La Finanza di Como: “Preoccupazione per usura, truffe, frodi, riciclaggio e distorsione dei prezzi”. Il bilancio d’inizio 2022

 

 

BILANCIO OPERATIVO GUARDIA DI FINANZA DI COMO

Le Fiamme Gialle comasche, nonostante il perdurare dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, in questo momento storico che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti. Sono stati svolti specifici controlli volti a prevenire possibili infiltrazioni criminali nelle aziende in difficoltà o indebite percezioni degli aiuti economici concessi dallo Stato per sostenere l’economia.

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, inoltre, il Comando Generale della Guardia di Finanza ha adeguato il dispositivo di vigilanza attuato dal Corpo per sostenere l’economia sana del Paese e prevenire forme di inquinamento criminale del sistema economico finanziario. Con riguardo al contrasto all’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico della Provincia, nel 2021, sono stati svolti accertamenti patrimoniali nei confronti di 97 soggetti mentre nei primi cinque mesi del 2022 sono stati già svolti analoghi accertamenti nei confronti di altri 64 soggetti.
Nel 2021, è stato accertato riciclaggio e auto-riciclaggio per circa 106.000.000 euro ed effettuate proposte di sequestro per oltre 8.200.000 euro con il relativo sequestro di oltre 650 mila euro. In questi primi cinque mesi del 2022, invece, è stato accertato riciclaggio e auto-riciclaggio per circa 8.000.000 di euro ed effettuati sequestri per circa 1.500.000 di euro mentre l’Autorità Giudiziaria ha emesso un Decreto di confisca per circa 180 mila euro.

Dall’anno scorso ad oggi, la Guardia di Finanza lariana ha eseguito 12.737 interventi ispettivi e 456 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio, su cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi.

Un’azione che, nel corso del 2021 ad oggi, si è concretizzata nell’esecuzione di 385 interventi ispettivi e di 155 indagini delegate dalla magistratura, che hanno permesso di denunciare 169 soggetti per reati fiscali (principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false, all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione).

Il valore dei beni sequestrati nella passata annualità per reati in materia di imposte dirette e IVA è di oltre 15 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle competenti Autorità Giudiziarie ammontano a oltre 62 milioni di euro.

I casi di evasione fiscale internazionale scoperti, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, estero-vestizioni della residenza fiscale, manipolazione dei prezzi di trasferimento e illecita detenzione di capitali all’estero, sono in tutto 15.

Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frodi all’IVA eseguendo 33 interventi e denunciando 92 soggetti.

Non meno significativo è l’impegno del Corpo nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 93 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno
sottratto a tassazione, complessivamente, oltre 35 milioni di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 172 datori di lavoro per aver impiegato 483 lavoratori in “nero” o irregolari.

Ammontano, invece, a 3 gli interventi svolti nel settore delle accise, al fine di contrastare la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte sul territorio nazionale, nonché, nei casi più gravi, attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali, anche di carattere transnazionale, operanti nel settore.

Complessivamente, sono stati sequestrati 109.357 chilogrammi di prodotti energetici.

Parimenti intenso è l’impegno dei Reparti a contrasto del contrabbando: sono stati eseguiti 158 interventi che hanno portato al sequestro di 20.662 prodotti di vario tipo e di 30 autoveicoli.

Fortemente intensificate anche le indagini contro il commercio internazionale della fauna e della flora in via di estinzione, tutelate dalla Convenzione di Washington (c.d. C.I.T.ES.); il Corpo ha partecipato, quale Autorità nazionale competente, alle principali operazioni internazionali congiunte nel settore, eseguendo, negli spazi doganali della provincia di Como, 2.480 controlli.

Nel settore del gioco illegale e irregolare, sono stati eseguiti 8 controlli.

La Guardia di Finanza ha dedicato, molti piani operativi al contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e a quelle condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica Amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.

Si tratta di un settore strategico per il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici sostiene il tessuto economico nazionale, consente di affrontare le condizioni di disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende: benessere, crescita e sviluppo.

111 sono gli interventi complessivamente svolti, a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 11 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria.

Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari ad un valore di circa 2.700.000 euro, con un numero di soggetti denunciati pari a 36 e con proposte di sequestro per oltre 2.000.000 euro, mentre si attestano su circa 82 mila euro le frodi nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di 6 soggetti denunciati e con sequestri per oltre 32 mila euro.

Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, a seguito dell’introduzione del “reddito di cittadinanza”, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto
al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del beneficio a tutela di coloro che hanno reale necessità di usufruire del sussidio. Gli interventi eseguiti hanno consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria 96 soggetti per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore.

Passando, più in generale, al settore della tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione, sono state denunciate 101 persone per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione accertando un danno erariale per oltre 13.000.000 di euro.

