“Chi è per me Toto Riina”

 

06 novembre 2022

 

“Io a Salvatore Riina lo ho conosciuto nel 1965-64, avevo già fatto tre anni di galera, ero uscito. Poi rientro per una rapina. Ero un po’ ribelle e dalla sezione giovani mi portano in quelli grandi. Allora mi portano nella cella di questo Salvatore Riina, con cui c’era anche Rocco Semiglia, detto Testa di ferro, che mi conosceva da quando ero ragazzo. E dopo con Riina trovo un fascino… reciproco, nasce un rapporto veramente bello”.
“Aveva il carisma, non si arrabbiava mai. Non capivo, ma vedevo che molte persone più anziane di lui rischiavano per andare a salutarlo. E lui sempre tranquillo, pacifico. Stando sempre con lui si conosce veramente il suo carattere”.
“… un carattere dolce, docile, saggio. Io ero birichino con lui, quando si giocava a dama lui perdeva con tutti e vinceva soltanto con me. Lo facevo apposta? Logico… non solo a dama, anche a carte. Era un uomo deciso ed è diventato feroce perché altri mafiosi intorno a lui erano feroci. Per me è stato come un padre”. Non è l’arena 5 novembre 2022