Giornata di Legalità con Fiammetta Borsellino al Falcone-Cascino

 

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Oggi una giornata di LEGALITÀ a Piazza Armerina… I.C.S. ” Falcone-Cascino ” dopo la pausa Covid…riprendere le attività con il progetto legalità è stato un momento di grande crescita culturale e civile, se poi a condividere questa meravigliosa giornata è stata la GRANDE DOTTORESSA FIAMMETTA BORSELLINO e ANTONINO PEZZER per tutti noi studenti, docenti, dirigente e rappresentanti delle ISTITUZIONI è stato non solo un grande regalo, ma vivere insieme EMOZIONI che rimarranno nel cuore per sempre❤

La dottoressa Fiammetta ha raccontato suo padre il meraviglioso giudice PAOLO BORSELLINO, il signor Antonino ci ha raccontato la signora AGNESE.
L’ interesse degli alunni è stato sottolineato dalle numerosissime domande poste, l’emozione rimarrà in ciascuno di noi per sempre!
Immensamente GRAZIE alla dottoressa Fiammetta Borsellino e ad Antonino Maria Pezzer
 
Benedetta Salamone

PIAZZA ARMERINA- FIAMMETTA BORSELLINO AL “FALCONE- CASCINO”. L’INCONTRO ALL’INTERNO DEL PROGETTO SULLA LEGALITÀ DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA PIAZZESE.
Venerdì giorno 10, presso l’Istituto Comprensivo “Falcone-Cascino”, gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e delle classi prime della scuola secondaria di primo grado, nell’ambito del progetto d’istituto sulla Legalità, con referente la docente Benedetta Salamone, hanno avuto l’opportunità di conoscere e ascoltare la Dott.ssa Fiammetta Borsellino, figlia del giudice Paolo e Antonio Maria Pezzer, “una persona divenuta ormai “di famiglia che si è preso cura amorevolmente della signora Agnese durante la sua malattia. A fare gli onori di casa il Dirigente scolastico Alessandra Messina, che ha introdotto i lavori e ha presentato agli alunni e ai docenti gli illustri ospiti. Presenti all’incontro il sindaco della città Antonino Cammarata, il comandante della compagnia Carabinieri Emanuele Grio e il dirigente del commissariato della Polizia di Stato Alberto Salerno. Per circa due ore la relatrice ha letteralmente incantato i ragazzi, raccontando episodi familiari e professionali del padre, ucciso barbaramente nel 1992 insieme agli uomini della scorta e ribadendo con molta fermezza come l’omicidio di Paolo Borsellino, di Giovanni Falcone e di tanti altri servitori dello Stato non fu solo un delitto di mafia ma anche di Stato. Ha esortato però tutti a seguire lo Stato, gli ideali di libertà, giustizia e legalità che hanno guidato suo padre per tutta la vita. Fiammetta Borsellino ha invitato gli alunni a seguire una cultura della legalità e a non cedere mai a nessun compromesso, a credere che ciò che ci spetta di diritto possa esserci presentato come un favore perché primo o poi ci verrà chiesto un conto salatissimo che condizionerà negativamente le nostre vite.
Riconoscere e sfuggire dalla cultura mafiosa sin da piccoli. Forte la risposta data ad un alunno che chiedeva cosa avrebbe fatto se si fosse trovata dinanzi agli assassini del padre e se li avrebbe perdonati. La figlia del giudice Borsellino ha fermamente risposto che voleva non affrontare il tema del perdono ma che sicuramente non avrebbe provato sentimenti quali rabbia o vendetta perché non le appartengono, perché sono sentimenti che muovono i mafiosi e lei non è una persona mafiosa. Commoventi i racconti legati all’infanzia, che hanno svelato a tutti i presenti il lato strettamente familiare del giudice Paolo e della moglie Agnese e il bellissimo e tenero rapporto con i figli. Gli alunni, affascinati da questi racconti, hanno seguito con grande interesse e attenzione, entrando subito in confidenza con Fiammetta Borsellino e tante sono state le domande di approfondimento. Alla fine la stimata ospite ha rivolto a tutti i ragazzi, futuri cittadini, l’augurio di non dimenticare mai ciò che è avvenuto affinché non sia vano il sacrificio del padre e di tutti coloro che sono morti, responsabili solamente di aver fatto il proprio dovere.