RDX, miscela esplosiva composta da RDX (T4) e PETN (pentrite) con il nome di SEMTEX-H. Infine esclusero che l’esplosivo potesse trovarsi a contatto col manto stradale