Fu ucciso nel 2009: i mafiosi sono stati condannati all’ergastolo, accusati di 3 omicidi
Accusati degli omicidi di tre persone, otto presunti membri del clan della ‘ndrangheta di Giussano sono stati arrestati dai carabinieri dopo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Corte d’assise d’appello di Milano: tra le persone uccise, nel 2009, anche Antonio Tedesco, assassinato in un maneggio di Bregnano.
Come riporta MilanoToday, il provvedimento è scattato dopo un’indagine del Ros su 19 soggetti ritenuti responsabili di associazione mafiosa, omicidio, detenzione e porto illegale di armi, sottrazione e occultamento di cadavere.
Tre degli otto individui erano già in carcere per altri reati; degli altri cinque, quattro avevano l’obbligo di presentarsi per firmare davanti alla polizia giudiziaria. Determinanti per lo svolgimento dell’inchiesta sono state le dichiarazioni di Antonio Belnome, collaboratore di giustizia e in passato capo della locale di ‘ndrangheta di Giussano, che aveva consentito di accertare i moventi e le modalità degli omicidi di Carmelo Novella, Antonio Tedesco e Rocco Stagno, tutti ritenuti appartenenti alla ‘locale’ di Seregno-Giussano e uccisi tra il 2008 e il 2010 tra le province di Milano e Como.
In particolare, nel caso di Novella, capo ‘ndranghetista lombardo, l’omicidio (nel 2008) avvenne per bloccare il suo tentativo di emancipazione dalla ‘Provincia’ reggina. L’uomo fu ucciso da due sicari, tra cui lo stesso Belnome, che gli spararono in faccia e al petto, mentre si trovava in un bar di San Vittore Olona. Uno degli arestati è accusato di avere procurato le armi e la targa rubata per la moto, nonché di avere poi distrutto le armi e i giubbotti.
I delitti di Tedesco e Stagno, invece, erano da ricondurre alle dinamiche conflittuali interne alla locale di Guardavalle (Catanzaro). Particolare la modalità nel caso di Stagno: per vendicarsi dell’omicidio di due anni prima di Rocco Cristello, i sicari attirarono Stagno nel 2010 in un podere. Lo uccisero con una pistola e fecero sparire il cadavere, mai più ritrovato: secondo un’ipotesi, sarebbe stato dato in pasto ai maiali.
Fu un tranello, nel 2009, anche l’omicidio di Tedesco, deciso a Guardavalle (in Calabria) sia per la vicinanza della vittima con Novella sia per ragioni del tutto personali, legate a fidanzamenti con alcune donne. Tedesco fu attirato in un maneggio di Bregnano con il pretesto di farlo diventare un affiliato della ‘ndrangheta. I presenti si misero in cerchio ma uno gli sparò alle spalle.