Caro SALVATORE BORSELLINO: “ Non hai rispetto per il dolore dei tuoi nipoti e…”

 
 
Non hai rispetto per il dolore dei tuoi nipoti e non meriti il cognome che porti.
Getti ombre sull’audizione di LUCIA BORSELLINO e del marito FABIO TRIZZINO (legale di famiglia) lasciando intendere che fosse eterodiretta dal Ros.
Caro Salvatore Borsellino, a te che rappresenti l’antimafia dei contributi ed abbracci in via D’Amelio (senza provare vergogna) Massimo Ciancimino voglio ricordarti che difendi e sei dalla parte di chi ha depistato e di chi ha archiviato mafia-appalti.
A proposito del Ros, voglio riportarti alla memoria il comportamento avuto dalla signora Agnese Piraino, moglie di Paolo Borsellino, mamma di Lucia, Manfredi e Fiammetta nonché tua cognata in quel maledetto 19 luglio del ‘92 allorquando la procura di Palermo bussa a casa Borsellino per una perquisizione, lo faccio attraverso le parole del mio libro (che hai letto e che conosci parola per parola): “il colonnello Sinico ed il colonnello Ierfone vengono ascoltati come testi e riferiscono dei rapporti di Paolo Borsellino e della sua famiglia con il Ros dei carabinieri.
In particolare si soffermano sull’ispezione fatta a casa del giudice nel giorno della sua morte. Per l’occasione viene delegato il procuratore Aliquò che si avvale della Polizia di Stato.
La vedova Borsellino, Agnese Piraino, però blocca le operazioni perché “pretende” la contestuale presenza del Ros.
Quello stesso Ros che, invece, non godeva della fiducia del procuratore capo Giammanco di cui Aliquò era un fedelissimo“.
Nel constatare che non c’è limite alla vergogna ti invito ancora una volta a passare dalla parte di chi cerca davvero la verità e non di chi cerca notorietà e carriere facili.
 
VINCENZO ZURLO 
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