FIAMMETTA BORSELLINO – Rassegna stampa ottobre 2023

 

Fiammetta Borsellino a Scafati giovedì 26 ottobre con i ragazzi del del Liceo “Caccioppoli” e dell’ITIS “Pacinotti”

Paolo Borsellino come modello di integrità per le nuove generazioni attraverso un convegno organizzato, in ogni sua fase, dalla classe 2 C, indirizzo Scientifico, del Liceo Scientifico Statale “Renato Caccioppoli”.

Si terrà giovedì 26 ottobre, a partire dalle ore 9, presso il Teatro San Francesco di ScafatiCives – work in progress, l’iniziativa di sensibilizzazione alla legalità, patrocinata dal Comune di Scafati, che vede l’ormai consolidata  sinergia del citato Liceo e dell’Associazione culturale Animus di Scafati, per dare nuovo impulso a una visione più versatile e coerente dell’educazione civica in tutti i suoi aspetti.

All’incontro, moderato da Ilaria Cotarella, parteciperanno Fiammetta Borsellino, Giuseppe Bicchielli (Commissione Antimafia), Antonio Arzillo (Consulente Commissione Antimafia), Luisa D’Aniello (psicologa e criminologa).

La manifestazione, che rifletterà sull’importanza dell’eredità morale di Paolo  Borsellino e sulle prassi educative più efficaci nel difendere la cultura del diritto,  accoglierà studenti delle classi quinte del Liceo “Caccioppoli” e dell’ITIS “Pacinotti”, che potranno dialogare con gli autorevoli interlocutori.
Dalla grafica alla segreteria organizzativa, all’accoglienza degli ospiti, i discenti della 2 C hanno profuso le proprie energie, contribuendo a rendere l’appuntamento una tappa estremamente significativa del percorso educativo-didattico. La prima e più preziosa eredità che ci ha lasciato Paolo Borsellino è il coraggio e il dovere della verità. Coraggio di guardare le cose in faccia, di seguire la voce scomoda della coscienza, di non cadere nelle “perniciose illusioni” di cui parlò all’epoca del Maxiprocesso a Cosa Nostra, facendo presente quanta strada ci fosse ancora da fare. Sono queste, parole di don Luigi Ciotti.

Paolo Borsellino è stato un apostolo della ricerca della verità, un credente e un lottatore per la giustizia. Là dove i cittadini non sono eguali nei diritti e nei doveri, dove le opportunità divergono in modo inaccettabile, dove la scuola e il lavoro non sono garantiti, le mafie hanno gioco facile nell’imporre il loro potere, nel colmare i vuoti dello Stato e della politica, a maggior ragione se è una politica “smemorata” o revisionista, che vorrebbe rivedere e neutralizzare il “concorso esterno”, strumento decisivo per combattere le mafie che hanno ucciso Paolo. Le mafie sono forti dove l’interesse privato diventa ingiusto o addirittura criminale. Paolo Borsellino ha insegnato con il suo esempio che il bene personale è conseguenza del bene comune, che la prima mafia si annida nell’indifferenza, nella disinformazione, nella superficialità, nel quieto vivere, nel puntare il dito senza fare nulla. L’eredità che ci ha lasciato vive in due termini: impegno e responsabilità.
Mentre sembrano prevalere pericolosamente modelli comportamentali autoreferenziali e ostili alla convivenza civile, rendere gli alunni protagonisti di un percorso di cittadinanza attiva è una priorità del Liceo “Caccioppoli”, che, nell’ambito delle attività culturali con enti, istituzioni e associazioni sul territorio per l’ampliamento dell’offerta formativa, mira a diffondere tra i giovani il riconoscimento del giusto come tutela del bene comune. Se, dunque, la costruzione dell’organismo sociale non può prescindere dalla scuola, quest’ultima gioca un ruolo chiave nella difesa della giustizia e delle libertà alla base della nostra Costituzione. 20 Ottobre 2023  GAZZETTA DI SALERNO


