Il 25 settembre FIAMMETTA BORSELLINO con gli studenti di SCIARA

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Fu ucciso dalla mafia nel 1955, Sciara dedica l’aula consiliare a Salvatore Carnevale a 100 anni dalla nascita

La commemorazione il 25 settembre. Prevista anche una cerimonia ufficiale alla presenza delle autorità civili, militari e religiose

In occasione del 100esimo anniversario della nascita di Salvatore Carnevale, sindacalista sciarese ucciso dalla mafia il 16 maggio del 1955, il Comune di Sciara gli rende omaggio con una giornata a lui dedicata.

Un evento fortemente voluto dall’amministrazione comunale, che per l’occasione con una cerimonia ufficiale, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, intitolerà l’aula consiliare al sindacalista. La manifestazione avrà luogo il 25 settembre.

Dialogherà con gli alunni delle scuole, Fiammetta Borsellino, figlia del giudice Paolo.

Ecco di seguito il programma: 10:15 – Raduno del corteo in piazza Castelreale con la partenza degli alunni delle scuole di Sciara, le autorità civili, militari e religiose; 10:45 – Scopertura della targa e dedica dell’aula consiliare a Salvatore Carnevale; 11:15 – Convegno in Chiesa Madre, saluti del sindaco Concetta Di Liberto, interverranno: Irene Marcellino (assessore Istruzione, Politiche Formative e alla Cultura) del Comune di Sciara, Antonino La Mendola (dirigente scolastico Ic Mons. Arrigo sezione Sciara), dialoga con gli studenti Fiammetta Borsellino, Omaggio teatrale a cura di Antonello Azzara e Liliana Sinagra; 11:30 – Corteo e omaggio floreale al monumento di piazza Salvatore Carnevale.

“L’omaggio – afferma il sindaco di Sciara Concetta Di Liberto – a Salvatore Carnevale, rappresenta per noi un atto dovuto verso chi ha lottato contro la mafia. Il mio, e nostro impegno fin dall’inizio è stato proprio quello di salvaguardare la legalità e soprattutto la trasparenza della nostra azione politica, volta a creare un futuro migliore per i nostri giovani. A questi ultimi – conclude – dico, siate un faro di speranza per il futuro del nostro paese, della nostra regione, e della nostra Italia”.


PROGRAMMA

 


Sciara (PA). Centesimo anniversario della nascita di Salvatore Carnevale: il comune gli intitola la sala consiliare

 

Un momento del convegnoIn occasione dell’anniversario del compagno Salvatore Carnevale l’amministrazione comunale ha intitolato l’aula consiliare a Salvatore Carnevale, sindacalista della Cgil assassinato dalla mafia il 16 maggio 1955. 

Subito dopo si è svolto un dibattito nella Chiesa Madre, a cui hanno partecipato il sindaco Concetta Diliberto, l’assessore Irene Marcellino, il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, e Fiammetta Borsellino, figlia del giudice Paolo.  
Gli alunni delle scuole di Sciara hanno recitato alcuni passi del sacrificio di Salvatore Carnevale e Paolo Borsellino. Liliana Sinagra e Antonello Azzara hanno magistralmente recitato “Lamentu pi la morti di Turiddu Carnivali” di Ignazio Buttitta. A conclusione, in corteo, gli alunni delle scuole e le autorità civili e miliari, insieme alla delegazione Cgil, composta dal segretario Mario Ridulfo e dal responsabile dipartimento Archivio e Memoria storica, hanno portato un omaggio floreale al monumento di piazza S. Carnevale, dedicato al sindacalista assassinato dalla mafia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Salvatore “Turi” Carnevale
(Galati Mamertino, 23 settembre 1923 – Sciara, 16 maggio 1955) è stato un sindacalista e politico italiano.

Bracciante e sindacalista socialista di Sciara (PA) venne assassinato a colpi di lupara a 31 anni, all’alba del 16 maggio 1955, mentre si recava a lavorare in una cava di pietra gestita dall’impresa Lambertini. I killer lo uccisero mentre percorreva la mulattiera (trazzera) di contrada Cozze secche.

Carnevale aveva dato molto fastidio ai proprietari terrieri per difendere i diritti dei braccianti agricoli: era infatti molto attivo politicamente nel sindacato e nel movimento contadino.[2]Nel 1951 aveva fondato la sezione del Partito Socialista Italiano di Sciara ed aveva organizzato la Camera del lavoro, al momento della fondazione era consapevole che la sua azione non sarebbe stata priva di conseguenze, dichiarò “Se caduti del Partito socialista italiano in Sciara vi saranno, il primo sarò io”[3]

Nel 1952 aveva rivendicato per i contadini la ripartizione dei prodotti agricoli ed era riuscito ad accordarsi con la principessa Notarbartolo. Nell’ottobre 1951 aveva organizzato i contadini nell’occupazione simbolica delle terre di contrada Giardinaccio della principessa Carnevale per questo fu arrestato e uscito dal carcere si trasferì per due anni a Montevarchi in Toscana, dove scoprì una cultura dei diritti dei lavoratori più forte e radicata[2].

Nell’agosto 1954 tornò in Sicilia, dove cercò di trasferire nella lotta contadina le sue esperienze settentrionali. Fu nominato segretario della Lega dei lavoratori edili di Sciara. Tre giorni prima di essere assassinato era riuscito ad ottenere le paghe arretrate dei suoi compagni e il rispetto della giornata lavorativa di otto ore.

Del suo omicidio vennero accusati quattro mafiosi di Sciara dipendenti della principessa Notarbartolo: l’amministratore del feudo Giorgio Panzeca, il magazziniere Antonio Mangiafridda, il sorvegliante Luigi Tardibuono e il campiere Giovanni di Bella.

Nel processo, la parte civile costituita dalla madre Francesca Serio, fu rappresentata dal futuro presidente della Repubblica, il socialista Sandro Pertini, e dagli avvocati Nino Taormina e Nino Sorgi (che molte volte difese il quotidiano L’Ora da querele di politici collusi con la mafia), anche loro socialisti come Carnevale. Il processo di 1º grado si svolse a Santa Maria Capua Vetereper legitima suspicione. Il 21 dicembre 1961 i quattro imputati vennero condannati all’ergastolo[2][4]. Nel collegio di difesa degli imputati compariva anche un altro futuro presidente della Repubblica, l’avvocato Giovanni Leone.

Il 3 febbraio 1965[5], in appello e in Cassazione, il verdetto fu ribaltato e gli imputati furono assolti per insufficienza di prove.[6]

Note

  1. ^ https://vittimemafia.it/16-maggio-1955-a-sciara-pa-assassinio-del-sindacalista-salvatore-carnevale/
  2. ^ a Carlo Lucarelli, Terra e libertà, in Storie di bande criminali, di mafie e di persone oneste, 1ª ed., Einaudi, 2008, pp. 280-332, ISBN 978-88-06-19502-1.none
  3. ^ (IT) Vincenzo Ceruso, Uomini contro la mafia, Newton Compton editori, p. 51.none
  4. ^ Rosanna, 16 Maggio 1955 a Sciara (PA) Assassinio del sindacalista Salvatore Carnevale, su vittimemafia.it. URL consultato il 14 maggio 2016.none
  5. ^ 3 febbraio 1965 Omicidio Carnevale, la Cassazione conferma le assoluzioni, su ilmessaggero.it.none
  6. ^ Lo Bianco Giuseppe, Viviano Francesco La strage degli eroi. Vita e storia dei caduti nella lotta contro la mafia Arbor 1996 ISBN 88-86325-24-X

 

 

La denuncia di Fiammetta Borsellino

 

 

 

 

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