Il maestro Alex Corlazzoli racconta la storia del magistrato ucciso dalla mafia attraverso un “diario di viaggio” immaginario in cui lo stesso Borsellino annota ricordi e pensieri
IL DIARIO CHE RACCONTA L’UOMO
In Paolo sono la storia del giudice viene narrata in prima persona sotto forma di appunti, come se lo stesso Borsellino si fosse messo ad annotare gli episodi più importanti accaduti durante la vita, dall’infanzia, quando era un bravo scolaro sempre pronto a far sentire la propria opinione, fino all’età adulta, quando decise di diventare un uomo di legge e combattere la mafia. Naturalmente si tratta di un espediente letterario, ma i fatti raccontati sono tutti realmente accaduti, visto che l’autore si è informato interpellando amici e famigliari dell’eroico giudice.
Dal rapporto con i colleghi – in primis l’amico Giovanni Falcone – alle strane esperienze capitate negli anni di lotta alla criminalità («nella mia vita tutto potevo immaginare, tranne che un uomo d’onore mi abbracciasse») Alex Corlazzoli riesce così a raccontare ai ragazzi chi è stato davvero Paolo Borsellino, un uomo con tanti sogni, tante speranze e naturalmente tante paure, le quali però non gli hanno mai impedito di andare avanti a svolgere il proprio dovere.
INFO
“Taccuini Immaginari” è una nuova collana che propone le biografie di grandi personaggi della storia raccontate come fossero una raccolta di annotazioni e appunti. Proprio come in un taccuino di viaggio, ai testi vengono affiancati anche schizzi e disegni.
Prezzo: 10 euro
Numero di pagine: 160