La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post emergenza.

Le attività investigative sono orientate verso contesti che, sulla base di una preventiva analisi delle fenomenologie illecite, risultino connotati da concreti ed immediati profili di rischio, focalizzando attenzione sulla conclusione di negozi giuridici da parte di soggetti apparentemente privi di adeguate capacità finanziarie, su settori di particolare rilevanza strategica o ancora sul reimpiego di proventi illeciti nei cc.dd. “beni rifugio”, nonché connessi con la gestione dell’emergenza sanitaria.

In quest’ottica, l’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano del paese, nonché per intercettare possibili pratiche di finanziamento del terrorismo, si è fondata e continuerà sempre più a basarsi, in futuro, sul piano repressivo, nell’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria e sul piano preventivo, nell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio.

È stata, tra l’altro, conferita priorità all’analisi di quei contesti legati alla fase emergenziale e post emergenziale che vengono delegati con immediatezza ai Reparti competenti per i conseguenti sviluppi operativi, in relazione alla possibile connessione con tentativi di infiltrazione della criminalità nel sistema economico.

Altra importante direttrice, anche in prospettiva futura, dell’azione della Guardia di Finanza, per il contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo è rappresentata dalla massima valorizzazione delle informazioni acquisite nel corso del controllo economico del territorio.

In tale ambito, assume grande rilievo, in particolare, il monitoraggio dei movimenti transfrontalieri di valuta che può offrire utili spunti investigativi per l’avvio di più penetranti approfondimenti.

Sempre allo scopo di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere i reati fallimentari, societari e bancari, nonché i fenomeni usurari e di abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di soluzioni di investimento non sicure.
Al fine di presidiare al meglio il comparto di specialità della sicurezza della circolazione dell’euro, è stata, infine, intensificata l’azione di contrasto in materia di falsificazione monetaria attraverso una mirata azione di ricerca, prevenzione e repressione finalizzata prioritariamente alla ricostruzione dell’intera filiera del falso.

In applicazione della normativa antimafia, sono stati eseguiti 33 accertamenti patrimoniali, effettuate confische per oltre 900.000 di euro e formulate proposte di sequestro all’Autorità Giudiziaria per oltre 5.500.000 euro.

Sono stati eseguiti 800 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia di cui 471 connessi ad erogazioni pubbliche per il rilancio dell’economia.

In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono stati eseguiti 26 interventi di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 53 persone per i reati di riciclaggio, auto-riciclaggio e usura. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato oltre i 114 milioni di euro, mentre sono stati effettuati sequestri su ordine della magistratura per oltre 3 milioni di euro e confische per circa 180 mila euro ed effettuate proposte di sequestro all’Autorità Giudiziaria per oltre 8,2 milioni di euro.

Sono stati, poi, eseguiti, ai confini terrestri, controlli volti a verificare il rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta da parte dei soggetti in entrata e/o uscita dal territorio nazionale con scoperta di illecite movimentazioni per oltre 23 milioni di euro e l’accertamento di 663 violazioni.

Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari, sono stati effettuati 21 interventi e denunciate 46 persone.

Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro sono stati infine denunciati 26 soggetti, con l’esecuzione di sequestri per un valore complessivo di circa 11 mila euro.

Tra le attività del Corpo svolte a tutela del mercato dei beni e dei servizi si pongono quelle a contrasto dei fenomeni di contraffazione di marchi registrati, usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti, nonché delle violazioni alla normativa sul diritto d’autore.

In tali ambiti, i Reparti operativi lariani hanno effettuato 188 interventi, denunciando 33 soggetti.

Sul versante del contrasto ai traffici illeciti, la Guardia di Finanza ha proceduto al sequestro, complessivamente, di oltre 30 chilogrammi di sostanze stupefacenti di cui 29 chilogrammi tra hashish e marijuana.

Le indagini antidroga hanno portato alla verbalizzazione complessiva di 321 persone, di cui 156 denunciate (41 arrestate) e 165 segnalate alle Prefetture competenti.

IL CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA

Il Corpo concorre, sistematicamente e significativamente, ai servizi di ordine e sicurezza pubblica disposti in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, con il personale specializzato A.T.P.I. del Gruppo Como (c.d. Baschi Verdi) che ha svolto numerosi interventi operativi, talvolta particolarmente complessi.

Ad oggi, sono state impiegate oltre 2.000 pattuglie nel servizio di pubblica utilità “117”.