Scafati. Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato Paolo, protagonista a Scafati per un convegno anti- camorra

Scafati. La figlia del magistrato ucciso dalla mafia parla agli studenti delle superiori. Presente anche il sindaco Aliberti

Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato Paolo, protagonista a Scafati per un convegno anti- camorra. L’importante evento ha visto la presenza sul palco del vicepresidente di Noi Moderati alla Camera dei deputati Pino Bicchielli ma soprattutto del sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, attualmente a processo per un presunto rapporto patto tra classe politica e organizzazioni criminali del territorio. Tutto ciò, però, pare non aver creato imbarazzi.

La platea

Gli studenti del liceo scafatese “Renato Caccioppoli” e dell’istituto “Pacinotti” hanno partecipato al progetto “Cives-work in progress”, che è stato ospitato nella giornata di ieri all’interno della sala teatro della parrocchia di San Francesco di Paola e ha visto la partecipazione della figlia del giudice ucciso durante la strage di via D’Amelio il 19 luglio 1992. La Borsellino ha spiegato, ai tanti ragazzi presenti, cosa significa fare lotta alle mafie dopo oltre 30 anni da quel tragico episodio. «Mio padre è morto perché era solo, senza il sostegno delle istituzioni e della società, la strade si è potuta portare a termine solo con la collaborazione di persone addette alla sicurezza – ha detto -. Le organizzazioni non sono forti in sé, sono forti perché godono della complicità di uomini che appartengono ad apparati esterni e inseriti nella politica, nell’economia e altrove».

Il caso Aliberti

La «convergenza di interessi» di Giovanni Falcone, citato durante l’intervento, assumono un significato particolare vista la presenza del sindaco Aliberti, ancora protagonista dopo anni del caso giudiziario che ha determinato l’ultimo scioglimento del consiglio comunale scafatese per infiltrazioni camorristiche. Lo stesso esponente di Forza Italia nel suo saluto alla platea ha voluto ricordare l’importanza della lotta alla criminalità organizzata, ribadendo il ruolo fondamentale delle istituzioni.

Onorevole presenza

Presente al convegno organizzato dalla classe 2 C Scientifico del “Caccioppoli” anche l’onorevole Bicchielli, componente della commissione Antimafia all’interno della Camera dei Deputati, che ha ribadito le potenzialità delle nuove generazioni nella battaglia alla criminalità. «È assurdo che le amministrazioni locali abbiano paura di realizzare grandi opere per paura che possa mischiarsi la mafia, questo è un sistema che va cambiato. Voi giovani avete il potere di alzare la testa e dire no a tutto questo», ha affermato.

Alfonso Romano

 


27.10.2023 L’onorevole Bicchielli con Fiammetta Borsellino, “Voi giovani dovete ribellarvi alle mafie”

“Queste giornate fanno bene a voi ma anche a noi perché ci date la forza di capire che ciò che stiamo facendo va nella direzione giusta”. Così l’onorevole Pino Bicchielli, vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei deputati e membro della commissione Antimafia intervenuto ieri mattina al teatro San Francesco di Scafati dove ha incontrato gli studenti del liceo Scientifico Statale “Renato Caccioppoli” e dell’ITIS “Pacinotti” nell’ambito del progetto Cives – work in progress, iniziativa di sensibilizzazione alla legalità, patrocinata dal Comune di Scafati.
Al centro del dibattito la figura di Paolo Borsellino come modello di integrità per le nuove generazioni attraverso un convegno organizzato, in ogni sua fase, dalla classe 2 C, indirizzo Scientifico, del Liceo Caccioppoli che ha visto protagonista anche Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato ucciso nel 1992, vittima di Cosa Nostra nella strage di via D’Amelio, Antonio Arzillo, ex Consulente Commissione Antimafia e oggi vice presidente dell’associazione Animus e Luisa D’Aniello, psicologa e criminologa. “Siete una bellissima generazione, questi momenti a voi servono per capire che non c’è distanza tra le istituzioni e chi vive quotidianamente i problemi del territorio, le istituzioni sono accanto a voi sempre – ha dichiarato l’onorevole Bicchielli –
Da quattro mesi circa si è insediata la commissione antimafia e stiamo lavorando proprio al caso Borsellino perché ci sono verità che ancora devono emergere, è importante combattere le mafie ma siete voi giovani a dover dire di no, a ribellarvi. È assurdo che oggi le amministrazioni locali abbiano paura di realizzare grandi opere per paura che possa mischiarsi la mafia, questo è un sistema che va cambiato. Voi giovani avete il potere di alzare la testa e dire no a tutto questo. CRONACHE SALERNO


