In Paolo Borsellino Essendo Stato, Ruggero Cappuccio si concentra sull’ultimo secondo di vita del magistrato palermitano. In questo infuocato residuo di tempo, Borsellino dubita di essere ancora vivo e suppone di essere già morto. Rivive così la sua esistenza dall’angolazione del trapasso raggiungendo una lancinante lucidità: l’amore per la sua terra, per la moglie, la madre, i figli, insieme alla lotta contro la mafia e lo Stato deviato sono sottoposti a un luminoso processo interiore che libera parole di straordinaria energia umana e civile.
La nascita del testo fu accompagnata dall’entusiasmo di Agnese Borsellino, che nel 2004 dichiarò pubblicamente come nelle parole di Cappuccio si concretizzasse la resurrezione spirituale di suo marito.
Essendo Stato diventa così una messinscena che da quindici anni attraversa i più prestigiosi teatri italiani. La scrittura di Cappuccio viene richiesta da gruppi di magistrati di Milano, Trieste, Salerno e recitata in numerose letture pubbliche.
Nel 2016 Essendo Stato è andato in onda su Rai Uno e Rai Storia in forma di docu-film per l’interpretazione e la regia dello stesso Cappuccio.
Il testo è arricchito dalla deposizione che Borsellino fornì dinanzi al Consiglio superiore della magistratura il 31 luglio 1988. In quell’occasione il giudice era stato convocato con la minaccia di provvedimenti disciplinari per le dichiarazioni pubbliche da lui rilasciate in relazione all’inefficacia dell’azione di contrasto che lo Stato avrebbe dovuto svolgere contro la mafia.
Secretata per ventiquattro anni, l’autorizzazione a rendere pubblica l’audizione viene finalmente concessa su richiesta di Cappuccio: gli italiani potranno così leggere le parole che Borsellino pronunciò in un’atmosfera tesissima, parlando per quattro ore della solitudine del suo lavoro, dell’immobilismo e dell’ostruzionismo che lo accerchiarono.
Ruggero Cappuccio (Torre Del Greco, 1964) è scrittore, drammaturgo e regista di teatro. Ricordiamo: Delirio Marginale (premio Idi 1993) e Il sorriso di San Giovanni (premio Ubu novità italiana 1997). Ha lavorato con Luca Ronconi, Riccardo Muti, Rimas Tuminas e Jan Fabre. Con La notte dei due silenzi è stato finalista al premio Strega 2008. Gli altri suoi romanzi sono Fuoco su Napoli (Feltrinelli, 2010; premio Napoli 2011) e La prima luce di Neruda (Feltrinelli, 2016). Inoltre ha pubblicato Paolo Borsellino. Essendo Stato (Feltrinelli, 2019).
Presentazione alla Feltrinelli di Milano con Fiammetta Borsellino – Le immagini
RAI STORIA
- Paolo Borsellino, essendo Stato
- Paolo Borsellino, essendo Stato 2
- Paolo Borsellino, essendo Stato 3
- Paolo Borsellino, essendo Stato 4
Paolo Borsellino. Essendo stato
- Autore Ruggero Cappuccio
- Illustratore: M. Paladino, L. Pasqualino
- Editore: Feltrinelli
- Anno edizione: 2019
“Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla.Perché il vero amore consiste nell’amare quello che non ci piace, per poterlo cambiare” – Paolo Borsellino
In Paolo Borsellino Essendo Stato, Ruggero Cappuccio si concentra sull’ultimo secondo di vita del magistrato palermitano. In questo infuocato residuo di tempo, Borsellino dubita di essere ancora vivo e suppone di essere già morto. Rivive così la sua esistenza dall’angolazione del trapasso raggiungendo una lancinante lucidità: l’amore per la sua terra, per la moglie, la madre, i figli, insieme alla lotta contro la mafia e lo Stato deviato sono sottoposti a un luminoso processo interiore che libera parole di straordinaria energia umana e civile. La nascita del testo fu accompagnata dall’entusiasmo di Agnese Borsellino, che nel 2004 dichiarò pubblicamente come nelle parole di Cappuccio si concretizzasse la resurrezione spirituale di suo marito. Essendo Stato diventa così una messinscena che da quindici anni attraversa i più prestigiosi teatri italiani. La scrittura di Cappuccio viene richiesta da gruppi di magistrati di Milano, Trieste, Salerno e recitata in numerose letture pubbliche. Nel 2016 Essendo Stato è andato in onda su Rai Uno e Rai Storia in forma di docu-film per l’interpretazione e la regia dello stesso Cappuccio. Il testo è arricchito dalla deposizione che Borsellino fornì dinanzi al Consiglio superiore della magistratura il 31 luglio 1988. In quell’occasione il giudice era stato convocato con la minaccia di provvedimenti disciplinari per le dichiarazioni pubbliche da lui rilasciate in relazione all’inefficacia dell’azione di contrasto che lo Stato avrebbe dovuto svolgere contro la mafia. Secretata per ventiquattro anni, l’autorizzazione a rendere pubblica l’audizione viene finalmente concessa su richiesta di Cappuccio: gli italiani potranno così leggere le parole che Borsellino pronunciò in un’atmosfera tesissima, parlando per quattro ore della solitudine del suo lavoro, dell’immobilismo e dell’ostruzionismo che lo accerchiarono. Con i disegni di Mimmo Paladino e le fotografie di Lia Pasqualino. Convocato dal Consiglio Superiore della Magistratura, in seguito al rilascio di interviste in cui riportava l’inadeguatezza dei mezzi di contrasto dello Stato contro la Mafia, il 31 luglio del 1988 il giudice denunciaal CSM la preoccupante immobilità del pool antimafia di Palermo, la mancata volontà di affrontare il persistente problema della criminalità mafiosa. Complessi scenari, di sfondo alle indagini, rivelano infiltrazioni profonde della mafia nel tessuto sociale e occulte relazioni tra Stato e criminalità organizzata; ma emerge con forza anche lo spirito di sacrificio di chi porta avanti le proprie denunce nel nome della legalità. Giovanni Falcone verrà ucciso, quattro anni dopo, il 23 maggio 1992 nell’attentato di Capaci. Paolo Borsellino 57 giorni dopo di lui, in via D’Amelio, a Palermo; qui si concentra il testo di Cappuccio, che proietta in questo intenso residuo di tempo i pensieri di Paolo Borsellino nei suoi ultimi attimi di vita, ritrovando le parole dell’infanzia, della giovinezza, dell’amore per la Sicilia, della famiglia, di chi ha cercato di proteggerlo e dell’amico Giovanni Falcone.
PROSA / TEATRO CIVILE
- Paolo Borsellino. Essendo Stato
- Autore:
- Ruggero Cappuccio
- Protagonista:
- Ruggero Cappuccio
- Durata:
- 70 minuti
“Paolo Borsellino essendo stato” è un testo scritto da Ruggero Cappuccio nel 2006 e successivamente messo in scena da Teatro Segreto. E’ un oratorio funebre di commovente intensità e di lucida analisi politica, immerso nel mare della memoria personale ed accompagnato dalle luci e dai profumi della terra di Sicilia. Un gruppo di magistrati sale sulla scena per commemorare con profonda e toccante poesia la drammatica vicenda del giudice Borsellino e dare testimonianza dell’impegna quotidiano nella lotta alla criminalità e nell’amministrazione della giustizia. Viene ripreso quindi da una compagnia di attori non professionisti che hanno una sola caratteristica in comune: lavorare tutti, con diversi ruoli, in qualità di magistrati presso il Tribunale di Milano.