Alla luce delle anticipazioni giornalistiche sulle sensazionali rivelazioni riportate dal libro in uscita di Vincenzo Ceruso circa i possibili tragitti che avrebbe percorso la borsa del dottor Borsellino unitamente ai documenti in essa contenuti, non ci resta che sperare. Sperare che uno o più soggetti delle istituzioni (Magistratura e Forze dell’Ordine in particolare) coinvolti in vario modo ed a vario titolo nel dopo Strage e nei giorni immediatamente successivi (molti ancora viventi), se ancora custodi di notizie in proposito, si decidano a confermare, completare o negare, nelle sedi preposte, l’inedito racconto reso dal dottor Salvatore Pilato al giornalista Ceruso.
Certo é che queste anticipazioni del libro di Ceruso fanno seguito alle altre altrettanto clamorose recenti rivelazioni circa le perquisizioni effettuate presso le abitazioni di moglie e figlie del defunto superpoliziotto Arnaldo La Barbera e ciò ancorché le stesse risalgano a qualche mese orsono.
Non più tardi tre giorni fa la dottoressa FIAMMETTA BORSELLINO in una intervista rilasciata a Repubblica dichiarava:
”All’interno delle istituzioni ci sono altre persone che sanno, ma si ostinano a non parlare.”
«L’agenda rossa di Borsellino era in procura a Palermo». Poi sparì…
Ma ora abbiamo la certezza assoluta che l’agenda aveva i suoi “allegati”, ovvero i documenti.
Ceruso parla di “tesoro documentale” scomparso «dall’orizzonte di interesse dell’opinione pubblica (altra questione è in quale misura sia scomparso da quello investigativo) insieme alla sua borsa, nelle primissime ore dopo l’esplosione». Ma tali carte, stando alle audizioni di Natoli e Aliquò , sono state viste e sequestrate.
Grazie alla testimonianza autorevolissima raccolta nel libro, disponiamo di un dato certo riguardo al momento in cui la borsa di Borsellino sarebbe stata portata via dal luogo dell’attentato: intorno alle sei meno un quarto, un ufficiale dei carabinieri riferisce al magistrato Pilato che la borsa era già stata posta sotto sequestro dagli uomini dell’Arma. Successivamente, e qui risulta particolarmente complesso fare chiarezza, il materiale è giunto in procura.
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