Fiammetta Borsellino protagonista di Cives – work in progress

Appuntamento presso il Teatro San Francesco di Scafati il 26 ottobre alle ore 9. Il convegno è organizzato dalla 2C del Liceo Scientifico “Cacciopolli”

Paolo Borsellino come modello di integrità per le nuove generazioni attraverso un convegno organizzato, in ogni sua fase, dalla classe 2 C, indirizzo Scientifico, del Liceo Scientifico Statale “Renato Caccioppoli”.
Si terrà giovedì 26 ottobre, a partire dalle ore 9, presso il Teatro San Francesco di Scafati, Cives – work in progress, l’iniziativa di sensibilizzazione alla legalità, patrocinata dal Comune di Scafati, che vede l’ormai consolidata sinergia del citato Liceo e dell’Associazione culturale Animus di Scafati, per dare nuovo impulso a una visione più versatile e coerente dell’educazione civica in tutti i suoi aspetti.
All’incontro, moderato da Ilaria Cotarella, parteciperanno Fiammetta Borsellino, Giuseppe Bicchielli (Commissione Antimafia), Antonio Arzillo (Consulente Commissione Antimafia), Luisa D’Aniello (psicologa e criminologa).
La manifestazione, che rifletterà sull’importanza dell’eredità morale di Paolo Borsellino e sulle prassi educative più efficaci nel difendere la cultura del diritto, accoglierà studenti delle classi quinte del Liceo “Caccioppoli” e dell’ITIS “Pacinotti”, che potranno dialogare con gli autorevoli interlocutori.
Dalla grafica alla segreteria organizzativa, all’accoglienza degli ospiti, i discenti della 2 C hanno profuso le proprie energie, contribuendo a rendere l’appuntamento una tappa estremamente significativa del percorso educativo-didattico. La prima e più preziosa eredità che ci ha lasciato Paolo Borsellino è il coraggio e il dovere della verità.
Coraggio di guardare le cose in faccia, di seguire la voce scomoda della coscienza, di non cadere nelle “perniciose illusioni” di cui parlò all’epoca del Maxiprocesso a Cosa Nostra, facendo presente quanta strada ci fosse ancora da fare.
Sono queste, parole di don Luigi Ciotti.
Paolo Borsellino è stato un apostolo della ricerca della verità, un credente e un lottatore per la giustizia. Là dove i cittadini non sono eguali nei diritti e nei doveri, dove le opportunità divergono in modo inaccettabile, dove la scuola e il lavoro non sono garantiti, le mafie hanno gioco facile nell’imporre il loro potere, nel colmare i vuoti dello Stato e della politica, a maggior ragione se è una politica “smemorata” o revisionista, che vorrebbe rivedere e neutralizzare il “concorso esterno”, strumento decisivo per combattere le mafie che hanno ucciso Paolo. Le mafie sono forti dove l’interesse privato diventa ingiusto o addirittura criminale.
Paolo Borsellino ha insegnato con il suo esempio che il bene personale è conseguenza del bene comune, che la prima mafia si annida nell’indifferenza, nella disinformazione, nella superficialità, nel quieto vivere, nel puntare il dito senza fare nulla.
L’eredità che ci ha lasciato vive in due termini: impegno e responsabilità.
Mentre sembrano prevalere pericolosamente modelli comportamentali autoreferenziali e ostili alla convivenza civile, rendere gli alunni protagonisti di un percorso di cittadinanza attiva è una priorità del Liceo “Caccioppoli”, che, nell’ambito delle attività culturali con enti, istituzioni e associazioni sul territorio per l’ampliamento dell’offerta formativa, mira a diffondere tra i giovani il riconoscimento del giusto come tutela del bene comune.
Se, dunque, la costruzione dell’organismo sociale non può prescindere dalla scuola, quest’ultima gioca un ruolo chiave nella difesa della giustizia e delle libertà alla base della nostra Costituzione. A SALERNO 20.10.2023

