Vincenzo Greco, che rappresenta i figli del magistrato ucciso nel 1992, è intervenuto al processo di Caltanissetta e ha parlato dell’allora procuratore di Palermo: “Aveva nascosto al giudice l’informativa dei Ros con cui si diceva che il tritolo era arrivato”
Sul banco degli imputati i boss palermitani Salvatore Madonia e Vittorio Tutino e i falsi pentiti Francesco Andriotta, Calogero Pulci e Vincenzo Scarantino.
“Giammanco aveva nascosto al giudice l’informativa dei Ros con cui si diceva che il tritolo era arrivato a Palermo”, ricorda l’avvocato Greco. Che sottolinea anche come i rapporti tra Borsellino e Giammanco fossero pessimi. L’avvocato si è posi associato alle richieste della procura generale che chiede la conferma della sentenza di primo grado. “I magistrati – aveva detto il pg Lia Sava aprendo la requisitoria nelle scorse udienze – devono continuare a raccogliere prove certe di responsabilità penali che consentano di addivenire a sentenze definitive di condanna per tutti coloro, anche in ipotesi, esterni a Cosa nostra, che possono avere concorso, a qualunque titolo, e per qualsivoglia scopo, alla realizzazione della strage di via D’Amelio e che, successivamente ai tragici eventi, possono avere mosso i fili, in maniera da determinare il colossale depistaggio delle relative indagini”.