La RELAZIONE
4 Luglio 2023
36 i comuni interessati da gestioni commissariali straordinarie. 11 i consigli comunali sciolti: 4 in Campania, 3 in Calabria, 2 nel Lazio e 2 in Puglia
Nel 2022 sono stati 36 i comuni interessati complessivamente da gestioni commissariali straordinarie.
Le commissioni straordinarie hanno gestito rispettivamente: 11 comuni in Calabria, 8 in Campania, 7 in Sicilia, 7 in Puglia, 2 nel Lazio, 1 in Valle D’Aosta, per una popolazione complessiva di 747.159 abitanti.
Gli scioglimenti di consigli comunali disposti lo scorso anno sono stati 11, di cui 4 in Campania, 3 in Calabria, 2 nel Lazio e 2 in Puglia.
Sono alcuni dei dati contenuti nella relazione del ministro dell’Internosull’attività delle commissioni per la gestione straordinaria degli enti sciolti per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso, presentata al Parlamento.
La relazione ha evidenziato come l’operato delle commissioni continui ad essere incentrato al ripristino di una sana gestione amministrativa e finanziaria degli enti commissariati.
Le diffuse irregolarità riscontrate hanno difatti messo in luce una generale compromissione dell’azione amministrativa che si è discostata sempre più dai principi di legalità e di trasparenza, riflettendosi poi sulla regolarità e sull’efficienza dei servizi destinati alla cittadinanza.
Le commissioni hanno generalmente inciso sull’organizzazione dell’apparato amministrativo con l’obiettivo di migliorare i servizi offerti alla cittadinanza e assicurare una corretta gestione della finanza locale, operando per il ripristino della funzionalità dell’ente commissariato affinché, al termine della gestione commissariale, l’amministrazione comunale possa ispirarsi ai principi di efficienza e legalità.
L’attività degli organi straordinari ha interessato tutte le aree amministrative degli enti locali, per le quali sono state emanate anche apposite direttive volte ad assicurare, nella gestione dei pubblici appalti, nelle procedure di rilascio di licenze, di autorizzazioni o concessioni comunali, nei settori dell’edilizia pubblica e di quella privata, nell’utilizzo dei beni confiscati alle organizzazioni mafiose, l’adozione di procedure nel rispetto delle vigenti disposizioni normative.
In linea generale, le terne commissariali hanno provveduto all’approvazione o all’aggiornamento di numerosi regolamenti, al fine di assicurare la massima trasparenza ed un’ordinata e corretta amministrazione dell’ente.
Nel corso del 2022 è inoltre proseguita la complessa ed articolata attività del Comitato di sostegno e monitoraggio dell’azione delle commissioni straordinarie di cui all’art. 144, comma 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ed è stata disposta l’audizione di 18 commissioni straordinarie. Le commissioni, nel relazionare sull’attività svolta e in corso di svolgimento, hanno posto in rilievo le maggiori criticità emerse e come le stesse sono state affrontate, evidenziando altresì le iniziative di maggior interesse finalizzate al risanamento dell’ente.
MAFIA e AUTONOMIE LOCALI
a cura di Claudio Ramaccini Direttore Centro Studi Sociali contro la mafia – Progetto San Francesco