 


Scafati. Verità e giustizia: giovedì prossimo l’incontro con Fiammetta Borsellino al Teatro San Francesco

Paolo Borsellino come modello di integrità per le nuove generazioni attraverso un convegno organizzato, in ogni sua fase, dalla classe 2 C, indirizzo Scientifico, del Liceo Scientifico Statale “Renato Caccioppoli”. Si terrà giovedì 26 ottobre, a partire dalle ore 9.00, presso il Teatro San Francesco di ScafatiCives – work in progress, l’iniziativa di sensibilizzazione alla legalità, patrocinata dal Comune di Scafati, che vede l’ormai consolidata  sinergia del citato Liceo e dell’Associazione culturale Animus di Scafati, per dare nuovo impulso a una visione più versatile e coerente dell’educazione civica in tutti i suoi aspetti. All’incontro, moderato da Ilaria Cotarella, parteciperanno Fiammetta Borsellino, Giuseppe Bicchielli (Commissione Antimafia), Antonio Arzillo (Consulente Commissione Antimafia), Luisa D’Aniello (psicologa e criminologa).La manifestazione, che rifletterà sull’importanza dell’eredità morale di Paolo Borsellino e sulle prassi educative più efficaci nel difendere la cultura del diritto, accoglierà studenti delle classi quinte del Liceo “Caccioppoli” e dell’ITIS “Pacinotti”, che potranno dialogare con gli autorevoli interlocutori.


 

SCAFATI – FIAMMETTA BORSELLINO PROTAGONISTA DI CIVES – WORK IN PROGRESS

 