LE ATTIVITA’ DEL REPARTO OPERATIVO AERONAVALE COMO

Il R.O.AN di Como esplica le proprie peculiari funzioni sui grandi laghi del nord (Lario, Maggiore, Lugano e Garda) e sul reticolo idroviario del fiume Po e dei suoi affluenti (province di Cremona, Piacenza, Parma, Lodi, Mantova e Reggio Emilia, incluso la parte veronese del Mincio) con le nr. 16 unità navali in dotazione e sui territori lombardi, piemontesi e valdostani con i tre elicotteri in forza alla Sezione Aerea di Varese.
La componente navale, nell’anno 2021 e nei primi 5 mesi del 2022, ha effettuato i seguenti controlli:
nr. 307 ai fini delle Imposte Dirette e dell’IVA;
nr. 1.024 di tipo economico – finanziario del territorio;
nr. 392 in materia di Frodi Doganali;
nr. 2 in materia di Politica Agricola Comune e Politica Comune della Pesca.
Sono state effettuate nr. 16 crociere di soccorso salvando 36 persone e recuperando dodici natanti.
La componente aerea, nel medesimo periodo, ha svolto nr. 691 missioni pari a 698 ore di volo di cui 93 missioni di ricerca e soccorso salvando 15 persone.
Da menzionare l’attività d’indagine dei militari della Stazione Navale del Lago di Como, riguardo l’incidente nautico, costata la vita ad un giovane, avvenuto il giorno 25 giugno 2021 nelle acque prospicienti il comune di Tremezzina (CO), che si concludeva con l’arresto in flagranza della conduttrice straniera del mezzo che aveva causato il sinistro ponendola agli arresti domiciliari.
Nel 2021, durante l’attività d’istituto ed in particolar modo nei primi mesi, si è verificata una rilevante assenza di traffico diportistico dovuto ai provvedimenti emessi dalle competenti Autorità per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Cessata l’emergenza, nei mesi a seguire, le unità navali del Corpo hanno eseguito controlli nei confronti di unità da diporto adibite a Locazione, Noleggio e Taxi. L’attività ispettiva inizia con il controllo a bordo delle imbarcazioni per verificare il rispetto delle norme che regolano la locazione o il noleggio; il controllo svolge anche la funzione di prevenzione e sicurezza della navigazione in quanto gli equipaggi operanti verificano dapprima il corretto uso commerciale delle unità, quindi il rispetto sulla disciplina delle patenti nautiche e sulla corretta tenuta dei documenti di bordo nonché in merito all’assicurazione obbligatoria ed alla sicurezza della navigazione.

Le attività di navigazione eseguite dai Reparti navali, oltre a mantenere un elevato livello di presidio del territorio assicurando la presenza costruttiva nei confronti della collettività, hanno consentito l’approfondimento, sotto il profilo demaniale, di alcuni siti posti sulle rive dei bacini lacuali. I controlli hanno permesso di constatare e contestare violazioni sull’uso
del demanio lacuale procedendo alla rimozione di natanti ormeggiati abusivamente senza alcuna autorizzazione dell’Autorità Demaniale competente o, in altri casi, senza aver versato i relativi canoni.
Il dispositivo navale lombardo, agendo d’iniziativa, ha individuato diverse occupazioni abusive del demanio pubblico. Da menzionare, in particolare, l’attività effettuata:
in località Campione d’Italia (CO), in una limitata fascia costiera, dove sono stati accertati complessivamente circa 650 mq di occupazioni demaniali abusive e constatata un’evasione di canoni concessori per a circa € 100.000;
a Mantova, dove, nel mese di luglio 2021, si procedeva al sequestro amministrativo di un’area, pari a circa 9.046,30 m2, per un valore stimato di circa € 150.000, con la contestazione di canoni demaniali evasi quantificabili in complessivi €.674.588,02.

Per quanto concerne il contrasto agli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica, nell’ambito della percezione di contributi FEP (Fondo Europeo per la Pesca), la componente navale ha sottoposto a controllo una ditta ubicata nella provincia di Cremona, scoprendo indebite percezioni pari a oltre 107mila euro.

Il R.O.A.N. proseguirà, fino la fine dell’anno, gli interventi nei settori operativi assegnati dal Comando Generale, in particolare per reprimere eventuali traffici illeciti, violazioni doganali o valutarie lungo i confini lacuali con la Svizzera, nonché individuare gli illeciti di natura ambientale e demaniale.

Prosegue incessante la quotidiana azione di soccorso della componente aeronavale della Guardia di Finanza, impegnata nelle principali e più complesse operazioni di salvaguardia della vita umana in ogni ambiente e contesto. In tale ambito, nel 2021, la Sezione Aerea di Varese è stata garante di tempestività negli interventi di soccorso in più occasioni in Valsassina, Valtellina, Valsesia. La stessa ha partecipato, con spiccata perizia aeronautica, all’attività di ricerca e soccorso di superstiti nel disastro della cabinovia del Monte Mottarone (VB) in data 23 maggio 2021.