Paolo in qualità di creazione a motivo di le nuove generazioni di sbieco un incontro organizzato, con qualunque sua stadio, dalla ambiente 2 C, orientamento Rigoroso, del Liceo Rigoroso Nazionale “Renato Caccioppoli”. Si terrà giovedì 26 ottobre, a principiare dalle ore 9, pressi il Politeama San Francesco a motivo di Scafati, Cives – work con progress, l’impulso a motivo di sensibilizzazione alla legittimità, patrocinata dal Consueto a motivo di Scafati, le quali vede l’oramai consolidata sinergia del citato Liceo e dell’Federazione culturale Animus a motivo di Scafati, profferire recente urto a una concezione parecchi agile e unitario dell’istruzione civica con tutti i cari aspetti. All’gara, conservatore per mezzo di Ilaria Cotarella, parteciperanno Fiammetta , Giuseppe Bicchielli (Incarico Antimafia), Antonio Vivace (Consulente Incarico Antimafia), Luisa D’Aniello (psicologa e criminologa). La comparsa, le quali rifletterà sull’rilievo dell’ a motivo di Paolo e sulle procedura educative parecchi efficaci nel patrocinare la conoscenza del , accoglierà studenti delle classi quinte del Liceo “Caccioppoli” e dell’ITIS “Pacinotti”, le quali potranno discorrere come a esse autorevoli interlocutori. Dalla grafica alla segreteria organizzativa, all’ degli ospiti, i discenti della 2 C hanno profuso le proprie energie, contribuendo a rimandare l’rendez-vous una fermata assai significativa del attraversamento educativo-didattico. La e parecchi preziosa le quali ci ha lasciato Paolo è il decisione e il avere bisogno della realtà. Valore a motivo di ispezionare le masserizie con fisionomia, a motivo di uniformarsi la verso scomoda della convincimento, a motivo di né morire nelle “perniciose illusioni” a motivo di cui parlò all’evo del Maxiprocesso a Lavoro Nostra, facendo partecipe quanta contegno ci fosse per mezzo di causare. Sono queste, a motivo di don Luigi Ciotti. Paolo è un fautore della osservazione della realtà, un devoto e un la . Lì mentre i popolazione né sono eguali nei tassa e nei saluti, mentre le destro divergono con espediente , mentre la dottrina e il compito né sono garantiti, le mafie hanno game agile nell’sovrapporre il esse essere conveniente, nel stivare i vuoti dello Nazione e della accortezza, a maggior cagione poiché è una accortezza “smemorata” ovvero revisionista, le quali vorrebbe modificare e rendere innocuo il “calca estraneo”, attrezzo risolutivo mobilitarsi le mafie le quali hanno ucciso Paolo. Le mafie sono forti mentre l’attrattiva cittadino semplice diventa illecito ovvero perfino empio. Paolo ha insegnato come il di lui ammaestramento le quali il degnamente dipendenti è risultato del degnamente frequente, le quali la consorteria si annida nell’impassibilità, nella disinformazione, nella , nel mite comportarsi, nel aspirare il pollice sprovvisto di causare niente. L’ le quali ci ha lasciato vive con coppia termini: applicazione e sensatezza. Nel tempo in cui sembrano dominare modelli comportamentali autoreferenziali e ostili alla coabitazione educato, rimandare a esse alunni protagonisti a motivo di un attraversamento a motivo di residenti attiva è una antecedenza del Liceo “Caccioppoli”, le quali, nell’ambiente delle azione culturali come enti, fondamenti e associazioni sul regione l’espansione dell’proposta formativa, fine a effondere tra noi i giovani il accettazione del onesto in qualità di vigilanza del degnamente frequente. Limitazione, ebbene, la intreccio dell’struttura societario né può escludere dalla dottrina, quest’ultima gioca un incarico risoluzione nella baluardo della e delle indipendenza alla cardine della nostra Creazione.

TV6onAIR – Messaggio Campania 21.10.2023 

 


Scafati: Fiammetta Borsellino a teatro San Francesco

Paolo Borsellino come modello di integrità per le nuove generazioni attraverso un convegno organizzato, in ogni sua fase, dalla classe 2 C, indirizzo Scientifico, del Liceo Scientifico Statale “Renato Caccioppoli”. Si terrà giovedì 26 ottobre, a partire dalle ore 9, presso il Teatro San Francesco di Scafati, Cives – work in progress, l’iniziativa di sensibilizzazione alla legalità, patrocinata dal Comune di Scafati, che vede l’ormai consolidata  sinergia del citato Liceo e dell’Associazione culturale Animus di Scafati, per dare nuovo impulso a una visione più versatile e coerente dell’educazione civica in tutti i suoi aspetti. All’incontro, moderato da Ilaria Cotarella, parteciperanno Fiammetta Borsellino, Giuseppe Bicchielli (Commissione Antimafia), Antonio Arzillo (Consulente Commissione Antimafia), Luisa D’Aniello (psicologa e criminologa). La manifestazione, che rifletterà sull’importanza dell’eredità morale di Paolo  Borsellino e sulle prassi educative più efficaci nel difendere la cultura del diritto,  accoglierà studenti delle classi quinte del Liceo “Caccioppoli” e dell’ITIS “Pacinotti”, che potranno dialogare con gli autorevoli interlocutori. Dalla grafica alla segreteria organizzativa, all’accoglienza degli ospiti, i discenti della 2 C hanno profuso le proprie energie, contribuendo a rendere l’appuntamento una tappa estremamente significativa del percorso educativo-didattico. La prima e più preziosa eredità che ci ha lasciato Paolo Borsellino è il coraggio e il dovere della verità. Coraggio di guardare le cose in faccia, di seguire la voce scomoda della coscienza, di non cadere nelle “perniciose illusioni” di cui parlò all’epoca del Maxiprocesso a Cosa Nostra, facendo presente quanta strada ci fosse ancora da fare. Sono queste, parole di don Luigi Ciotti. Paolo Borsellino è stato un apostolo della ricerca della verità, un credente e un lottatore per la giustizia. Là dove i cittadini non sono eguali nei diritti e nei doveri, dove le opportunità divergono in modo inaccettabile, dove la scuola e il lavoro non sono garantiti, le mafie hanno gioco facile nell’imporre il loro potere, nel colmare i vuoti dello Stato e della politica, a maggior ragione se è una politica “smemorata” o revisionista, che vorrebbe rivedere e neutralizzare il “concorso esterno”, strumento decisivo per combattere le mafie che hanno ucciso Paolo. Le mafie sono forti dove l’interesse privato diventa ingiusto o addirittura criminale. Paolo Borsellino ha insegnato con il suo esempio che il bene personale è conseguenza del bene comune, che la prima mafia si annida nell’indifferenza, nella disinformazione, nella superficialità, nel quieto vivere, nel puntare il dito senza fare nulla. L’eredità che ci ha lasciato vive in due termini: impegno e responsabilità. Mentre sembrano prevalere pericolosamente modelli comportamentali autoreferenziali e ostili alla convivenza civile, rendere gli alunni protagonisti di un percorso di cittadinanza attiva è una priorità del Liceo “Caccioppoli”, che, nell’ambito delle attività culturali con enti, istituzioni e associazioni sul territorio per l’ampliamento dell’offerta formativa, mira a diffondere tra i giovani il riconoscimento del giusto come tutela del bene comune. Se, dunque, la costruzione dell’organismo sociale non può prescindere dalla scuola, quest’ultima gioca un ruolo chiave nella difesa della giustizia e delle libertà alla base della nostra Costituzione.

12.10.2023 L’I.C. Andrea Camilleri, diretto dalla dirigente Rosetta Morreale, ha incontrato Fiammetta Borsellino.

 

L’I.C. Andrea Camilleri, diretto dalla dirigente Rosetta Morreale, ha incontrato Fiammetta Borsellino.
“Un prosieguo, un tassello fondamentale nel percorso di legalità – dice la dirigente Morreale – che abbiamo intrapreso con i nostri alunni per conoscere da vicino un uomo vero, un esempio, un eroe”. Fiammetta Borsellino ha dialogato molto con i ragazzi alla presenza anche del questore di Agrigento, Ricifari. Alla fine, nel giardino dell’istituto, curato minuziosamente dalla stessa dirigente è stata scoperta una lapide che ricorda il giudice ucciso dalla mafia. Oggi, al Vg, vedremo l’attimo della scopertura.

12 Ottobre 2023 TELEACRAS


16.10.2023 Cooperativa NoE, il Comune le vuole revocare il bene confiscato alla mafia che gestisce dal 1998

A Partinico la Cooperativa Sociale NoE – laddova NoE sta per “NoEmarginazione” – dal 1998 gestisce in comodato d’uso un bene confiscato alla mafia di 5 ettari promuovendo inclusione, attività sociale, agricola e antimafia. Da allora centinaia di giovani e non sono passati da questi luoghi, insieme a gruppi e associazioni, ma anche madri in difficoltà, disabili, migranti, bambini delle case-famiglia, nonché eventi culturali e sociali.

Il terreno agricolo è stato convertito in un sistema agroforestale virtuoso replicante del progetto Desert-Adapt insieme all’Università di Palermo. Con il sostegno e la collaborazione di alcune realtà svizzere impegnate nella creazione di filiere agricole etiche e sostenibili come Crowd Container e di Slow Food, è stata realizzata una food forest, tra le pochissime esistenti, che richiama l’attenzione di studiosi e studenti, un bio-lago per migliorare la biodiversità del luogo e depurare le acque, un impianto di agrumi sulle curve di livello per ridurre l’erosione e un frutteto tropicale di avocado, annona e altri frutti.  
«Mi ha telefonato Carla Monteleone, agronoma della cooperativa NoE, chiedendomi una mano per questo fondo», racconta il presidente di Valdibella, Massimiliano Solano. «Così ho coinvolto l’ecologo brasiliano Rafael da Silveira Bueno, con cui già collaboriamo in Valdibella, e siamo andati a vedere i terreni. È stato Rafael a suggerire di creare una food forest. Negli anni grazie alle tante collaborazioni è stato messo in piedi un modello avanzato in chiave ecologica».
«Dal master di agroecologia dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ad esempio, ogni anno arrivano dei tirocinanti, ma anche da Università estere per studiare la gestione dell’acqua. Senza considerare tutte le attività di inclusione sociale. Ci sembra di aver risposto pienamente alle finalità della legge sull’affidamento dei beni confiscati».
Eppure, la cooperativa NoE è stata colpita da un procedimento di revoca dell’affidamento del bene da parte dell’Amministrazione Comunale di Partinico con motivi che sembrerebbero pretestuosi. «La NoE, oltre all’attività agricola, ha l’obbligo contrattuale di attività sociali per favorire l’inserimento sociale e, tra le tante, ha anche organizzato serate culturali musicali. Artisti del territorio che suonano in acustica per serate all’insegna dell’inclusione, della partecipazione locale e della cultura». Non comprendiamo quale sia l’intenzione del Comune, ma siamo fiduciosi «Siamo stati accusati di non avere fatto la comunicazione a mezzo PEC, indispensabile per eventi realizzati sul suolo pubblico, ma solo in maniera informale su WhatsApp direttamente al Sindaco, che aveva anche risposto. Sembra essere questo il motivo per cui, durante una serata musicale, è stato fatto un blitz da parte delle forze dell’ordine che hanno circondato la struttura. “Perché?”, ci chiediamo! Ci sembra che la cooperativa NoE abbia rispettato la legge sull’affidamento dei beni confiscati con tutte le energie, competenze e dedizione» continua Massimiliano Solano di Valdibella. Il mancato sostegno da parte del settore pubblico è storia vecchia, mentre l’amministrazione che chiede la revoca del bene è in carica da pochi mesi. Ad esempio, la mancata catastazione e sanatoria della casetta colonica all’interno del fondo ha impedito alla cooperativa di partecipare a numerosi bandi e perdere finanziamenti.  «Non comprendiamo quale sia l’intenzione del Comune, ma siamo fiduciosi. È un’occasione per contrapporre un’idea di società, giustizia e uso della cosa pubblica che diverge da un atteggiamento in cui manca una visione altruistica in nome di scelte personali, privilegi, politiche clientelari. Il Comune avrebbe chiesto alla NoE una porzione dell’azienda per poterla trasformare in parcheggio. È un ambiente molto delicato, con un’armonia raggiunta grazie a un progetto chiaro e in equilibrio. Costruire un parcheggio vorrebbe dire snaturare quest’oasi», conclude Massimiliano Solano.
La cooperativa NoE ha deciso di difendersi nelle sedi legali prescritte e fa appello alla società civile per aggiungersi al coro di protesta di fronte a quanto accaduto. #FiammettaBorsellino, Addiopizzo, Libera, le Università di Pollenzo e Palermo, il coordinamento agroecologia Sicilia, Maria Falcone, persone e associazioni – solo una di Partinico – sono a fianco della NoE per unire le forze sane e in sintonia in un fronte comune, per sostenere una causa giusta che porta benessere e per dare speranza. E anche Sicilia che Cambia sostiene la cooperativa NoE, affinché possa continuare a svolgere un’azione sul territorio che mette al centro la biodiversità e coniuga l’impegno sociale con la sostenibilità economica. ITALIA CHE CAMBIA